Biblioteca Cristiana - Lettere

- LETTERA 1: Agostino spiega a Ermogeniano perché gli Accademici usarono un linguaggio ermetico adatto al loro tempo
- LETTERA 2: Agostino esprime a Zenobio la brama d'intrattenersi con lui anche di persona e di terminare la questione che avevano cominciato a discutere.
- LETTERA 3: Agostino risponde a Nebridio che, ignorando molte cose, non può essere chiamato felice
- LETTERA 4: Agostino annuncia a Nebridio i progressi, fatti durante il suo ritiro
- LETTERA 5: Nebridio si lamenta che i concittadini di Agostino ne disturbino la contemplazione coi loro affari e lo invita nella propria villa.
- LETTERA 6: Nebridio sottopone ad Agostino il problema della memoria
- LETTERA 7: Agostino risponde alla lettera precedente dicendo che la memoria può esistere anche senza l'immaginazione
- LETTERA 8: Nebridio chiede ad Agostino come mai le potenze celesti possano inviarci visioni e sogni durante il sonno.
- LETTERA 9: Agostino risponde alla precedente lettera di Nebridio dicendo che gli amici sono vicendevolmente presenti nello spirito
- LETTERA 10: Agostino spiega la difficoltà di convivere saltuariamente con Nebridio
- LETTERA 11: Fra le tante questioni di Nebridio Agostino sceglie la più difficile, il rapporto fra Incarnazione e Trinità
- LETTERA 12: Agostino ritorna sul quesito relativo all'Incarnazione
- LETTERA 13: Premessa la futilità della questione se l'anima abbia un altro corpo più sottile
- LETTERA 14: Agostino sebbene occupatissimo, risponde a Nebridio che gli aveva chiesto perché mai il sole è differente per grandezza ed effetti dagli altri astri
- LETTERA 15: Agostino promette a Romaniano, carissimo suo concittadino d'inviargli il libro da lui scritto sulla Vera religione
- LETTERA 16: Massimo, insegnante di grammatica a Madaura cerca di difendere il politeismo dei pagani
- LETTERA 17: Agostino risponde confutando le idee del grammatico Massimo sulla religione pagana
- LETTERA 18: Agostino chiede a Celestino di restituirgli i propri libri contro i Manichei
- LETTERA 19: Agostino inviando i suoi libri a Caio, lo esorta a perseverare nella fede e nei buoni propositi.
- LETTERA 20: Agostino ringrazia Antonino dell'amicizia e buona stima che ha di lui
- LETTERA 21: Agostino, ordinato prete della chiesa d'Ippona soprattutto per predicare la parola di Dio, e perciò di fronte alle difficoltà e ai pericoli che presenta tale ufficio
- LETTERA 22: Agostino ringrazia Aurelio per la premura dimostrata verso la comunità religiosa di Tagaste
- LETTERA 23: Esprimendo stima per il vescovo Donatista Massimino, accusato di aver ribattezzato un diacono cattolico, Agostino lo invita ad una chiarificazione
- LETTERA 24: S. Paolino scrive al vescovo Alipio d'aver ricevuto una sua lettera piena di carità ed affetto cristiano
- LETTERA 25: S. Paolino di Nola fa grandi elogi ad Agostino per i cinque libri in difesa della fede Cristiana contro i Manichei
- LETTERA 26: Agostino esorta il nobile e istruito giovane Licenzio, già suo discepolo, a seguire la sapienza e a disprezzare il mondo
- LETTERA 27: Agostino risponde a Paolino, grato per la sua benevolenza, pronto a ricambiare l'amore e desideroso di vederlo
- LETTERA 28: Agostino, pur ossequiando Girolamo, non ne approva la sua nuova traduzione dall'ebraico
- LETTERA 29: Agostino, semplice prete di Ippona, scrive all'amico Alipio, vescovo di Tagaste, ragguagliandolo con quali esortazioni riuscì a distogliere i fedeli dalla inveterata e indecente usanza di celebrare le feste dei santi con crapule
- LETTERA 30: Paolino, che non ha ricevuto riscontro alla sua prima lettera, sollecita Agostino con questa seconda, affidata a Romano ed Agile, pregandolo di consegnar loro la risposta bramata
- LETTERA 31: Agostino dimostra a Paolino la gratitudine del suo devoto animo per aver ricevuto una seconda lettera inaspettata
- LETTERA 32: Paolino scrive a Romaniano, gli esprime la gioia per l'arrivo di fratelli e di notizie dall'Africa
- LETTERA 33: Agostino dichiara al vescovo donatista d'Ippona, Proculiano, l'affetto cristiano che nutre per lui
- LETTERA 34: Agostino si lamenta con Eusebio perché un giovane furibondo e snaturato sia stato ribattezzato dai Donatisti
- LETTERA 35: Agostino si lamenta ancora con Eusebio, pregandolo di espellere il diacono Primo e di reprimere l'audacia dei chierici Donatisti
- LETTERE 36: Agostino scrivendo al prete Casulano, confuta la poco seria dissertazione di un certo romano intorno al digiuno in giorno di sabato
- LETTERE 37: Agostino si rallegra che le proprie fatiche letterarie siano apprezzate da Simpliciano
- LETTERE 38: Agostino informa Profuturo sulla sua malferma salute e della sorte di Megalio
- LETTERA 39: S. Girolamo, il grande esegeta biblico, raccomanda ad Agostino il diacono Presidio, latore della lettera e lo prega di salutare Alipio
- LETTERE 40: Agostino, ringraziato Girolamo per la lettera, approva il suo libro sugli Scrittori ecclesiastici ma non ne comprende il titolo
- LETTERA 41: Alipio ed Agostino si congratulano con Aurelio, vescovo di Cartagine, per aver cominciato a far predicare al popolo i preti in sua presenza
- LETTERA 42: Agostino prega Paolino di soddisfare il debito di rispondergli, contratto da più di un anno, e di inviargli, appena pronta, l'opera che sta componendo contro i pagani.
