«a) Tutti coloro che si mettono sotto il mio verde manto della misericordia saranno da me protetti. b) Se il mondo ascolta quello che ho sempre detto nelle mie apparizioni, la mia influenza presso la santissima Trinità non mancherà per apportare la pace sul mondo devastato dal peccato. c) Imparate da mio Figlio che ha tanto amato gli uomini della Terra da dare se stesso per salvarli. Questo è amore e come lui amò e come io vi amo in lui, per lui e con lui: amatevi, o peccatori, che io vi amo, sono vostra Madre. d) Questo che sto per dirvi è impossibile, ma ammettiamo che mio Figlio avesse rinunciato a morire in croce, ebbene avrei fatto del tutto per soffrire e morire io al suo posto. Vedete quanto vi ama una Madre che attende da voi amore per le cose sante della redenzione poste nel luogo santo fondato da Gesù: la Chiesa! e) Per tutto quello che voi fate per onorarmi, specialmente vivendo la dottrina di mio Figlio tramite la Chiesa e il suo capo visibile e pregando con fede e amore le Ave Maria, io vi prometto protezione, benedizione e misericordia. f) In ogni vostro giorno cerco con tutti i mezzi, anche col castigo, di salvare più peccatori che mi è possibile strappandoli dalle catene del peccato satanico».
«Questa notte ho vissuto gli ultimi giorni del mondo: il diluvio, Sodoma, Gomorra messi assieme, e gli ultimi giorni di Pompei uniti non sono nulla in confronto a quello che ho visto!»
«Mi sento trasportare (tutto il corpo) nel centro di Roma, e precisamente in piazza Venezia. Lì c’era radunata molta gente che gridava: ‘Vendetta! Vendetta! Tremenda vendetta!’; molti morti erano sulla piazza, e nelle altre piazze adiacenti e nelle vie. Molto sangue scorreva: ma io vedevo anche molto sangue – pur stando a piazza Venezia – sull’asfalto in tutto il mondo (perché da piazza Venezia mi era presente – internamente o esternamente, non so) tutto il mondo, tutto imbrattato di sangue! Improvvisamente, tutta quella gente che gridava ‘Vendetta, vendetta, tremenda vendetta’ si mette a gridare: ‘Tutti a San Pietro! Tutti a San Pietro!’; così anch’io, tra la folla, venivo sospinto verso San Pietro; e si percorreva, tutti stretti, il corso Vittorio Emanuele, e tutti – come un canto di odio e rabbia – continuavano a gridare: ‘Vendetta!’»
«Si arriva su via della Conciliazione, e da lontano vedo la chiesa di San Pietro – in fondo alla via della Conciliazione – e mi metto con le spalle addosso a un muro di un fabbricato dove già nel 1950 vedevo San Pietro da lontano e il Papa Pio XII che, dalla loggia, proclamava il dogma dell’assunzione al Cielo della Vergine Maria! Allora prego per tutti, per tutta quella gente che gridava ‘vendetta’ e andava verso la piazza. Improvvisamente sento una voce che mi dice (però non era la voce della Vergine): ‘Non sostare lì: vai nella piazza anche tu!’ A questo punto lascio quel posto e vado verso la piazza»
«Tutti piangevano. Meraviglia: erano scalzi e, con un fazzoletto bianco nella mano destra, si asciugavano le lacrime, gli occhi; e avevano (lo vedevo bene), nella mano sinistra, della cenere. Ioguardo e sento dentro di me un gran dolore e mi domando: ‘Ma perché, Signore, tutto questo? Perché?’ Una voce sento che grida: ‘Lutto! Grande lutto! Pregate perché venga l’aiuto dal Cielo!’; e questa era la voce della Vergine: ‘Fate penitenza! Pregate! Penitenza!’ Poi ripete per tre volte: ‘Pregate! Pregate! Pregate! Penitenza! Penitenza! Penitenza! Essi piangono perché non possono più trattenere e arginare il male che dilaga nel cuore e nello spirito dell’uomo nel mondo! L’uomo deve ritornare al Dio vero!’; poi fa: ‘Al Dio santo; e non discutere quale Dio!’ Allora sento un altro grido più forte, che dice: ‘Io sono!’ (che non era più la voce della Vergine). Poi la Vergine riprende di nuovo a parlare: ‘L’uomo deve umiliarsi e ubbidire alla legge di Dio, e non cercare altra legge che allontana da Dio! Come si deve vivere? La mia Chiesa (e qui cambia voce) è una: e voi ne avete fatte tante! La mia Chiesa è santa: e voi l’avete dissantificata! La mia Chiesa è cattolica: è per tutti gli uomini di buona volontà che accettano e vivono i sacramenti! La mia Chiesa è apostolica: insegnate la via della verità e avrete e darete la vita e la pace al mondo! Ubbidite, umiliatevi, fate penitenza e avrete la pace!’»
