«Figli prediletti, oggi è la vostra festa, perché è il giorno della nascita del vostro Sacerdozio. Nell'ultima Cena, con le parole: - "Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio Corpo; bevetene tutti, questo è il Calice del mio Sangue" -, Gesù istituisce il nuovo Sacrificio, il patto della nuova ed eterna alleanza. Con le parole che rivolge agli apostoli: "Fate questo in memoria di Me", istituisce il suo nuovo Sacerdozio. A questo nuovo ed eterno Sacerdozio di Cristo siete stati associati anche tutti voi, miei figli prediletti, che avete partecipato del segno indelebile del carattere sacerdotale, nel giorno della vostra Ordinazione Presbiterale. Ed oggi ricordate questo dono, rinnovando la vostra piena disponibilità al servizio di Cristo e dei fratelli, riuniti attorno ai vostri Vescovi, durante la concelebrazione della santa Messa crismale, che vi consente di esprimere, in maniera così profonda e visibile, l'unità che c'è fra voi, il vescovo e Cristo.
In questo giorno vi domando di rinnovare il vostro atto di amore completo e totale a Gesù. Vivete i momenti del suo così grande patire. Entrate con Lui nell'Orto degli Ulivi, per vivere la sua stessa Agonia del Getsemani. Quanto Gesù ha atteso questo giorno! "Ho ardentemente desiderato di mangiare questa mia Pasqua con voi, prima del mio patire". È la Pasqua dell'Amore. È la Pasqua della istituzione del Sacrificio dell'Amore; è la Pasqua del sacramento dell'Amore; del nuovo comandamento dell'amore; del servizio dato come atto perfetto dell'amore; della preghiera per la unità di tutti voi, come compimento dell'amore.
È la Pasqua del Dolore. Ecco che appena Gesù entra nell'Orto degli Ulivi, un'angoscia profonda lo prende e quasi lo paralizza. Si sente vittima innocente, agnello immacolato, ostia immolata, su cui è caricato tutto il peccato del mondo. In un istante ha la chiara visione di ogni particolare della sua dolorosa ed obbrobriosa Passione. Allora, con la voce profonda che sale da tutta la sua divina Persona, si affida al Padre. "Padre, se è possibile, passi da me questo Calice". Si prostra per terra, prega, geme, piange, fremiti profondi scuotono tutto il suo Corpo, che comincia a sudare abbondantemente e le gocce di sudore si mutano in gocce di sangue. Ha bisogno di conforto. Lo chiede ai tre discepoli più amati: Pietro, Giacomo e Giovanni. Per tre volte va da loro, oppresso da tanto soffrire; per tre volte li trova addormentati. Io sono lontana con la mia presenza, ma con l'anima e con il cuore sono sempre accanto a mio Figlio.
E così la sola creatura terrena, che lo assiste anche in quei momenti di angosciosa agonia, è sua Madre. Confortato da questo mio spirituale e materno aiuto, Gesù si offre in atto di perfetto abbandono: "Padre, sia fatta non la mia, ma la tua volontà". Allora dal Padre gli è inviato l'Angelo, con il calice di soave conforto, di divina consolazione, per dargli il coraggio di procedere verso l'incontro con il traditore ormai giunto. "Colui che mi tradisce è vicino".
Figli prediletti, nella vostra vita sacerdotale, si deve rinnovare il grande mistero di amore e di dolore del vostro divino fratello Gesù. Anche voi siete chiamati ad entrare nel Getsemani di questi ultimi tempi, che preparano la vostra sacerdotale immolazione, per la nuova era che vi attende. Quante volte il peso dei dolori vi opprime; le forze del male vi paralizzano; le incomprensioni vi segnano; le opposizioni vi fermano; i peccati di questa umanità vi schiacciano; i tradimenti vi prostrano. "Padre, se è possibile, passi da noi questo Calice". Figli prediletti, non cercate umane consolazioni o superficiali conforti. È mio compito materno donarvi quel calice di conforto, che il Padre Celeste vi ha preparato. Così venite da Me aiutati a compiere oggi il solo Volere del Padre. Affidatevi tutti al mio Cuore Immacolato, perché vi possa condurre sulla strada della Divina Volontà. E vivete con Me, nel Getsemani di questi ultimi tempi, la vostra Pasqua di Amore e di Dolore, in attesa della nuova era che ormai vi attende».
