MaM
Messaggio del 21 dicembre 1981:Pregate, pregate, pregate! Solo così io posso proteggervi! Pregate e abbandonate a me i vostri cuori perché io desidero essere sempre con voi.

Messaggi di altre apparizioni

Don Stefano Gobbi

Buenos Ayres (Argentina), 13 ottobre 1981. Anniversario dell'ultima apparizione di Fatima. Una interiore ferita.

«Ti trovi oggi a Lujan, nel più celebre Santuario di questa grande Nazione, ove sono tanto amata e venerata. Con un Cenacolo ricordi l'anniversario della mia ultima apparizione, avvenuta a Fatima nel 1917,in questo stesso giorno. Tutto il disegno, che ora sto compiendo, allora vi era stato svelato. Entrate nel periodo di tempo più difficile e decisivo.

Vivete gli ultimi anni di questo secolo, in cui si è già svolta grande parte della battaglia fra la vostra Celeste Condottiera e il suo Avversario. Ora state vivendo la sua fase conclusiva. Per questo vi preparo ogni giorno, nella fiducia e nella preghiera, a vivere le ore più dolorose. Con l'ansia e la preoccupazione di una Madre, che vede quanto grande sia il pericolo che correte, vi invito ancora a ritornare a Dio che tutti vi attende per donarvi il suo perdono e il suo amore di Padre. Guardate con quanti segni accompagno questa mia domanda angosciata...

Con i messaggi e le apparizioni, che compio in molte parti del mondo, con le mie numerose lacrimazioni, anche di sangue, voglio farvi comprendere che l'ora è grave, che la coppa della giustizia divina è ormai colma.

Una interiore ferita viene recata al mio Cuore di Mamma nel vedere che questi segni straordinari non vengono né creduti, né accolti. Che cosa ancora posso fare per voi, miei poveri figli, così minacciati ed esposti al pericolo? In un estremo tentativo di salvezza vi dono il sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato. Da ogni parte del mondo vi chiamo, con questa mia Opera, ad entrare in questo rifugio con la vostra consacrazione. E tu, mio piccolo, condotto e portato da Me, vai in ogni parte del mondo per portare a tutti il mio materno richiamo. La mia ora è giunta. (...) Elevate al Padre un forte grido di implorazione e di riparazione. Dal Cuore divino del Figlio possano scendere fiumi di misericordia sul mondo, che, dalla potente azione dello Spirito Santo, sarà interamente rinnovato, perché in esso possa risplendere la gloria di Dio Padre».  

Santiago del Cile, 22 ottobre 1981. Verrà a voi la pace.

«Anche in questa Nazione, che Io amo tanto, sei andato in ogni parte a fare i Cenacoli coi miei Sacerdoti e con tanti altri miei figli. Quanto amore e quanta devozione verso di Me trovi su tutte le strade del mondo! La risposta più generosa al mio materno invito viene data dai poveri, dai piccoli, dagli umili, dai sofferenti, dai peccatori. Le spine del mio dolore vengono così trasformate in fiori e le lacrime in sorriso. Ogni giorno vi vedo crescere in numero e in generosità e da tutte le parti mi giunge, sempre più gradita, la voce della vostra preghiera.

Quanto prediligo il Rosario, che così di frequente voi recitate, assecondando il pressante invito della vostra Mamma Celeste! Come accolgo con gioia la vostra risposta al mio addolorato appello a consacrarvi al mio Cuore Immacolato, fra la grande indifferenza della maggior parte dei miei poveri figli! Insieme stiamo combattendo e, ogni giorno, voi aggiungete nuove forze alla mia schiera, per la già annunciata vittoria.

Dal mio Cuore Immacolato verrà a voi la Pace. Nel momento in cui tutto sembrerà perduto, allora vedrete lo straordinario prodigio della Donna vestita di sole, che si manifesterà in tutta la sua potenza. Le tenebre saranno vinte da una Luce, che ricoprirà tutto il mondo; il gelo dell'odio, dal fuoco dell'amore; la grande ribellione a Dio, da un universale ritorno al suo misericordioso amore di Padre. Sì, miei figli prediletti, avrete anche da soffrire e alcuni di voi, nel mio Cuore Immacolato, saranno immolati; ma per la vostra generosa risposta i tempi della grande prova saranno abbreviati. Più presto di quanto voi stessi possiate pensare, verrà a voi il Regno d'amore e di pace di mio Figlio Gesù, cui solo è dovuto l'onore, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli». 

Quito (Ecuador), 1 novembre 1981. Festa di Tutti i Santi. La Comunione dei Santi.

