MaM
Messaggio del 25 dicembre 2019:Cari figli! Vi porto mio Figlio Gesù perché vi benedica e vi riveli il Suo amore che viene dai cieli. Il vostro cuore brama la pace che diminuisce sempre più sulla terra. Per questo gli uomini sono lontani da Dio, le anime sono ammalate e vanno verso la morte spirituale. Sono con voi, figlioli, per guidarvi su questo cammino di salvezza al quale Dio vi chiama. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Camilla Bravi

1 giugno 1950.

Atto di fede, speranza, abbandono e amore in Gesù e Maria Santissima nel mio cuore, e in tutti i cuori e nel creato.

Canto incessante d'amore a Gesù e Maria Santissima.

- O Gesù, o Maria Santissima, desidero morire d'amore per Voi. Protesto di voler vivere un atto continuo e incessante d'amore, di fede, speranza, confidenza e abbandono. Desidero vivere d'amore per tutte le vostre creature che sono e saranno, sino alla consumazione dei secoli. Desidero amarvi per tutti, o Gesù, o Maria, col mio canto continuo d’Amore, e darvi l'amore e l'onore che Voi meritate e che tanti Vi rifiutano, perché ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Novembre 1950.

Gesù mi attrasse nello splendore che usciva dal suo Corpo e, stringendomi a Sé con tenerezza infinita, mi disse: «Mi piace tanto il tuo canto di amore. Per te bastava la formula dell'atto d'amore, perché l'amore comprende la fede, la speranza, tutto. Ma siccome tu desideri viverlo e continuarlo in tutti i cuori, specialmente in coloro che non mi conoscono, non mi amano o mi odiano, mi piace la formula che hai scritto. Così tu canti l'amore in tutti e mi preghi per tutti: fede, speranza, abbandono, amore, luce, forza, dolcezza, perdono, clemenza, salvezza».

«Hai fatto bene a scrivere "abbandono" perché l'abbandono è speranza e confidenza spinte all'eroismo. L'anima giunta alla prova deve sperare contro ogni speranza anche se, per un'ipotesi, si vedesse da Me abbandonata e respinta. L'anima che ha il vero abbandono si fida di Me; sa che Io l'amo e non permetterei una prova che lei non possa sopportare e le fosse dannosa. Ella crede al mio Amore per lei, e spera in Me, s'abbandona al mio Amore contro ogni speranza, anche nei casi più disperati».

«Il tuo canto nei cuori, che mi prega per tutti e mi ama per tutti, consola il mio Cuore e mi porta tante anime. E il tuo desiderio di amarmi per tutti e pregarmi per tutti, è come un'eco che dal tuo cuore si ripercuote nei cuori. Io sento l'eco della tua preghiera e del tuo amore in tutti i cuori, e l'ascolto, e tu mi salvi le anime. Attraverso le tue pene e il dolore fisico, morale e spirituale, continuo in te la mia passione dolorosa, continuo a vivere in te il mio Sitio (ho sete) d'amore, la mia sete di anime che mi ha fatto esclamare sulla croce: Sitio. Io purificherò il tuo canto d'amore e lo porterò alla perfezione ch'Io voglio da te e lo immergerò continuamente nella fiamma unica del mio Amore vivente in Maria Santissima».

«Non temere per la tua debolezza. Tu credi al mio Amore infinito e onnipotente e Io ti farò santa malgrado la tua miseria. Ricordati che il tuo canto d'amore continua in te, anche nelle tenebre e nelle aridità, sempre, anche se non l'avverti. Esso ti purifica continuamente e supplisce a tutto. Non caricarti di tante preghiere. Esso continua sempre, molto più quando preghi con la tua formula breve che racchiude tutti i tuoi desideri: "Gesù, Maria, vi amo. Io continuo il mio canto d'amore in tutti i cuori; accrescete il mio amore e salvate le anime"».

1 novembre 1950.

Oggi, proclamazione del dogma dell'Assunzione di Maria in Cielo col suo corpo glorioso, la Madonna mi fece partecipe della sua gioia. Ascoltavo la cerimonia dell'Assunzione alla radio. Mentre mi sentivo contenta della gloria della Vergine, ero triste perché pur avendo accettato con gioia fin dal primo anno della conversione (1925) di essere vittima per affrettare il dogma dell'Assunzione, mi vedevo tanto misera e mi sembrava che in tutti questi 25 anni avrei dovuto fare molto di più, benché avessi sofferto tutto volentieri. La Madonna, stringendomi al Cuore, mi ripeteva: «Grazie di tutto ciò che hai fatto per me».