«Raccoglietevi nel giardino del mio Cuore Immacolato, figli prediletti, per vivere insieme a Gesù le ore terribili della sua dolorosa Passione. È il venerdì santo. È il giorno della sua condanna e della sua morte sulla Croce. Dopo avere passato tutta la notte, fra gli insulti ed il vilipendio dei componenti e dei servi del Sinedrio, a giorno inoltrato, Gesù è condotto davanti a Pilato. Qui avviene un secondo e più umiliante processo. Davanti a grande folla aizzata contro di Lui, di fronte ai capi religiosi che lo accusano di bestemmia e di sacrilegio, Gesù, mansueto come un agnello che muto si lascia condurre al macello, assiste in augusto silenzio a tutto lo svolgersi dei fatti.
L'iniziale onestà di Pilato, che non trova alcuna colpa contro di Lui; "Se non fosse colpevole, non te lo avremmo portato qui!" L'incipiente paura della folla; il dubbio sulla realtà della sua Parola: "Sei tu Re?"; il tentativo di salvarlo, proponendo la sua liberazione al posto di Barabba; il timore delle grida del popolo; il terrore del giudizio di Roma: "Se liberi costui, sei nemico di Cesare". E così, con viltà, Pilato segna la sua condanna a morte. Consegna Gesù ai soldati perché venga flagellato. Il suo corpo è reso tutto una piaga viva e profonda dagli strappi che incidono nella sua carne immacolata i terribili flagelli romani. Poi viene incoronato di spine. Le spine gli aprono rivoli di sangue, che scendono dal suo capo e sfigurano il suo Volto; e lo percuotono e lo ricoprono di sputi e di insulti. "Lo abbiamo visto percosso e umiliato; non più sembianza umana aveva il suo volto".
L'ultima trovata più cattiva e crudele: lo ricoprono di uno straccio scarlatto, come porpora; gli mettono fra le mani una canna come scettro e lo conducono a Pilato, che lo presenta alla folla:Ecco l'Uomo! Ecco l'Uomo di tutti i tempi. Su di Lui, nel Getsemani, si sono posati tutti i peccati del mondo; nel Pretorio si sono caricati i dolori, le umiliazioni, i vilipendi, gli sfruttamenti, le schiavitù di tutti gli uomini. È l'Uomo di tutti i tempi. Gli uomini che erano prima di Lui sono vissuti nella speranza di vedere questo suo giorno ed in Lui hanno trovato la salvezza. Egli è Colui che in Abele fu ucciso, in Isacco fu legato ai piedi, in Giacobbe andò pellegrino, in Giuseppe fu venduto, in Mosè fu esposto sulle acque, nell'Agnello fu ucciso, in Davide fu perseguitato e nei profeti fu disonorato. È l'Uomo di tutti i tempi. Per il dono della sua Redenzione, sono chiamati a vivere in comunione di vita con Dio tutti gli uomini che sono vissuti dopo di Lui.
Ha portato sul suo Corpo le sofferenze di tutte le vittime dell'odio, della violenza, delle guerre; ha racchiuso entro le sue ferite il sangue sparso da milioni di bimbi innocenti, uccisi ancora nel seno delle loro madri. È stato flagellato da tutti i dolori, dalle malattie, specialmente dai mali inguaribili che dilagano; è stato coronato di spine in coloro che soccombono alle false ideologie, agli errori che portano lontano dalla fede, all'orgoglio ed all'umana superbia. È stato vilipeso nei piccoli, nei poveri, negli emarginati, negli ultimi, negli sfruttati. È stato sputacchiato nei rifiutati e nei disperati. È stato esposto al ludibrio in coloro che espongono come merce la dignità del proprio corpo. Ecco l'Uomo. Ora porta su di Sé il legno della condanna; sale verso il Calvario, s'incontra con me, sua Madre trafitta; è inchiodato al patibolo, viene innalzato sulla Croce.
