MaM
Messaggio del 25 novembre 2007:Cari figli, oggi, quando festeggiate Cristo Re di tutto il creato, desidero che Egli sia il re della vostra vita. Solo attraverso la donazione, figlioli, potete comprendere il dono del sacrificio di Gesù sulla croce per ciascuno di voi. Figlioli, date del tempo a Dio, affinché Egli vi trasfiguri e vi riempia con la sua grazia, cosicché voi siate grazia per gli altri. Io sono per voi, figlioli, un dono di grazia d’amore che viene da Dio per questo mondo senza pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Don Stefano Gobbi - Capoliveri (Livorno), 5 aprile 1996. Venerdì Santo. Le sue piaghe.

«Oggi salite con Me il Calvario, figli prediletti, per essere di aiuto e di conforto a mio figlio Gesù, condannato al patibolo della Croce. Condotta per mano da Giovanni, che mi sostiene come un figlio, incontro Gesù mentre sale a grande fatica verso la cima del Golgota. In questo istante il mio Cuore viene trafitto dalla spada di un immenso patire, a cui non soccombo, perché come Mamma devo dare l'estremo aiuto a mio Figlio. Gesù dalla flagellazione ricevuta è ridotto tutto una piaga. I terribili flagelli romani hanno inciso nel suo Corpo lacerazioni profonde, da cui sgorga sangue vivo che tutto lo ricopre. Le spine della sua corona hanno aperto ferite in ogni parte del suo capo, da cui escono rivoli di sangue che scendono e ricoprono tutto il suo volto. Sul Golgota le sue mani e i suoi piedi vengono trapassati dai chiodi, ed il sobbalzo della Croce nel terreno procura a Gesù indicibili dolori e fa uscire sangue vivo e continuo dalle sue ferite squarciate. Oggi guardate tutti a Colui che hanno trafitto. Oggi contemplate mio figlio Gesù, ridotto ormai ad una sola piaga di sangue.

- Le sue piaghe, aperte e sanguinanti, sono il segno del suo amore per voi. Sono il prezzo del vostro riscatto. Sono i fiori di una nuova primavera di vita. Sono il dono prezioso della divina Misericordia, che porta a tutti voi la gioia pasquale della redenzione e della salvezza.

- Le sue piaghe, figli prediletti, ricoprite di amore e di baci, insieme con Me, Madre addolorata della passione e Madre desolata della crocifissione. Accostatevi con amore filiale e deponete il bacio della vostra immensa gratitudine su ogni sua ferita. Sulle ferite del capo aperte dalle spine della sua corona; su ogni lacerazione della sua carne immacolata prodotta dalla flagellazione; sulle piaghe delle mani e dei piedi inferte dai chiodi, che lo hanno appeso al patibolo. Su ogni sua piaga venga deposto l'omaggio del vostro bacio di amore che ripari, almeno in parte, al gesto di chi lo ha tradito, lo ha rinnegato, lo ha abbandonato, lo ha oltraggiato, lo ha crocifisso.

- Le sue piaghe, sono per voi il sicuro rifugio in cui ripararvi dalla tempesta del peccato e del male. Dentro le sue piaghe trovate la vostra sicura dimora, la nuova casa che il Padre Celeste ha costruito per voi. La nuova casa della comunione con Dio e della salvezza, la nuova casa della purezza e della santità, la nuova casa dell'amore e della preghiera, la nuova casa della fiducia e della speranza. Dentro le sue piaghe nascondetevi al mondo ed alle sue seduzioni, al Maligno ed alle sue tentazioni, per vivere in dolce intimità di vita col vostro divino fratello Gesù, che oggi viene immolato per voi.

- Le sue piaghe, diventano fonte di acqua viva, che zampilla per la vita eterna. Lavatevi dentro la fonte della Grazia e della divina Misericordia, scaturita dalle piaghe aperte e sanguinanti di mio figlio Gesù, oggi innalzato e morto per voi sulla Croce. Così venite lavati da ogni macchia, liberati da ogni schiavitù, redenti da ogni peccato, sottratti al dominio di Satana, portati alla piena comunione col Padre Celeste, aperti all'amore ed alla bontà, illuminati dalla Grazia e dalla purezza, rinnovati dentro la fonte della divina Misericordia.

Figli prediletti, oggi accorrete tutti a Gesù Crocifisso e con Me, vostra Madre addolorata,baciate con amore e riconoscenza le sue piaghe; nascondetevi dentro il sicuro rifugio delle sue piaghe; lavatevi dentro la fonte di acqua viva, che esce ormai per sempre dalle piaghe aperte e sanguinanti di mio figlio Gesù. E con tutta la Chiesa militante, purgante e trionfante, dalla terra, dal purgatorio e dal paradiso, salga a Gesù il nostro atto di profonda adorazione e di immenso ringraziamento: 'Ti adoriamo e ti benediciamo o Cristo, perché con la tua santa Croce hai redento il mondo e per le tue sante piaghe noi siamo guariti".»