MaM
Messaggio del 25 settembre 1997: Cari figli, oggi vi invito a comprendere che senza amore non potete capire che Dio deve essere al primo posto nella vostra vita. Per questo, figlioli, vi invito tutti, ad amare non con amore umano ma con l'amore di Dio. Così la vostra vita sarà più bella e non interessata. Capirete che Dio si dona a voi per amore nel modo più semplice. Figlioli, per poter capire le mie parole, che vi dono per amore, pregate, pregate, pregate, e potrete accettare gli altri con amore e perdonare a tutti coloro che vi hanno fatto del male. Rispondete con la preghiera, la preghiera è il frutto dell'amore verso Dio Creatore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Beata Alexandrina Maria da Costa - Messaggi anno:1938

Voglio fare un contratto con te

« Il giorno cinque maggio (1938), dopo la comunione, Gesù mi ha detto: - Sei il tutto del mio cuore e io il tutto del tuo. Vuoi fare un contratto con me? -

Io gli dissi: - O mio Gesù, io voglio ma mi sento ognor più confusa. Tu ben vedi la mia miseria. Io sono proprio un nulla! - E che t'importa? Sono stato io a sceglierti proprio con la tua miseria. Tu mi hai dato tutto. In cambio mi do tutto a te. Ti dono i tesori del mio Cuore. Dalli a chi vuoi. Esso trabocca di amore: distribuiscilo. -

- O mio Gesù, potrò consegnare i tuoi tesori divini al mio direttore perché a sua volta li dia a chi vuole? Potrò darli alle persone che mi sono care e ai vescovi affinché li distribuiscano a ciascuno dei loro sacerdoti e questi li diano alle anime? - Gesù mi rispose: - Fanne ciò che vuoi. Io ti unisco a Me e ti stringo al mio Cuore santissimo! - » (lettera a p. Pinho, 5-5-1938) 7.

Il 23 luglio 1938 scrissi quanto segue. Gesù è la mia forza, il mio amore, il mio sposo.

- Consenti, o Gesù, alla tua piccola tanto innamorata di dirti, non con le labbra, ma col cuore: « Appartengo solo a Te! non ho niente, niente che non sia di Gesù ». -

Costa parlare così quando si sente il contrario e ci si trova nelle ore più amare della vita, nei giorni di tanta lotta in cui il demonio mi afferma il contrario, solamente il contrario.

- Maledetto, non ti appartengo. Sei degno solo di disprezzo. Sei bugiardo! Gesù è tutto mio, io sono tutta di Gesù. - Cuore mio, grida forte, molto forte al tuo Gesù che L’ami, che Lo ami più di tutte le cose del cielo e della terra! Sono di Gesù nelle gioie, nelle tristezze, nelle tenebre, nelle tremende tribolazioni, nella povertà, nell'abbandono totale. Soffro tutto per consolarlo, per salvare le anime. - Manda, o Gesù, alla tua Alexandrina, tua vittima, tutto quanto si può immaginare e si può chiamare sofferenza. Con Te, col tuo divin aiuto e con quello della tua e mia cara Mam­ma, vincerò tutto. Non temo nulla. - O croce benedetta del mio Gesù, io ti abbraccio e ti bacio.

II mio ritiro spirituale - Annuncio della Passione

Ogni volta che venivo a sapere di persone che facevano un ritiro spirituale, dicevo: - Tutti lo fanno, io no! Non so cosa sia. - Osai dire questo varie volte in presenza del mio direttore. Egli mi promise che, se il padre provinciale glielo avesse consentito, sarebbe venuto a dettarmelo. Per alti disegni di Dio il permesso fu concesso ed il 30 settembre 1938 venne il mio padre spirituale ad iniziarlo. Da tempo vivevo nell'anima grandi agonie e, a volte, mi sentivo in procinto di cadere in abissi spaventosi. Nei giorni del ritiro raddoppiarono le mie sofferenze e gli abissi erano ter­rificanti. La giustizia dell'eterno Padre cadeva su di me e mi gridava ripetutamente: - Vendetta, vendetta! - mentre au­mentavano le sofferenze dell'anima e del corpo. Non si possono descrivere; bisogna averle sentite e vissute. Io passavo giorni e notti rotolandomi nel letto mentre udivo quella voce minacciosa. Il mattino del 2 ottobre 1938 Gesù mi disse che avrei sof­ferto tutta la sua santa Passione, dall'Orto al Calvario, senza giungere al « Consummatum est ». L'avrei sofferta il giorno 3 e poi tutti i venerdì dalle ore 12 alle 15; ma che la prima volta Egli sarebbe rimasto con me fino alle ore 18 per confidarmi le sue lamentele. Non mi rifiutai. Avvisai di tutto il mio direttore. Attendevo il giorno e l'ora, molto afflitta, perché né io né il mio direttore avevamo un'idea di quanto sarebbe accaduto. Nella notte dal 2 al 3 ottobre, se fu molto grande l'agonia dell'anima, fu grande anche la sofferenza del corpo: vomiti di sangue e dolori terribili. Vomitai per alcuni giorni consecutivi e per cinque giorni non inghiottii nulla. Con questa sofferenza sperimentai per la prima volta la Passione. Quale orrore io sentivo in me! Che paura e terrore! Era indicibile la mia afflizione.

Prima Crocifissione [3-10-1938]

Scoccato il mezzogiorno, venne Gesù a invitarmi così: - Ecco, figlia mia, l'Orto è pronto e anche il Calvario. Ac­cetti? - Sentii che Gesù per qualche tempo mi accompagnò nel cammino al Calvario. Poi mi sentii sola; e Lo vedevo là in alto, in grandezza naturale, inchiodato sulla croce. Camminai senza perderlo di vista: dovevo arrivare presso di Lui.

Vidi due volte Santa Teresina: prima alla porta del Car­melo, nella sua divisa, tra due consorelle, poi attorniata da rose e avvolta in un manto celestiale.

[Una lettera al direttore]

« ... Cerco un po' di sollievo nella mia sofferenza. Aspetto l'ora della mia ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)