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Messaggio del 24 febbraio 1987:Nelle difficoltà, quando portate la croce, cantate e siate pieni di gioia!

Messaggi di altre apparizioni

Don Stefano Gobbi - Messaggi anno:1974

30 novembre 1974. Ultimo giorno dell'anno liturgico. Il segno che Dio dà.

«Non si turbi, figli prediletti, il vostro cuore. Perché dubitate? Perché, incerti, guardate al presente e al futuro cercando il segno che Io vi ho predetto? Uno solo è il segno che Dio dà al mondo e alla Chiesa di oggi: Io stessa. Io sola sono annunciata quale grande segno nel cielo: questa donna, vestita di sole, con la luna quale tappeto ai suoi piedi e dodici stelle quale luminosa corona attorno al suo capo. E preannunciata la mia vittoria sul Dragone rosso, sull'ateismo trionfante ed apparentemente oggi vittorioso. Questa vittoria si otterrà per mezzo del trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo, e questa mia vittoria Io raggiungerò con i Sacerdoti del mio Movimento. Non cercate, per ora, altri prodigi nel cielo: questo sarà il solo prodigio! Per questo preparatevi nella preghiera, nella sofferenza, nella fiducia totale in Me. Sono prossime le ore decisive della battaglia; ma già anticipo che il grandioso segno della mia vittoria siete voi, Sacerdoti a Me consacrati, che Io sto radunando nella Chiesa di cui sono Madre».

Dongo, 7 dicembre 1974. Primo sabato del mese. Ai piccoli saranno svelati.

«Sei venuto, figlio, davanti alla mia Immagine, che tu fin da piccolo veneravi con un amore particolare e che era già segno della mia speciale predilezione verso di te. Hai celebrato la Santa Messa per consolare il mio Cuore Immacolato e Addolorato e per tutti i Sacerdoti del Movimento Sacerdotale Mariano. Non temere: Io stessa da ogni parte del mondo sto radunando questi figli nella mia schiera: tutti mi stanno rispondendo. Se talvolta trovi qualche ostacolo, delle difficoltà o delle incomprensioni, offri tutto al mio Cuore. Ti ho già detto, e te lo ripeto, che nessuna esterna interferenza potrà nuocere a questa mia Opera. Essa è il segno che oggi Io do alla mia Chiesa. Nel momento della sua più grande confusione, alla vigilia di grandi avvenimenti che turberanno la fede di tanti miei figli, ecco il segno che Io vi do: Me stessa! Io, Madre della Chiesa, che intervengo personalmente ed inizio la mia Opera di salvezza.

La inizio così: con semplicità, nel nascondimento, in modo tanto umile da non avvertirsi neppure dai più. Ma questo, figli, è sempre stato il modo di agire della vostra Mamma. Per riconoscere perciò questa mia azione voi dovete avere occhi di bimbi, mente di bimbi, cuore di bimbi. Dovete tornare ad essere semplici, umili, raccolti, poveri, candidi: dovete veramente tornare ad essere quei piccoli ai quali solo saranno svelati i disegni di Dio, i misteri del Regno di Dio. Così ad illuminarsi sarà il cielo interiore delle vostre anime, e i vostri cuori saranno veramente trasfigurati, perché in essi Io stessa stamperò la mia immagine. I vostri cuori saranno il mio Regno, e per mezzo di voi, Sacerdoti del mio Movimento, darò alla Chiesa di oggi un segno, che sarà sempre più chiaro e avvertito da tutti, della mia presenza, della mia assistenza e della mia azione che è destinata alla vittoria, al trionfo del mio Cuore Immacolato».

24 dicembre 1974. Vigilia di Natale. Tutti dovete essere poveri così.

«Passa queste ore della vigilia con Me, figlio. Dimentica ogni altra cosa e non lasciarti occupare da altro oggi. Rivivi con Me quei momenti di ansia e di dolorosa apprensione, in cui il mio Sposo riceveva un rifiuto ad ogni sua richiesta di ospitalità per quella notte. Dolore e apprensione non per noi, ma per mio Figlio Gesù che stava per nascere. Ogni rifiuto dato a noi era un rifiuto dato a Lui. Più volte, durante il giorno, aveva come bussato alla porticina del mio Cuore: era giunto il momento della Sua nascita ed Io, Vergine, dovevo donarlo maternamente all'intera umanità. Ma l'umanità non aveva un posto per riceverlo. Ogni porta che si chiudeva apriva una nuova ferita nel mio Cuore, che sempre più si schiudeva per generare nell'amore e nel dolore - in questo dolore - il mio Figlio Gesù. Lo accolse così solo la povertà di una grotta e il calore di un bue e di un asinello che durante ilgiorno ci aveva portati.

Rivivi con Me queste ore della vigilia, figlio, perché possa comprendere che è solo la tua povertà che ti ha attirato la predilezione di mio Figlio Gesù, che ti ha fatto il dono di essere Sacerdote prediletto del mio Cuore Immacolato. La tua povertà che ti fa essere solo e sempre così bambino; la tua povertà totale: di beni, di attaccamenti, di idee, di affetti. Essere povero vuol dire proprio possedere questo nulla. È questo nulla che attira la compiacenza di Dio e che solo è capace di accoglierla. Sacerdoti da Me prediletti: tutti dovete essere poveri così. Per questo vi chiedo di essere solo bambini. Allora Io potrò condurvi sempre per mano e voi vi lascerete condurre con docilità.