- LETTERA 43: L'impudenza con cui i Donatìsti persistono nel loro scisma è indicata da molteplici condanne, in particolare dei Concili di Roma e di Arles
- LETTERA 44: Agostino rende note le iniziative rivolte a riportare la concordia tra le chiese e Fortunio, lamentandosi per i tumulti
- LETTERA 45: Alipio e Agostino si lamentano del lungo silenzio di due anni di Paolino
- LETTERA 46: Un certo Publicola propone ad Agostino diciotto questioni.
- LETTERA 47: Agostino risponde a Publicola, premettendo la difficoltà di soddisfarl
- LETTERA 48: Agostino esorta l'abate Eudossio a usare della quiete per fomentare la pietà, non la pigrizia e a non rifiutare l'opera richiesta dalla Chiesa
- LETTERA 49: Agostino ringrazia il vescovo donatista Onorato d'aver incaricato Erote della discussione tra Cattolici e Donatisti
- LETTERA 50: A Suffetula, nell'Africa Bizacena a Sud-Est di Cartagine, era stata abbattuta dai Cristiani una statua di Ercole
- LETTERA 51 Agostino esorta Crispino a scrivergli sulla questione dello scisma.
- LETTERA 52: Agostino esorta Severino, suo consanguineo donatista, ad abbandonare lo scellerato scisma
- LETTERA 53: Agostino confuta la lettera di un prete donatista che tentava di corrompere il cattolico Generoso fingendosi ispirato da un angelo
- LETTERA 54: Agostino risponde a Gennaro fissando il principio secondo cui comportarsi di fronte alle diverse consuetudini viventi nelle varie regioni
- LETTERA 55: Agostino risponde alle restanti questioni di Gennaro sui riti ecclesiastici
- LETTERA 56: Agostino risponde a Celere che lo aveva pregato di esporgli gli errori dei Donatisti
- LETTERA 57: Agostino che già aveva in un suo precedente scritto dimostrato a Celere che i Donatisti s'erano staccati dalla Chiesa senza alcun giusto motivo
- LETTERA 58: Agostino scrive a Pammachio, illustre senatore romano, congratulandosi per aver ricondotti in seno alla Chiesa i propri coloni della Numidia
- LETTERA 59: Agostino scrive al primate della Numidia, Vittorino, scusandosi di non aver potuto partecipare al concilio
- LETTERA 60: Agostino annuncia ad Aurelio che un certo Donato e suo fratello avevano abbandonato il monastero di loro arbitrio
- LETTERA 61: Agostino ripete a Teodoro che i Cattolici non odiano i Donatisti, ma il loro errore
- LETTERA 62: Scritta verso la metà del 402. Alipio, Agostino e Sansucio si scusano col vescovo Severo per gli equivoci sorti a proposito di un certo chierico Timoteo
- LETTERA 63: Agostino tratta ancora del chierico Timoteo, che, dopo aver giurato di rimanere alle dipendenze del vescovo Severo
- LETTERA 64: Agostino esorta Quinziano alla pazienza dicendosi desideroso di vederlo riconciliato col primate Aurelio
- LETTERA 65: Agostino informa Santippo, primate della Numidia, della scandalosa condotta del prete Abbondanzio
- LETTERA 66: Agostino rimprovera Crispino, vescovo donatista di Càlama, per aver ribattezzato alcuni poveretti del borgo di Màppala indotti dal timore
- LETTERA 67: Agostino nega di aver scritto un libro contro Girolamo
- LETTERA 68: Girolamo, ricevuta la lettera di Agostino sulla controversia Antiochena gli dice che vuole essere rassicurato sull'autore prima di rispondere
- LETTERA 69: Alipio e Agostino lodano Massimiano di aver rinunciato alla sede episcopale di Bagaia per evitare lo scisma
- LETTERA 70: Alipio e Agostino provano la temerità dei Donatisti nell'accusare i Cattolici di aver consegnato i libri Sacri nella persecuzione
- LETTERA 71: Agostino, espresso il desiderio d'una risposta alle sue lettere
- LETTERA 72: Girolamo si lamenta una volta ancora che a Roma e in Italia circoli una lettera piuttosto provocante e altezzosa attribuita ad Agostino
- LETTERA 73: Agostino risponde alla lettera 68 di Girolamo sforzandosi di dissolvere i malintesi
- LETTERA 74: Agostino prega il vescovo Presidio di far recapitare a Girolamo la lettera precedente accludendovi un suo proprio scritto per fargli capire le sue proprie pacifiche disposizioni.
- LETTERA 75: Girolamo risponde alle questioni di Agostino proposte nelle lettere 28, 40 e 71 sul titolo della sua opera
- LETTERA 76 Esortazione all'unità cristiana.
- LETTERA 77 Agostino saluta nel Signore i dilettissimi signori e giustamente onorandi fratelli Felice e Ilarino
- LETTERA 78: Un certo Speranza, appartenente al monastero di Agostino ad Ippona, accusato dal prete Bonifacio aveva rigettato la colpa sullo stesso accusatore
- LETTERA 79 Agostino a un prete Manicheo (venuto a difendere i suoi errori ad Ippona) ingiunge o di risolvere la questione, nel discutere la quale il suo predecessore Fortunato aveva avuto la peggio, o d'andarsene dalla sua diocesi.
- LETTERA 80: Agostino risponde in fretta ma prega l'amico Paolino di rispondergli più chiaramente come si può conoscere la volontà di Dio in certe circostanze particolari.
- LETTERA 81: S. Girolamo chiede scusa a S. Agostino di avergli risposto con poco riguardo nella Lettera 75
- LETTERA 82: Agostino rispondendo alle lettere 72, 75, 81, gli chiede di dirgli apertamente se lo ha perdonato (n. 1) e conferma l'opinione che Pietro fu effettivamente e giustamente rimproverato da Paolo
- LETTERA 83: Agostino indica ad Alipio, vescovo di Tagaste, come risolvere con giustizia e carità la vertenza concernente l'eredità d'un certo Onorato
- LETTERA 84: Agostino dice che è dispiacente di non poter mandare a Novato, vescovo di Sitifi, il diacono Lucillo, fratello carnale di lui
- LETTERA 85: Agostino rimprovera un certo Paolo, il quale con la sua cattiva condotta aveva gravemente scandalizzato la Chiesa
- LETTERA 86 Agostino esorta il governatore civile dell'Africa, Ceciliano, benemerito della causa cattolica, a promulgare un decreto per frenare le prepotenze dei Donatisti nella regione di Ippona e nei suoi dintorni.