Gesù mi disse: «Non essere triste perché ti vedi povera e disadorna. Immergi le tue preghiere, azioni e sofferenze di questi tuoi 25 anni nei nostri Cuori. Essi si perdono come una goccia d'acqua nell'oceano del nostro Amore e dei nostri meriti infiniti. Se tu volessi ritirare la tua goccia, sarebbe impossibile, non la ritroveresti perché è stata assorbita dall'oceano del nostro Amore, e non può più separarsi da esso. A te è rimasto così l'oceano dei nostri meriti infiniti. Sei contenta così? Sia dunque solo gioia e letizia quest'oggi nel tuo cuore. La Vergine ti ricompenserà di ciò che hai sofferto per suo amore: te ne accorgerai più tardi. È l'ora ch'Ella sfoggia di più il suo Amore, e questo avvenimento del dogma porterà al mondo grazie ignorate che la società solo più tardi comprenderà. E ora dammi tutti i peccati della tua vita, perché in questo giorno così bello voglio bruciarli nel nostro Amore e con essi cancellare anche la pena dovuta ad essi, come se tu fossi appena battezzata e Io ti concedessi l'indulgenza plenaria».

Quando il Papa, impartendo la benedizione apostolica disse che potevano lucrare l'indulgenza plenaria anche coloro che assistevano alla cerimonia per radio, mi sentii commossa e piansi d'amore e di gratitudine, sentendo nelle parole del Papa le parole di Gesù al mio cuore, fugando il dubbio che non fosse Gesù a rendermi bella e perdonarmi con l'indulgenza plenaria, dubbio che mi aveva preso mentre Gesù mi parlava del perdono di tutti i miei peccati, credendo che fossero parole di mia fantasia. La Vergine tutta splendore aveva le braccia spalancate, protese verso terra, e dalle sue mani uscivano raggi, come i raggi del sole, e mi disse che significavano le grazie ch'Ella avrebbe versato sul mondo. E poi continuò: «Non credere che ora sia finito il tuo stato di vittima a mio riguardo. No. Tu continui ad essere vittima affinché io sia conosciuta e amata non solo nel mondo cattolico, ma da tutto il mondo, anche dagli eretici, scismatici, protestanti, ortodossi e infedeli, perché venga il trionfo mio e di Gesù in tutto il mondo e si faccia un solo ovile e un solo Pastore».

Rinnovai per le mani di Maria i miei voti, quello di vittima e quello di schiava d'amore di Gesù e Maria.

Novembre 1950

La Madonna, stringendomi a Sé, mi disse: «Quando, dopo il flagello, verrà sulla terra il trionfo nella mia Chiesa, allora quelli che resteranno ameranno Me e mio Figlio veramente, perché allora regnerà la pace, l'amore di Dio nei cuori e nella società, e si ameranno anche tra di loro come i primi cristiani».

Le chiesi: «Ma verrà proprio il flagello universale?». Ed Ella: «Sì, ma sarà mitigato, per Me e per le anime buone, e per Gesù Eucaristia; e anche nel castigo si perderanno i figli di Satana, quelli che hanno il cuore indurito, perché Dio non dimentica, neppure nel castigo, di essere Padre, e si perderanno quelli che lo vogliono».

Natale 1950. Anno Santo.

Mentre pregavo la Vergine di perdonarmi le mie infedeltà, di rivestirmi dei suoi meriti e di amare Lei Gesù Bambino per me, Ella mi disse: «Ti bacio sulla fronte per purificare i tuoi pensieri e desideri, sulla bocca per purificare tutte le tue parole, sul cuore per purificare tutti i tuoi affetti». E mi baciò. Poi invitò gli Angeli del Natale e santa Teresina, san Giuseppe, tutti i Santi ai quali io ho particolare devozione, i miei due defunti Direttori spirituali (mons. Rossi e mons. Boni), e soggiunse: «Oggi, Natale, giorno di festa, Io e Gesù rompiamo l'aridità in cui ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

7 marzo 1951.

Gesù nella Comunione lavò l'anima mia nel Sangue che sgorgava dalla ferita del suo Cuore, dicendomi: «Offrimi come sempre tutte le tue pene fisiche, morali e spirituali, particolarmente per la mia Chiesa e il suo trionfo. Essa è perseguitata e oltraggiata nei miei Sacerdoti e nei fedeli che sono in catene per mio amore e subiscono persecuzioni e martirio per Essa. I miei nemici, il Comunismo, sfogano il loro livore su questi miei cari, straziandoli nella carne, nel cuore, nello spirito e nell'onore».