«Vi dico che realmente è così: la vostra situazione è drammatica, è deleteria per le anime! Seguite la Chiesa di mio Figlio, perché essa non perderà mai la forza della verità, della salvezza, anche se gli uomini cercano di demolirla e indebolirla della sua forza divina: non riusciranno, i caparbi!»
«Figli, ascoltate la Chiesa, autorità visibile, e con umile ubbidienza servitela nella verità! Contro di essa, Satana non può far nulla, perché è divina; ma contro le anime che vivono in essa può molto; anzi, presenterà il male sotto la veste morale, religiosa, politica e sociale! Verranno colpite le famiglie, specialmente trascinandole nell’indifferen tismo e nell’incredulità; oppure a una esagerata forma di pietà devozionale rasentante l’idolatria! Questo è il male dei tempi in cui voi vivete, figli miei cari al nostro Cuore! È il male dilagante di ogni male nel tempo passato riunito nel tempo presente sotto ogni forma! Voi avete la terribile responsabilità di scegliere: o Dio o il mondo con tutte le sue mire ingannatrici!»
«Figlio mio, ancora non ascoltano quello che ti dissi nel tempo passato! Io, per misericordia, chiamo tutti alla conversione, ma per giustizia devo lasciare la mano di mio Figlio: proprio perché si compia la giustizia! Miei cari figli: voi pensate soltanto all’esteriorità, al corpo fisico, e vi date soltanto alle opere corporali! Lo ripeto: pensate al corpo e a soddisfare i vostri sensi depravandoli allo spirito esteriore; non volete pensarci e dimenticate la spiritualità! Avanti, figli, alla vera rivoluzione: cambiare vita, convertirsi! Questo chiede Gesù mio Figlio! Dimostrate al mondo pagano ed eretico, dimostrate al mondo delle false libertà e falsi piaceri, di essere veri seguaci di mio Figlio! Siate veri cristiani, non soltanto nelle opere materiali o fisiche, che sono atti da elogiare, ma specialmente nella coscienza della verità della fede».
«Fate buona guardia, figli miei, perché Satana è lasciato libero per agire contro di voi e mettervi alla prova: specialmente nella fede, nella speranza e nella carità; perché lui, prima di precipitare nell’inferno dei tormenti, aveva con tutti gli angeli questi doni, ricevuti per grazia e non per merito; dovendo meritare, si sono ribellati ai piani di Dio Padre, rinnegando il Figlio Verbo del Padre, allontanando da essi l’azione dello Spirito Santo! Fate attenzione, figli miei, perché il nemico della grazia per la salvezza userà contro di voi ogni mezzo di persuasione! Certo, sono sempre mezzi permessi dalla misericordia di Dio: tali mezzi sono stati messi a sua disposizione per gli ultimi tempi, e sono mezzi tanto ideologici che teologici! Figli miei: la minaccia è grave! Il permissivismo distruttore esce da tutte e due le parti, tanto dall’oriente che dall’occidente, per estendersi in tutto il mondo con i suoi mali sotto ogni forma e specie, dilagando con la forza infernale per far cadere nell’inganno ogni spirito vivente sulla Terra!»