- LETTERA 87: Agostino domanda ad Emerito d'indicare il motivo della loro separazione
- LETTERA 88: A nome dei chierici d'Ippona Agostino si lamenta con Gennaro per le sevizie dei Circoncellioni contro i Cattolici
- LETTERA 89: Agostino dimostra a Festo le necessità delle leggi civili contro le nefandezze donatiste e la longanimità della Chiesa
- LETTERA 90: Nettario, un nobile pagano della colonia romana di Càlama, prega Agostino di far condonare ai propri concittadini le pene meritate non solo per aver trasgredito il recentissimo editto imperiale
- LETTERA 91: Agostino, espresso l'amore per la patria celeste (n. 1-5), biasima il culto pagano ed enumera le violenze dei Calamesi contro i Cristiani
- LETTERA 92 A Agostino prega il prete Cipriano di recare la precedente lettera ad Italica.
- LETTERA 92: Agostino consola Italica rimasta vedova (n. 1-2) ricordandole la visione beatifica di Dio, che si potrà vedere nella sua essenza solo se puri di cuore
- LETTERA 93: Agostino confuta la lettera del vescovo scismatico Vincenzo dimostrando l'utilità delle leggi imperiali contro gli eccessi donatisti e per la difesa dei Cattolici
- LETTERA 94: Paolino ringrazia Agostino per il libro o lettera ricevuta
- LETTERA 95: In risposta alla precedente Agostino tratta della vita presente in relazione alla futura
- LETTERA 96: Agostino si congratula con Olimpio per essere stato promosso ad un grado superiore
- LETTERA 97: Il destinatario è lo stesso della lettera precedente. Agostino lo ringrazia per la risposta ottenuta
- LETTERA 98: Agostino risponde a diversi quesiti postigli da Bonifacio, relativi alla trasmissione del peccato originale e al battesimo
- LETTERA 99: Agostino esprime la costernazione per le stragi commesse nella devastazione di Roma e saluta i figlioli della pia signora
- LETTERA 100: Agostino esorta Donato, proconsole d'Africa, a reprimere con le leggi i Donatisti ma senza ucciderli
- LETTERA 101: Agostino risponde a Memorio di non potergli inviare i libri sulla Musica perché non corretti.
- LETTERA 102: Agostino invia al prete Deogratias la soluzione di sei questioni proposte da un pagano
- LETTERA 103: Nettario scrive ad Agostino cercando di indurlo all'indulgenza usando blandizie ed esaltando un generico pacifismo.
- LETTERA 104: Agostino rispondendo a Nettario, nega di voler far colpire i rei con gravi pene
- LETTERA 105: Dopo aver protestato contro gli eccessi dei Donatisti, Agostino ribatte la calunnia di "traditori"
- LETTERA 106: Agostino cerca di distogliere Macrobio, vescovo donatista di Ippona, dal ribattezzare un suddiacono apostata.
- LETTERA 107: I due riferiscono ad Agostino la risposta orale ricevuta da essi alla lettera da lui inviata a Macrobio.
- LETTERA 108: Agostino espone a Macrobio le futili ragioni dei Donatisti per la ripetizione del battesimo.
- LETTERA 109: Severo, vescovo di Milevi, confessa di aver tratto grandissimo giovamento dalla lettura degli scritti di Agostino e ne fa un elogio sperticato sollecitandolo a rispondere.
- LETTERA 110: Agostino risponde a Severo, sostenendo l'infondatezza delle sue lodi, anche se sincere.
- LETTERA 111: Agostino esorta il prete Vittoriano a sopportare con la preghiera le sciagure seminate dai barbari e dai Circoncellioni
- LETTERA 112: Agostino si rammarica di non essersi potuto incontrare con Donato, ma si congratula con lui per l'ottima fama di cui gode presso tutti
- LETTERA 113: Agostino raccomanda di aiutare un certo Favenzio.
- LETTERA 114: Agostino esorta Fiorentino ad osservare le disposizioni di legge emanate a tutela degli imputati a giudizio.
- LETTERA 115: Agostino prega Fortunato, vescovo di Cirta, d'interporre i suoi buoni uffici a favore di Favenzio.
- LETTERA 116: Agostino raccomanda a Generoso, governatore della Numidia, la causa di Favenzio.
- LETTERA 117 Dioscoro invia ad Agostino molti quesiti riguardanti i Dialoghi di Cicerone, pregandolo di rispondere sollecitamente.
- LETTERA 118: Agostino a Dioscoro che chiedeva informazioni intorno a Cicerone, risponde che un vescovo non può perdere tempo in cose poco serie, del resto inutili per un Cristiano
- LETTERA 119: Consenzio pone ad Agostino questioni sulla Trinità, quali la relazione tra le due nature in Cristo, fra le tre Persone divine
- LETTERA 120: Agostino risponde alle questioni proposte da Consenzio intorno alla Trinità
- LETTERA 121 Paolino, vescovo di Nola, pone ad Agostino alcune questioni sui Salmi 15 e 16 (n. 1-8), sull'Apostolo (n. 9-13) ed infine sul Vangelo (n. 14-18).
- LETTERA 122: Agostino chiede scusa al clero e ai fedeli d'Ippona per la sua assenza, esortandoli ad essere più generosi del solito verso i poveri.
- LETTERA 123 Girolamo, da Betlemme, scrive ad Agostino che gli eretici hanno la testa dura e sibillinamente accenna ad un alto dignitario ecclesiastico che li proteggerebbe.