«Sono la Regina di tutti i Santi. Oggi siete invitati a guardare quassù in Paradiso, dove tanti vostri fratelli vi hanno preceduto. Essi pregano per voi e vi aiutano, affinché venga presto anche sulla terra quel Regno di Gesù, che in Cielo forma il motivo della nostra gioia e della nostra gloria. Diventi sempre più intensa questa comunione di vita con i vostri fratelli, che già sono giunti in Paradiso.

In questi tempi deve essere ancor più vissuta la Comunione dei Santi, perché una sola è la Chiesa in cui mio Figlio Gesù vive, regna ed è glorificato dai suoi fratelli, che ancora lottano, o soffrono, o godono della beatitudine eterna. Nel tuo cammino per portare ovunque il mio invito e per radunare i miei figli nella mia schiera, quanto sei aiutato, protetto e difeso dai tuoi fratelli, che sono già arrivati Quassù!

Essi formano una corona di luce attorno al mio Cuore Immacolato. Ognuna di queste luci si riflette su ciascuno di voi, vi illumina e vi guida nel vostro cammino. La Mamma Celeste vuol rendere più forti i vostri legami di amore con il Cielo, affinché possiate ogni giorno godere della Comunione dei Santi, e procedere uniti». 

Puebla, 12 novembre 1981. Cenacolo di sei giorni coi Responsabili del M.S.M. del Messico. La grande prova.

«Siete qui raccolti per una settimana di Cenacolo continuo, e i miei figli prediletti sono giunti dalle parti più lontane del Messico, questa terra che tanto mi ama e che Io proteggo, con particolare premura e che difendo dai molti mali che oggi la minacciano. Sono la vostra Madre, dolce e misericordiosa. Tanti anni fa, ho impresso la mia Immagine sul mantello del mio piccolo Juan Diego, cui sono apparsa; oggi voglio imprimere la mia Immagine nel cuore e nella vita di ciascuno di voi.

Siete così segnati dal mio sigillo di amore, che vi distingue da coloro che si sono lasciati sedurre dalla Bestia e ne portano scritto il numero blasfemo. Il Dragone e la Bestia nulla possono contro coloro che sono segnati col mio sigillo. La stella dell'Abisso perseguiterà tutti coloro che sono stati segnati col mio sigillo, ma nulla potrà nuocere all'anima sulla quale Io stessa ho impresso la mia Immagine. Col sangue, che molti di loro dovranno versare, sarà placata la Giustizia divina e si affretterà il tempo della mia vittoria. (...) Con la vostra preghiera, la vostra sofferenza e la vostra personale immolazione, porterò a compimento il mio disegno.

Affretterò il momento del trionfo del mio Cuore Immacolato nel regno di Gesù, che giungerà a voi nella gloria. Cosi incomincerà una nuova era di pace e vedrete finalmente cieli nuovi e nuova terra. (...) Ho un grande disegno su di voi: rispondete tutti con generosità. In questo straordinario Cenacolo, ho ottenuto per voi dal Padre, per mezzo di Gesù, il dono dello Spirito Santo. Vi trasformerà negli "apostoli di questi ultimi tempi". (...) Datemi la vostra preghiera, la vostra sofferenza, la vostra fiducia.

Non temete se il mio Avversario vi attacca con terribili insidie, per portarvi allo scoraggiamento. Siete i miei bambini più piccoli, i miei figli prediletti, i miei apostoli. La vostra luce aumenterà giorno per giorno, e voi sarete di guida e di salvezza nei momenti della grande tribolazione. Pregate, figli amatissimi, perché per la vostra Patria, come per tutto il mondo, la grande prova è giunta». 

New York (USA), 8 dicembre 1981. Festa dell'Immacolata Concezione. Sulla strada dell'amore perfetto.

«Ti trovi qui, oggi, festa della mia Immacolata Concezione, a concludere con un grande Cenacolo questo lungo e straordinario viaggio, che è stato cosparso di veri miracoli di grazia del mio Cuore Immacolato. Sono la Immacolata Concezione. Sono la vostra Mamma tutta bella. Sono la Donna vestita di sole. Perché senza ombra di peccato, neanche di quello originale da cui fui preservata per singolare privilegio, Io ho potuto riflettere integro il disegno che il Padre ha avuto nella creazione dell'universo. Cosi ho potuto donare al Signore, in maniera perfetta, la più grande gloria. Perché tutta bella e piena di grazia, il Verbo del Padre mi ha scelta come sua dimora e, chinandosi sulla mia estrema piccolezza, con divino prodigio di amore, è sceso nel mio seno verginale; ha assunto la sua natura umana ed è diventato mio figlio. Così sono diventata vera Madre di Gesù e vera Madre vostra.