Le tre angosciose ore della sua Agonia, accanto a Me sua Madre ed a Giovanni, l'apostolo prediletto. Infine il suo atto di completo abbandono al Padre e la sua morte sulla Croce, verso le ore 15 di questo giorno. Ecco veramente l'Uomo di tutti i tempi. In Lui è vissuto, è stato redento e salvato ogni uomo, dal primo, Adamo, fino all'ultimo che si troverà sulla terra alla fine dei tempi. Con l'aiuto di Giovanni, di Giuseppe d'Arimatea e delle pie donne, lo porto al sepolcro, ove viene deposto fino all'alba del primo giorno dopo il sabato. La sua divina resurrezione è la prova più grande che solo Lui è l'Uomo di tutti i tempi.
È l'Uomo dei tempi nuovi. Perché solo in Lui risorgeranno tutti gli uomini vissuti, morti, sepolti e consumati in arida polvere. Allora, pur nel grande deserto del vostro tempo, vivete con Me queste ore della sua Passione e della sua morte sulla Croce. Vivetele nel silenzio, nel raccoglimento, nella preghiera, in dolce intimità di vita col vostro divino fratello Crocifisso. Perché solo in Lui si compiranno i tempi nuovi che vi attendono, quando tornerà a voi nella gloria, e si prostreranno davanti a Lui tutte le potenze del cielo, della terra e dell'inferno, a perfetta gloria di Dio Padre».
«Figli prediletti, viviamo insieme questo giorno del sabato santo. Gesù riposa esanime nel nuovo sepolcro, ove è stato deposto. Io veglio nella fiducia, nella preghiera, nella speranza e nell'attesa. È il giorno del vostro spirituale riposo. È il primo giorno della mia spirituale maternità. In questi ultimi tempi diventi più forte il vostro impegno di vivere in unione di vita con la vostra Mamma Addolorata. È un lungo sabato santo, che sta ormai per finire. Allora diventi più intensa la vostra preghiera. Non lasciatevi assorbire né prendere dall'azione e da eccessiva preoccupazione. Nei momenti della sofferenza, nei dolori degli ultimi tempi che vivete, vi invito a vegliare con Me in assidua preghiera.
Nel lungo sabato santo, che state vivendo, vegliate con Me nella fiducia e nella speranza. Nel sepolcro del vostro lungo sabato santo viene per sempre sepolta l'iniquità e la miseria umana; sono deposti il male ed il peccato, l'orgoglio e l'odio, l'impurità e la superbia, ogni forma di corruzione e di morte.
Nel lungo sabato santo di questi vostri ultimi tempi, dovete soprattutto vegliare con Me nell'attesa. Ciò che mi ha reso più lieve il grande dolore di questo giorno, era la certezza che Gesù sarebbe gloriosamente risorto. Al sabato del sepolcro sarebbe succeduto il primo giorno della Resurrezione. Pur vivendo ancora il dolore, la fatica, la sofferenza, la morte di questo lungo sabato santo, vivete con Me nell'attesa. Gesù tornerà sulle nubi del cielo per instaurare il suo Regno di gloria e fare nuove tutte le cose. Figli prediletti, vivete con Me oggi, nell'attesa di questo suo ritorno».
«Partecipate con Me alla gioia di tutto l'universo, figli prediletti. Gesù è risorto. È passata l'ora tenebrosa del Getsemani e del Calvario. In tre giorni si è compiuto il più grande mistero della storia: il tradimento, il giudizio, la condanna, il Calvario, l'agonia, la morte ed il nuovo sepolcro. Tutto è passato. Gesù è risorto! Gesù è vivo in mezzo a noi. Sia grande la vostra gioia, insieme con Me che sono la Madre della gioia.