Ascolterete solo la mia Voce, perché non sarete ricchi di altre voci e di altre idee. E la voce e le idee, che Io vi comunicherò, saranno quelle di mio Figlio. Come sarà chiaro allora per voi tutto il Vangelo! Il Vangelo di mio Figlio sarà la sola vostra luce e voi, in una Chiesa pervasa dalla tenebra, donerete tutta la luce del Vangelo. Non sarete ricchi di altri affetti. L'unico vostro affetto sarà il mio, sarà solo quello di vostra Madre. Ed Io, quale Madre vostra, vi porterò ad amare, di un amore totale, solo mio Figlio Gesù. Vi porterò al punto che non potrete più vivere senza di Lui: farò dell'amore a Lui la vostra stessa vita e Lui potrà veramente rivivere in voi. Figli miei prediletti: per questo ho bisogno della vostra povertà, della vostra umiltà, della vostra docilità. Non temete se il mondo non vi capirà e non vi accoglierà; c'è sempre il Cuore della Mamma che sarà la vostra casa e il vostro rifugio».

26 dicembre 1974. Festa di Santo Stefano. La forza dello Spirito.

 «S. Stefano era veramente un bambino. Di quale candore s'illuminava la sua anima, di quale purezza la sua fede incrollabile in mio Figlio, di quale forza tutta la sua persona! Vinceva tutti con lo sguardo, con la purezza della sua fede, con la forza del suo amore. Dopo Gesù è stato il mio primo bambino che tante volte mi sono stretta al cuore. (...) Io sapevo che doveva essere il primo a morire, dopo mio Figlio Gesù. E con quale tenerezza lo confortavo, perché diventasse forte, sempre più forte. E quando cadde ucciso, lo portarono a Me ed Io ancora lo strinsi al mio Cuore... Oh, quasi la stessa scena del Calvario! Anche tu Stefano sei chiamato ad essere Corona: la corona del mio Cuore Immacolato e Addolorato. Come a lui, così anche a te riverso la pienezza dell'amore di mio Figlio sicché nessuno potrà resistere alla grazia e allo Spirito Santo che ti sospingerà come piccola piuma sull'onda della sua pienezza. I Sacerdoti del mio Movimento saranno ciascuno questa corona di amore per Me. Corona di gigli, di rose e di ciclamini, tutti questi miei piccoli bimbi. Ma nessuno potrà resistere alla forza dello Spirito che Io ad essi otterrò. Oh, anch'essi - in gran parte - saranno chiamati alla estrema testimonianza! Ma il loro sangue laverà e purificherà questo mondo, perché ne nasca uno rinnovato nell'Amore e riconsacrato al trionfo di Dio!».

31 dicembre 1974. Ultima notte dell'anno. Incomincia a germogliare.

«Termina questo anno e inizia l'anno nuovo con Me, o figlio, sul mio Cuore Immacolato, in preghiera. Preghiera di grazie per quanto Io ho fatto durante questo anno per il mio Movimento, accogliendo quanto di più prezioso per esso tu mi hai offerto: la tua preghiera, la tua sofferenza, la tua completa fiducia in Me. E così che, diffuso da Me stessa, l'invito è giunto ormai ai miei Sacerdoti prediletti in tutto il mondo. Si è gettato il seme e già incomincia a germogliare. Con il prossimo anno maturerà e fiorirà in una così meravigliosa primavera che sarà di gioia e di conforto grande per tutti i miei figli. Preghiera di propiziazione per tanti tuoi fratelli che attendono questo nuovo anno fra i divertimenti, sforzandosi solo dì dimenticare e di godere, e spesso offendono il Cuore di mio Figlio e il mio Cuore materno.

Con il nuovo anno ormai gli avvenimenti decisivi inizieranno: nel momento in cui gran parte dell'umanità meno li attende. Ormai la mia schiera è pronta per la battaglia e presto la Chiesa tutta assisterà a questa lotta fra Me e il mio avversario di sempre: Satana, che ha sedotto gran parte dell'umanità e che ha corrotto e sviato tanti figli della mia Chiesa. Preparati, figlio, con la continua preghiera: questo Io voglio da te. Vivi sempre nel mio Cuore Immacolato e Addolorato! Ogni giorno che passa questo Cuore sarà sempre più la sola tua luce. Ti benedico per questo tempo che ancora ti è concesso per diffondere il mio Movimento. Sacerdoti, guardate solo a Me poiché prossimi sono i giorni in cui quanto ho predetto si avvererà parola per parola. Sacerdoti da Me prediletti, offritevi tutti, sul mio Cuore Immacolato, come offerta monda per il sacrificio con cui questo mondo dovrà essere rinnovato nel sangue, perché sia purificato e preparato alla nascita di un mondo nuovo, illuminato solo dalla luce e dall'amore di mio Figlio Gesù».