Perché sono vera vostra Madre, da Gesù mi è stato affidato il compito di generarvi continuamente a Lui, conducendovi sulla strada dell'amore, della grazia divina, della preghiera, della penitenza, della vostra interiore conversione. In questa lotta quotidiana contro Satana e contro il peccato, il mio posto è quello di Condottiera vincitrice. Sono oggi la Donna vestita di sole, che combatte contro il Dragone rosso e il suo potente esercito. Lo Spirito Santo dona forza e vigore alla grande schiera dei miei piccoli figli.

Gesù attende il momento di instaurare, per mezzo di voi, il suo Regno di amore, per attuare il Volere del Padre in maniera perfetta. Ricondurrà così tutta la creazione alla sua originaria glorificazione di Dio. (...) Camminate nella più grande fiducia. Camminate dietro la Luce della vostra Mamma Immacolata. Io vi ricopro del mio stesso splendore, vi rivesto delle mie virtù, vi segno col mio sigillo, vi svelo i segreti della divina Sapienza, vi conduco ogni giorno sulla strada dell'amore perfetto.

Attraverso la bocca di voi, piccoli, la SS.Trinità possa ricevere oggi la lode e la gloria. Siete la gioia più profonda del mio Cuore Immacolato: voi siete già parte della mia vittoria. Tutti oggi vi illumino, vi proteggo, vi consolo e vi benedico». 

24 dicembre 1981. Notte Santa. Nella Culla della sofferenza.

«Figli prediletti, vegliate con Me nella preghiera e nell'attesa. È la Notte Santa. Nel momento in cui il più grande silenzio avvolge ogni cosa, si schiude sul mondo la grande preghiera della Madre, che penetra il Cielo e lo apre a far discendere su di voi il suo Germoglio divino. Guardo i suoi occhi, sento battere il suo piccolo cuore, accarezzo, con le mie mani materne, le sue piccole mani. E lo depongo nella Culla, formata da una povera mangiatoia, fra il freddo pungente della notte e il gelo che chiude il cuore di tutti. La Culla in cui depongo il mio Celeste Bambino, in questa Notte Santa, è formata dalla sofferenza e dal patire di tutti.

Anche per questo Natale si fa più intensa la preghiera della vostra Mamma Celeste. Essa raggiunge il dolore di tutti e la disperazione di molti miei figli. Guardo al patire del popolo polacco, che mi è stato consacrato e che, in questi ultimi giorni, dal "mio" Papa, mi è stato ripetutamente affidato. Esso sta vivendo le ore drammatiche del suo Calvario e porta la Croce di una sofferenza mortale. Guardo, con materna apprensione, ai suoi bambini, che soffrono il freddo e la fame; ai suoi giovani imprigionati e deportati; alle sue famiglie divise; ai suoi uomini che sostengono una lotta impari, per difendere i loro diritti umani; alle loro donne che versano ancora tante lacrime amare.

In questo Natale il popolo della Polonia, da me prediletto, diventa segno di richiamo per tutti e simbolo di ciò che ormai attende la povera umanità. Nella Culla di questa immensa sofferenza depongo oggi il mio Celeste Bambino. Pregate, perché a Lui si aprano i cuori di tutti. Spalancate le porte a Gesù Cristo che viene. Nel momento della vostra più grande tribolazione, dal suo Natale sgorgherà tanta luce per una nuova nascita di tutta l'umanità».

31 dicembre 1981. Ultima notte dell'anno. Voce soave e triste.

 «Passate con Me le ultime ore dell'anno, che sta per finire, nella preghiera e nel profondo silenzio. Allora sentirete, nel vostro cuore, la voce soave e triste del mio materno lamento. E vedrete lacrime copiose scendere dai miei occhi misericordiosi. E avvertirete il battito del mio Cuore Immacolato farsi più preoccupato e sofferto. Perché, nel mio Cuore di Mamma, sentirete battere il cuore di tutta la Chiesa, mai cosi violata dal suo Avversario e tradita da tanti suoi figli; della vostra Patria, mai cosi minacciata nella vita e nella libertà; di tutta la povera umanità, ormai giunta a vivere i dolorosi momenti della sua terribile prova.

