MaM
Messaggio del 6 agosto 1984:Voi non capirete mai abbastanza la profondità dell’amore divino lasciato nell’Eucarestia. Quelle persone che vengono in chiesa senza preparazione e alla fine se ne vanno via senza ringraziamento, induriscono il proprio cuore.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Mi pare di essere mangiata


Non so come potrò sopportare la mia vita tanto triste e dolorosa. Io non voglio dubitare della protezione del Cielo, perché mai, nelle ore più amare e difficili, mi è mancato il conforto. Ma ora, mio Dio perdonami, ora ho la tentazione viva, molto viva che l'eternità non esiste. Temo di vacillare. Lotto per ripetere il mio « credo », lotto per pensare che il Cielo mi attende, lotto per ricordare tutte le verità, perché, secondo il mio sentire, è tutto una falsità.

Mento a me stessa e agli altri: è falso, falso tutto il mio vivere. Signore, come trionfare? Anche con la sensazione di non essere sincera nella mia professione di fede, devo credere e confidare. Spero, spero in Te. Mi pare che il mio cuore diventi sempre più sensibile al dolore e a tutto quanto succede. Non dovrei soffrire per le calunnie che sollevano contro di me. Come possono gli altri credere, quando io stessa non credo? Non dovrei soffrire per i dubbi che hanno a mio riguardo, perché io stessa li ho tutti, tutti. O Gesù, o Mammina, solo Voi mi potete aiutare... Gesù, cosa avverrà ancora? E quando arriverà il cielo, tan­to immeritato? Mi pare che non posso più attendere, non posso aspettare più, non posso soffrire di più. La volontà è pronta, sempre pronta per darsi al Signore, ma la natura sgomentata, non può, non può più. Si ripetono in me tutte le sofferenze. La visione del mondo, la visione delle anime, mi causano un dolore infinito. Mio Dio, sono la Tua vittima. Siccome non posso, riassumo così ciò che avviene nella mia anima. Entro subito nell'Orto e nel Calvario, che ho vissuto in una amarezza indicibile. Sono sempre la stessa massa con la terra. Sento sempre i miei nervi scongiungersi e in più una cosa somigliante sofferta anni or sono: l'essere cioè mangiata lentamente, con la differenza però che allora era il mio corpo ad essere divorato da vermi ed uccelli, ora invece è divorata l'anima: costa assai di più. In questa sofferenza non fui ca­pace di ripetere il mio « credo » né di ricordarmi di ripeterlo, tanto era il mio martirio... (diario, 17-9-1954).

... Un po' prima delle ore 15 la mia anima fu rosa da tutte le qualità di animali. E, quasi avesse vene, le laceravano e ne succhiavano tutto il sangue. Dolore e tormento infiniti; do­lore che non so esprimere; tormento che la mia ignoranza non mi consente di spiegare.

In questa angustia, è venuto Gesù: - Mia figlia, Gesù non è amato, il Signore non è servito. Le anime non amano il mio divin Cuore; il mondo non serve il suo Dio. Ama se stesso, serve satana. Sei stata scelta da Me, scelta dal Cielo. La tua vita è la mia Passione continua... La tua passione è passione mistica, ma è tale che racchiude tutta la mia santa Passione. Vieni e riposa... - (diario, 24-9-1954).

... Avvicinandomi alla cima della montagna, tutte le belve sono venute a divorarmi l'anima, a succhiarle il sangue e, non so come, non so chi rimaneva in grande numero attaccato alle sue fibre. Ho ripetuto con difficoltà il mio « credo »; ho tentato pa­recchie volte e l'ho ripetuto poche. È venuto Gesù e, in un impulso d'amore, mi ha dato più forza e mi ha parlato così: - Vieni, figlia mia! Io sono con te. È con te il Cielo con tutta la forza. - In quel momento dalla piaga del suo divin Cuore è uscito un lampo così grande con raggi tanto luminosi che fecero risplendere tutto. Poco dopo, da tutte le sue Piaghe divine sono usciti raggi che mi hanno trapassato i piedi e le mani; dal suo Capo sacrosanto veniva verso il mio un « sole » che mi ha trapassato il cervello.

Circa il primo lampo e i raggi che uscivano dal Suo divin Cuore, Gesù mi ha detto con tutta chiarezza: - Mia figlia, a somiglianza di santa Margherita Maria, voglio che tu accenda nel mondo questo amore per Me tanto spento nel cuore degli uomini. Accendilo, accendilo! lo voglio dare il mio amore agli uomini. Voglio essere da loro amato. Essi non me lo accettano e non Mi amano. Per mezzo tuo voglio che questo amore sia acceso in tutta l'umanità, come per mezzo tuo fu consacrato il mondo alla Mia Madre benedetta. Fa', sposa amata, che si diffonda nel mondo intero l'amore ai Nostri Cuori. - Ma come, Gesù, come fare? Se non lo accettano da Te, gli uomini, come lo riceveranno per mezzo mio? - Con il tuo dolore, figlia mia! Soltanto con il dolore le anime rimangono attaccate alle fibre della tua anima e poi si lasceranno incendiare i cuori nel Mio amore. Lascia che questi raggi delle Mie Piaghe divine penetrino nelle tue piaghe na­scoste, nelle tue piaghe mistiche. Lascia che il Mio balsamo le addolcisca, come anche le spine del tuo capo. Tu non vivi la vita del mondo, anche se sei nel mondo. Vivi la Mia Vita divina... (diario, 1-10-1954).