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Messaggio del 15 maggio 2004:Cari figli! Stasera vi chiamo ancora a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie. Figlioli, con la preghiera in famiglia, la pace, la gioia e la santità ritorneranno nelle vostre famiglie!

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Altri documenti su Medjugorje

Nessun dolore, nessuna reazione: a Medjugorje capimmo scientificamente che non era una truffa

“I risultati delle indagini medico-scientifiche che operammo sui veggenti di Medjugorje ci hanno portato ad escludere la patologia o la simulazione e dunque un’eventuale truffa. Se si tratti di manifestazioni del divino non spetta a noi, ma noi possiamo certificare che non si trattò di allucinazioni né di simulazioni”. Il professor Luigi Frigerio arrivò per la prima volta a Medjugorje nel 1982 per accompagnare una paziente guarita da un tumore all’osso sacro. Le apparizioni erano iniziate da un anno appena, ma la fama di quel posto così sperduto dove si diceva che apparisse la Gospa, si era già iniziata a diffondere in Italia. Frigerio conobbe la realtà del paesino della Bosnia e venne incaricato dal vescovo di Spalato di avviare un’indagine medico scientifica sui sei ragazzini che asserivano di vedere e parlare con la Madonna. Oggi, 36 anni dopo, nel pieno della diatriba su Medjugorje sì o no, che sta animando il dibattitto cattolico dopo le esternazioni di Papa Francesco, torna a riparlare di quell’attività di indagine che venne consegnata immediatamente alla Congregazione per la Dottrina della Fede direttamente nelle mani del cardinal Ratzinger. Per confermare che non ci fu truffa e che le analisi vennero fatte nel 1985, dunque già in quella che, secondo la commissione Ruini, sarebbe la seconda fase delle apparizioni, quella più “problematica”. Ma soprattutto per ricordare che quegli studi non sono mai stati confutati da nessuno. Dopo anni di silenzio, Frigerio ha deciso di raccontare alla Nuova BQ come andò l’indagine sui veggenti.

La Madonna Madre o la Madonna postina

Attraverso i media, grande diffusione e risonanza hanno avuto queste parole che Papa Francesco ha pronunziato sull’aereo mentre rientrava in Vaticano da Fatima proprio il 13 maggio u.s ....

Incontro dell’Arcivescovo S.E. Mons. Henryk Hoser, Inviato Speciale della Santa Sede per Medjugorje, con i giornalisti. Medjugorje, 5 aprile 2017

«Signore e Signori, buongiorno. All’inizio devo dare qualche spiegazione e qualche giustificazione. Il quadro della mia missione è stato definito dalla Santa Sede: si tratta, come abbiamo appena sentito, di esaminare lo stato della pastorale dei pellegrini a Medjugorje. Questa è la mia prima visita a Medjugorje: sono arrivato senza conoscere la situazione sul posto, ma sapendo al contempo che si trattava di un luogo di pellegrinaggio a livello internazionale. Mi servo della lingua francese, perché essa è stata per molto tempo, e rimane ancora, una lingua diplomatica.

Continuare a digiunare? E’ possibile!

Molti pellegrini hanno cominciato a digiunare a pane e acqua il mercoledì ed il venerdì con tanta buona volontà, come chiede la Madonna. Ma, dopo qualche tempo, alcuni abbandonano il digiuno. Facendo così, perdono molto! Per questo vorrei darvi qui dei semplici mezzi per perseverare in questa eccellente decisione. (Il messaggio sul digiuno non è indirizzato ai malati né a coloro sotto pesanti cure mediche).

Omelia di Mons. Hoser a Medjugorje il 1 Aprile 2017

Carissime fratelli e sorelle, questa volta parlerò in Francese. Scusatemi perché non ho ancora imparato la bellissima lingua Croata.rnrnSiamo attorno all’altare del Signore nella Quinta Domenica di Quaresima e abbiamo due settimane che ci separano dalla Pasqua. Fra una settimana è la Domenica delle Palme. Fra due settimane, dopo la Settimana Santa, celebreremo la più grande Festa Cristiana: la Festa di Pasqua, la Festa della Risurrezione.

Le opinioni personali

E’ un’arma che satana utilizza molto spesso per seminare la confusione nel seno della Chiesa. E’ il pericolo maggiore che Benedetto XVI chiama relativismo. Tutto diventa relativo. Sotto il pretesto della libertà (in realtà una falsa libertà), io radicalizzo la mia opinione su un certo punto della dottrina e ciò disprezzando la Parola di Dio e l’insegnamento della Chiesa. Se qualcuno decide di pensare che satana non esiste, non vuol certo dire che satana cessi di esistere.