- LETTERA 124:Agostino si scusa con Albina, Piniano e Melania, rifugiatisi a Tagaste, di non esser potuto andarli a visitare non tanto a causa dei rigori invernali quanto per le preoccupanti condizioni della diocesi d'Ippona.
- LETTERA 125 Agostino scrive al vescovo Alipio per dissipare i sospetti propalati da Albina e dai suoi figli Piniano e Melania, che gl'Ipponesi bramassero le ricchezze di Piniano
- LETTERA 126 A. espone ad Albina i particolari che accompagnarono il giuramento di Piniano nella basilica d'Ippona e scagiona i propri fedeli dalle accuse mosse loro dall'illustre matrona
- LETTERA 127 Agostino esorta Armentario a mantenere il voto di continenza, considerando anche la brevità di questa vita (
- LETTERA 128 I vescovi cattolici dichiarano a Marcellino che si atterranno alle condizioni prescritte dalla sua ordinanza relativa alla conferenza da tenersi coi Donatisti
- LETTERA 129 I vescovi cattolici, rispondendo alla notificazione dei Donatisti a Marcellino, concedono che siano presenti alla conferenza di Cartagine tutti i vescovi già convenuti
- LETTERA 130 Agostino espone a Proba come si debba pregare e come anche i ricchi possano entrare nel regno dei cieli
- LETTERA 131: Agostino ringrazia Proba della preoccupazione mostrata per la sua salute esortandola a ringraziare Dio tanto delle gioie quanto delle molestie della vita, che ci elevano a Lui.
- LETTERA 132: Agostino esorta Volusiano a impegnarsi a leggere le SS. Scritture e a esporgli le difficoltà che potesse incontrarvi.
- LETTERA 133: Agostino scongiura il commissario imperiale Marcellino perché non applichi la pena capitale ai Donatisti rei confessi di efferati delitti contro preti cattolici.
- LETTERA 134: Agostino esorta il proconsole Apringio a non colpire con la pena capitale i Circoncellioni rei confessi di atroci delitti ai danni dei Cattolici.
- LETTERA 135: Volusiano espone ad Agostino le discussioni che si svolgono tra gl'intellettuali del suo circolo e gli propone alcune obiezioni relative alla religione cristiana.
- LETTERA 136: Marcellino prega Agostino di rispondere alle obiezioni di Volusiano, accennando ad altre calunnie mosse dai pagani alla religione cristiana.
- LETTERA 137: Agostino risponde ai quesiti di Volusiano esortandolo affinché s'impegni nel servizio della verità e non voglia tributargli lodi eccessive.
- LETTERA 138: Agostino, rispondendo all'Ep. 136 di Marcellino, confuta le obiezioni dei pagani criticanti che Dio avesse abrogato la Legge antica e il sacrificio ebraico.
- LETTERA 139: Agostino prega Marcellino d'inviargli i verbali ufficiali redatti contro i Donatisti e di farli affiggere in pubblico.
- LETTERA 140: Agostino risponde ai cinque quesiti di Onorato, tratti dal Salmo 21, dal Vangelo e da S. Paolo, non risolvendoli uno indipendentemente dall'altro ma relativamente a un sesto.
- LETTERA 141: Agostino a nome dei Padri del concilio di Zerta, denuncia le calunnie dei Donatisti, secondo i quali Marcellino, avrebbe favorito i Cattolici .
- LETTERA 142: Agostino si congratula con i preti Saturnino ed Eufrate e con altri chierici per esser tornati alla Chiesa.
- LETTERA 143: Agostino risponde al quesito di Marcellino sull'acqua mutata in sangue nell'Egitto
- LETTERA 144: Agostino si congratula con i cittadini di Cirta convertitisi dal Donatismo alla comunione cattolica
- LETTERA 145: Agostino risponde volentieri all'amico Anastasio, mostrandogli quanto siano pericolose le attrattive del mondo e la concupiscenza.
- LETTERA 146: Agostino ringrazia Pelagio d'avergli inviato una cortese lettera.
- LETTERA 147: LIBRO SULLA VISIONE DI DIO. Agostino risponde al quesito di Paolina, se cioè Dio può esser visto dagli occhi del corpo
- LETTERA 148: Agostino prega Fortunaziano, vescovo di Sicca, che gli riconcili un vescovo da lui offeso in una lettera sulla visione di Dio.
- LETTERA 149: Agostino lieto delle notizie ricevute e dolente per le lettere spedite ma non recapitate a Paolino.
- LETTERA 150: Agostino si rallegra con le nobili vedove Proba e Giuliana per il sacro velo preso da Demetriade, rispettivamente loro nipote e figlia, e ringrazia del dono inviatogli.
- LETTERA 151: Agostino fa sapere a Ceciliano che lo ama come prima.
- LETTERA 152: Macedonio scrive ad Agostino d'aver ricevuto' la sua desiderata lettera per le mani di Bonifacio.
- LETTERA 153: Agostino risponde ai quesiti di Macedonio sull'intercessione dei vescovi per i colpevoli .
- LETTERA 154: Macedonio informa Agostino di aver fatto quanto gli aveva chiesto con rispettosa discrezione.
- LETTERA 155: Agostino risponde a Macedonio e gli dimostra quale debba essere il vero amico.
- LETTERA 156: Ilario propone ad Agostino alcuni quesiti sull'impeccabilità, sul libero arbitrio, sul peccato originale, sulla rinuncia ai beni e sul giuramento, sui quali desidera d'essere illuminato.
- LETTERA 157: Agostino risponde a Ilario sui quesiti propostigli: sull'impeccabilità.
- LETTERA 158: Evodio, vescovo di Uzali, dopo aver esposto i lodevoli costumi e la felice morte di un giovane.
- LETTERA 159: Agostino scrive ad Evodio rispondendo al quesito sull'anima sciolta dal corpo
- LETTERA 160: Evodio scrive ad Agostino agitando il problema sulla ragione eterna delle cose in rapporto a Dio stesso.
- LETTERA 161: Evodio scrive ad Agostino a proposito della frase che quello aveva scritto nell'Ep. 137 a Volusiano.