Siete alla soglia di avvenimenti gravi e dolorosi. Nel mio Cuore si riflette ora la preoccupazione, l'ansia e lo smarrimento vostro. Guardate, in questa notte, alla vostra Mamma Immacolata. Nel mio Cuore materno, le vostre preghiere e le vostre sofferenze, in ogni istante, sono da Me offerte alla giustizia di Dio, in segno di riparazione e di implorazione per tutti. Così, dalla Misericordia del Padre, viene preparato per voi ogni nuovo giorno e ogni nuovo anno. Che il nuovo anno, che ormai sta per nascere, apra su questo mondo smarrito la strada del vostro ritorno al Dio della salvezza. Sta per aprirsi sul mondo la grande ora della giustizia e della misericordia. Per questo vi invito, figli prediletti, a passare in ginocchio, pregando e riparando, le ore così preziose di questa ultima notte dell'anno».

1 gennaio 1982. Festa di Maria Santissima Madre di Dio. Sono la Madre della Consolazione.

«Iniziate oggi un nuovo anno, nella luce della mia divina Maternità. In questo primo giorno la Chiesa mi invoca come Madre e chiede che distenda su tutti la mia materna protezione. Oggi vi unite anche nel domandare a Dio il dono della Pace. E la invocate, attraverso la intercessione di Colei che voi chiamate Regina della Pace. La Pace è il più grande dono del Signore, che vi è stato elargito proprio nel giorno del Natale.

Gesù Bambino, che contemplate così fragile nel momento della sua nascita a Betlemme, è il Principe eterno della Pace. Il suo nome è "Pace": il suo dono è la Pace; la sua missione è quella di portare a tutti la Pace. "Gloria a Dio nell'alto dei Cieli e Pace in terra agli uomini di buona volontà", hanno cantato gli Angeli festosi, attorno alla mangiatoia, nella notte della sua nascita. Pace fra Dio e gli uomini: ed è per essa che il Verbo del Padre si è incarnato nel mio seno verginale, è nato a Betlemme e si è immolato sul Calvario. Pace fra tutti gli uomini: perché siete tutti figli di Dio, veri fratelli di Gesù e fra di voi.

Nel vivere la vostra fraternità è la sorgente della pace fra gli uomini. Perché il dono della Pace si trova solo sulla strada dell'amore, che si percorre nella osservanza della Legge di Dio e dei suoi Comandamenti. In essi si insegna ad amare Dio, se stessi e il prossimo; con essi si costruisce l'armonia fondata sulla giustizia, sulla verità e sull'amore. Fino a quando non si accoglie il Dio della Pace, anzi se si continua a negarlo ostinatamente ed a rifiutarlo, non si potranno neppure salvaguardare le esigenze del rispetto dei diritti umani e civili dell'uomo. Se non si osserva la Legge del Signore, anzi se viene sempre più apertamente violata, l'umanità corre sulla strada del disordine, della ingiustizia, dell'egoismo e della violenza.Per questa ragione, mai come ora, l'umanità è tanto minacciata dalla guerra e dalla sofferenza. Quanto dolore Io vedo sparso su tutte le strade del mondo, allo schiudersi di questo nuovo anno! Le sofferenze dei piccoli, cui manca cibo ed assistenza; dei giovani abbandonati e delusi; degli uomini conculcati nella loro dignità e resi strumenti di dominio e di sopraffazione; delle donne che piangono sullo sfacelo del loro focolare...

L'umanità è vicina al pericolo di una nuova guerra mondiale. Quanto è grande la mia angoscia per ciò che vi attende, miei poveri figli, tanto minacciati dalla fame, dalla guerra, dall'odio e dalla violenza! Riparatevi oggi sotto il manto della vostra Madre Immacolata. Mai, come in questi tempi, sento la materna necessità di dare conforto al vostro dolore, fiducia al vostro scoraggiamento, speranza alle vostre delusioni e sicurezza nelle vostre tribolazioni. Ormai sentirete sempre la presenza consolatrice della vostra Mamma Celeste. Essa diventerà più forte, quanto più grandi saranno le sofferenze che dovrete sopportare, nel periodo più doloroso della grande purificazione. Sono la Madre della Consolazione. Sentite il mio grande conforto, che vi darà coraggio e riparo, soprattutto nel vivere le sanguinose ore della prova, che da tanto tempo vi è stata da Me preannunciata. Per questo oggi tutti vi ricopro del mio manto, vi raccolgo nel rifugio del mio Cuore Immacolato, vi incoraggio alla fiducia e al vostro filiale abbandono, e vi benedico».

2 febbraio 1982. Festa della Presentazione al Tempio di Gesù Bambino. Luce di amore e di speranza.

