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Messaggio del 25 novembre 1984:Siate sempre sinceri davanti a Dio e davanti agli altri.

Una notizia di cielo (Mons. Pavel Hnilica)

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Un grande amico di Medjugorje ci ha lasciati! Mons. Pavel Hnilica, originario della Slovacchia e fedele amico di Giovanni Paolo II, si è spento alle 6.00 di mattina dell’8 Ottobre nella Repubblica Ceka, a 85 anni, dopo una lunga malattia. I funerali avranno luogo il 18 Ottobre (2006) alle ore 11.00, nella cattedrale di Trnava (Slovacchia). Una S. Messa sarà celebrata per lui a Roma, il 25 Ottobre alle ore 18.00, nella Basilica di Santa Maria Maggiore dal Cardinale Josef Tomko. E’ stato proprio lui a suggerire al Papa Giovanni Paolo II di affidare ufficialmente il mondo alla Madonna del Rosario, in Piazza S. Pietro, l’8 ottobre dell’Anno del Rosario (2002-2003). Per l’occasione aveva lanciato un appello a tutti i vescovi del mondo e a tutti i gruppo mariani, invitandoli a venire a Roma o ad unirsi alla preghiera. E’ stato sempre lui a far venire la statua della Madonna di Fatima, che è stata poi venerata da migliaia di persone nella Basilica di S. Pietro. Che segno è allora per noi che il Signore se lo sia ripreso un 8 ottobre!

Che magnifico esempio ci ha lasciato! Una vita consacrata al servizio della Chiesa, il martire delle prigioni comuniste, l’aiuto spesso nascosto ai paesi dell’Est, l’esercizio ammirevole di una carità verso tutti… I fioretti della sua vita non hanno nulla da invidiare a quelli trovati nella vita dei santi, e sono felice di sapere che saranno un giorno pubblicati! Mons. Hnilica aveva la fiducia e l’ascolto di Giovanni Paolo II. Infaticabile apostolo di Maria, il rosario sempre in mano, è lui che ha consacrato la Russia al Cuore Immacolato di Maria il 24 marzo 1984 a Mosca, in circostanze veramente incredibili. A lui il Papa Giovanni Paolo II, felicissimo di sapere di questa consacrazione, ha confidato proprio dal cuore questa convinzione: "Medjugorje è la continuazione e la realizzazione di Fatima".

Voglio raccontarvi un’episodio della sua vita, udito proprio da lui, episodio tra tanti, ma che illustra un po’ la tempra di quest’uomo:

Siamo in Slovacchia nei giorni peggiori del comunismo. Pavel Hnilica è sacerdote, vescovo, gesuita, vestito in borghese. Quella notte fa parte di un gruppo di persone che fuggono dal paese, minacciati dal fuoco dei comunisti. Vogliono attraversare la frontiera e, se piace a Dio, trovare la libertà. Per loro è questione di sopravvivenza. Il gruppo si infila in una foresta, bisogna affrettarsi per paura dei cani che possono trovarli e dare l’allarme. Tutto sembra andare bene, ma nella loro fuga, una donna incinta di 8 mesi, cade. Si è fatta molto male ad un piede e non può continuare. Tiene per mano un bambino ancora troppo piccolo per cavarsela da solo. Pavel se ne accorge e senza nemmeno pensare un secondo alla propria sicurezza, torna indietro e rinuncia alla fuga per aiutare la donna. Il bel sogno di libertà svanisce anche per lui. Resta presso la donna e la riporta indietro. Gli altri sono già lontani correndo verso la loro nuova vita. Pavel non li vedrà più. Verrà a sapere che il gruppo si è fatto prendere prima di attraversare la frontiera.

Quel giorno la sua carità lo ha salvato dalla morte; Pavel non aveva opposto resistenza allo Spirito Santo che gli ispirava il sacrificio della sua libertà per soccorrere una donna incinta ed un bambino… E’ così che Dio ha spesso protetto il suo apostolo nelle peggiori situazioni! La carità leggendaria di Monsignor Hnilica trovava la sua sorgente nel Vangelo: in effetti ai tre voti classici di povertà, obbedienza e castità, aveva pronunciato quello di non rifiutare mai il suo aiuto a chi glielo avrebbe domandato. "Da’ a chiunque ti chiede ed a chi prende del tuo non richiederlo" (Luca 6,30)

In questa precisa occasione sotto il tiro dei comunisti, Pavel Hnilica aveva promesso alla Vergine, che, se lei lo avesse salvato, avrebbe lottato tutta la sua vita per l’affermazione del dogma di Maria "Corredentrice, Mediatrice di tutte le grazie e Avvocata", cosa che ha fatto. Aveva anche deciso di donare sé stesso e ogni attimo della sua vita, per la conversione della Russia, a motivo del messaggio di Fatima, dove la Madonna la chiedeva con insistenza come condizione per la salvezza del resto del mondo. Anche questo lo ha compiuto fino alla fine.

Preghiamo con Lui per i popoli che soffrono per l’oppressione della menzogna, cosa che lui aveva tanto a cuore!


Fonte: https://sremmanuel.org/newsletter/november-2006-2/