Scegli la vita!

Da quando abbiamo un presepio grandezza naturale nel nostro giardino, incontriamo spesso le madri che vi vengono a pregare. Alcune hanno perso un figlio e hanno grande conforto nell’affidare questo figlio nelle mani della Madre di Dio. E Maria offre loro il suo Figlio. Molte dicono di aver fatto uno o più aborti e quanto siano devastate d’aver compiuto questo atto. Prese dalla cultura di morte che ci circonda, erano state convinte che avrebbero trovato la libertà agendo così. Ci dicono che invece hanno trovato tutto il contrario e che si portano dietro questa sofferenza in una grande solitudine. Contemplare la Vergine Maria nel presepio le aiuta a ritrovare la loro identità di madre, a pensare il loro figlio vivo e amato nelle braccia di Maria, e a cercare un sacerdote per confessare questo peccato in serenità.

"Ah, se il mio popolo mi ascoltasse!"(Sl 80,14)

Mai come adesso, questo grido di Dio nei Salmi risuona nel nostro mondo. Il 25 giugno la Madonna ha detto una parola tipicamente biblica che dobbiamo comprendere bene. Ha detto "Ascoltate i miei messaggi". Ma fate attenzione a non sbagliarvi! Sulla bocca di una donna ebrea imbevuta di bibbia, "ascoltare" non vuole dire sentire una informazione in più alla radio o rilassarsi con un CD. Per meglio afferrare il significato di questa parola della Madonna e di conseguenza risponderle meglio, vorrei spiegarvi ciò che ci rivela la parola ebraica "ascoltare". Quando uno scriba interroga Gesù quale sia il più grande dei comandamenti, la prima parola che sgorga dalla Sua bocca è precisamente "Ascolta, Israele…"! (Mc 12,29). Senza questo ascolto gli altri comandamenti non possono essere vissuti, perché nello spirito della Bibbia e nel contesto in cui lo usa Gesù, molte realtà sono inseparabili. Questi verbi vanno sempre insieme: ASCOLTARE (Shama)- TENERE (shamar) o RICORDARSI (zakhar) – FARE mettere in pratica (assah), e si potrebbe aggiungere: VIVERE (hayah).

Shema Israel! Ascolta Israele!

Nella Bibbia vediamo che alcune volte Dio pronuncia due volte il nome di qualcuno per chiamarlo.”Abramo, Abramo!” oppure “Samuele, Samuele!”, e Gesù ha fatto lo stesso quando ha chiamato “Simone, Simone!” o “Marta, Marta!”. Ci sono molte interpretazioni su questo, ma una in particolare ci interessa oggi: La prima volta che Dio pronuncia il nome è per attirare l’attenzione di colui che è chiamato e che così si dispone all’ascolto. La seconda volta è per lasciargli il tempo di aprire il cuore e di permettere al messaggio di stamparsi in lui, perché allora tutta la sua attenzione è concentrata sulla voce.

Un biglietto per il Cielo?

https://sremmanuel.org/newsletter/15-novembre-2007/

Una notizia di cielo (Mons. Pavel Hnilica)

Un grande amico di Medjugorje ci ha lasciati! Mons. Pavel Hnilica, originario della Slovacchia e fedele amico di Giovanni Paolo II, si è spento alle 6.00 di mattina dell’8 Ottobre nella Repubblica Ceka, a 85 anni, dopo una lunga malattia. I funerali avranno luogo il 18 Ottobre (2006) alle ore 11.00, nella cattedrale di Trnava (Slovacchia). Una S. Messa sarà celebrata per lui a Roma, il 25 Ottobre alle ore 18.00, nella Basilica di Santa Maria Maggiore dal Cardinale Josef Tomko. E’ stato proprio lui a suggerire al Papa Giovanni Paolo II di affidare ufficialmente il mondo alla Madonna del Rosario, in Piazza S. Pietro, l’8 ottobre dell’Anno del Rosario (2002-2003). Per l’occasione aveva lanciato un appello a tutti i vescovi del mondo e a tutti i gruppo mariani, invitandoli a venire a Roma o ad unirsi alla preghiera. E’ stato sempre lui a far venire la statua della Madonna di Fatima, che è stata poi venerata da migliaia di persone nella Basilica di S. Pietro. Che segno è allora per noi che il Signore se lo sia ripreso un 8 ottob

Avete dimenticato la Bibbia!

Nel suo ultimo messaggio, la Madonna ci ha ricordato uno dei punti essenziali del suo insegnamento a Medjugorje: mettere la Bibbia in vista in casa nostra, leggerne qualche versetto tutti i giorni e metterli in pratica durante la giornata.