Sotto il Tuo Manto

Sabato, 6 settembre 2025 - San Zaccaria Profeta (Letture di oggi)

Dobbiamo amare sino ad essere disposti a soffrire. Non basta dire: « Io amo ». Dobbiamo tradurre questo amore in un atto vitale. E come si può fare? Donarsi sino a soffrire. Tempo fa, in una nostra casa per bam­bini non avevamo più zucchero per loro. Un bimbo di quattro anni udì che « Madre Teresa non aveva zuc­chero per i bambini ». Andò a casa e disse ai genitori: « Non mangerò zucchero per tre giorni. Darò il mio zucchero a Madre Teresa ». Dopo tre giorni i genitori portarono il piccino a casa nostra. Era cosi piccolo che a malapena sapeva pronunciare il mio nome eppure seppe insegnarmi come amare di un amore grande. Non fu tanto quello che mi diede, ma il fatto che die­de con grande amore, e diede sino al sacrificio, sino a provare sofferenza. (Madre Teresa di Calcutta)

LETTERA 50: A Suffetula, nell'Africa Bizacena a Sud-Est di Cartagine, era stata abbattuta dai Cristiani una statua di Ercole


Scritta dopo l'estate del 399.

A Suffetula, nell'Africa Bizacena a Sud-Est di Cartagine, era stata abbattuta dai Cristiani una statua di Ercole in applicazione della legge emanata da Onorio il 10 luglio 399, che ordinava la soppressione del culto idolatrico. I pagani avevano massacrato per vendetta ben sessanta Cristiani. Agostino stigmatizza l'orrendo delitto promettendo la restituzione della statua; ma in qual modo potranno essi restituire ai Cristiani tante vite abbattute dalla loro ferocia?

AI CAPI, AI MAGGIORENTI, AI NOTABILI DELLA COLONIA SUFFETANA AGOSTINO VESCOVO

1. Il mostruoso delitto perpetrato da voi e ormai famigerato dovunque, l'inattesa manifestazione della vostra crudeltà ha scosso la terra e percosso il cielo, mentre nelle vostre piazze e nei vostri templi si vede ancora il sangue versato e riecheggia all'orecchio il grido delle persone da voi uccise. Voi avete sotterrato le leggi di Roma, avete messo sotto i piedi il terrore dei regolari processi, avete perduto ogni rispetto e timore dovuto agl'Imperatori! Da voi è stato sparso il sangue innocente di sessanta nostri fratelli e chi più ne ha uccisi è stato più elogiato, anzi ha ottenuto perfino il più alto posto nella vostra Curia! Ma lasciamo stare queste cose e veniamo all'affare principale. Se voi sosterrete che Ercole è vostra proprietà, noi ve lo restituiremo senz'altro: abbiamo i metalli e non mancano le pietre; c'è inoltre tutta una varietà di marmi e si trovano artisti in abbondanza. Già si lavora attivamente a scolpire, tornire e decorare accuratamente il vostro dio. Gli tingeremo le guance di rosso, per rialzare il tono delle vostre cerimonie sacre! Se, insomma, affermerete che Ercole è vostra proprietà, vi compreremo il vostro dio fabbricato da un vostro artefice raccogliendo una somma con offerte personali! Voi però restituiteci le persone massacrate da un vostro branco di carnefici. Come noi restituiremo il vostro Ercole, così restituiteci voi pure tante persone alle quali avete troncato la vita!