MaM
Messaggio del 2 giugno 1984:Figli cari! Dovreste rinnovare le vostre preghiere allo Spirito Santo. Partecipate alla messa! E, dopo la messa, fareste bene a pregare in chiesa il Credo e i sette Pater Ave Gloria come si fa per Pentecoste.

Beata Alexandrina Maria da Costa - Rosario ed Eucarestia


... Quanto più dico, più necessità io sento di dire; ma il libro del cuore si chiude per essere letto soltanto alla luce della eternità ... Ho avuto ieri un regalo di Gesù; l'ho accettato come venuto dal cielo: una lettera del mio padre spirituale. Ha compreso bene lo stato della mia anima e a tutto ha dato risposte con­fortanti, piene di sapienza.

Fu un conforto per la mia anima immersa in tanto soffrire. Fu un conforto per il mio Orto e anche oggi per il mio Calvario. Senza vivere per Gesù, senza volere nulla da Lui, ho cam­minato con più energia; a metà viaggio sono caduta nella sfinitezza. Volevo aggrapparmi al Cielo, ma non v'era nulla cui aggrapparmi. Ho ripetuto il mio « credo » con molta difficoltà. Dicevo a Gesù il mio « credo », « spero » e « confido »; però mi pa­reva una costante bugia. La mia anima veniva meno; tutto il sangue succhiato e le sue fibre servivano da legame per molte cose, per molti qualcuno che ad esse si aggrappavano... È venuta la Mamma del Rosario; aveva nelle mani la co­rona del Rosario che terminava con una grande croce dorata. Mi ha avvolto con la corona le mani e mi ha collocata sul cuore la croce... - Vieni, figlia mia, andiamo a salvare il mondo; andiamo à convertire i peccatori. Sul tuo cuore ho collocato questa croce per farti sentire che è croce di salvezza; abbracciala: dolore e croce. Nelle tue mani ho avvolto la corona; parlane, parlane... Parla alle anime della Eucarestia; parla loro del Rosario; di' Che si cibino del Corpo di Cristo e dell'alimento della pre­ghiera del mio Rosario quotidiano... - ... (diario, 8-10-1954).

... Sentii tanto, tanto la croce che Mammina aveva collo­ceto sul mio cuore. È la croce del cuore! Sento anche molto la corona del Rosario che mi ha avvolto nelle mani: sono catene che mi imprigionano. Che tristezza non poter pregare! La poca preghiera che faccio è tanto distratta e senza fede. Dopo aver perduto Gesù e Mammina, sento che sto qui nel mondo a fare nulla. Una tremenda tentazione vorrebbe per­suadermi: dal momento che l'eternità non esiste, che faccio qui, senza godere e sempre a soffrire?...

Così sono salita al Calvario, senza fede, senza credere nella éternità, e in tale tentazione sentivo di volermi suicidare; mi pareva di volere liquidare la vita senza vita, in qualsiasi modo. Con fatica chiamavo Gesù e Mammina, ripetendo Loro il mio « credo »; nelle tenebre dell'agonia e della morte ho vo­luto ripeterlo e non ho potuto.

È venuto Gesù, a voce alta e con dolcezza: - O mia figlia, la tua riparazione è per quelli senza fede, per i senza-Dio, per gli increduli. Ripari la maestà divina per tutto e per tutti. Sei stata scelta per la missione più nobile e più difficile... La tua missione è simile a quella della santa Chiesa: sempre com­battuta, mai vinta sino alla fine dei secoli. La tua vita, la mia divina causa, sempre perseguitata, ritardata; ma vincerà, trion­ferà sino alla fine dei secoli e poi per tutta l'eternità... (diario, 15-10-1954).

... Gesù mi pose in mano la croce che pendeva dalla corona del Rosario: questa volta, non rimase avvolta nelle mani, ma distesa e aperta; qualcuno dal lato opposto la sosteneva. Gesù si pose in mezzo alla corona aprendola sempre più e disse: - Tieni nelle tue mani la croce; stringila forte al cuore. L'u­manità intera rimarrà dentro al rosario. Parla alle anime; parla loro del Rosario e della Eucarestia. Rosario, Rosario, Rosario! Eucarestia, il Mio Corpo, il Mio Sangue! L'Eucarestia con le Mie vittime: ecco la salvezza del mon­do!... - Allora, senza sapere come, fui elevata molto in alto. La croce che avevo in mano rimase dietro di me come io vi fossi crocifissa. Il mio cuore diventò un vaso che custodiva sangue. Si alzarono due scale che appoggiavano sui bracci della croce: quella a destra era la scala del Rosario, quella a sinistra, della Eucarestia. A metà di questa, un mazzo di spighe bionde e due grappoli di uva.

Le anime vi salivano in fretta, riempivano tutta la larghezza delle scale; passavano dai bracci della croce dentro il vaso con il sangue. Lì si bagnavano, poi volavano in alto ed en­travano in cielo. Quanto sarei contenta se tutti vedessero questo! Gesù mi disse: - Figlia mia, la tua vita è una predica­zione continua: quando parli, quando sorridi, quando piangi e gemi sotto il peso più gravoso della croce. È esempio per i grandi e per gli umili, per i sapienti e i dottori della Chiesa. Il tuo dolore porta anime al Rosario, alla Eucarestia. Per il tuo dolore salgono le due scale di salvezza: dolore e sangue, dolore e croce, croce di salvezza... - ... (diario, 29-10-1954).