MaM
Messaggio del 11 agosto 2006:Cari figli, anche oggi vi invito a pregare per la pace, pregate per la pace nel mondo, pregate per la pace nelle vostre famiglie! Grazie, cari figli, perché avete risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Don Stefano Gobbi - Messaggi anno:1991

Milano, 8 dicembre 1991. Festa della Immacolata Concezione. La porta che si apre.

«Gioite, figli prediletti, con tutto il Paradiso che oggi contempla, nella Luce divina della Santissima Trinità, lo splendore della vostra Mamma Celeste. Sono la Immacolata Concezione. Sono purissimo riflesso della Luce, dell'Amore e della Santità di Dio. Sono tutta bella: tota pulchra. Solo così ho potuto essere pronta per adempiere al mio verginale e materno disegno di essere la Porta del cielo: Janua coeli.

- Sono la Porta che si apre alla speranza. Nello stesso momento in cui tutta la umanità, nel peccato compiuto dai Progenitori, conosce l'ora della sconfitta e della morte, a causa della vittoria del serpente, Io sono vaticinata come Porta che si apre a fare scendere sul mondo la speranza. "Porrò inimicizia fra te e la Donna, fra la tua e la Sua discendenza. Essa ti schiaccerà il capo, mentre tu attenterai al suo calcagno".

- Sono la Porta che si apre al mio dono più grande, quando, con la mia materna collaborazione, giunge a voi il Redentore, il vostro Salvatore, nel momento della nascita di mio figlio Gesù. È Lui la mia vittoriosa discendenza, che schiaccerà per sempre il capo al serpente ed otterrà la sua definitiva vittoria su Satana, sul male e sulla morte. Sono la Madre del primo Avvento, perché sono la porta del cielo, attraverso la quale passa Gesù, per giungere a voi nella fragilità e nella umiltà della natura umana.

- Sono la Porta che si apre sulla vostra salvezza, perché tutti voi, attraverso di essa, dovete passare per giungere al vostro personale incontro con il Signore. Per questo mio figlio Gesù mi ha costituita vera Madre di tutta l'umanità. Solo se passate attraverso questa mia Porta, potete giungere nel giardino celeste della mortificazione e della penitenza, della fede e della preghiera, della umiltà e della purezza, della carità e della santità. Ed in questa mia materna proprietà, Gesù ogni giorno prova la grande gioia di incontrarsi con voi. Gesù si comunica a voi con la sua Grazia; vi illumina con la sua Parola; vi assimila con la sua reale Presenza Eucaristica; vi riempie l'anima del suo divino splendore; porta i vostri cuori alla pienezza della gioia e della pace.

- Sono la Porta che si apre sulla nuova era che vi attende e che sta ormai per giungere sul mondo. Per questo, nei vostri tempi, sono chiamata ad essere la Madre del secondo Avvento. Come, per mezzo di Me, Gesù è giunto a voi nella fragilità e nella umiltà della sua natura umana, così, ancora per mezzo di Me, Gesù ritornerà a voi nello splendore della sua gloria, per instaurare il suo Regno nel mondo. La mia presenza fra voi deve ora farsi sempre più forte, continua e straordinaria.

Con essa voglio annunciarvi che dovete levare il capo dal giogo pesante della grande tribolazione che state vivendo, perché la vostra liberazione è vicina. Sono la Porta che si apre sui tempi nuovi che vi attendono. Entrate tutti nel mio Cuore Immacolato, con la vostra consacrazione; in questo tempo del vostro secondo avvento, vigilate nella preghiera e nella fiducia ed attendete con le fiaccole accese, dentro la Porta del cielo della vostra Mamma Celeste, il vicino ritorno del Signore Gesù nella gloria».

Dongo (Como), 24 dicembre 1991. Notte Santa. La Grotta luminosa.

«Vivete con Me, figli prediletti, il mistero di amore e di luce di questo vostro Natale. Voglio portarvi con Me sul lungo cammino che ci conduceva fino a Betlemme. Io ero assorta in una continua estasi di amore col divino Bambino, che portavo nel mio grembo verginale, sollevata dall'aiuto prezioso del mio castissimo sposo Giuseppe, che tanto si dava da fare per rendere meno pesante il faticoso viaggio. Così un interiore silenzio circondava la nostra presenza in mezzo ad una rumorosa carovana. E la preghiera profonda del cuore segnava il trascorrere lento del nostro avvicinarci alla meta. E pace tranquilla dell'anima scendeva sul volgere sereno del tempo, in una amorosa conoscenza del grande mistero che ormai si stava per compiere. Quando si giunse a Betlemme ed ogni porta si chiudeva alla nostra domanda di ospitalità per quella notte, dai pastori ci venne indicata una povera Grotta che, pur nel suo squallore, era pronta ad accoglierci.

