“I risultati delle indagini medico-scientifiche che operammo sui veggenti di Medjugorje ci hanno portato ad escludere la patologia o la simulazione e dunque un’eventuale truffa. Se si tratti di manifestazioni del divino non spetta a noi, ma noi possiamo certificare che non si trattò di allucinazioni né di simulazioni”. Il professor Luigi Frigerio arrivò per la prima volta a Medjugorje nel 1982 per accompagnare una paziente guarita da un tumore all’osso sacro. Le apparizioni erano iniziate da un anno appena, ma la fama di quel posto così sperduto dove si diceva che apparisse la Gospa, si era già iniziata a diffondere in Italia. Frigerio conobbe la realtà del paesino della Bosnia e venne incaricato dal vescovo di Spalato di avviare un’indagine medico scientifica sui sei ragazzini che asserivano di vedere e parlare con la Madonna. Oggi, 36 anni dopo, nel pieno della diatriba su Medjugorje sì o no, che sta animando il dibattitto cattolico dopo le esternazioni di Papa Francesco, torna a riparlare di quell’attività di indagine che venne consegnata immediatamente alla Congregazione per la Dottrina della Fede direttamente nelle mani del cardinal Ratzinger. Per confermare che non ci fu truffa e che le analisi vennero fatte nel 1985, dunque già in quella che, secondo la commissione Ruini, sarebbe la seconda fase delle apparizioni, quella più “problematica”. Ma soprattutto per ricordare che quegli studi non sono mai stati confutati da nessuno. Dopo anni di silenzio, Frigerio ha deciso di raccontare alla Nuova BQ come andò l’indagine sui veggenti.
Non è la prima volta che sento su Medjugorje un’opinione simile a quella espressa dal Papa in aereo. Per la precisione, è la seconda. La prima volta l’avevo sentita da una persona che stimo moltissimo, e che è piuttosto esperta di manifestazioni del preternaturale.
Attraverso i media, grande diffusione e risonanza hanno avuto queste parole che Papa Francesco ha pronunziato sull’aereo mentre rientrava in Vaticano da Fatima proprio il 13 maggio u.s ....
Perde la mamma che è solo una bambina e quando ha 19 anni muore anche il papà. Ornella ha il cuore pieno di rabbia. Qualcosa inizia a cambiare al Festival dei Giovani a Medjugorje: "Madre Elvira diceva di perdonare la nostra storia familiare, di fare pace con il nostro passato".
La piccola Chiara ha un cancro diffuso. E’ arrivata a gennaio dall’America con suo padre, la nonna e la madrina e degli amici, perché la famiglia desiderava implorare la Madonna per lei.
Certo, un esorcista come P. Candido, abituato da 36 anni a parlare con i demoni, e con una profonda e sicura base teologica e scritturistica, è bene in grado di ipotizzare temi su cui la teologia del passato ha preferito dire "non sappiamo", quali il peccato degli angeli ribelli. Eppure tutto ciò che Dio ha creato segue un disegno unitario, per cui ogni parte influisce sul tutto e ogni ombra getta una ripercussione di oscurità su tutto il resto.
La nostra intervista esclusiva alla cantante Lidia Schillaci che ci ha raccontato del suo percorso umano, artistico e di fede. "Per me la musica è un dono di Dio".
Qualche anno fa, Damià è stato ordinato diacono dopo 15 anni di avvocatura. La preghiera e la musica nel gruppo Regina della Pace lo hanno aiutato a scoprire la sua nuova strada.
Recentemente sister Briege McKenna, ci ha rallegrato con la sua presenza. Si tratta di quella suora che con il Padre Kevin Scallon percorre il mondo intero per fare amare Gesù-Eucarestia ed esercitare il suo dono di guarigione. Anche il Padre Kevin ha da raccontarci …
Anche il demonio è una creatura di Dio. Non si può parlare di lui e degli esorcismi senza premettere, almeno in forma schematica, qualche concetto base sul piano di Dio nella creazione. Non diremo certo nulla di nuovo, ma forse apriremo a qualche lettore prospettive nuove.
Il cardinale Gerhard Müller si è recato in Polonia il 19 aprile per una conferenza organizzata per celebrare il 90esimo compleanno del papa emerito Benedetto XVI. La conferenza si è concentrata sul seguente tema: “Il concetto dello Stato nell’insegnamento del cardinale Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”. Ho incontrato il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede nella sede della Conferenza episcopale polacca, dove l’ospite dal Vaticano ha risposto a cinque domande esclusivamente per i lettori di Aleteia.
«Signore e Signori, buongiorno. All’inizio devo dare qualche spiegazione e qualche giustificazione. Il quadro della mia missione è stato definito dalla Santa Sede: si tratta, come abbiamo appena sentito, di esaminare lo stato della pastorale dei pellegrini a Medjugorje. Questa è la mia prima visita a Medjugorje: sono arrivato senza conoscere la situazione sul posto, ma sapendo al contempo che si trattava di un luogo di pellegrinaggio a livello internazionale. Mi servo della lingua francese, perché essa è stata per molto tempo, e rimane ancora, una lingua diplomatica.