MaM
Messaggio del 25 maggio 1987:Cari figli! Invito ognuno di voi a cominciare a vivere nell' amore di Dio. Cari figli, voi siete pronti a commettere il peccato e a mettervi nelle mani di Satana, senza riflettere. Io invito ciascuno di voi a decidersi coscientemente per Dio e contro Satana. Io sono vostra Madre; perciò desidero condurvi tutti alla santità completa. Desidero che ognuno di voi sia felice qui sulla terra e che ognuno di voi sia con me in cielo. Questo è, cari figli, lo scopo della mia venuta qui e il mio desiderio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Vergine della Rivelazione (Tre Fontane) - Messaggi anno:1986

Messaggi del 9 gennaio 1986 di Bruno Cornacchiola

«Vi dico che realmente è così: la vostra situazione è drammatica, è deleteria per le anime! Seguite la Chiesa di mio Figlio, perché essa non perderà mai la forza della verità, della salvezza, anche se gli uomini cercano di demolirla e indebolirla della sua forza divina: non riusciranno, i caparbi!»

«Figli, ascoltate la Chiesa, autorità visibile, e con umile ubbidienza servitela nella verità! Contro di essa, Satana non può far nulla, perché è divina; ma contro le anime che vivono in essa può molto; anzi, presenterà il male sotto la veste morale, religiosa, politica e sociale! Verranno colpite le famiglie, specialmente trascinandole nell’indifferen tismo e nell’incredulità; oppure a una esagerata forma di pietà devozionale rasentante l’idolatria! Questo è il male dei tempi in cui voi vivete, figli miei cari al nostro Cuore! È il male dilagante di ogni male nel tempo passato riunito nel tempo presente sotto ogni forma! Voi avete la terribile responsabilità di scegliere: o Dio o il mondo con tutte le sue mire ingannatrici!»

«Figlio mio, ancora non ascoltano quello che ti dissi nel tempo passato! Io, per misericordia, chiamo tutti alla conversione, ma per giustizia devo lasciare la mano di mio Figlio: proprio perché si compia la giustizia! Miei cari figli: voi pensate soltanto all’esteriorità, al corpo fisico, e vi date soltanto alle opere corporali! Lo ripeto: pensate al corpo e a soddisfare i vostri sensi depravandoli allo spirito esteriore; non volete pensarci e dimenticate la spiritualità! Avanti, figli, alla vera rivoluzione: cambiare vita, convertirsi! Questo chiede Gesù mio Figlio! Dimostrate al mondo pagano ed eretico, dimostrate al mondo delle false libertà e falsi piaceri, di essere veri seguaci di mio Figlio! Siate veri cristiani, non soltanto nelle opere materiali o fisiche, che sono atti da elogiare, ma specialmente nella coscienza della verità della fede».

«Fate buona guardia, figli miei, perché Satana è lasciato libero per agire contro di voi e mettervi alla prova: specialmente nella fede, nella speranza e nella carità; perché lui, prima di precipitare nell’inferno dei tormenti, aveva con tutti gli angeli questi doni, ricevuti per grazia e non per merito; dovendo meritare, si sono ribellati ai piani di Dio Padre, rinnegando il Figlio Verbo del Padre, allontanando da essi l’azione dello Spirito Santo! Fate attenzione, figli miei, perché il nemico della grazia per la salvezza userà contro di voi ogni mezzo di persuasione! Certo, sono sempre mezzi permessi dalla misericordia di Dio: tali mezzi sono stati messi a sua disposizione per gli ultimi tempi, e sono mezzi tanto ideologici che teologici! Figli miei: la minaccia è grave! Il permissivismo distruttore esce da tutte e due le parti, tanto dall’oriente che dall’occidente, per estendersi in tutto il mondo con i suoi mali sotto ogni forma e specie, dilagando con la forza infernale per far cadere nell’inganno ogni spirito vivente sulla Terra!»

«Satana ha tutti i mezzi da usare per farvi perdere; e conosce l’ultimo mezzo che può adoperare e farvi usare: la lingua che sparla, la lingua che non si ferma e fa molto del male. L’amore è sempre il mezzo che vince ogni cosa. Ecco perché insisto a dirvi: ‘Amatevi!’ Lo ripeto: ‘Amatevi!’ anche se nel vostro cammino incontrate croci e spine. Accettate queste sofferenze e pene, offritele, e ne avrete la gioia di vivere nella gloria del Padre, perché sarete veri figli; di vivere nella gloria del Figlio, perché sarete veri fratelli; e di vivere nella gloria dello Spirito Santo, perché sarete veri amici di Dio, uno e trino, con me vera Madre».


