MaM
Messaggio del 25 dicembre 1989:Cari figli, oggi vi benedico in modo speciale con la mia benedizione materna, e intercedo per voi presso Dio perché vi doni la conversione del cuore. Vi invito da anni e vi esorto ad una vita spirituale profonda, nella semplicità. Ma voi siete così freddi! Perciò, figlioli, vi prego di accogliere e vivere i messaggi sul serio, perché la vostra anima non sia triste quando non sarò più con voi e quando non vi guiderò più come bambini insicuri nei primi passi. Per questo, figlioli, leggete ogni giorno i messaggi che vi ho dati e trasformateli in vita. Vi amo, e perciò vi invito tutti sul cammino della salvezza con Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Don Stefano Gobbi - Messaggi anno:1988

Zagreb (Jugoslavia), 27 ottobre 1988. Esercizi Spirituali, in forma di Cenacolo, coi Sacerdoti del M.S.M. di lingua slovena e croata. È la vostra ora.

«Figli prediletti, come sono contenta nel vedervi qui, riuniti come tanti fratelli che si amano, per pregare con Me, in un Cenacolo che rinnova la meravigliosa realtà di quello di Gerusalemme! Anche voi, in questa casa, siete riuniti con Me per volervi bene, per pregare insieme, per meditare sulla vostra vita di consacrazione al mio Cuore Immacolato. Quante grazie, in questi giorni, Io faccio discendere sulla Chiesa e sul mondo! Quante grazie faccio sgorgare dal mio Cuore Immacolato per voi, per tutto il mio Movimento, per la vostra Patria, che vive momenti di sofferenza e di difficoltà ed ha così bisogno di essere aiutata dalla vostra Mamma Celeste. Io sono Madre e Regina della vostra Patria. Vi amo con particolare tenerezza materna. Oggi voglio portare conforto e consolazione a tutti quelli che vivono in questa terra da Me prediletta. Per questo mi servo di voi, Sacerdoti e figli consacrati al mio Cuore Immacolato. È la vostra ora. È l'ora della vostra pubblica testimonianza.

- Siate testimoni di amore. Amate con il Cuore di Gesù e con il mio Cuore materno i vostri fratelli. Amate tutti, specialmente i più lontani, i più poveri, i più bisognosi, i più sofferenti. Amate con il mio cuore i peccatori, coloro che camminano sulla strada del rifiuto di Dio, dell'ateismo, dell'odio, della violenza e della impurità. Il vostro amore scenda ora, come mia materna medicina, su tante piaghe aperte e sanguinanti, così diventate costruttori di pace, di comunione e di grande fraternità.

- Siate testimoni di preghiera. Pregate sempre; pregate di più; pregate con il santo Rosario. Moltiplicate i Cenacoli di preghiera fra voi Sacerdoti e con i fedeli. Soprattutto diffondete attorno a voi i Cenacoli familiari, da Me voluti, come rimedio ai grandi mali che minacciano oggi l'esistenza della famiglia cristiana, per la legittimazione dell'aborto, del divorzio e di tutti i mezzi per impedire la vita. Con la preghiera voi potete avere tutto dal Signore. Con la preghiera fatta con Me, vostra Mamma Celeste, voi potete ottenere il grande dono del cambiamento dei cuori e della conversione. Ogni giorno, con la preghiera, potete allontanare da voi e dalla vostra Patria tanti pericoli e tanti mali.

- Siate testimoni di misericordia. Oggi voi dovete essere soprattutto un segno grande e straordinario della divina misericordia. Sia il vostro cuore simile a quello di Gesù: buono, paziente, mite, umile e misericordioso. Allora voi donerete sempre la luce dell'amore divino e porterete tutti sulla strada della salvezza.
Non giudicate mai. Non condannate nessuno. Il vostro compito è solo quello di salvare con la forza soprannaturale della vostra preghiera, della vostra sofferenza e della vostra immolazione. Il miracolo dell'Amore misericordioso di Gesù sta per compiersi nel vostro tempo. In questoconsiste il trionfo del mio Cuore Immacolato: nel più grande trionfo dell'amore misericordioso di Gesù, che cambierà tutto il mondo e vi porterà ad una nuova era di amore, di santità e di pace. Da questo Cenacolo benedico tutti voi, il mio Movimento, la vostra Patria, la Chiesa e tutta l'umanità».

Dongo (Como), 12 novembre 1988. San Giosafat martire. Sarete perseguitati.

