... Quanto più dico, più necessità io sento di dire; ma il libro del
cuore si chiude per essere letto soltanto alla luce della eternità ...
Ho avuto ieri un regalo di Gesù; l'ho accettato come venuto dal cielo:
una lettera del mio padre spirituale. Ha compreso bene lo stato della
mia anima e a tutto ha dato risposte confortanti, piene di sapienza.
Fu un conforto per la mia anima immersa in tanto soffrire. Fu un
conforto per il mio Orto e anche oggi per il mio Calvario. Senza vivere
per Gesù, senza volere nulla da Lui, ho camminato con più energia; a
metà viaggio sono caduta nella sfinitezza. Volevo aggrapparmi al Cielo,
ma non v'era nulla cui aggrapparmi. Ho ripetuto il mio « credo » con
molta difficoltà. Dicevo a Gesù il mio « credo », « spero » e « confido
»; però mi pareva una costante bugia. La mia anima veniva meno; tutto
il sangue succhiato e le sue fibre servivano da legame per molte cose,
per molti qualcuno che ad esse si aggrappavano... È venuta la Mamma del
Rosario; aveva nelle mani la corona del Rosario che terminava con una
grande croce dorata. Mi ha avvolto con la corona le mani e mi ha
collocata sul cuore la croce... - Vieni, figlia mia, andiamo a salvare
il mondo; andiamo à convertire i peccatori. Sul tuo cuore ho collocato
questa croce per farti sentire che è croce di salvezza; abbracciala:
dolore e croce. Nelle tue mani ho avvolto la corona; parlane,
parlane... Parla alle anime della Eucarestia; parla loro del Rosario;
di' Che si cibino del Corpo di Cristo e dell'alimento della preghiera
del mio Rosario quotidiano... - ... (diario, 8-10-1954).
... Sentii tanto, tanto la croce che Mammina aveva colloceto sul mio
cuore. È la croce del cuore! Sento anche molto la corona del Rosario
che mi ha avvolto nelle mani: sono catene che mi imprigionano. Che
tristezza non poter pregare! La poca preghiera che faccio è tanto
distratta e senza fede. Dopo aver perduto Gesù e Mammina, sento che sto
qui nel mondo a fare nulla. Una tremenda tentazione vorrebbe
persuadermi: dal momento che l'eternità non esiste, che faccio qui,
senza godere e sempre a soffrire?...
Così sono salita al Calvario, senza fede, senza credere nella éternità,
e in tale tentazione sentivo di volermi suicidare; mi pareva di volere
liquidare la vita senza vita, in qualsiasi modo. Con fatica chiamavo
Gesù e Mammina, ripetendo Loro il mio « credo »; nelle tenebre
dell'agonia e della morte ho voluto ripeterlo e non ho potuto.
È venuto Gesù, a voce alta e con dolcezza: - O mia figlia, la tua
riparazione è per quelli senza fede, per i senza-Dio, per gli
increduli. Ripari la maestà divina per tutto e per tutti. Sei stata
scelta per la missione più nobile e più difficile... La tua missione è
simile a quella della santa Chiesa: sempre combattuta, mai vinta sino
alla fine dei secoli. La tua vita, la mia divina causa, sempre
perseguitata, ritardata; ma vincerà, trionferà sino alla fine dei
secoli e poi per tutta l'eternità... (diario, 15-10-1954).
... Gesù mi pose in mano la croce che pendeva dalla corona del Rosario:
questa volta, non rimase avvolta nelle mani, ma distesa e aperta;
qualcuno dal lato opposto la sosteneva. Gesù si pose in mezzo alla
corona aprendola sempre più e disse: - Tieni nelle tue mani la croce;
stringila forte al cuore. L'umanità intera rimarrà dentro al rosario.
Parla alle anime; parla loro del Rosario e della Eucarestia. Rosario,
Rosario, Rosario! Eucarestia, il Mio Corpo, il Mio Sangue! L'Eucarestia
con le Mie vittime: ecco la salvezza del mondo!... - Allora, senza
sapere come, fui elevata molto in alto. La croce che avevo in mano
rimase dietro di me come io vi fossi crocifissa. Il mio cuore diventò
un vaso che custodiva sangue. Si alzarono due scale che appoggiavano
sui bracci della croce: quella a destra era la scala del Rosario,
quella a sinistra, della Eucarestia. A metà di questa, un mazzo di
spighe bionde e due grappoli di uva.
Le anime vi salivano in fretta, riempivano tutta la larghezza delle
scale; passavano dai bracci della croce dentro il vaso con il sangue.
Lì si bagnavano, poi volavano in alto ed entravano in cielo. Quanto
sarei contenta se tutti vedessero questo! Gesù mi disse: - Figlia mia,
la tua vita è una predicazione continua: quando parli, quando sorridi,
quando piangi e gemi sotto il peso più gravoso della croce. È esempio
per i grandi e per gli umili, per i sapienti e i dottori della Chiesa.
Il tuo dolore porta anime al Rosario, alla Eucarestia. Per il tuo
dolore salgono le due scale di salvezza: dolore e sangue, dolore e
croce, croce di salvezza... - ... (diario, 29-10-1954).