- LETTERA 162: Agostino occupatissimo (n. 1) risponde ad Evodio che la soluzione al quesito proposto nell'Ep. 160.
- LETTERA 163 Evodio propone ad Agostino alcuni quesiti sull'anima di Cristo e sulla predicazione di Cristo agli spiriti negli inferi.
- LETTERA 164: Agostino risponde a Evodio sui quesiti tratti dal cap. III della I lettera di S. Pietro e d'onde derivi l'anima di Cristo.
- LETTERA 165: Girolamo scrive a Marcellino e Anapsichia esponendo le diverse opinioni sull'origine dell'anima ed esortando a chiedere le altre spiegazioni ad Agostino.
- LETTERA 166 LIBRO SULL'ORIGINE DELL'ANIMA
- LETTERA 167: Agostino chiede a Girolamo il senso del passo della lettera di Giacomo, 2, 10, importante circa la condotta da tenere per conseguire la vita eterna.
- LETTERA 168: Timasio e Giacomo ringraziano Agostino per il libro su La natura e la grazia, scritto per loro contro l'opuscolo di Pelagio che difendeva la natura non senza ostilità contro la grazia.
- LETTERA 169: Dopo un cenno ai suoi ultimi scritti Agostino risponde a due quesiti di Evodio
- LETTERA 170: Alipio e Agostino al medico Massimo, congratulandosi della sua recente conversione dall'eresia ariana alla fede cattolica, dolenti che non lo abbiano imitato i suoi.
- LETTERA 171: Alipio e Agostino scrivono a Peregrino scusandosi della forma esteriore della lettera precedente inviata a Massimo.
- LETTERA 171/A: Agostino in questo frammento d'una lettera a Massimo parla delle disposizioni morali come di altrettanti gradini che deve ascendere chi vuole arrivare alla purezza di cuore
- LETTERA 172: Girolamo scrive ad Agostino lodando bensì le due precedenti Epp. 166 e 167, ma scusandosi di non aver risposto per non dare ansa ai calunniatori.
- LETTERA 173: Agostino a Donato, prete donatista; lo riprende d'aver tentato d'uccidersi per non lasciarsi condurre alla Chiesa.
- LETTERA 173/A: Agostino scrive in gran fretta a Deogratias, Teodoro, Tiziano e Conte, i quali desideravano dimostrasse con molta chiarezza che lo Spirito Santo è Dio.
- LETTERA 174: Agostino scrive ad Aurelio, vescovo di Cartagine, al quale invia una copia corretta dei libri Sulla Trinità completati per desiderio dello stesso Aurelio e di altri.
- LETTERA 175: I Padri del concilio di Cartagine denunciano al Papa Innocenzo gli errori di Pelagio e Celestio, esaminati sulla scorta di una lettera di Erote e Lazzaro recata da Orosio.
- LETTERA 176: I Padri del concilio Milevitano denunciano al Papa Innocenzo la nuova eresia pelagiana che ripone la salvezza nel libero arbitrio e nega la necessità della preghiera e del battesimo per i bambini.
- LETTERA 177: Aurelio, Agostino e altri vescovi spiegano al papa Innocenzo in qual senso Pelagio ammise la grazia al concilio di Diospoli, pregandolo d'interrogarlo personalmente per convincersi di qual grazia egli parli .
- LETTERA 178: Agostino scrive ad Ilario esponendogli in breve i capisaldi della eresia pelagiana.
- LETTERA 179: Agostino scrive a Giovanni, vescovo di Gerusalemme, e gli svela gli errori contro la grazia contenuti in un libro attribuito a Pelagio.
- LETTERA 180: Agostino ringrazia Oceano delle lettere inviategli dicendo che riguardo all'origine dell'anima desidera sapere soprattutto quale sorte incontrano i bambini morti senza battesimo.
- LETTERA 181: Il papa Innocenzo ai Padri del concilio di Cartagine: li loda d'averlo consultato su questioni controverse.
- LETTERA 182: Il Papa Innocenzo risponde ai Padri del concilio Milevitano, lodandoli d'aver voluto deferire all'autorità suprema del Romano Pontefice le definizioni e le sanzioni prese contro l'eresia pelagiana, i suoi autori e i suoi seguaci.
- LETTERA 183: Il papa Innocenzo risponde alla lettera 177 dei cinque vescovi africani confermando la condanna dell'eresia pelagiana nell'intento che i seguaci di Pelagio si ravvedano.
- LETTERA 184: Il Papa Innocenzo invia saluti ad Aurelio ed Agostino in unione di mutue preghiere.
- LETTERA 184/A: Agostino risponde ai due religiosi Pietro ed Abramo dicendo che in molti altri suoi scritti è la soluzione dei loro quesiti.
- LETTERA 185: Agostino a Bonifacio, un generale di mercenari gotici ariani, dimostra che l'eresia ariana è diversa da quella donatista.
- LETTERA 185/A: Frammento d'una lettera di S. Agostino a Bonifacio, trovato nel Cod. Augiense XCV.
- LETTERA 186: Alipio e Agostino al vescovo Paolino.
- LETTERA 187: Agostino, sebbene alquanto tardi, risponde a due quesiti di Dardano, prefetto delle Gallie.
- LETTERA 188: Alipio e Agostino alla piissima vedova Giuliana, madre della vergine Demetriade.
- LETTERA 189: Agostino prescrive a Bonifacio la regola della condotta cristiana consistente nell'amore di Dio.
- LETTERA 190: Agostino ad Ottato, vescovo di Milevi, mostra che cosa è certo, che cosa dubbio circa l'origine dell'anima in base alla S. Scrittura.
- LETTERA 191: Agostino si congratula col prete Sisto, poi Vescovo di Roma, d'aver difeso la grazia contro i Pelagiani.
- LETTERA 192: Agostino al diacono (poi romano pontefice) Celestino sulla mutua benevolenza.
- LETTERA 193: Agostino a Mercatore si congratula dei suoi progressi nel difendere la fede.
