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Messaggio del 2 dicembre 2017:Cari figli, mi rivolgo a voi come vostra Madre, la Madre dei giusti, la Madre di coloro che amano e soffrono, la Madre dei santi. Figli miei, anche voi potete essere santi: dipende da voi. Santi sono coloro che amano immensamente il Padre Celeste, coloro che lo amano al di sopra di tutto. Perciò, figli miei, cercate di essere sempre migliori. Se cercate di essere buoni, potete essere santi, anche se non pensate questo di voi. Se pensate di essere buoni, non siete umili e la superbia vi allontana dalla santità. In questo mondo inquieto, colmo di minacce, le vostre mani, apostoli del mio amore, dovrebbero essere tese in preghiera e misericordia. A me, figli miei, regalate il Rosario, le rose che tanto amo! Le mie rose sono le vostre preghiere dette col cuore, e non soltanto recitate con le labbra. Le mie rose sono le vostre opere di preghiera, di fede e di amore. Quando era piccolo, mio Figlio mi diceva che i miei figli sarebbero stati numerosi e che mi avrebbero portato molte rose. Io non capivo, ora so che siete voi quei figli, che mi portate rose quando amate mio Figlio al di sopra di tutto, quando pregate col cuore, quando aiutate i più poveri. Queste sono le mie rose! Questa è la fede, che fa sì che tutto nella vita si faccia per amore; che non si conosca la superbia; che si perdoni sempre con prontezza, senza mai giudicare e cercando sempre di comprendere il proprio fratello. Perciò, apostoli del mio amore, pregate per coloro che non sanno amare, per coloro che non vi amano, per coloro che vi hanno fatto del male, per coloro che non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio. Figli miei, vi chiedo questo, perché ricordate: pregare significa amare e perdonare. Vi ringrazio!

Don Stefano Gobbi - 31 Dicembre 1983. Ultima notte dell'anno. Tornate al vostro Redentore.

«Passate le ultime ore dell'anno nel silenzio, nel raccoglimento e nella preghiera. Figli prediletti, sono la vostra Mamma Celeste ed ora sto componendo un grande disegno di amore, per rendere più vicino il trionfo del mio Cuore Immacolato perché mai, come in questi momenti, il mondo ha bisogno della mia presenza materna. Esso cammina sulle strade dell'odio e di un ostinato rifiuto di Dio, della violenza e dell'immoralità. Nonostante tutti gli inviti che la divina Misericordia continua ad inviarle, l'umanità persiste nel rimanere sorda a ogni richiamo. I segni che il Signore manda non sono né compresi, né accolti.

I pericoli indicati dal "mio" Papa che, con coraggio e con preoccupazione, annuncia l'uragano che vi attende, non sono creduti. I messaggi che dono, attraverso anime semplici e piccole, che Io scelgo in ogni parte del mondo, vengono presi in nessuna considerazione. Le apparizioni che ancora compio, e spesso in luoghi lontani e pericolosi, sono ignorate. Eppure siete solo a un palmo dalla vostra rovina. Quando tutti grideranno alla pace, all'improvviso, potrebbe piombare una nuova guerra mondiale, che spargerebbe ovunque morte e distruzione.

Quando si dirà: "Tranquillità e sicurezza", allora potrebbe incominciare il più grande sovvertimento dei singoli e dei popoli. Quanto sangue vedo scorrere su tutte le strade del mondo!... Quanti miei poveri figli vedo piangere a causa del flagello del fuoco, della fame e di una terribile distruzione! Il Signore è alle porte di questa generazione e, durante l'Anno Santo della sua Redenzione, bussa ancora con insistenza e con amore al cuore di tutti. Tornate al vostro Dio, che vi vuole salvare e vi conduce alla pace. Tornate al vostro Redentore.

Aprite i vostri cuori a Cristo che viene. I momenti che vivete sono di emergenza. Per questo vi invito a passare le ultime ore dell'anno in ginocchio, nella preghiera incessante e fiduciosa. Unite le vostre voci alla potente supplica della vostra Mamma Celeste, che implora per tutti il grande miracolo della divina Misericordia».