«Figli prediletti, poiché questa è la vostra ora, siete chiamati sempre più a soffrire. Gesù vi invita a seguirlo sulla via del Calvario. Io vedo quanto è grande la Croce che oggi dovete portare e sono vicina a ciascuno di voi, con la mia tenerezza di Mamma!

- Non lasciatevi prendere dallo sconforto. Spesso il mio Avversario vi ferisce, servendosi di persone buone e che voi, in tanti modi, avete anche beneficato. Talvolta si serve proprio dei vostri stessi confratelli. Sono giunti i tempi, che Io vi ho predetto, in cui i Sacerdoti che mi venerano, mi ascoltano e mi seguono vengono derisi, vilipesi e combattuti da altri Sacerdoti, che pure sono figli della mia materna predilezione. Siete perciò chiamati ad entrare nell'Orto del Getsemani, con Gesù vostro fratello, che in voi vuole rivivere le ore dolorose della sua interiore agonia. Assaporate anche voi l'amarezza del Suo calice e ripetete, assieme a Lui, con filiale abbandono: - Padre, non la nostra, ma la Tua Volontà sia fatta

- Preparatevi a sperimentare la indicibile sofferenza di venire abbandonati dai più fedeli, derisi dai confratelli, emarginati dai superiori, combattuti dagli amici, perseguitati da coloro che hanno accolto il compromesso con il mondo e si sono associati alla schiera segreta della Massoneria.

- Non lasciatevi prendere dallo scoraggiamento. Questi sono i tempi del coraggio e della testimonianza. La vostra voce deve proclamare, in maniera sempre più forte, la Parola del Vangelo e tutte le verità della fede cattolica. Dovete smascherare qualsiasi errore, superare le subdole insidie, rifiutare ogni compromesso con lo spirito del mondo, dare a tutti l'esempio della vostra fedeltà a Cristo ed alla sua Chiesa. Sono giunti i tempi in cui Gesù Crocifisso deve essere amato e glorificato da voi. Portatelo sempre con voi e mostratelo a tutti come il solo Salvatore e Redentore. Anche per questa vostra perversa generazione non vi è altra possibilità di salvezza se non in Gesù Cristo Crocifisso.

- Non lasciatevi prendere dalla paura. Ormai è giunto il tempo della vostra immolazione. Sarete perseguitati. Anzi coloro che vi ostacolano, che vi calunniano, che vi disprezzano, che vi emarginano, che vi perseguitano crederanno di fare cosa gradita al Padre Celeste e persino a Me, vostra Mamma Immacolata. Questo fa parte del tempo tenebroso che vivete. Perché ormai entrate nella fase più dolorosa e più tenebrosa della purificazione e presto la Chiesa sarà scossa da una persecuzione terribile, nuova, che finora non ha ancora conosciuto.

Vivete nella preghiera. Vivete nella fiducia. Vivete l'ora preziosa della vostra sacerdotale immolazione con Me, vostra tenera Mamma, che tutti vi ho raccolto nel giardino del mio Cuore Immacolato, per offrirvi al Padre Celeste come vittime, a Lui gradite, per la salvezza del mondo».

Rubbio (Vicenza), 8 dicembre 1988. Festa della Immacolata Concezione. Segno di speranza e di consolazione.

«Oggi guardate tutti a Me, vostra Mamma Immacolata. Unitevi alle schiere degli Angeli e dei Santi del Cielo, a tutte le anime che pregano e soffrono nel Purgatorio, alla Chiesa terrena e pellegrina, che cammina nel deserto del mondo e del tempo per contemplarmi come segno di speranza e di consolazione. L'esenzione da ogni macchia di peccato, anche di quello originale, ha consentito alla mia anima di essere tutta ripiena della vita di Dio, alla mia mente di essere ricolma dello Spirito di Sapienza, che mi ha aperta alla comprensione della divina Parola, al mio cuore di essere formato alla forma più perfetta di amore, al mio corpo di essere avvolto dalla luce immacolata di una verginale purezza.

Guardate a Me, vostra Mamma Celeste, nel fulgore della mia sovrumana bellezza e correte tutti dietro l'onda soave di questo mio profumo di Paradiso. È nella mia bellezza la ragione profonda della vostra speranza e della vostra consolazione. Perché «tutta bella» - tota pulchra - sono per voi segno di speranza, nei giorni che vivete, in cui il mio Avversario è riuscito a rendere brutta ogni cosa con la macchia del peccato e della impurità. Voi vivete sotto il segno della sua grande schiavitù, che toglie da voi il riflesso di ogni spirituale bellezza. Le anime sono oscurate dai peccati, che impediscono che giunga ad esse lo splendore della vita e della comunione con Dio. I corpi vengono abbruttiti dal sopravvento delle passioni e della impurità.