Da quando Gesù mi è apparso nello splendore del suo Corpo glorioso, il mio Cuore si è riempito di una così grande pienezza di gioia, che non l'ha abbandonata mai più. Nulla turbi ormai la gioia profonda della vostra umana esistenza. Non il peccato, che è stato cancellato; non il dolore, che è stato redento; non la morte, che è stata vinta per sempre.
Il vostro cammino terreno ripercorre le tappe dello stesso cammino di Cristo. Siete ancora nel momento della purificazione e della sofferenza, del Getsemani e del Calvario. Ma oggi aprite le porte del vostro cuore solo alla gioia, con Me che sono la Madre della vostra gioia. Il Cristo risorto e vivente fra voi ordina tutti gli avvenimenti al compimento del suo divino disegno e predispone ogni cosa perché possa giungere presto a voi il suo Regno di gloria».
«Con questo primo sabato del mese di maggio, iniziate il periodo di tempo, che è dedicato ad una mia particolare venerazione. In questo mese di maggio vi voglio maggiormente uniti a Me, per farvi crescere nella vostra vita di consacrazione, fino alla piena maturità. Sono giunti i tempi della vostra maturità. Questi sono i tempi della vostra testimonianza. Date a tutti la testimonianza di essere a Me consacrati. La vostra vita sia illuminata dalla mia presenza materna e diffondete attorno a voi il carisma della mia santità, della mia purezza, della mia misericordia, della mia carità, della mia tenerezza. Chi vede voi deve vedere la potenza della mia Luce; chi incontra voi deve trovare il balsamo soave della mia misericordia.
Donate il mio aiuto ai lontani, ai poveri, agli ammalati, ai peccatori, ai disperati. Venite con Me, vostra materna Pastora, alla ricerca di tante pecorelle che si sono smarrite e corrono il pericolo di morire di fame e di freddo. Donate a tutti la testimonianza di camminare con Me sulla strada della fede. In questi tempi gli errori dilagano, in maniera così vasta e profonda, che voi non potete neppure immaginare. Molti perdono la fede e l'apostasia si espande sempre più nella Chiesa, come un terribile cancro che si è diffuso in tutte le sue membra. Voi siete chiamati a seguirmi sulla strada della fede eroica e pura. Io vi faccio il dono di mantenervi nell'integrità della fede, perché possiate illuminare i miei figli, in questi tempi di grande oscurità. Per questo vi domando di essere fortemente uniti con il Papa, che ha da Gesù il grande compito di confermare tutti nella verità della fede cattolica.
Donate a tutti la testimonianza di camminare con Me sulla strada della preghiera. La preghiera è la forza della Chiesa; la preghiera è necessaria per la vostra salvezza. La preghiera fatta con Me vi può ottenere il dono della seconda Pentecoste. Solo con la preghiera potete entrare nella nuova era che vi attende. Allora vi invito a chiamare tutti alla preghiera. Moltiplicate i Cenacoli di preghiera che vi ho domandato. Voglio che siate voi Sacerdoti a dare per primi l'esempio di partecipare a questi Cenacoli. Poi domando che, in questi tempi decisivi, si diffondano i Cenacoli fra i bambini, fra i giovani e nelle famiglie. È giunta l'ora in cui tutta la Chiesa deve raccogliersi con Me in preghiera, nel Cenacolo spirituale del mio Cuore Immacolato. Donate a tutti la testimonianza di camminare con Me sulla strada della santità.
Il mio Cuore Immacolato deve essere onorato e glorificato dalla Chiesa e da tutta l'umanità. Per questo voglio portarvi ad una grande santità.Così per mezzo di voi piccoli bambini a Me consacrati, la Chiesa tutta potrà essere illuminata e trasformata dalla stessa santità della vostra Mamma Celeste. Vi porto sulla strada della perfetta imitazione di Gesù, della piccolezza e dell'umiltà, del disprezzo del mondo e di voi stessi, dell'esercizio eroico di tutte le virtù, di un grande amore alla Santissima Eucarestia. Siete ormai dentro i tempi decisivi, che vi portano alla nuova era. Siete dentro i miei tempi. In questi giorni di grande oscurità, la vostra luce risplenderà sempre più forte, fino ad avvolgere coi suoi raggi e ad illuminare le anime, la Chiesa e tutta l'umanità».
