MaM
Messaggio del 28 marzo 1984:Quando uscite da casa per recarvi a messa, cominciate già lungo il cammino a prepararvi e a raccogliervi spiritualmente. E dopo la messa, non uscite mai dalla chiesa senza aver ringraziato adeguatamente Dio.

Beata Alexandrina Maria da Costa - « Quanto ti è debitore il mondo! »


La mia crisi continua: non posso parlare. Tento di riferire le parole di Gesù: il suo colloquio con me. Il mio viaggio al Calvario è stato molto doloroso; il cuore straziato dal dolore ha sofferto immensamente. Tutto il mio essere era un mondo di corruzione e di cri­mini; tutto il mio essere era morte e questa morte pareva mescolata alla terra e da essa trasportata sulla cima del Cal­vario. Oh, segreti di Gesù! Quanto ho sofferto!

Con tutto lo sforzo ho ripetuto il mio « credo », i miei atti di fede e di fiducia, senza sentire nulla di vero in me. E’ venuto Gesù: - Mia figlia, coraggio! Ti senti corru­zione e miseria perché sei vittima. Ti senti mondo perché ti immoli per il mondo. Senti il dolore infinito perché la tua vita è legata alla Mia. Sei sulla terra e non senti se non dolore... Dimmi, mia figlia, che altro vuoi sentire, se tu non vivi del mondo, ma di Dio, soltanto di Dio? Senti il dolore perché sei vittima; senti il dolore perché fu ed è il dolore opera di riscatto e di salvezza. Alla pentola che è sul fuoco, ora in ebollizione con acqua gorgogliante, ora fredda e gelata, senza fuoco, non importa bollire, non le importa di essere fredda: essa non sente niente, svolge la sua missione al servizio dell'uomo. Tu, a sua somi­glianza, sulla fornace divina sei a servizio di Dio e delle anime. Meraviglie, misteri insondabili di Dio! - ... (diario, 5-11-1954).

... A lato di Gesù apparve la cara Mammina, la Mamma Addolorata. Gesù Le lasciò il posto e scomparve: - Mia fi­glia cara, soffro infinitamente con Gesù per i peccati del mondo. Accetta le mie spine, lasciamele collocare nel tuo cuore, soffri e così consolerai il Cuore della Madre e il Cuore del Figlio. - Accetto tutto, Mammina, per darti gioia. -

In un attimo la Mammina Addolorata si trasformò nella Madonna del Carmine con Gesù Bambino in braccio; e allora continuò: - Parla alle anime, mia figlia, di' loro che ogni cosa chiesta a Gesù in Mio nome e in nome delle anime del purgatorio, anche la stessa conversione dei peccatori, sarà loro concessa. - Il Bambino Gesù si mostrava irrequieto sulle braccia di Mammina; voleva venire a me. Mammina l'accontentò. Venne tra le mie braccia. Egli, molto piccolo, mi baciò, mi accarezzò ed abbandonandosi sul mio petto mi disse: - Mi permetti di rimanere qui? - O Gesù, in modo visibile no; ma nel mio cuore, sì, sempre! Non allontanarti da me. - Rimasi sola. Scomparve insieme a Mammina e io gridai Lo­ro: - Amo Gesù, amo Mammina. Credo, credo eternamente! - In questo colloquio, senza consolazione, il mio credo era sempre più bugiardo... (diario, 12-11-1954).

Se non miglioro [di salute], dovrò desistere dalla mia ob­bedienza [di dettare]: non per disobbedire, ma perché non posso obbedire. Dovrò soffocare tutto dentro di me; mi sfo­gherò soltanto con Gesù; soltanto Lui sa il mio sacrificio a parlare, perché non posso, e il mio sacrificio a tacere. Il cuore è colmo fino a traboccare... Anche senza fede, offrii sempre le mie lacrime a Gesù... (diario, 26-11-1954).