- LETTERA 194: Agostino a Sisto, prete romano, poi papa, offre armi contro le versipelli argomentazioni dei Pelagiani.
- LETTERA 195: Girolamo si congratula con Agostino per aver confutato vittoriosamente i Pelagiani e gli altri eretici.
- LETTERA 196: Agostino al vescovo Asellico dimostra che i Cristiani non devono giudaizzare, che i precetti della Legge giustificano solo mediante la grazia.
- LETTERA 197: Agostino a Esichio, vescovo di Salona, sulle settimane di Daniele e la fine dei tempi.
- LETTERA 198: Esichio ad Agostino dichiarando che, in base alla S. Scrittura, gli pare inutile indagare il giorno e l'ora della fine del mondo.
- LETTERA 199: Agostino risponde a Esichio come debba aspettarsi la venuta del Signore.
- LETTERA 200: Agostino al conte Valerio; lieto delle sue buone notizie, dei sentimenti cristiani e della sua continenza.
- LETTERA 201: Gl'imperatori Onorio e Teodosio, pubblicata una nuova sanzione contro i Pelagiani e i loro fautori
- LETTERA 202: Girolamo si congratula con Alipio ed Agostino per aver represso l'eresia di Celestio (n. 1) scusandosi di non aver ancora confutato i trattati d'un certo Anniano (n. 2).
- LETTERA 202/A: Agostino comunica al vescovo Ottato d'esser contrario a pubblicare la sua opinione sull'origine dell'anima senza la risposta di Girolamo per evitare d'apparire discordi
- LETTERA 203: Agostino esorta Largo a disprezzare gli onori mondani e a diventare migliore sopportando le avversità.
- LETTERA 204: Agostino a Dulcizio, tribuno e commissario imperiale inviato a far eseguire gli editti contro i Donatisti.
- LETTERA 205: Agostino a Consenzio, sui quesiti circa il corpo di Cristo com'è attualmente, e sul nostro corpo, quale sarà nella risurrezione.
- LETTERA 206: Agostino raccomanda il vescovo Felice a Valerio, conte dell'Africa.
- LETTERA 207: Agostino al vescovo Claudio, cui invia i libri composti contro Giuliano d'Eclana.
- LETTERA 208: Agostino alla vergine Felicia, turbata dai cattivi esempi d'alcuni pastori della Chiesa
- LETTERA 209: Agostino al papa Celestino congratulandosi per la sua elezione pacifica e unanime
- LETTERA 210: Agostino a Felicita e a Rustico sul dovere di sopportare i cattivi (n. 1) e su quello della correzione fraterna (n. 2).
- LETTERA 211: Agostino richiama alla concordia le monache le quali, mentre cercavano di cambiare la superiora, avevano fatto scoppiare una ribellione.
- LETTERA 212: Agostino raccomanda a Quintiliano una vedova e la figliola vergine che portavano le reliquie del martire S. Stefano.
- LETTERA 212/A: Agostino invia a Firmo i XXII libri de La città di Dio con un riassunto generale dei singoli libri, indicandogli a chi darli a copiare.
- LETTERA 213: Atti ecclesiastici redatti da Agostino, già vecchio nel designare Eraclio a proprio successore.
- LETTERA 214: Agostino a Valentino, abate di Adrumeto, e ai suoi monaci in discordia tra loro sulla, questione della grazia e del libero arbitrio.
- LETTERA 215: Agostino espone di nuovo a Valentino e ai suoi monaci la dottrina sulla volontà e la grazia, invia loro il trattato La grazia e il libero arbitrio.
- LETTERA 215/A AGOSTINO INVIA CRISTIANI SALUTI A VALENTINO, AMATISSIMO SIGNORE E FRATELLO DEGNO D'ESSERE ONORATO NELLA CARITÀ DI CRISTO
- LETTERA 216: Valentino ad Agostino narra il conforto derivato ai monaci dalla lettura del suo trattato.
- LETTERA 217: Agostino protesta contro Vitale di Cartagine, il quale affermava che l'inizio della fede non è un dono di Dio.
- LETTERA 218: Agostino esorta Palatino a progredire e a perseverare nella sapienza cristiana.
- LETTERA 219: Agostino e altri vescovi africani esortano i vescovi della Gallia Proculo e Cilinnio.
- LETTERA 220: Agostino a Bonifacio, conte dell'Africa, esortandolo ad aspirare ai beni eterni .
- LETTERA 221: Quodvultdeus sollecita da Agostino un catalogo delle eresie pullulate contro la fede cristiana esponendone in breve le tesi e i riti.
- LETTERA 222: Agostino scrive a Quodvultdeus per dirgli quanto sia difficile compilare il catalogo richiesto.
- LETTERA 223: Quodvultdeus sollecita di nuovo il catalogo delle eresie, che dovrebbe essere molto diverso da quelli compilati da Filastrio e da Epifanio (nn. 1-3).
- LETTERA 224: Agostino promette a Quodvultdeus di scrivere il compendio delle eresie se glielo consentiranno le gravi occupazioni.
- LETTERA 225: Prospero d'Aquitania ad Agostino " illustre difensore della fede cattolica "
- LETTERA 226: Ilario, un laico della Gallia, denuncia ad Agostino degli errori sulla grazia
- LETTERA 227: Agostino ad Alipio sul recente battesimo di Gabiniano e sulla conversione dell'archiatra Dioscoro avvenuta in seguito a miracoli.
- LETTERA 228: Agostino a Onorato spiega quando a un vescovo e ad ecclesiastici è lecito fuggire nell'imminenza d'un assedio o nel pericolo di sterminio
- LETTERA 229: Agostino a Dario, governatore dell'Africa, inviato di pace.
- LETTERA 230: Dario, mentre ringrazia Agostino della lettera inviatagli.
- LETTERA 231: Agostino manifesta a Dario la sua gioia per la lettera inviatagli, facendo alcune considerazioni sulle lodi umane .
- LETTERA 232: Agostino esorta gli abitanti di Madaura a diventare Cristiani.