«Oggi siete raccolti qui, in questo mio venerato Santuario, in un Cenacolo così numeroso di sacerdoti e di fedeli del mio Movimento Sacerdotale Mariano. Ricordate così l'anniversario della mia prima Apparizione, avvenuta in Fatima il 13 maggio 1917. Spiritualmente vi sentite molto uniti al mio Papa Giovanni Paolo II, questo dono prezioso che il mio Cuore Immacolato vi ha fatto e che, in questi stessi momenti, si trova in preghiera nella Cova da Iria, per ringraziarmi della materna e straordinaria protezione che Io gli ho dato, salvandogli la vita, nella circostanza del cruento attentato, avvenuto dieci anni fa in piazza San Pietro.
Oggi vi confermo che questo è il Papa del mio segreto; il Papa di cui ho parlato ai bambini durante le apparizioni; il Papa del mio amore e del mio dolore. Con tanto coraggio e con sovrumana fortezza, Egli va in ogni parte del mondo, non curandosi delle fatiche e dei numerosi pericoli, per confermare tutti nella fede, adempiendo così al suo ministero apostolico di Successore di Pietro, di Vicario di Cristo, di Pastore universale della santa Chiesa Cattolica, fondata sulla roccia da mio figlio Gesù. Il Papa dona a tutti la luce di Cristo, in questi tempi di grande oscurità. Conferma con vigore nelle verità della fede, in questi tempi di generale apostasia. Invita a camminare sulla strada dell'amore e della pace, in questi tempi di violenza, di odio, di disordini e di guerre.
Il mio Cuore Immacolato è ferito nel vedere come, attorno a Lui, si diffondano il vuoto e l'indifferenza; la contestazione da parte di alcuni miei poveri figli vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli; la superba opposizione al suo Magistero. Per questo oggi la mia Chiesa è lacerata da una profonda divisione; è minacciata dalla perdita della vera fede; è pervasa da un'infedeltà che si fa sempre più grande.
Quando questo Papa avrà compiuto il compito che Gesù gli ha affidato ed Io scenderò dal cielo ad accogliere il suo sacrificio, tutti sarete avvolti da una densa tenebra di apostasia che sarà allora diventata generale. Rimarrà fedele solo quel piccolo resto che, in questi anni, accogliendo il mio materno invito, si è lasciato racchiudere dentro il rifugio sicuro del mio Cuore Immacolato. E sarà questo piccolo resto fedele, da Me preparato e formato, che avrà il compito di ricevere il Cristo che tornerà a voi nella gloria, dando così inizio alla nuova era che vi attende».
«Oggi vi trovate qui a passare la solennità liturgica della Pentecoste, in un continuo Cenacolo di fraternità e di preghiera, fatta con Me e per mezzo di Me. Si rinnova così la stessa realtà che c'era nel Cenacolo di Gerusalemme, quando, sotto forma di lingue di fuoco, lo Spirito Santo è disceso sugli Apostoli riuniti in preghiera con la vostra Mamma Celeste. È stata la prima Pentecoste. È stato l'inizio del cammino terreno della Chiesa nella storia dell'umanità. Con l'abbondanza straordinaria dei suoi carismi, lo Spirito del Signore ha completamente trasformato gli Apostoli, da timidi e paurosi, in coraggiosi testimoni di Gesù e del suo Vangelo.