«Oggi vi raccolgo tutti sull'Altare del mio Cuore Immacolato, figli prediletti sparsi in ogni parte del mondo, e vi presento con amore e con gioia al Tempio del Signore. Qui venite offerti alla Sua gloria. Qui venite immolati per la salvezza di tutti. Da quanto tempo vi ho chiamati a rispondere al mio disegno di amore! Nel momento in cui i cuori degli uomini sono chiusi dal gelo dell'egoismo sfrenato, dell'odio, della violenza, della incapacità di amare, Io voglio fare risplendere, attraverso di voi, la luce del mio amore materno. Voi, miei bambini, venite da Me offerti al Signore, per diffondere ovunque questa Luce.

Amate sempre più, con la mia stessa tenerezza di Madre, tutti i miei figli. Fra essi siate buoni e misericordiosi, soprattutto con coloro che si perdono, che sono lontani da Dio, che sono vittime spesso inconsapevoli del peccato e del male, della corruzione e della violenza. Mai come in questi tempi, attraverso di voi, voglio aiutare e salvare tutti i miei poveri figli peccatori, che sono esposti ai pericoli di perdersi. Qui venite anche immolati alla perfetta glorificazione di Dio. Questo mondo conosce una tale ribellione a Dio, quale non ha mai conosciuto nel corso della sua storia. Corre il pericolo di distruggersi, minacciato dalla rovina e dalla morte.

Figli prediletti, lasciatevi offrire sull'altare del Signore, come docili e mansueti agnelli, per la salvezza del mondo. Per questo vi porto oggi tutti nel Tempio del Signore per donarvi, come un inno di perfetta glorificazione, alla Santissima Trinità. Le vostre piccole voci diventeranno forti come il fragore di un uragano, ed unite al potente grido di vittoria delle schiere angeliche e dei santi, percorreranno il mondo intero per proclamare in ogni parte: "Chi come Dio? Chi come Dio?" . Siete chiamati a vivere sofferenze e dolori senza numero.

Oggi, attraverso di voi, voglio incoraggiare e consolare i miei figli. Nel momento della grande tempesta la Mamma vuole raccogliere fra le sue braccia i suoi bambini, perché siano consolati. Insieme passeremo le ore angosciose della purificazione; insieme pregheremo, soffriremo e confideremo nella misericordia del Padre. Insieme saremo provati; insieme saremo anche consolati. Per questo oggi, attraverso di voi, figli prediletti, voglio diffondere nel mondo la luce della speranza, della fiducia in Dio e della mia materna consolazione».

Gerusalemme, 5 marzo 1982. Primo venerdì del mese. Gerusalemme nuova.

«"Quante volte ho cercato di radunare i tuoi figli, come fa la gallina con i suoi pulcini, ma tu non hai voluto. Se tu avessi conosciuto i giorni della tua pace!". Sento ancora l'accorato lamento di mio Figlio Gesù. Quante volte anch'io, da Mamma, vi ho chiamati per raccogliervi sotto le ali del mio amore materno. Ora sono giunti i giorni della tribolazione. I miei inviti non sono stati accolti. I miei interventi straordinari non sono stati creduti. Si è cercato di lasciare cadere nel vuoto tutto quanto ho fatto in questi anni, per venire incontro alle vostre necessità e per liberarvi dai pericoli che incombono su di voi.

Come in Gerusalemme sono stati messi a morte i profeti, come in questa città è stato rifiutato, oltraggiato e condannato lo stesso Figlio di Dio, il Messia da secoli promesso e preparato, così ora nella Chiesa, nuovo Israele di Dio, troppe volte si è ostacolata, col silenzio e col ripudio, l'azione salvatrice della vostra Mamma, celeste profetessa di questi ultimi tempi. In tanti modi ho parlato, ma le mie parole non sono state ascoltate. In molte maniere mi sono manifestata, ma i miei segni non sono stati creduti. I miei interventi, anche i più straordinari, sono stati contrastati. Oh! Gerusalemme nuova, Chiesa di Gesù, vero Israele di Dio!

Quante volte ho cercato di radunare tutti i tuoi figli, come fa la gallina con i suoi pulcini... Se tu avessi conosciuto i giorni della tua pace! Ma ora verranno su di te grandi tribolazioni. Sarai scossa dal vento della tempesta e dell'uragano; delle grandi opere, costruite in te dall'orgoglio umano, non rimarrà pietra su pietra. Nuova Gerusalemme, accogli oggi il mio invito alla conversione ed alla tua interiore purificazione. Così presto potrà risplendere sopra di te l'era nuova della giustizia e della santità; effonderai la tua Luce su tutte le nazioni della terra. Mio figlio Gesù instaurerà fra voi il glorioso Regno di amore e pace».