L'uomo è schiacciato sotto il peso di una civiltà senza Dio, che sfigura in lui l'immagine della sua originaria dignità. Il mondo è oscurato da un persistente rifiuto di Dio. Una densa tenebra è ormai scesa ad oscurare ogni cosa. Ecco allora che la Mamma Immacolata, in questo tempo, si presenta come il segno della vostra sicura speranza. Perché è mio compito materno quello di riportare le anime alla Grazia, i cuori all'amore, i corpi alla purezza, l'uomo alla grande dignità di figlio di Dio, il mondo alla perfetta glorificazione della Santissima Trinità. Perché "tutta bella" - tota pulchra - sono per voi anche segno di consolazione.

Vivete il tempo della grande tribolazione ed aumentano per tutti le sofferenze e le prove. I cattivi continuano con ostinazione sulla strada del male e del peccato, senza accogliere i miei ripetuti inviti alla conversione ed al ritorno al Signore. I buoni sono resi tiepidi e come paralizzati dal malsano ambiente in cui vivono. Le persone consacrate sono dedite alla ricerca dei piaceri e vengono attirate dallo spirito del mondo a cui, per vocazione, avevano rinunciato. I Sacerdoti languono, molti sono cattivi e infedeli e dissipano i tesori della santa Chiesa di Dio. L'ora del castigo è ormai giunta. Allora più che mai avete bisogno di affidarvi a Me, vostra Mamma Celeste, perché ho il compito dal Signore di condurvi tutti sulla strada del bene, della salvezza e della pace.

Oggi vi invito a guardare tutti a Me, vostra Mamma Immacolata, come segno di sicura speranza e di consolazione, ed a lasciarvi avvolgere dalla mia luce, in questi giorni di profonda tenebra e di universale oscurità, perché, condotti e guidati da Me, possiate andare in ogni parte ad illuminare la terra».

Dongo (Como), 24 dicembre 1988. Notte Santa. Nella notte del vostro tempo.

«Vegliate con Me, figli prediletti, in queste ore di attesa. È la notte santa. Partecipate anche voi alla gioia del mio Cuore materno. Sta per nascere il mio Bambino divino, l'Atteso dei secoli, l'Unigenito del Padre, l'Emmanuele, il Dio con noi. Voglio introdurvi nel profondo del mio Cuore Immacolato per comunicare anche a voi, miei piccoli bambini, i sentimenti che Io ho provato durante le ore che hanno preceduto la nascita di mio figlio Gesù. La mia anima era immersa in un oceano di pace e di beatitudine.

La presenza del Verbo che, da nove mesi, palpitava col suo corpo umano, formato nel mio seno verginale, aveva riempito la mia anima della luce e della felicità di tutto il Paradiso. La Santissima Trinità vi aveva posto la sua abituale dimora; le schiere degli Angeli si prostravano in perenne adorazione ed intessevano dolcissime armonie di canti celesti; la luce stessa di Dio trasfigurava la mia anima, che diventava purissimo riflesso della sua divina bellezza. Così preparavo una culla preziosa e santa, in cui deporre la Luce che stava per sorgere in mezzo ad una tenebra Immensa. Il mio cuore si apriva ad una esperienza di amore così grande, che non è stata concessa a nessun'altra creatura. Quale sentimento di amore ineffabile provava il mio cuore, nel sentire che era ormai giunto il momento atteso della nascita del mio divino Bambino!

Il mio amore materno era reso ancora più perfetto dal mio stato verginale e dalla consapevolezza che il Bambino che stava per nascere da Me era il Figlio di Dio. Così, nel momento che precedeva il suo Natale, il mio cuore era ricolmo dell'amore di tutti coloro che Lo avevano atteso da secoli. L'amore di Adamo, di Abramo, di Mosè, di tutti i profeti ed i giusti di Israele, dei piccoli, dei poveri di Jahvè si faceva presente nel mio cuore verginale, che si apriva ad amare il Bambino che stava per nascere, con il palpito di tutta l'umanità da Lui redenta e salvata. Il mio corpo era avvolto da una luce che si faceva sempre più forte, più viva, quanto più Io entravo in una estasi di preghiera e di profonda unione con il Padre Celeste.

