14.08.2012 Padre Livio intervista il veggente Ivan
Il recarsi a Medjugorje è per molti ricerca di un miracolo, di un'apparizione, di un messaggio particolare. Neppure i teologi vengono risparmiati dall'interrogativo della curiosità dei fedeli di sapere se là avvenga qualcosa di particolare. Forse più di altri, i teologi in luoghi del genere "lottano" dentro di loro con la conoscenza, con la disciplina, con l'obbedienza alla Gerarchia, con la loro vita personale e con Dio, che, anche quando tace, dice molto. Molti mi hanno domandato cosa penso delle apparizioni di Medjugorje.
Un sussidio per la preparazione al sacramento della riconciliazione Centro Missionario P. De Foucauld Cuneo
Soffriva di attacchi di panico quando la carriera andava bene. Una sofferenza che però non gli ha impedito di domandare la guarigione: fisica e spirituale. Poi la telefonata di suo padre e l'invito ad andare a Lourdes con i suoi genitori. rnLì accade qualcosa: è il nuovo inizio. Come Giacomo Celentano racconta nel suo libro. Un nuovo inizio che l'ha portato anche a Medjugorje e gli ha fatto scoprire la bellezza dell'amore. E la protezione della Madonna.
Medjugorje è il luogo più santo del mondo. Se l'osservazione teologica non è un orientamento introverso, agglomerato senza via d'uscita nelle strettoie del razionalismo teorico, allora lo sguardo verso Medjugorje non può che essere contraddistinto dalla meraviglia e dal ringraziamento.
Medjugorje: la speranza. La speranza che lassù Qualcuno ci ama. La speranza che non siamo soli. La speranza che ci sia un Padre ed una Madre ad attenderci a braccia aperte.
Dopo tanto tempo che frequento Medjugorje devo convenire che per tanti è proprio un punto interrogativo. Lo è per la Chiesa, lo è per tanti Vescovi e Sacerdoti, lo è per tanti Cristiani, che si pongono tante domande su queste “presunte” apparizioni. rnrnNon so quale sarà la risposta della Chiesa in merito e piú che mai mi attengo al Decreto di Urbano VIII! rnrnMa dentro di me sento che questo nome (Medjugorje) mi interpella e mi impegna. Dopo i primi entusiasmi, è facile cadere nella routine del quotidiano, del già visto, del già sperimentato. A volte si rischia di sentirsi Medjugorjani navigati, ai quali la Regina della Pace continua a rivolgere i suoi appelli, chiamandoci tutti “Cari figli!” Ma se mi metto a nudo davanti a Dio, sono tanti gli interrogativi che mi sorgono.
“Medjugorje come luogo sull’altra sponda del Giordano, dove io pongo la domanda: “che cosa devo io cambiare?”
Giuseppe e Liliana Mengoti, una coppia di coniugi dall'Italia, sono giunti a piedi a Medjugorje. Vivono sul lago di Como presso Lugano, vicino al confine con la Svizzera, e questa per loro è la prima visita a Medjugorje.
Paul Dahdah, Arcivescovo della Chiesa Latina e Vicario Apostolico dei Cattolici Latini in Libano, è stato a Medjugorje. Egli ha parlato della vita di fede in Libano, dei frutti della visita del Papa in Libano, di Medjugorje e dell'Anno della Fede per Radio "Mir" Medjugorje.
Jean Azar viene dal Libano. E' stato per la prima volta a Medjugorje nel 2002. Allora stava attraversando un periodo molto difficile della sua vita. Aveva tentato diverse volte il suicidio e a Medjugorje ha ricevuto la grazia di guarire.
Stephane Galbert viene da Martinique. Questa è per lui la prima venuta a Medjugorje.