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Messaggio del 17 gennaio 1985:Figli cari! Cercate di capire che ciascuno di voi deve avere una spina spirituale la cui sofferenza lo accompagnerà fino a Dio. State attenti! Satana si infiltra intensamente nei vostri cuori. Non lasciate che vi inganni!

Don Stefano Gobbi - Cuzco (Perù), 22 febbraio 1996. Festa della Cattedra di San Pietro. Le potenze dell'inferno non prevarranno.

«Mio piccolo figlio, quanto è faticoso questo viaggio, che ti domando di fare in tredici Nazioni e in cinquantadue città, per fare meravigliosi Cenacoli coi sacerdoti e con i fedeli del mio Movimento. Oggi ti trovi qui, in questa città posta quasi a quattromila metri di altezza, in mezzo alla grande catena delle Ande peruviane. Con un grande Cenacolo allo stadio celebrate la festa della Cattedra di San Pietro. Gesù ha istituito la sua Chiesa sulla roccia sicura dell'apostolo Pietro. A Pietro Gesù ha dato il compito di essere fondamento della Chiesa e di custodire tutta la sua Verità. Per Pietro Gesù ha pregato, perché la sua fede si mantenesse integra, nel corso di tutta la storia umana. A Pietro ha dato la sicura garanzia della sua vittoria: le potenze dell'inferno non prevarranno.

- Le potenze dell'inferno non prevarranno. Il compito affidato a Pietro viene trasmesso ai suoi successori. Così il Papa diventa oggi fondamento su cui si regge la Chiesa, centro cui converge la sua carità e sicurezza di mantenere sempre integro il deposito della fede.

- Le potenze dell'inferno non prevarranno, nonostante Satana si sia scatenato, seminando divisioni e scismi, lacerazioni profonde che hanno frantumato l'unità della Chiesa, mistico corpo di mio figlio Gesù. Tutte le varie confessioni cristiane, che durante i secoli si sono separate dalla Chiesa Cattolica, rappresentano una vittoria dell'Avversario contro l'unità della Chiesa, da Cristo voluta ed ardentemente invocata dal Padre. Ora si cerca di riparare a tutti questi errori, camminando sulla strada della riconciliazione e dell'ecumenismo. Ma la ricomposizione di tutte le confessioni cristiane nella Chiesa Cattolica avverrà con il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo.

- Le potenze dell'inferno non prevarranno, nonostante il mio Avversario si sia scatenato per portarvi alla rottura della carità. Per questo attacca in maniera forte il Papa, che presiede a tutta la carità della Chiesa. E così la divisione è entrata nel suo stesso edificio. Soprattutto nella divisione che spesso mette vescovi contro vescovi, sacerdoti contro sacerdoti, fedeli contro fedeli, Satana è riuscito a costruire il suo trionfo. Ma le potenze dell'inferno non prevarranno, perché, dopo il doloroso periodo della purificazione e della grande tribolazione, la Chiesa risplenderà in tutta la sua luce di carità, di unità e di santità. E questo sarà uno dei più grandi benefici che il mio amore materno porterà alla Chiesa.

- Le potenze dell'inferno non prevarranno, anche se ora si è giunti a contestare il Papa, ad opporsi a Lui apertamente ed a rifiutare il suo Magistero. Così si diffondono gli errori, che allontanano molti della vera fede e si propagano le sette che attirano in esse tanti figli della Chiesa. Mai come in America Latina la grande diffusione delle sette rappresenta una vittoria delle potenze dell'inferno, che sembrano avere il sopravvento. Ma Io chiamo tutti i miei figli alla più grande fedeltà alla Chiesa Cattolica; comunico ad essi l'amore per la Chiesa, lo zelo per la sua unità, la passione per la sua santità, la forza per la sua evangelizzazione.

E così, attraverso coloro che si consacrano al mio Cuore Immacolato, Io rendo vano tutto lo sforzo che Satana compie per sottrarre tanti miei figli dalla sola Chiesa istituita da mio Figlio Gesù. E per mezzo del mio straordinario e materno intervento, ancora una volta, le potenze dell'inferno non prevarranno. La potenza di Cristo si rivelerà, quando porterà nella Chiesa il suo regno di gloria, ed allora tutte le potenze dell'inferno saranno imprigionate, così che non possano più nuocere nel mondo. Allora la santa Chiesa di Dio potrà diffondere su tutte le nazioni della terra il più grande splendore della sua verità e della sua santità».