In quella notte il Paradiso era tutto racchiuso in una povera e gelida Grotta. Come un raggio di luce attraversa un cristallo senza sfiorarlo, così il mio divino Bambino è passato attraverso il velo del mio seno verginale, senza sfiorare l'incanto della mia perfetta verginità. In questo modo mirabile è avvenuta la nascita di mio Figlio. Il più grande prodigio si è compiuto nella pienezza del tempo. Figli prediletti, il Signore che è venuto nel suo primo Natale sta per ritornare a voi nella gloria. È vicino il suo secondo e glorioso natale. Allora, nella notte del vostro tempo, è mio compito materno di prepararvi a riceverlo, come Io l'ho ricevuto nella sua prima venuta.

La vostra anima sia illuminata della luce della Grazia divina e della sua perenne presenza in voi. Il vostro cuore si apra ad una nuova e più grande capacità di amore. L'amore deve ardere in voi come un fuoco così forte da avvolgere tutto il mondo e da bruciare ciò che in esso vi è di peccato, di male, di egoismo, di odio e di impurità. Il vostro corpo sia avvolto dal manto della santità e della purezza. Tornate a risplendere del candore dei gigli. Tornate a diffondere attorno a voi il mio verginale ed immacolato profumo. Allora, nella notte del vostro tempo, avvolti nella Luce del mio Cuore Immacolato, anche voi preparate una culla preziosa al suo glorioso ritorno».

Dongo (Como), 31 dicembre 1988. Ultima notte dell'anno. Madre della intercessione e della riparazione.

«Raccoglietevi in preghiera con Me, figli prediletti, al termine di questo anno che mi è stato particolarmente dedicato. Sono la vostra Mamma Celeste. Sono la Madre della intercessione e della riparazione.

- Mio compito materno è quello di intercedere ogni giorno per voi presso mio figlio Gesù. Come Mamma attenta e preoccupata, domando per tutti le grazie che vi sono necessarie per camminare sulla strada del bene, dell'amore e della santità. Ai miei figli peccatori ottengo la grazia del pentimento, del cambiamento del cuore, del ritorno al Signore. Ai miei figli ammalati concedo il dono di comprendere il significato di ogni sofferenza, di accoglierla con docilità, di offrirla con amore, di portare la propria Croce con fiducia e con filiale ubbidienza al Volere del Signore. Ai miei figli buoni Io ottengo il dono della perseveranza nel bene. Per i miei figli Sacerdoti Io intercedo perché siano ministri santi e fedeli a Gesù ed al suo Vangelo. Ogni nuovo giorno che si apre corrisponde ad un nuovo gesto di preghiera della vostra Mamma Celeste, per aiutarvi a camminare, nel deserto del vostro tempo, sulla strada dell'amore e del fedele adempimento della Volontà di Dio, che deve essere da voi compiuta con filiale docilità.

- Mio compito materno è anche quello di riparare per tanto male che, ancora oggi, si compie nel mondo. Mi unisco ad ogni santa Messa che viene celebrata, per offrire al Padre Celeste il Sangue prezioso del figlio Gesù, che per voi ancora si immola e si sacrifica su ogni Altare della terra. È solo il suo Sangue divino, sparso per voi, che può lavare tutto il male, il peccato, l'odio, l'impurità, la iniquità che ricoprono il mondo. Così, in spirito di materna riparazione, unisco al Sangue di Cristo tutte le sofferenze che Io raccolgo, ogni giorno, sul vostro cammino. Unisco al Sangue di Gesù il sangue versato da milioni di bambini uccisi ancora nel seno delleloro madri e da tutte le vittime dell'odio, della violenza e delle guerre.

Unisco al Sangue di Gesù tutti i dolori degli ammalati, specialmente di coloro che sono colpiti da malattie gravi, umilianti ed inguaribili. Unisco al Sangue di Gesù gli spasimi dei moribondi, le sofferenze dei poveri, degli emarginati, dei piccoli, degli sfruttati, dei perseguitati.

Unisco al Sangue di Gesù ogni patire dei buoni, dei consacrati, dei Sacerdoti. Unisco al Sangue di Gesù la grande Croce che la Chiesa oggi deve portare per la salvezza di tutta l'umanità. Al termine di questo anno, che mi è stato particolarmente affidato, voglio associare anche voi al mio compito materno di intercedere e di riparare per tutti i miei figli. Pur nella oscurità e nel gelo che ancora avvolge il mondo, Io vi invito a vivere nella speranza ed in una grande fiducia, perché Io sempre prego e riparo, per ottenere a tutti, nuovi giorni di pace e di salvezza».