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Messaggio del 26 dicembre 1983:Figli miei, pregate, pregate, pregate ancora! Non dite che io non faccio altro che ripetervi di pregare. Non posso dirvi altro. Il giorno di Natale vi siete molto rallegrati, ma nessuno si è ritirato in camera sua per ringraziare Gesù.

Don Stefano Gobbi - Capoliveri (Livorno), 6 aprile 1996. Sabato Santo. Consolate il mio dolore.

«Figli prediletti, restate accanto alla vostra Mamma addolorata, in questo solo giorno in cui sono rimasta senza mio Figlio. Il suo corpo, frettolosamente composto e ricoperto da purissimo lino, riposa esanime nel suo nuovo sepolcro. Io veglio nel dolore e nella preghiera; nella fiducia e nella speranza; nella sicura attesa della sua risurrezione.

- Consolate il mio dolore. Vedete se vi è un dolore simile al mio. I miei occhi ancora rivedono con sgomento tutta la crudeltà, la cattiveria, la disumana ferocia della crocifissione e della morte di Gesù sulla Croce. E ritorno col pensiero al gioioso momento dell'Annunciazione; ai canti celesti degli Angeli ed al lieto annuncio dato ai piccoli ed ai poveri della sua nascita in una grotta; al tempo beato della sua infanzia insidiata, della sua adolescenza e giovinezza, mentre era chino sul suo quotidiano lavoro; ai brevi e intensi anni della sua pubblica missione, quando a tutti annunciava la buona novella e veniva seguito ed ascoltato dai piccoli, dai poveri, dagli ammalati e dai peccatori. La mia vita è stata sempre segnata dalla presenza accanto a Me di mio figlio Gesù.

- Consolate il mio dolore. Proprio per fare dolce compagnia alla mia solitudine, dai primi tempi della Chiesa, si è diffusa la pietosa consuetudine di offrire il giorno di sabato ad una particolare venerazione della vostra Mamma Celeste. Ed a Fatima ho domandato che mi venissero offerti i primi cinque sabati del mese, in segno di filiale ed amorosa riparazione. Per mezzo del mio Movimento Sacerdotale Mariano, questa mia richiesta viene ormai accolta in ogni parte del mondo. E ciò dona grande conforto al dolore del mio Cuore Immacolato.

- Consolate il mio dolore. Questo è anche il primo giorno della mia nuova e spirituale maternità. Allora Io guardo a tutti i miei figli, che Gesù mi ha affidato sulla Croce, e li invito ad accogliere nella propria vita il dono prezioso della sua redenzione. Quanti sono ancora oggi quelli che lo rifiutano e camminano sulle strade del peccato e del male, della violenza e del!' odio, del piacere e della impurità. Quanto è grande il mio dolore nel vedere così che il patire di Gesù è stato sopportato invano, perché da molti viene calpestato il sangue che ha sparso per la vostra salvezza.

- Consolate il mio dolore. Vi domando di portare nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato tutti i lontani, gli atei, i peccatori, gli schiavi del peccato e del male, coloro che sono sedotti dalle subdole insidie del mio e vostro Avversario.Per questo oggi vi voglio tutti qui con Me, nel solo giorno in cui sono rimasta senza mio Figlio.

Da Me imparate a credere, a sperare e ad amare. Da Me apprendete ad affidarvi, con sicura fiducia, alla Verità della Parola di Dio. Nei momenti del dubbio e della oscurità domandate a Me l'aiuto per vegliare nella preghiera e nell'attesa. Quando Gesù ritornerà a voi nello splendore della sua gloria divina, allora questa povera umanità peccatrice e ferita, che giace dentro il sepolcro della corruzione e della morte, uscirà per iniziare finalmente i tempi nuovi della sua vita rinnovata».