Non so come potrò sopportare la mia vita tanto triste e dolorosa. Io non voglio dubitare della protezione del Cielo, perché mai, nelle ore più amare e difficili, mi è mancato il conforto. Ma ora, mio Dio perdonami, ora ho la tentazione viva, molto viva che l'eternità non esiste. Temo di vacillare. Lotto per ripetere il mio « credo », lotto per pensare che il Cielo mi attende, lotto per ricordare tutte le verità, perché, secondo il mio sentire, è tutto una falsità.
Mento a me stessa e agli
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... Quanto più dico, più necessità io sento di dire; ma il libro del cuore si chiude per essere letto soltanto alla luce della eternità ... Ho avuto ieri un regalo di Gesù; l'ho accettato come venuto dal cielo: una lettera del mio padre spirituale. Ha compreso bene lo stato della mia anima e a tutto ha dato risposte confortanti, piene di sapienza.
Fu un conforto per la mia anima immersa in tanto soffrire. Fu un conforto per il mio Orto e anche oggi per il mio Calvario. Senza vivere
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La mia crisi continua: non posso parlare. Tento di riferire le parole di Gesù: il suo colloquio con me. Il mio viaggio al Calvario è stato molto doloroso; il cuore straziato dal dolore ha sofferto immensamente. Tutto il mio essere era un mondo di corruzione e di crimini; tutto il mio essere era morte e questa morte pareva mescolata alla terra e da essa trasportata sulla cima del Calvario. Oh, segreti di Gesù! Quanto ho sofferto!
Con tutto lo sforzo ho ripetuto il mio « credo », i miei atti di fede e di fiducia, senza sentire nulla di vero in me. E’ venuto Gesù: - Mia figlia, coraggio! Ti senti corruzione e miseria perché sei vittima. Ti senti mondo perché ti immoli per il mondo. Senti il dolore infinito perché la tua vita è legata alla Mia. Sei sulla terra e non senti se non dolore... Dimmi, mia figlia, che altro vuoi sentire, se tu non vivi del mondo, ma di Dio, soltanto di Dio? Senti il dolore perché sei vittima; senti il dolore perché fu ed è il dolore opera di riscatto e di salvezza. Alla pentola che è sul fuoco, ora in ebollizione con acqua gorgogliante, ora fredda e gelata, senza fuoco, non importa bollire, non le importa di essere fredda: essa non sente niente, svolge la sua missione al servizio dell'uomo. Tu, a sua somiglianza, sulla fornace divina sei a servizio di Dio e delle anime. Meraviglie, misteri insondabili di Dio! - ... (diario, 5-11-1954).
... A lato di Gesù apparve la cara Mammina, la Mamma Addolorata. Gesù Le lasciò il posto e scomparve: - Mia figlia cara, soffro infinitamente con Gesù per i peccati del mondo. Accetta le mie spine, lasciamele collocare nel tuo cuore, soffri e così consolerai il Cuore della Madre e il Cuore del Figlio. - Accetto tutto, Mammina, per darti gioia. -
In un attimo la Mammina Addolorata si trasformò nella Madonna del Carmine con Gesù Bambino in braccio; e allora continuò: - Parla alle anime, mia figlia, di' loro che ogni cosa chiesta a Gesù in Mio nome e in nome delle anime del purgatorio, anche la stessa conversione dei peccatori, sarà loro concessa. - Il Bambino Gesù si mostrava irrequieto sulle braccia di Mammina; voleva venire a me. Mammina l'accontentò. Venne tra le mie braccia. Egli, molto piccolo, mi baciò, mi accarezzò ed abbandonandosi sul mio petto mi disse: - Mi permetti di rimanere qui? - O Gesù, in modo visibile no; ma nel mio cuore, sì, sempre! Non allontanarti da me. - Rimasi sola. Scomparve insieme a Mammina e io gridai Loro: - Amo Gesù, amo Mammina. Credo, credo eternamente! - In questo colloquio, senza consolazione, il mio credo era sempre più bugiardo... (diario, 12-11-1954).
Se non miglioro [di salute], dovrò desistere dalla mia obbedienza [di dettare]: non per disobbedire, ma perché non posso obbedire. Dovrò soffocare tutto dentro di me; mi sfogherò soltanto con Gesù; soltanto Lui sa il mio sacrificio a parlare, perché non posso, e il mio sacrificio a tacere. Il cuore è colmo fino a traboccare... Anche senza fede, offrii sempre le mie lacrime a Gesù... (diario, 26-11-1954).
... - ... Sei violetta nascosta, anche se il tuo nome, la tua vita percorrono già il mondo. Le vere grandezze, l'opera mia, il mio lavoro divino in te saranno veduti e compresi soltanto dopo la tua morte, alla luce della eternità. Quante meraviglie! Questo per la tua corrispondenza e la tua fedeltà. Il mondo, come ti è debitore!...
Riposati qui e parliamo delle Mie cose, del Mio amore. - Apparve un altare. La porta del tabernacolo era aperta. Nella pisside c'erano le Ostie bianche. Gesù si sedette a
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