MaM
Messaggio del 2 dicembre 2008:Cari figli, in questo santo tempo di lieta attesa Dio ha scelto voi piccoli per realizzare i suoi grandi progetti. Figli miei, siate umili. Dio attraverso la vostra umiltà con la sua sapienza, delle vostre anime farà la sua dimora scelta. La illuminerete con le opere buone e così con il cuore aperto aspetterete la nascita di mio Figlio in tutto il suo amore generoso. Vi ringrazio cari figli.

Articoli

Don Gabriele Amorth

Come si comporta il demonio

Diciamo subito, in linea di massima, che il demonio fa di tutto per non essere scoperto, che è assai avaro di parole, che cerca tutte le vie per scoraggiare il paziente e l'esorcista. Per maggior chiarezza distinguiamo tale comportamento in quattro fasi: prima d'essere scoperto, durante gli esorcismi, in prossimità dell'uscita, dopo la liberazione. Avvertiamo anche che non esistono mai due casi uguali. Il comportamento del maligno è quanto mai vario e imprevedibile. Quello che scriviamo si riferisce solo a certi aspetti di comportamento che più spesso si sono riscontrati.

Le prime "benedizioni"

È utile usare un linguaggio eufemistico con questo tipo di pazienti. Gli esorcismi li chiamo sempre benedizioni; le presenze del maligno, una volta accertate, le chiamo negatività. Ed è un vantaggio che le preghiere siano in latino. Tutto questo perché non si debbono usare linguaggi allarmistici, che potrebbero essere controproducenti, causando suggestioni ingannevoli. Ci sono di quelli che hanno la mania di avere un demonio; si può stare quasi sicuri che non hanno niente. Per la loro mente confusa, il fatto di ricevere un esorcismo può diventare una prova sicura che hanno un demonio; e nessuno glielo caverà più dalla testa. Quando non conosco ancora bene le persone, insisto nel dire che do una benedizione, anche se faccio un esorcismo; molte volte do semplicemente la benedizione del Rituale sui malati.

Esorcismo: Il punto di partenza

Un giorno un vescovo mi ha telefonato per raccomandarmi di esorcizzare una certa persona. Come prima risposta gli dissi di provvedere lui a nominare un esorcista. Mi sentii controbattere che non riusciva a trovare un sacerdote che accettasse l'incarico. Purtroppo questa difficoltà è generale. Spesso i sacerdoti non credono in queste cose; ma se il vescovo offre loro di fare gli esorcisti, si sentono addosso i mille diavoli e rifiutano. Più volte ho scritto che si fa molta più rabbia al demonio a confessare, ossia a strappare al demonio stesso le anime, che a esorcizzare, che è sottrargli i corpi. E ancor più si causa rabbia al demonio a predicare, perché la fede germina dalla parola di Dio. Perciò un sacerdote che ha il coraggio di predicare e di confessare non dovrebbe avere nessun timore a esorcizzare.

Paura del diavolo? Risponde S. Teresa di Gesù

Contro le ingiustificate paure del demonio, riportiamo una pagina di S.Teresa d'Avila, tratta dalla sua Vita, capitolo 25, 19 22. È una pagina incoraggiante, a meno che non siamo noi ad aprire al demonio la porta....

I colpiti dal maligno

Una domanda che spesso mi sento rivolgere è se sono molti i colpiti dal maligno. In linea di massima penso che si possa ancora citare il parere del gesuita francese Tonquédec, noto esorcista: "C'è un grandissimo numero di infelici che, pur non presentando segni di possessione diabolica, ricorrono al ministero dell'esorcista per essere liberati dai loro patimenti: malattie ribelli, avversità, disgrazie di ogni specie. Gli indemoniati sono assai rari, ma questi infelici sono legioni". È un'osservazione ancora valida se si considera la grande differenza tra i veri colpiti e coloro che chiedono una parola sicura all'esorcista, circa l'accavallarsi dei loro guai. Ma oggi è necessario tenere conto di tanti fattori nuovi, che non esistevano quando il P. Tonquédec scriveva. Ed è per questi fattori che io ritengo e ho esperienza diretta che il numero dei colpiti è grandemente aumentato.

