Sotto il Tuo Manto

Mercoledi, 23 luglio 2025 - Santa Brigida (Letture di oggi)

Sicuramente molti di voi in questo momento state vivendo una vita che amate. Date il meglio di voi stessi e state rendendo grande la vostra famiglia. Eppure anche voi avete vissuto stagioni difficili e tante volte vi siete persi nella valle fredda dell'oscurità . Anche voi siete rimasti delusi dagli uomini, siete stati feriti dalle persone di cui vi fidavate. Anche voi avete avuto il cuore devastato che ha lasciato la vostra vita a pezzi, come una città  dopo il terremoto. La verità  è che ogni rifiuto che avete sperimentato, ogni persona difficile che avete sopportato e ogni prova che avete superato sono stati la preparazione perfetta per trasformarvi nella persona che siete ora. Nulla è stato casuale. Nulla è andato sprecato. La chiave dell'accesso alla gioia e alla pace sta nel sapere di aver fatto fino in fondo il proprio dovere, di aver dato il meglio di sé stessi per guadagnarvi le meritate ricompense. (Don Nikola Vucic)

LETTERA 14* [284] AGOSTINO SALUTA NEL SIGNORE L'EMINENTE SIGNORE DOROTEO, SUO FIGLIO MERITAMENTE INSIGNE E DEGNO D'ONORE


La casa di Doroteo: " famiglia di Cristo e chiesa domestica ".

1. So quanto ami il Signore e che l'intera tua casa è la sua famiglia e, come dice l'Apostolo: una chiesa domestica 1 e anche, quanto tu desideri che nei tuoi possedimenti dia frutti e cresca il possedimento di Cristo, è noto a tutti noi che ti conosciamo, eminente signore e figlio meritamente insigne e degno d'onore.

Doroteo prometta di non punire un suo uomo sacrilego oltre quanto consiglia Ag.

2. Ho di che lamentarmi riguardo a uno dei tuoi servi, del quale in questa lettera non ho osato indicare né il nome né l'azione sua vergognosa e sacrilega per paura che tu ti sdegnassi eccessivamente e lo castigassi più severamente di quanto è conveniente e necessario castigare in rapporto alla denuncia d'un vescovo. Per questo motivo ai fratelli, dai quali l'Eccellenza tua riceverà questa lettera, in un promemoria ho esposto di che cosa si trattasse e li ho pregati che prima ottenessero dalla tua fedelissima Religione la promessa di non infliggere un castigo che oltrepassi i limiti da me indicati nel medesimo promemoria e te lo dessero a leggere solo quando avranno avuto la tua promessa; se invece tu non vorrai promettere, non dovranno rivelarti nulla. Io però ti supplico in nome di Cristo di promettere piuttosto, affinché possiamo anche noi riferirti senza timore tutto ciò che richiederà il dovere del nostro ufficio pastorale, di modo che quella persona venga corretta da te, se non può esserlo da noi.

 

1 - Rm 16, 5; cf. 1 Cor 16, 19.