«E come se ciò non bastasse, come lupi rapaci seminano l'errore, l'odio, la menzogna per cercare di distruggerla, e calunniano, odiano, vorrebbero distruggere anche il Papa, se lo potessero. E Io che sono la Vita della mia Chiesa, soffro misticamente tutto ciò che Essa soffre nel mio Vicario, nei miei Sacerdoti e nei miei fedeli. E soffro anche per quei sacerdoti che mi tradiscono e mi vendono come Giuda il traditore, e per quelli che non sono più all'altezza della loro vocazione. Ti ho voluto, e ti voglio, vittima in modo particolare per la santificazione del Sacerdozio. Ti voglio vittima anche per il trionfo della mia Chiesa».

«Tu nella mia Chiesa, con Me e la Vergine, devi essere l'Amore. Prega, soffri, affinché i Sacerdoti siano santi. Amando Essa ed Essi, tu ami Me, e ami la Madonna. Per questo t'ho voluto vittima e t'ho ispirato il tuo canto d'amore in tutti i cuori. Così sei anche nel cuore dei miei Sacerdoti e ami e preghi per tutti loro. Bevi questo Sangue che sgorga dal mio Cuore e offrilo continuamente per i miei Sacerdoti, e anche per i nemici della mia Chiesa, che sono i nemici miei».

Gesù mi stimola sempre a pregare e offrire le mie sofferenze in modo particolare per loro, i Sacerdoti. E quando piango e chiedo grazia e salvezza per i miei cari parenti che s'allontanano da Lui, Egli mi dice: «Se tu soffri tanto perché i tuoi s'allontanano da Me, pensa che cosa soffre il mio Cuore quando i miei Sacerdoti s'allontanano da Me o mi dimenticano o mi tradiscono. La pena che soffri per i tuoi, offrila a Me per i miei Sacerdoti, e Io, come ti ho promesso, salverò i tuoi. Ricordati sempre, che ciò che è mio è anche tuo, e ciò che è tuo è anche mio». E tante volte Gesù mi comunica il suo dolore. E io, quando prego e parlo a lui dei Sacerdoti, li chiamo come vuole Gesù, cioè, i nostri «carissimi Sacerdoti», mentre quando parlo e prego per i miei parenti li chiamo i nostri «cari».

25 marzo 1951. Mercoledì Santo.

Nella Comunione spirituale, e mentre seguivo in spirito la Messa, Gesù mi lavava nel suo Sangue e mi istruiva con le sue ispirazioni, o voce interiore. E così parlava al mio cuore:

«Oggi, mercoledì santo, fui scomunicato dalle Chiese delle Sinagoghe, dai Sommi Pontefici di allora. Tutti avevano il diritto di prendermi e consegnarmi nelle loro mani, perché dopo lo strepitoso miracolo della risurrezione del mio amico Lazzaro, vedendo che tutto il popolo mi seguiva, avevano decretato di farmi morire. Lascia che oggi Io mi comunichi a te. Ciò che m'ha fatto soffrire di più nella mia passione, è stato l'abbandono ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

15 aprile 1951.

Gesù nella Comunione eucaristica mi avvolse nella luce d'amore che usciva come un gran sole dal suo Cuore; e come tanti raggi che uscivano dalle ferite delle sue Mani. Allargò le braccia dicendomi: «Vedi questi raggi delle mie Mani? È la luce del mio Amore che Io verso nel cuore di questi peccatori che ti stanno tanto a cuore, e che tu hai portato in ispirito, con il tuo desiderio, ai miei Piedi perché Io versassi su di essi il mio Amore, specialmente su Mons. C., su quei due sacerdoti (si allude a casi scandalosi dell’epoca), sul tuo nipote, ecc.».

«La ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

20 agosto 1951.

Sto leggendo la vita di suor Consolata. Vi trovo tante cose e istruzioni che, se l'avessi letta qualche anno prima, oggi avrei pensato che il mio canto d'amore e altre frasi e istruzioni di Gesù a mio riguardo, le avrei prese da suor Consolata, tanto sono identiche o si rassomigliano alle mie.

Gesù mi istruì così con le sue ispirazioni: «Uno che si espone al sole lo riceve in pieno. Se invece di una sola persona, fossero due che si esponessero al sole, lo riceverebbero in pieno tutte e due, e il sole donerebbe a entrambe la medesima forza di luce ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

22 agosto 1951 . Festa del Cuore di Maria.