Con la forza potente della sua azione divina, li ha condotti alla comprensione della Verità tutta intera, e li ha resi perfetti testimoni di Gesù, fino allo spargimento del sangue. Ora siete entrati nei tempi della seconda Pentecoste. Per questo è necessario che questi Cenacoli si moltiplichino in ogni parte del mondo. Io domando che tutta la Chiesa si raccolga nel Cenacolo spirituale del mio Cuore Immacolato. Allora lo Spirito Santo vi porterà alla comprensione della Verità tutta intera. Vi porterà dentro il segreto della Parola di Dio e vi donerà Luce di Sapienza per comprendere tutto il Vangelo e quanto in esso viene descritto dei tempi che vivete. Lo Spirito Santo vi farà comprendere i segni del vostro tempo.
Sono i tempi predetti dalla Divina Scrittura come quelli della grande apostasia e della venuta dell'Anticristo. Sono tempi di grande tribolazione e di innumerevoli sofferenze per tutti, che vi porteranno a vivere gli ultimi avvenimenti in preparazione alla seconda venuta di Gesù nella gloria. Lo Spirito Santo dà la sua perfetta testimonianza a Gesù e lo proclama come l'Unigenito Figlio, coeterno e consustanziale al Padre, Colui per mezzo del quale tutto è stato fatto, il Verbo incarnato, il Re di tutto l'universo, che deve tornare nella gloria per instaurare nel mondo il suo Regno.
Lo Spirito Santo prepara i cuori e le anime alla seconda venuta di Gesù. Per questo oggi effonde i suoi carismi, in maniera ancora più forte e straordinaria che al tempo degli inizi della Chiesa. Infatti siete ormai entrati negli ultimi tempi, che vi condurranno alla nuova era. Compito dello Spirito è di preparare l'umanità al suo completo cambiamento, di rinnovare la faccia del creato, di formare i cieli nuovi e la nuova terra. Per questo vi domando di perseverare con fedeltà nei Cenacoli che Io vi ho domandato. E lasciate che lo Spirito Santo vi plasmi con la sua dolce e forte azione di amore. Solo così potete essere pronti per il grande disegno che vi attende».
«Oggi celebrate la memoria liturgica del mio Cuore Immacolato. È la vostra festa, miei prediletti e figli a Me consacrati. Voi siete stati scelti da Me e chiamati a far parte della mia schiera vittoriosa.Voi fate parte della mia proprietà. Ho un grande disegno sopra di voi. Questo mio disegno vi è stato svelato in ogni suo particolare. Ora esso deve apparire alla Chiesa ed all'umanità in tutto il suo splendore, perché sono questi i tempi della vostra maturità e della vostra pubblica testimonianza. Mostratevi a tutti come i miei consacrati, come gli Apostoli di questi ultimi tempi. Come Apostoli degli ultimi tempi, dovete annunciare con coraggio tutte le verità della fede cattolica, proclamare con forza il Vangelo, smascherare con decisione le pericolose eresie, che si travestono di verità, per meglio ingannare le menti e così allontanare un grande numero di miei figli dalla vera fede.
Come Apostoli degli ultimi tempi, dovete opporvi con la potenza dei piccoli alla superba forza dei grandi e dei dotti, che, sedotti da una falsa scienza e dalla vanagloria, hanno dilaniato il Vangelo di Gesù, proponendo di esso un'interpretazione razionale, umana e tutta errata. Sono giunti i tempi predetti da San Paolo in cui molti annunciano dottrine false e peregrine e così si corre dietro a queste favole e ci si allontana dalla verità del Vangelo.
Come Apostoli degli ultimi tempi, dovete seguire Gesù sulla strada del disprezzo del mondo e di voi stessi, dell'umiltà, della preghiera, della povertà, del silenzio, della mortificazione, della carità, di una più profonda unione con Dio. Siete sconosciuti e disprezzati dal mondo e da quanti vi circondano, spesso siete ostacolati, emarginati e perseguitati, perché questa sofferenza è necessaria alla fecondità della vostra stessa missione. Come Apostoli degli ultimi tempi, dovete ora illuminare la terra con la Luce di Cristo. Mostratevi a tutti come miei figli, perché Io sono sempre con voi. La fede sia la luce che vi illumini, in questi giorni di apostasia e di grande oscurità, e vi consumi solo lo zelo per la gloria di mio figlio Gesù, in questi tempi di una così vasta infedeltà.
