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Messaggio del 18 agosto 1982:Per la guarigione dei malati é necessaria una fede salda, una preghiera perseverante accompagnata dall'offerta di digiuni e sacrifici. Non posso aiutare coloro che non pregano e non fanno sacrifici. Anche quelli che sono in buona salute devono pregare e digiunare per i malati. Quanto più credete fermamente e digiunate per la stessa intenzione di guarigione, tanto più saranno grandi la grazia e la misericordia di Dio. E bene pregare imponendo le mani sui malati ed é bene anche ungerli con olio benedetto. Non tutti i sacerdoti hanno il dono di guarire: per risvegliare questo dono il sacerdote deve pregare con perseveranza, digiunare e credere fermamente.

Don Stefano Gobbi - 25 marzo 1983. Annunciazione del Signore e apertura dell'Anno Santo della Redenzione. Spalancate le porte a Cristo.

«Figli prediletti, vivete oggi questo momento di grazia che il Cuore di Gesù ha preparato per voi. È la sua festa. Oggi adorate il mistero della Sua venuta fra voi. Il Verbo eterno del padre assume, nel mio seno verginale, la sua natura umana che gli consente di diventare uomo come voi, vero vostro fratello. In questo momento l'umanità è redenta, la debolezza è sostenuta, la povertà è nobilitata e ad ogni uomo viene spalancata la porta della sua vera, soprannaturale, divina grandezza. Ma è pure la mia festa.

La festa del Figlio, concepito in Me per opera dello Spirito Santo, è anche quella della Madre che lo genera, conservando per sempre l'incanto ineffabile della perpetua verginità. Il suo "sì" di Figlio al Padre e il mio "sì" di Madre al Figlio ci uniscono insieme, ormai per sempre, nella perfetta attuazione del divino Volere: "Poiché né olocausti, né sacrifici hai gradito, allora Io ho detto: Vengo, o Dio, a fare la tua Volontà". Ma, oggi, è pure la vostra festa, o figli. Nello stesso istante in cui il Verbo s'incarna nel mio seno verginale, per ciascuno di voi si rende reale e concreta la possibilità di diventare veri figli di Dio, fratelli di Gesù e di ricevere il grande dono della sua Redenzione.

Nel momento stesso dell'incarnazione anch'Io divento per tutti voi vera Madre, nell'ordine soprannaturale, della vostra vita divina.Per questo oggi - seguendo un'ispirazione dello Spirito Santo, avuta in un intenso momento di preghiera - il "mio" Papa apre la Porta Santa e dà inizio all'Anno Giubilare della Redenzione. La redenzione ha il suo inizio nel momento dell'incarnazione di Gesù, prosegue durante tutta la sua esistenza e raggiunge il culmine nel sacrificio, del suo Corpo per voi donato e del suo Sangue versato per voi, che si compie sulla vetta del Calvario e si rinnova ancora misticamente sull'altare. Corrispondete tutti a questo periodo straordinario di grazia, che l'amore misericordioso di Gesù ha preparato per questa generazione così lontana e pervertita, così ribelle e minacciata, così dominata da Satana e dagli spiriti del male, e perciò immensamente bisognosa di essere salvata.

Quest'Anno Santo diventa l'estremo tentativo del Cuore divino di Gesù e del mio Cuore Immacolato per farvi tutti camminare sulla strada del ritorno a Dio, in un sincero pentimento dei vostri peccati e con un serio impegno di conversione, che vi conduca ad operare nella giustizia e nella carità, nella bontà e nella donazione, per il bene di tutti. Ora diventa urgente il mio materno richiamo che, attraverso voi, miei prediletti, Io voglio rivolgere a tutti i miei figli. Ai miei poveri figli smarriti, perché sedotti dall'ateismo che domina ovunque e che vivono in un continuo ed ostinato rifiuto di Dio, dico con voce supplichevole: "Tornate al Dio della vostra salvezza e della vostra pace!" . Ai miei poveri figli peccatori, sedotti dal male, dall'odio e dalla violenza, ripeto con accorato lamento di Madre: "Tornate a Dio, che vi attende con l'amore di un padre; lasciatevi lavare dal Sangue prezioso e purificare dalla infinita misericordia di mio Figlio Gesù!".

Ai figli della Chiesa, che vive oggi il momento della sua agonia e della sua passione redentrice, ripeto il mio materno invito a camminare sulla strada dell'amore e dell'unità, della fedeltà e della santità, della preghiera e della penitenza. A tutta l'umanità, con la forza di una madre angosciata, che vede il pericolo mortale che la minaccia, voglio gridare: "Spalancate le porte a Cristo che viene. Lui solo è Dio con voi. Lui solo è il vostro Redentore. Lui solo è il vostro Salvatore". Se accogliete il mio invito, verrà presto a voi la nuova era di giustizia e di pace, ed il mio Cuore Immacolato avrà il suo trionfo nel vedervi tutti incamminati sulla strada della glorificazione del Padre, dell'imitazione del Figlio e della piena comunione con lo Spirito Santo».