- LETTERA 233: Agostino sollecita il filosofo pagano Longiniano a fargli sapere come debba adorarsi Dio e qual opinione abbia di Cristo.
- LETTERA 234: Longiniano ad Agostino affermando che secondo i principi di Trismegisto e di Platone si giunge a Dio attraverso gli dèi minori non senza sacre purificazioni.
- LETTERA 235: Agostino, lieto che Longiniano desideri essere istruito .
- LETTERA 236: Agostino informa il vescovo Deuterio che il diacono Vittorino, propagatore degli errori manichei, era stato sorpreso e aveva confessato .
- LETTERA 237: Agostino a Cerezio su alcune opere inviategli che sanno d'eresia.
- LETTERA 238: Agostino a Pascenzio, conte ariano della corte imperiale, che l'aveva sfidato a un dibattito a Cartagine.
- LETTERA 239: Agostino a Pascenzio sullo stesso argomento: gli rinfaccia la impudenza nel deformare la verità .
- LETTERA 240: Pascenzio chiede ad Agostino in tono beffardo di dichiarare quale delle tre Persone divine sia l'unico Dio provocandolo a un dibattito diretto da arbitri.
- LETTERA 241: Agostino confuta l'insolente calunnia di Pascenzio ch'egli credesse in un Dio triforme, professando che Dio è uno solo .
- LETTERA 242: Agostino accusa Elpidio d'arroganza e temerità .
- LETTERA 243: Agostino a Leto, tentato di abbandonare la via della perfezione, ricorda come devono comportarsi le reclute di Cristo.
- LETTERA 244: Agostino consola Crisimo afflitto per gravi danni nelle sostanze (n. 1) e lo esorta a sopportare da forte le avversità (n. 2).
- LETTERA 245: Agostino a Possidio sulla moda e sui cosmetici (n. 1) sugli orecchini portati per superstizione; gli vieta di ordinare un tale battezzato nello scisma donatista.
- LETTERA 246: Agostino a Lampadio sull'errore d'attribuire i peccati al destino (nn. 1-2) trascurato perfino dagli astrologhi quando si tratta di castigare i falli dei loro familiari.
- LETTERA 247: Agostino rimprovera Romolo, una persona potente da lui generata a Cristo, di essere un severo e ingiusto esattore dei tributi.
- LETTERA 248: Agostino a Sebastiano sulla pia mestizia sofferta dai buoni a causa degli empi e malvagi (n. 1) da loro sopportati col rimanere uniti a Dio in attesa del premio eterno (n. 2). La lettera fu sottoscritta da Alipio.
- LETTERA 249: Agostino a Restituto sul dovere di tollerare i cattivi Cristiani e gli scandali della Chiesa richiamandosi alle testimonianze della S. Scrittura e alle opere di Ticonio.
- LETTERA 250: Agostino già vecchio al giovane vescovo Ausilio che aveva scomunicato Classiciano con tutti i suoi familiari.
- LETTERA 250/A: Agostino desidera trattare in un concilio la questione di quella scomunica e, se necessario, scrivere alla Sede Apostolica perché sia stabilita una norma sicura.
- LETTERA 251: Agostino informa Pancario ch'egli è disposto ad ascoltare solo le accuse dei cattolici non degli eretici contro il prete Secondino.
- LETTERA 252: Agostino raccomanda a Felice un'orfanella affidata alla tutela della Chiesa.
- LETTERA 253: Agostino al vescovo Bennato riguardo (come sembra) alla medesima giovinetta da non darsi in matrimonio se non a un giovane di famiglia cattolica.
- LETTERA 254: Agostino al medesimo Bennato, intermediario delle nozze per il figlio di Rustico, risponde perché non può promettere ad alcuno la giovinetta.
- LETTERA 255: Agostino scrive a Rustico di non poter concedere la giovinetta al figlio ancora pagano.
- LETTERA 256: Cortese biglietto di Agostino a Cristino cui espone un motto adatto al progresso spirituale.
- LETTERA 257: Agostino risponde ai saluti di Oronzio che gli aveva annunciato il proprio arrivo.
- LETTERA 258: Agostino al vecchio amico Marziano divenuto catecumeno e perciò davvero amico (n. 1) spiega in che consiste la vera amicizia.
- LETTERA 259: Agostino a Cornelio, un vedovo dissoluto che aveva chiesto ad Agostino l'elogio della moglie, ricorda quali sono le cose oneste che si possono chiedere agli amici.
- LETTERA 260: Audace si lamenta con Agostino di non poter attingere più copiosamente dal tesoro della sua sapienza e chiede lettere più lunghe.
- LETTERA 261: Agostino ad Audace scusandosi d'essere occupatissimo (n. 1) ed esortandolo a leggere le sue opere o ad ascoltarlo mentre parla.
- LETTERA 262: Agostino rimprovera aspramente Ecdicia, ricordandole i doveri delle mogli verso i mariti .
- LETTERA 263: Agostino alla vergine Sàpida annuncia d'aver ricevuto e indossato la tunica da lei tessuta per il fratello defunto.
- LETTERA 264: Agostino consola Massima, una pia donna, afflitta perché la sua provincia era infestata da molti errori.
- LETTERA 265: Agostino a Seleuciana cui mostra che S. Pietro fu battezzato come gli altri Apostoli ma non dev'essere annoverato tra i " penitenti " propriamente detti.
- LETTERA 266: Agostino a Fiorentina, una giovinetta studiosa, offrendolesi come maestro se vorrà fargli sapere quali spiegazioni desideri .
- LETTERA 267: Agostino alla nobilissima dama Fabiola, angustiata per il terrestre pellegrinaggio ricordandole che gli animi non sono separati dallo spazio purché siano legati col vincolo dell'amicizia.
- LETTERA 268: Un certo Fascio, oppresso dai debiti, s'era rifugiato in chiesa.
- LETTERA 269: Agostino informa il vescovo Nobilio di non potersi recare alla dedicazione d'un nuovo edificio sacro.
- LETTERA 270: Un tale di cui non si sa il nome fa sapere ad Agostino d'essere addolorato per non averlo trovato insieme a Severo nella città di Leges e quanto lo ami.