Come Apostoli degli ultimi tempi, tocca a voi il compito di compiere la seconda evangelizzazione, tanto domandata dal mio Papa Giovanni Paolo II. Evangelizzate la Chiesa, che si è allontanata dallo Spirito di Cristo e si è lasciata sedurre dallo spirito del mondo, che in essa è profondamente penetrato e l'ha tutta pervasa. Evangelizzate la umanità che è ritornata pagana, dopo quasi duemila anni dal primo annuncio del Vangelo. Evangelizzate tutti gli uomini, che sono diventati vittime degli errori, del male, del peccato e si lasciano travolgere dal vento impetuoso di tutte le false ideologie.
Evangelizzate i popoli e le nazioni della terra, immersi nella tenebra della pratica negazione di Dio, mentre si prostrano al culto del piacere, del denaro, della forza, dell'orgoglio, dell'impurità. Sono giunti i vostri tempi ed Io vi ho formato in questi anni perché possiate dare ora la vostra forte testimonianza di discepoli, fedeli a Gesù, fino allo spargimento del vostro stesso sangue. Quando, da ogni parte della terra, tutti voi, miei piccoli bambini, darete questa testimonianza di Apostoli degli ultimi tempi, allora il mio Cuore Immacolato avrà il suo più grande trionfo».
«Figli prediletti, anche quest'anno vi ho chiamati quassù, su questo monte, a passare insieme con Me una settimana di continuo Cenacolo. E voi avete risposto in maniera tanto generosa. Siete venuti da tutte le parti di Europa e da molte Nazioni di America, offrendomi il disagio di viaggi lunghi e faticosi. Io sono sempre con voi. Mi unisco alla vostra preghiera; costruisco fra voi più perfetta fraternità. Vi aiuto a conoscervi, a comprendervi, ad amarvi, ad andare avanti insieme sul doloroso cammino di questi ultimi tempi. Perché ancora vi ho voluto qui? Perché sono giunti i tempi in cui Io voglio manifestarmi, per mezzo di voi, alla Chiesa ed a tutta l'umanità. In voi Io mi manifesto come Condottiera della mia schiera, da Me formata in ogni parte del mondo, per combattere contro il grande esercito dei nemici di Dio, agli ordini di colui che si oppone a Cristo, cioè dell'Anticristo.
La mia schiera è formata dai piccoli, dai poveri, dagli umili servi del Signore, che Io chiamo ad entrare nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, perché possano ricevere in pienezza il dono dello Spirito Santo. È nel cuore e nell'anima dei più piccoli che Io, in questi anni, opero i miei più grandi prodigi. Per questo vi ho voluto ancora qui: per formarvi tutti alla piccolezza, all'infanzia dello spirito, alla povertà, all'umiltà, perché è con la debolezza dei piccoli che Io vincerò la superba forza dei grandi. In voi Io mi manifesto come Regina, perché è per mezzo di voi che ogni giorno realizzo il trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo. Aprite le porte della vostra esistenza, perché Io possa regnare in voi e preparare la via al Regno glorioso di Cristo.
Sono l'aurora che annuncia l'arrivo del grande giorno del Signore. In voi Io mi manifesto come Profetessa di questi ultimi tempi. Per questo vi parlo. Perché so che da voi, miei figli, Io sono ascoltata, ubbidita e seguita. Così Io continuo ancora a manifestarmi attraverso i messaggi che dono al cuore di questo mio più piccolo figlio. Credete alla mia parola. Accogliete con docilità questi miei messaggi, perché in essi ormai tutto vi è stato detto di quanto vi attende. In voi Io mi manifesto come Mamma tenera e misericordiosa, in queste ore dolorose della purificazione e della grande tribolazione. Voi siete chiamati ad essere gli strumenti della mia materna tenerezza. Amate tutti con il mio cuore di Mamma! Per questo in voi Io voglio sempre più manifestarmi. Perché in voi Io voglio consolare chi soffre, sostenere chi è debole, rialzare chi è caduto, ricondurre al Signore chi si è allontanato, convertire i peccatori, guarire gli ammalati, dare speranza a tutti gli sfiduciati. Siate il mio balsamo soave che scende a lenire le grandi sofferenze di tanti miei figli.