«Satana ha tutti i mezzi da usare per farvi perdere; e conosce l’ultimo mezzo che può adoperare e farvi usare: la lingua che sparla, la lingua che non si ferma e fa molto del male. L’amore è sempre il mezzo che vince ogni cosa. Ecco perché insisto a dirvi: ‘Amatevi!’ Lo ripeto: ‘Amatevi!’ anche se nel vostro cammino incontrate croci e spine. Accettate queste sofferenze e pene, offritele, e ne avrete la gioia di vivere nella gloria del Padre, perché sarete veri figli; di vivere nella gloria del Figlio, perché sarete veri fratelli; e di vivere nella gloria dello Spirito Santo, perché sarete veri amici di Dio, uno e trino, con me vera Madre».
«Mentre il Papa stava celebrando la Messa, si sente una grande confusione e voci che si elevano minacciose, avanzano verso l’altare, la polizia incomincia a sparare, grida, fuggi fuggi, il Papa viene colpito, il sangue arrossa l’abito talare bianco e si sente gridare: ‘È morto! È morto’»
«Quanta sofferenza nel vedere tanti morti nel cimitero Verano, casse in fila di due o tre una sopra l’altra a centinaia che attendevano di essere sepolte o messe dentro una tomba. Si pregava e invocava il Signore per la Vergine Maria, perché venissero in aiuto ai defunti. Sento una voce che dice: ‘Questo è segno che molti uomini, per colpa di uomini, morranno’»
«È un sogno, ma quel che ho visto mi ha fatto tremare. Il mondo coinvolto in una guerra atomica e la gente cadeva morta, le piante seccavano e gli animali come l’uomo. Desolazione, si gridava!»
«Mi porta in una località a me sconosciuta e mi trovo in una grande piazza; e lei mi fa vedere una cosa che ancora l’ho davanti agli occhi, viva, e mi addolora: ‘Guarda cosa fanno ai miei figli, a quelli che restano fedeli alla fede e alla Chiesa di mio Figlio, nella grande persecuzione per una vera purificazione!’ Io guardo e vedo molti sacerdoti con la loro talare, e religiosi e religiose con il saio e l’abito religioso di ogni forma e colore: tutti in fila, e degli aguzzini li spingono e trascinano uno alla volta su di un palco di legno. Li facevano inginocchiare e chiedevano loro: ‘Getta l’abito’. Alla risposta ‘No!’ gli prendevano la testa e gliela mettevano su un ceppo, e lì venivano decapitati dal boia che aveva una scure. Il sangue schizzava da per tutto e coloro che attendevano lo stesso martirio gridavano: ‘Queste sono le anime che gridano sotto l’altare di Dio!’ Gli assassini e coloro che assistevano a tale carneficina gridavano: ‘Evviva l’ateismo! Finalmente ci siamo liberati dagli abiti e dai voti che ci tenevano schiavi, facendoci credere all’esistenza di Dio; ed ecco che finalmente siamo liberi’».
Di qui l’accorato appello della Vergine:
«Questo io dico ai miei figli sacerdoti: vivendo da sacerdoti o religiosi avete rinunciato a vivere il mondo, pur stando nel mondo; avete rinunciato alla vita comoda e agiata, avete accettato una vita di rinunce e di sacrifici; avete promesso di vivere i consigli di Gesù, e lui è stato il primo a darvi il buon esempio di come viverli: così dovete viverli voi, come li ha vissuti mio Figlio nella perfezione della volontà del Padre, nella virtù religiosa, con l’aiuto della carità! Voi, figli miei, avete accettato e indossato la talare e l’abito religioso per distinguervi dal mondo: eppure vi fate distrarre da tante cose vane, inutili e futili, pensando molto poco a vivere l’esercizio della vita di perfezione, quella perfezione religiosa primitiva per la salvezza cooperatrice con Gesù, salvezza delle anime che attendono la luce e il sale da voi, consacrati!»