- LETTERA 1* [271: Agostino si dichiara angosciato per la scomunica di Classiciano e dei suoi.
- LETTERA 1/A* [212/A]: Come dividere in volumi i 22 libri della Città di Dio.
- LETTERA 2* [272] AGOSTINO A FERMO, SIGNORE MERITAMENTE ECCELLENTE, FIGLIO DEGNO D'ESSERE ASSAI ONORATO CON SENTIMENTI DI SINCERO AFFETTO, AUGURA SALUTE NEL SIGNORE
- LETTERA 3* [273] A FELICE, SIGNORE VERAMENTE ASSAI AMATO, FIGLIO SUO E COLLEGA NEL DIACONATO, AGOSTINO INVIA SALUTI NEL SIGNORE
- LETTERA 4* [274] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE IL VENERANDO FRATELLO E COLLEGA DI EPISCOPATO CIRILLO, SIGNORE BEATISSIMO E DEGNO DI ESSERE ONORATO CON DOVEROSI SENTIMENTI DI CARITÀ E DI STIMA.
- LETTERA 5* [275] AL BEATISSIMO SIGNORE VALENTINIANO, SUO VENERABILE E AMATISSIMO FRATELLO E SUO COLLEGA NELL'EPISCOPATO, AGOSTINO INVIA SALUTI NEL SIGNORE
- LETTERA 6* [276] AL BEATISSIMO SIGNORE ATTICO, FRATELLO E COLLEGA NELL'EPISCOPATO, DEGNO DI ESSERE ONORATO CON LA DOVUTA VENERAZIONE, AGOSTINO AUGURA SALUTE NEL SIGNORE
- LETTERA 7* [277] PROMEMORIA PER IL DIACONO FAUSTINO
- LETTERA 8* [278] PROMEMORIA. AGOSTINO A VITTORE, SUO SANTO FRATELLO
- LETTERA 9* [279] PROMEMORIA DI AGOSTINO PER IL SANTO FRATELLO ALIPIO
- LETTERA 10* [280] PROMEMORIA DI AGOSTINO AL SANTO FRATELLO ALIPIO
- LETTERA 11* [281] PROMEMORIA. CONSENZIO AL MIO SIGNORE E SANTO PADRE AGOSTINO
- LETTERA 12* [282] PROMEMORIA. CONSENZIO AL MIO SIGNORE AGOSTINO SANTO E IN ETERNO DEGNO D'ESSERE ONORATO
- LETTERA 13* [283] PROMEMORIA. AGOSTINO AL PRETE RESTITUTO
- LETTERA 14* [284] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE L'EMINENTE SIGNORE DOROTEO, SUO FIGLIO MERITAMENTE INSIGNE E DEGNO D'ONORE
- LETTERA 15* [285] PROMEMORIA. AGOSTINO AI FRATELLI I CUI NOMI SONO CONTENUTI NELLA LETTERA
- LETTERA 16* [286] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE IL PADRE AURELIO, SIGNORE BEATISSIMO, SANTO FRATELLO, DEGNO DI VENERAZIONE PER LA CARITÀ CHE GLI È DOVUTA, E SUO COLLEGA NELL'EPISCOPATO
- LETTERA 17* [287] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE L'ILLUSTRISSIMO E MERITAMENTE DISTINTO SIGNORE E SUO MOLTO CARO FIGLIO BONIFACIO
- LETTERA 18* [288] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE LA CHIESA DELLA TENUTA MEMBLIBANA
- LETTERA 19* [289] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE IL PROPRIO SANTO FRATELLO E COLLEGA NEL PRESBITERATO GIROLAMO, SIGNORE DEGNO D'ESSERE ONORATO CON I PIÙ PROFONDI SENTIMENTI D'AMORE CRISTIANO.
- LETTERA 20* [290] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE FABIOLA, SIGNORA ASSAI RELIGIOSA, FIGLIA ASSAI VENERABILE ED ECCELLENTISSIMA
- LETTERA 21* [291] IO AGOSTINO SALUTO NEL SIGNORE I SIGNORI AMATISSIMI FIGLI SUPPENSI DEI QUALI HO RICEVUTO LA LETTERA
- LETTERA 22* [292] PROMEMORIA. AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE I FRATELLI ALIPIO E PELLEGRINO
- LETTERA 23* [293] A RENATO, SIGNORE MERITAMENTE ASSAI CARO E FRATELLO LODEVOLE E ONORABILE IN CRISTO, AGOSTINO INVIA SALUTI NEL SIGNORE
- LETTERA 23/A* [294]
- LETTERA 24* [295] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE L'ECCELLENTISSIMO EUSTOCHIO, SIGNORE DEGNO D'ESSERE ONORATO E FIGLIO SUO, DEGNISSIMO DEL SUO AFFETTO
- LETTERA 25* [296] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE I CARISSIMI SIGNORI E SINCERISSIMI FRATELLI E COMPRESBITERI DEOGRATIAS E TEODORO, E I DIACONI TIZIANO, QUINZIANO, QUODVULTDEUS E CARISSIMO [***], E IL FRATELLO CONTE
- LETTERA 26* [297] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE IL BEATISSIMO SIGNORE E MERITAMENTE VENERABILE SUO FRATELLO E COLLEGA NELL'EPISCOPATO ONORIO [ONORATO?]
- LETTERA 27* [298] GIROLAMO AL VERAMENTE SANTO SIGNORE E BEATISSIMO PADRE AURELIO
- LETTERA 28* [299] AGOSTINO E I FRATELLI CHE SONO CON ME SALUTIAMO NEL SIGNORE IL BEATISSIMO SIGNORE E VENERABILE FRATELLO IL VESCOVO NOVATO E TUTTI GLI ALTRI FRATELLI
- LETTERA 29* [300] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE PAOLINO, GIUSTAMENTE AMATISSIMO SIGNORE, SCHIETTISSIMO SUO FIGLIO E COLLEGA NEL DIACONATO