Visione del 7 febbraio 1986 di Bruno Cornacchiola

«Mentre il Papa stava celebrando la Messa, si sente una grande confusione e voci che si elevano minacciose, avanzano verso l’altare, la polizia incomincia a sparare, grida, fuggi fuggi, il Papa viene colpito, il sangue arrossa l’abito talare bianco e si sente gridare: ‘È morto! È morto’»

Visione del 8 febbraio 1986 di Bruno Cornacchiola

«Quanta sofferenza nel vedere tanti morti nel cimitero Verano, casse in fila di due o tre una sopra l’altra a centinaia che attendevano di essere sepolte o messe dentro una tomba. Si pregava e invocava il Signore per la Vergine Maria, perché venissero in aiuto ai defunti. Sento una voce che dice: ‘Questo è segno che molti uomini, per colpa di uomini, morranno’»

Sogno del 3 giugno 1986 di Bruno Cornacchiola

«È un sogno, ma quel che ho visto mi ha fatto tremare. Il mondo coinvolto in una guerra atomica e la gente cadeva morta, le piante seccavano e gli animali come l’uomo. Desolazione, si gridava!»

Messaggio del 12 novembre 1986 di Bruno Cornacchiola

«Mi porta in una località a me sconosciuta e mi trovo in una grande piazza; e lei mi fa vedere una cosa che ancora l’ho davanti agli occhi, viva, e mi addolora: ‘Guarda cosa fanno ai miei figli, a quelli che restano fedeli alla fede e alla Chiesa di mio Figlio, nella grande persecuzione per una vera purificazione!’ Io guardo e vedo molti sacerdoti con la loro talare, e religiosi e religiose con il saio e l’abito religioso di ogni forma e colore: tutti in fila, e degli aguzzini li spingono e trascinano uno alla volta su di un palco di legno. Li facevano inginocchiare e chiedevano loro: ‘Getta l’abito’. Alla risposta ‘No!’ gli prendevano la testa e gliela mettevano su un ceppo, e lì venivano decapitati dal boia che aveva una scure. Il sangue schizzava da per tutto e coloro che attendevano lo stesso martirio gridavano: ‘Queste sono le anime che gridano sotto l’altare di Dio!’ Gli assassini e coloro che assistevano a tale carneficina gridavano: ‘Evviva l’ateismo! Finalmente ci siamo liberati dagli abiti e dai voti che ci tenevano schiavi, facendoci credere all’esistenza di Dio; ed ecco che finalmente siamo liberi’».

Di qui l’accorato appello della Vergine:

«Questo io dico ai miei figli sacerdoti: vivendo da sacerdoti o religiosi avete rinunciato a vivere il mondo, pur stando nel mondo; avete rinunciato alla vita comoda e agiata, avete accettato una vita di rinunce e di sacrifici; avete promesso di vivere i consigli di Gesù, e lui è stato il primo a darvi il buon esempio di come viverli: così dovete viverli voi, come li ha vissuti mio Figlio nella perfezione della volontà del Padre, nella virtù religiosa, con l’aiuto della carità! Voi, figli miei, avete accettato e indossato la talare e l’abito religioso per distinguervi dal mondo: eppure vi fate distrarre da tante cose vane, inutili e futili, pensando molto poco a vivere l’esercizio della vita di perfezione, quella perfezione religiosa primitiva per la salvezza cooperatrice con Gesù, salvezza delle anime che attendono la luce e il sale da voi, consacrati!»

Messaggio del 12 novembre 1986 di Bruno Cornacchiola

«Mi porta in una località a me sconosciuta e mi trovo in una grande piazza; e lei mi fa vedere una cosa che ancora l’ho davanti agli occhi, viva, e mi addolora: ‘Guarda cosa fanno ai miei figli, a quelli che restano fedeli alla fede e alla Chiesa di mio Figlio, nella grande persecuzione per una vera purificazione!’ Io guardo e vedo molti sacerdoti con la loro talare, e religiosi e religiose con il saio e l’abito religioso di ogni forma e colore: tutti in fila, e degli aguzzini li spingono e trascinano uno alla volta su di un palco di legno. Li facevano inginocchiare e chiedevano loro: ‘Getta l’abito’. Alla risposta ‘No!’ gli prendevano la testa e gliela mettevano su un ceppo, e lì venivano decapitati dal boia che aveva una scure. Il sangue schizzava da per tutto e coloro che attendevano lo stesso martirio gridavano: ‘Queste sono le anime che gridano sotto l’altare di Dio!’ Gli assassini e coloro che assistevano a tale carneficina gridavano: ‘Evviva l’ateismo! Finalmente ci siamo liberati dagli abiti e dai voti che ci tenevano schiavi, facendoci credere all’esistenza di Dio; ed ecco che finalmente siamo liberi’»

«Questo io dico ai miei figli sacerdoti: vivendo da sacerdoti o religiosi avete rinunciato a vivere il mondo, pur stando nel mondo; avete rinunciato alla vita comoda e agiata, avete accettato una vita di rinunce e di sacrifici; avete promesso di vivere i consigli di Gesù, e lui è stato il primo a darvi il buon esempio di come viverli: così dovete viverli voi, come li ha vissuti mio Figlio nella perfezione della volontà del Padre, nella virtù religiosa, con l’aiuto della carità! Voi, figli miei, avete accettato e indossato la talare e l’abito religioso per distinguervi dal mondo: eppure vi fate distrarre da tante cose vane, inutili e futili, pensando molto poco a vivere l’esercizio della vita di perfezione, quella perfezione religiosa primitiva per la salvezza cooperatrice con Gesù, salvezza delle anime che attendono la luce e il sale da voi, consacrati!»