Camminate sulla strada che, in questi anni, vi ho tracciato. Mostratevi a tutti come i miei figli, i miei consacrati, perché Io sono sempre con voi. Vivete nel disprezzo del mondo e di voi stessi. La fede sia la sola luce che vi illumina, in questi tempi di grande oscurità. Vi consumi solo lo zelo per la gloria di Dio, in questi giorni di una così vasta aridità. Voi siete chiamati ad essere il cuore nuovo della nuova Chiesa, che Gesù, in maniera tutta misteriosa, sta formandosi nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato. Vi ringrazio del conforto che, in questi giorni, voi date al grande dolore del mio Cuore Immacolato. Con i vostri cari, con le anime che vi sono affidate, vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».
«Oggi, figli prediletti, contemplatemi nello splendore del mio Corpo glorioso, assunto alla gloria del Paradiso. Vivete nella gioia, nella fiducia gli ultimi tempi di questo vostro secondo Avvento, guardando a Me come al Segno di sicura speranza e di consolazione. La nuova era, che vi attende, corrisponde ad un particolare incontro di amore, di luce e di vita fra il Paradiso, in cui mi trovo nella perfetta beatitudine con gli Angeli ed i Santi, e la terra in cui vivete voi miei figli, in mezzo a tanti pericoli e ad innumerevoli tribolazioni. È la Gerusalemme Celeste, che discende dal cielo sulla terra, per trasformarla completamente e formare così i nuovi cieli e la nuova terra. La nuova era, verso cui siete incamminati, porta tutto il creato alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità.
Il Padre riceve la sua più grande gloria da ogni creatura, che riflette la sua luce, il suo amore, il suo divino splendore. Il Figlio instaura il suo Regno di grazia e di santità, liberando tutto il creato dalla schiavitù del male e del peccato. Lo Spirito Santo si effonde in pienezza con i suoi santi Doni, porta alla comprensione di tutta la Verità e rinnova la faccia della terra. La nuova era, che Io vi annuncio, coincide con il pieno adempimento della Divina Volontà, così che finalmente si realizzi quanto Gesù vi ha insegnato a domandare al Padre Celeste: «Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra».
È il tempo in cui dalle creature si compie il divino volere del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Dal perfetto adempimento del Divino Volere viene rinnovato tutto il mondo, perché Dio vi trova come il suo nuovo giardino dell'Eden, in cui può abitare in amorevole compagnia con le sue creature. La nuova era, che ormai sta per giungere, vi porta ad una piena comunione di vita con coloro che vi hanno preceduto e che qui in Paradiso godono della perfetta felicità. Vedete lo splendore delle Gerarchie Celesti; comunicate con i Santi del Paradiso; sollevate le sofferenze purificatrici delle anime che si trovano ancora in Purgatorio.
Esperimentate, in maniera forte e visibile, la consolante verità della Comunione dei Santi. La nuova era, che Io vi preparo, coincide con la sconfitta di Satana e del suo universale dominio. Viene distrutto tutto il suo potere. Viene legato, con tutti gli Spiriti cattivi, e racchiuso nell'inferno da cui non potrà uscire per nuocere nel mondo. In esso regna Cristo, nello splendore del suo Corpo glorioso, e trionfa il Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, nella luce del suo Corpo assunto alla gloria del Paradiso.
Questa mia festa, che vi invita a guardare alla vostra Mamma Celeste assunta in cielo, diventa così per voi motivo di profonda gioia e di grande fiducia. In mezzo alle innumerevoli sofferenze dei tempi che vivete, mi vedete come segno di sicura speranza e di consolazione, perché sono la porta luminosa che si apre sulla nuova era, che dalla Santissima Trinità è stata preparata per voi».