MaM
Messaggio del 25 ottobre 1985: Soffro molto per i non credenti. Anche loro sono figli miei! Non sanno quale tremendo destino li aspetta! Tutto quello che vi ho confidato si realizzerà. Anche gli ammonimenti al mondo si verificheranno. Però non dovete pensare per questo che Dio abbia un cuore duro. Guardatevi attorno e vi renderete conto di quanto siano immersi nel peccato gli uomini di oggi. E così non direte più che Dio ha un cuore duro. Piuttosto, voi dovreste pregare di più per i non credenti e per i peccatori.

Articoli

La veggente Marija Pavlovic Lunetti a Radio Maria (agosto 2013)

Cari figli! Anche oggi l’Altissimo mi dona la grazia di essere con voi e di guidarvi verso la conversione. Giorno dopo giorno Io semino e vi invito alla conversione perché siate preghiera, pace, amore e grano che morendo genera il centuplo. Non desidero che voi, cari figli, abbiate a pentirvi per tutto ciò che potevate fare e che non avete voluto. Perciò, figlioli, di nuovo con entusiasmo dite: “ Desidero essere segno per gli altri”. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

La Madonna è qui assieme a noi: Migliaia di fedeli per la veggente

Corridonia, mega raduno di preghiera con Vicka Ivankovic di Chiara Sentimenti

La scrittrice spagnola María Vallejo-Nágera, una delle più quotate scrittrici contemporanee, racconta la sua profonda e radicale conversione avvenuta a Medjugorje.

Buongiorno a tutti. Mi chiamo Maria Vallejo-Nágera sono spagnola e sono un’autrice di novelle. rnrnVi vorrei raccontare questa piccola storia della mia vita che è cambiata completamente quando sono andata per la prima volta in quel paesino chiamato Medjugorje, nel cuore della Bosnia Erzegovina, nel 1999. rn

Intervista all’esorcista padre Cesar Truqui: Il diavolo esiste e bisogna parlarne. Oggi si diffonde attraverso ideologie, individualismo e relativismo

Intervista all’esorcista padre Cesar Truqui: «Il diavolo separa sempre e contrappone un Gesù buonista a una Chiesa cattiva, che non lascerebbe all’uomo la libertà di fare ciò che vuole»

Un caso di possessione: I due fratelli Teobaldo e Josef Burner Illfurt, Alsazia, 1864-1869

Le vicende dei due fratelli Burner hanno avuto un’abbondante documentazione contemporanea firmata dalle persone più vicine ai due piccoli pazienti, testimoni oculari e in parte protagonisti delle vicende stesse, che ci hanno lasciato, indipendentemente l’uno dall’altro, una testimonianza dettagliata di quanto avevano veduto e constatato.

Da qui comincia la lotta al demonio secondo padre Amorth

La lotta alla malvagità inizia in famiglia, e il motivo per cui al giorno d'oggi tanti diventano malvagi è spesso da ritrovare nel fatto che molti giovani “vivono senza la coscienza della sacralità di essere figli, e quindi padri e madri”.

Madre Elvira Petrozzi, la suora che salva i drogati con il rosario

“Sono una donna appassionata: dalla scopa alle pentole, dal fratello povero alla cappella. Sono una donna di strada non da tavolino” che non ha mai pensato “di imparare a leggere e a studiare per poter insegnare all'altro, per 'fare' la carità. La carità è la mia vita, è il dono di me stessa, il dono della mia gioia per un sì a Dio sempre più vero e appassionato”. Si descrive così con parole di grande semplicità, madre Elvira Petrozzi, che ha occhi guizzanti, più loquaci della lingua.

Family Day. Kiko Argüello: “Il Cammino Neocatecumenale in piazza, con il sostegno della CEI”

Difficile dimenticare la distesa umana che, il 20 giugno 2015, ha scosso piazza San Giovanni in Laterano per il Family Day organizzato dal Comitato “Difendiamo i nostri figli”. Centinaia delle mamme e dei papà presenti anche sotto la pioggia con i loro figli, alcuni dei quali ancora in carrozzina, provenivano dal Cammino Neocatecumenale, la realtà ecclesiale fondata da Kiko Argüello sul finire degli anni ’60 in Spagna e poi ramificata in tutto il mondo.

Padre Amorth: vi spiego la potenza del rosario con le parole dei Papi

«Credo che il rosario sia la preghiera più potente», scrive nell’introduzione al suo libro “Il mio rosario” (Edizioni San Paolo) Padre Gabriele Amorth, forse l’esorcista più conosciuto al mondo. Ha dedicato gran parte dei suoi libri agli esorcismi e alla figura del demonio. Oggi novantenne e in pensione ha deciso finalmente di svelare ai lettori e ai fedeli che lo seguono e per i quali è un punto di riferimento da anni, la fonte della forza interiore che lo ha sostenuto in questi lunghi anni in cui, per la diocesi di Roma, ha svolto il duro “servizio” di combattere quotidianamente contro le più subdole manifestazioni del maligno: la preghiera del Rosario insieme alle riflessioni sui venti misteri che egli recita ogni giorno.

Padre Slavko: Il nuovo ritmo

L'uomo è un essere che pone delle domande, esige risposte e cerca il senso in tutto ciò che fa. Così è anche con la preghiera. Perché e per chi pregare? Sono le prime domande di ogni credente. La risposta esatta arriverà quando comincia a pregare, quando sperimenterà i frutti della preghiera e la bellezza di stare con Dio. Il primo frutto della preghiera è la pace interiore che non ci abbandona mai né quando stiamo bene né quando soffriamo. Questa pace, come una bilancia interiore, custodisce il nostro equilibrio psicologico, morale e psichico, non permette che crolliamo mentre soffriamo né che il nostro cuore si inorgoglisca quando stiamo bene. Questa pace ci dà la forza di rimanere con i piedi per terra e con lo sguardo rivolto al cielo. Questa pace interiore crea un nuovo ritmo della nostra anima, del nostro cuore e di tutto il nostro essere.

Catechesi di Padre Marinko del 17 maggio 2013

Cercherò di trasmettervi le mie esperienze con Medjugorje. Sono qui dall’inizio delle apparizioni. Ero un ragazzino: avevo 13 anni. Ho vissuto tutto ciò che avveniva qui. Medjugorje ha influito sulla mia vita. Mi sono deciso per la vocazione sacerdotale e per la vita francescana a causa di Medjugorje. Tutto era talmente forte che mi ha spinto in tal senso.

Bernadette, l’ ultimo mistero di Lourdes Quel corpo intatto dimenticato dai fedeli (di Vittorio Messori)

Con un congresso a Rimini, sono iniziate la settimana scorsa le celebrazioni per i cento anni dell’ Unitalsi. Sigla dal suono un po’ burocratico che nasconde, in realtà, l’impegno generoso di trecentomila persone, presenti in ogni diocesi, per portare malati e sani soprattutto a Lourdes, ma pure negli altri luoghi sacri del cattolicesimo. Gli inizi, nel 1903, si devono a un anticlericale romano, Giambattista Tommasi, che voleva suicidarsi nella grotta stessa di Massabielle, anche per protestare contro «l’ oscurantista superstizione cattolica». In realtà, non soltanto la pistola gli cadde dalle mani ma, convertito di colpo, dedicò il resto della sua vita ad aiutare infermi poveri a raggiungere le sponde del fiume Gave.