Durante la Comunione, Gesù mi mostrò il suo Cuore aperto, tutto raggiante di luce. Nel centro, tra le fiamme del suo splendore, era immerso il Cuore di Maria. Gesù mi disse: «Il Cuore di Maria è immerso e assorbito nelle fiamme del mio Amore, perché Io vivo realmente in esso con il mio infinito Amore; e questo mio Amore è la vita del suo Cuore. Come in Dio vi sono tre Persone in una sola natura, così in Noi vi sono due Cuori in un'unica fiamma d'Amore, perché il Cuore di Maria vive del mio Amore».

«Come il mio Cuore umano, formato nel Seno Verginale di Maria con il suo Sangue Immacolato, è veramente Cuore Divino per l'unione sostanziale dell'Umanità con il Verbo, così il Cuore di Maria, per le sue relazioni intime con la Santissima Trinità nel connubio d'Amore dello Spirito Santo che la fecondò, e per l'Amore del Mio Cuore vivente nel suo, è diventato per grazia veramente "Cuore divino". Perché nel Cuore di Maria vi è un unico Amore, l'Amore di Dio; una sola volontà, la volontà di Dio; una sola potenza, sapienza e bontà, quelle del mio Cuore; perché Io, Gesù suo Figlio, vivendo in Lei, le dono tutte le ricchezze del mio Cuore divino, cosicché il Cuore di Maria è diventato, per grazia, ciò che il Mio è per natura».

«Volendo Iddio elevarla alla dignità di Madre del Figlio suo, non solo le donò il suo Sostanziale Amore che la rese feconda, ma le donò anche la vita, l'Amore e le ricchezze del mio Cuore, perché potesse amare Dio con la pienezza dell'Amore stesso di Dio».

Poi Gesù continuò: «Ora la Madonna ti mostrerà il suo Cuore Immacolato».

Allora vidi il Cuore di Maria immerso nelle fiamme d'amore e nello splendore del Cuore aperto di Gesù, come Egli stesso me l'aveva mostrato. Dal Cuore di Maria, usciva la medesima sfolgorante e radiosa luce che si posò su di me, mi attrasse e mi assorbì in Lei. Mi trovai nel mezzo del Cuore di Maria, immerso nel centro del Cuore di Gesù aperto.

La Vergine mi disse: «Vedi che il mio Cuore è come te l'ha mostrato Gesù? Due Cuori uniti in un solo vincolo d'Amore che non si possono separare, ma formano un solo Cuore».

Ad un tratto il Cuore di Gesù si chiuse, ed io mi trovai rinchiusa nei loro due Cuori, in un solo Cuore.

Poi la Vergine continuò: «Vedi che è proprio come t'ha detto Gesù? Quando sei nel mio Cuore, sei anche nel suo Cuore; e quando sei nel suo Cuore, sei anche nel mio Cuore. L'Amore infinito e le ricchezze del Cuore di Gesù, sono anche l'Amore e le ricchezze del mio Cuore».

«Se ti fidi del nostro Amore, ti concederemo la grazia che t'abbiamo promesso, l'umiltà di cuore nel grado che tu la desideri, cioè d'amare il disprezzo e l'umiliazione, e di vedere in tutte le creature e negli eventi, gli strumenti per purificarti. Cerca d'essere perseverante nella preghiera e nell'unione con Noi. Così ti sarà concessa la forza per la lotta. Sarà lotta per tutta la vita, ma se sarai perseverante nella preghiera, in punto di morte ti rivestiremo dei sentimenti d'umiltà del nostro Cuore. La preghiera d'unione in Noi ti donerà sempre più Amore e confidenza, abbandono e fede nel nostro Amore. Vivere nel mio bell'interno, vuol dire vivere la vita del Cuore di Gesù mio Figlio. Ecco perché Egli t'ha donato la devozione al mio Cuore Immacolato: perché io formi Gesù in te».

«Vedi quanto t'amiamo? Coraggio e fede nel nostro Amore onnipotente, perché verrà il giorno della prova e della bufera, e non udirai più la nostra voce, non ci sentirai più; e il demonio farà di tutto per riaverti e ingannarti, ma Noi ti concederemo sempre più fede e abbandono, e ti salveremo. Te lo prometto, ed egli sarà da Noi scornato e non potrà nuocerti». Pregai la Vergine di concedermi la perseveranza e la ringraziai di cuore.