È la Notte Santa. È la Notte che pone termine all'attesa dei secoli. È la Notte che si apre alla Luce e pone fine per sempre al tempo del primo Avvento. È la Notte che dà inizio al nuovo giorno che non conosce tramonto. In questa notte il cielo si sposa alla terra; il canto degli Angeli si accorda con le voci dei piccoli, dei poveri, dei puri; ai pastori viene dato l'annuncio che è di gioia per tutti: "Oggi è nato per voi il Salvatore". Chinatevi, assieme a Me, ad avvolgere il Bambino di baci e di lacrime, di caldo e di amore, di dolce ed affettuosa tenerezza. È così piccolo; è appena nato; piange per il rigore del freddo; geme per il grande gelo che avvolge tutto il mondo. Come i Pastori, portategli anche voi semplici doni. Il vostro cuore sacerdotale, ripieno di amore, diventa per Lui il solo grande conforto.

Ed accogliete anche voi il grande annuncio di gioia che oggi vi è dato: è vicino il suo secondo Natale nella gloria. Anche voi state percorrendo l'ultimo tratto di un lungo cammino. Anche voi state per concludere il tempo del secondo Avvento. Allora vivete con Me e col mio sposo Giuseppe le preziose ore di questa nuova vigilia. Un profondo silenzio circondi il grande rumore di parole e di immagini, che oggi riempie tutto il mondo. La preghiera del cuore vi porti ad un continuo colloquio col Signore Gesù che è venuto, che viene e che verrà nella gloria. E pace tranquilla dell'anima segni il trascorrere dei vostri giorni, così minacciosi e densi di dolore per tutti. Procedete sicuri sulle onde tempestose di questi ultimi tempi della grande tribolazione, senza turbarvi nel vedere che ancora le porte si chiudono a Gesù Cristo che viene. Il mio Cuore Immacolato è la Grotta luminosa, che pone fine a questo secondo Avvento, perché è col suo trionfo che Gesù tornerà a voi nella gloria».

Rubbio (Vicenza), 31 dicembre 1991. Ultima notte dell'anno. Prostratevi con Me.

«Figli prediletti, vegliate con Me nella preghiera e nel raccoglimento. Passate così le ultime ore di questo anno, che è stato segnato da avvenimenti gravi ed importanti per il destino di tutta la umanità. Prostratevi con Me in atto di profonda adorazione a Gesù Eucaristico. La sua reale presenza fra voi nella Eucarestia, custodita con amore in tutti i Tabernacoli della terra, è luce sul cammino, è conforto alla stanchezza, è balsamo sulle ferite, è gioia nel dolore, è pace nella tribolazione, è l'alba che dà inizio al nuovo giorno della vostra umana esistenza.

Prostratevi con Me in atto di grande ringraziamento, per tutti i benefici, che vi sono stati concessi, dall'amore e dalla provvidenza del vostro Padre Celeste. È il Padre che dispone per voi ogni minuto della vostra vita, come espressione del suo amore e della sua divina misericordia. Voi vivete nel tempo per realizzare un suo grande disegno di amore. Anche quando da Lui vi allontanate, Egli mai vi abbandona, ma prepara, attende e porta a compimento il vostro ritorno. La sua divina misericordia è rugiada celeste, che scende a rendere feconda la grande aridità di questo mondo e a fare germogliare, di santità e di vita, il deserto in cui vivete. Ora state entrando nei tempi in cui si farà manifesto a tutti il miracolo della divina Misericordia. Guardate come l'umanità giace prostrata e ferita, lacerata e sconfitta, minacciata e percossa, ammalata e moribonda. Essa da sola non può più rialzarsi, se una grande misericordia non la solleva.

È vicino il momento in cui il Padre Celeste la prenderà sulle sue braccia, la solleverà dal male, la guarirà e la porterà con Sé nel suo giardino delizioso. Prostratevi con Me in atto di intensa riparazione, per le innumerevoli offese fatte allo Spirito del Padre e del Figlio, che geme in voi con gemiti inenarrabili. Quanto male si compie ancora ogni giorno nel mondo! La Legge di Dio è apertamente violata; il suo Nome è bestemmiato; il suo giorno viene profanato. Non si rispetta più il valore della vita: il numero degli aborti aumenta sempre più; si estendono omicidi e delitti, odi e violenze; le guerre esplodono improvvise, crudeli e sanguinose, minacciando la pace di tutta la umanità.

Quanti sono i peccati contro lo Spirito Santo che oggi si compiono! Preghiamo insieme, con umiltà e fiducia, per invocare il dono dello Spirito Santo che scenda, come rugiada, a purificare la terra ed a rinnovare tutto il mondo. Non passate le ultime ore di questo anno nel frastuono e nella dissipazione. Prostratevi con Me, in preghiera di adorazione, di ringraziamento e di riparazione, per ottenere dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo che venga abbreviato il tempo della grande tribolazione, che ora state vivendo, per entrare nella nuova era che ormai vi attende».