«Mi porta in una località a me sconosciuta e mi trovo in una grande piazza; e lei mi fa vedere una cosa che ancora l’ho davanti agli occhi, viva, e mi addolora: ‘Guarda cosa fanno ai miei figli, a quelli che restano fedeli alla fede e alla Chiesa di mio Figlio, nella grande persecuzione per una vera purificazione!’ Io guardo e vedo molti sacerdoti con la loro talare, e religiosi e religiose con il saio e l’abito religioso di ogni forma e colore: tutti in fila, e degli aguzzini li spingono e trascinano uno alla volta su di un palco di legno. Li facevano inginocchiare e chiedevano loro: ‘Getta l’abito’. Alla risposta ‘No!’ gli prendevano la testa e gliela mettevano su un ceppo, e lì venivano decapitati dal boia che aveva una scure. Il sangue schizzava da per tutto e coloro che attendevano lo stesso martirio gridavano: ‘Queste sono le anime che gridano sotto l’altare di Dio!’ Gli assassini e coloro che assistevano a tale carneficina gridavano: ‘Evviva l’ateismo! Finalmente ci siamo liberati dagli abiti e dai voti che ci tenevano schiavi, facendoci credere all’esistenza di Dio; ed ecco che finalmente siamo liberi’»
«Questo io dico ai miei figli sacerdoti: vivendo da sacerdoti o religiosi avete rinunciato a vivere il mondo, pur stando nel mondo; avete rinunciato alla vita comoda e agiata, avete accettato una vita di rinunce e di sacrifici; avete promesso di vivere i consigli di Gesù, e lui è stato il primo a darvi il buon esempio di come viverli: così dovete viverli voi, come li ha vissuti mio Figlio nella perfezione della volontà del Padre, nella virtù religiosa, con l’aiuto della carità! Voi, figli miei, avete accettato e indossato la talare e l’abito religioso per distinguervi dal mondo: eppure vi fate distrarre da tante cose vane, inutili e futili, pensando molto poco a vivere l’esercizio della vita di perfezione, quella perfezione religiosa primitiva per la salvezza cooperatrice con Gesù, salvezza delle anime che attendono la luce e il sale da voi, consacrati!»
«Voi state calpestando le mie pecore e le portate verso la perdizione! Io ve le diedi in consegna per guidarle, curarle e salvarle dai lupi rapaci vestiti da pecore, come già vi accennai nei miei discorsi! Perché non fate conoscere più la mia dottrina? Perché le mie pecorelle le portate dove sono erbe secche e cespugli mortali? Perché le abbeverate con acque malsane? Io sono venuto a portare una dottrina: la dottrina della salvezza, e non sono venuto a riunirvi come vi ho trovati, ma vi ho istruiti, vi ho convertiti, vi ho mandati a istruire per convertire, a coloro a cui la mia legge non era più la loro legge! Vi ho salvati per salvare tutto il mondo! Questa è l’eredità che vi diedi in consegna: l’eredità, la dottrina da trasmettere a ogni creatura, e non voi prendere da loro e lasciarli come si trovano, o approvando come sono e quello che sono, come sono! Se questa fosse la via giusta, be’... l’avrei già percorsa Io stesso e ve l’avrei indicata; e invece Io sono stato ucciso proprio perché la mia dottrina non era la loro dottrina, la mia verità non era la loro verità. Anzi: quando vi mandai a predicarla vi dissi che chiunque ascolta, chiunque crede, chiunque riceve la grazia mediante il battesimo e pratica questa mia dottrina che è una, pura, santa e unica, e ubbidisce a voi – questo vi dissi – allora sarà salvo! Questo lo ricordate, vero? Ma voi, cosa avete fatto? Avete chiuso la vostra bocca e chiuso le orecchie del mio gregge, cioè del mio popolo! Questo, perché voi non parlate al mio popolo e perché sia sordo e non senta neppure il mio richiamo! Avete chiusa la porta della mia Chiesa, il dolce Ovile da me fondato e a voi consegnato! L’avete chiusa per non entrarvi voi e non farci entrare il mio popolo! Avete chiuso il vostro e il loro cuore per non più amare!»