Dio m'ha fatto presentire la morte d'una mia nipote di 18 anni. Ha voluto che pregassi tanto per lei, facendomi presentire che l'avrebbe portata via perché era in pericolo la sua purezza. Infatti, in due giorni, me la portò via con una buona morte, assistita dai santi Sacramenti. Oh, quanti dolori e disgrazie entrano nella divina Provvidenza per il bene dell'anima nostra! Solo in cielo vedremo bene e comprenderemo il perché di tante cose.
M'ero preparata alla Comunione pregando la Vergine che mi ottenesse da Gesù la grazia di morire, perché mi vedevo tanto vuota di virtù, tanto buona a nulla, incapace di migliorare malgrado lo sforzo e la preghiera, incapace di farmi santa.
E mentre adoravo Gesù nel mio cuore, vidi accanto a Lui la Vergine, dalle cui mani uscivano raggi di sole, i quali significavano le grazie che Ella dona. Ella posò lo sguardo su di me, avvolgendomi nello splendore dei suoi raggi, e udii queste ispirazioni: «Non morire, ma vivi per continuare la lotta e lo sforzo. Ti lasci prendere dalla tristezza, perché non vedi un po' di miglioramento in te. Questa sfiducia in te è buona, purché non entri l'avvilimento, altrimenti è una tattica sottile del demonio».
«Abbandonati sempre in Noi e non lasciare mai entrare in te l'avvilimento. Il demonio adopera quest'arma per abbatterti. Non vedi che ogni tanto ritorna ad assalirti con tattica diversa? Appena senti che sta per affiorare l'avvilimento, fa' atti d'amore. Ti rattristi perché non vedi in te le virtù, specialmente la carità e l'umiltà. Pratica la mortificazione interna ed esterna facendo lotta ai discorsi e pensieri inutili, e giungerai più presto all'unione, all'unità».
«Fa' ora il proponimento di non avvilirti mai; non guardare nella tua anima quando ciò può avvilirti, ma tieni sempre il tuo sguardo rivolto a Noi e fidati di Noi che ti amiamo tanto. Ti aspetta la prova che deve purificarti. In questa procella, tu sarai come una persona cieca, muta e sorda. Non vedrai alcun bene in te, e ti sembrerà di non aver più fede e d'aver perduto il nostro Amore. È la prova che deve far morire il tuo io».
«Il vento della prova sarà come quello del deserto, freddo nella notte tenebrosa, e smorzerà in te ogni fervore e sensualità; caldo focoso come quello del giorno e a poco a poco brucerà i tuoi difetti facendoti morire a te stessa. L'uragano cercherà di travolgerti, ma Io e Gesù guideremo la navicella della tua anima, anche se tu non Ci sentirai, e ti porteremo all'unione completa. Coraggio, prega sempre e abbandonati in Noi. Con lotta costante, ma non aspra, continua sempre il tuo canto d'amore anche se non senti più fervore. Vedi, ti amo tanto. Oggi ti ho istruita e consolata perché ne avevi proprio bisogno».
Passai questo mese raccolta in Maria e cercai di essere più mortificata. Incominciai con Lei la novena allo Spirito Santo, pregandola di ottenermi dal suo Sposo d'Amore i doni di cui ho bisogno per continuare la lotta. Durante la novena, sebbene non udissi le voci interiori, udii le ispirazioni di Maria e dello Spirito Santo.
La Vergine mi fece comprendere che la grazia che ottiene le virtù, è la docilità alla voce dello Spirito Santo, e ch'io pregassi sempre Lei e il suo Sposo per ottenerla. Essi me l'avrebbero concessa, perché è la più necessaria per giungere alla santità. Mi fece
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