Gli esorcismi

"Coloro che crederanno in me, nel mio nome scacceranno i demoni" Marco 16,17: questo potere che Gesù ha conferito a tutti i credenti conserva in pieno la sua validità. È un potere generale, basato sulla fede e sulla preghiera. Può essere esercitato da singoli e da comunità. È sempre possibile e non richiede nessuna autorizzazione. Precisiamo però il linguaggio: in questo caso si tratta di preghiere di liberazione, non di esorcismi.

I doni di satana

Anche Satana da dei poteri ai suoi devoti. Alle volte, da autentico mentitore quale egli è, i destinatari 40 di tali poteri non ne comprendono subito la provenienza o non vogliono comprenderla, troppo lieti di questi doni gratuiti. Così può capitare che una persona abbia un dono di preveggenza; altri, solo ponendosi di fronte a un foglio di carta bianca con una penna in mano, scrivono spontaneamente pagine e pagine di messaggi; altri ancora hanno l'impressione di potersi sdoppiare e che una parte del loro essere possa penetrare in case e in ambienti anche lontani; è molto comune che alcuni sentano "una voce" che alle volte può suggerire preghiere e alle volte tutt'altre cose.

La visione diabolica di Leone XIII

Molti di noi ricordano come, prima della riforma liturgica dovuta al concilio Vaticano II, il celebrante e i fedeli si mettevano in ginocchio alla fine di ogni messa, per recitare una preghiera alla Madonna ed una a S. Michele arcangelo. Riportiamo il testo di quest'ultima, perché è una preghiera bella, che può essere recitata da tutti con frutto: "San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; contro le malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi! E tu, principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime". Come è nata questa preghiera?

Il potere di satana

Certo, un esorcista come P. Candido, abituato da 36 anni a parlare con i demoni, e con una profonda e sicura base teologica e scritturistica, è bene in grado di ipotizzare temi su cui la teologia del passato ha preferito dire "non sappiamo", quali il peccato degli angeli ribelli. Eppure tutto ciò che Dio ha creato segue un disegno unitario, per cui ogni parte influisce sul tutto e ogni ombra getta una ripercussione di oscurità su tutto il resto.

Centralità di Cristo

Anche il demonio è una creatura di Dio. Non si può parlare di lui e degli esorcismi senza premettere, almeno in forma schematica, qualche concetto base sul piano di Dio nella creazione. Non diremo certo nulla di nuovo, ma forse apriremo a qualche lettore prospettive nuove.

Padre Amorth racconta un potente esorcismo compiuto da Papa Benedetto XVI

Joseph Ratzinger è Papa già da quattro anni. Nel corso del suo pontificato ha parlato più volte di Satana. Capisco che per lui il demonio è uno spirito esistente, che lotta e agisce contro la Chiesa. E contro di lui. Altrimenti non si spiegherebbero frasi del genere: «Per quanti continuano a peccare senza mostrare nessuna forma di pentimento, la prospettiva è la dannazione eterna, l’inferno, perché l’attaccamento al peccato può condurci al fallimento della nostra esistenza. È il tragico destino che spetta a chi vive nel peccato senza invocare Dio. Solo il perdono divino ci dà la forza di resistere al male e non peccare più. Gesù è venuto per dirci che ci vuole tutti in paradiso e che l’inferno, del quale poco si parla in questo nostro tempo, esiste ed è eterno per quanti chiudono il cuore al suo amore».

Don Gabriele Amorth: Padre Candido e quel segreto sull’inferno

Oggi si è aperta la causa di beatificazione e canonizzazione di Padre Candido Amantini, sacerdote passionista e per 36 anni esorcista di Roma, alla Scala Santa. Il suo allievo più celebre (considerato anche il successore) è Don Gabriele Amorth, 87 anni, che oggi ha voluto partecipare alla cerimonia di apertura del processo. Il sacerdote paolino, che di recente ha pubblicato il volume “L’ultimo Esorcista”, ha voluto ricordare il padre passionista e ci ha raccontato di quella volta che il diavolo si mise a discutere con il suo maestro dell’inferno.