MaM
Messaggio del 28 dicembre 2012:Cari figli, anche oggi desidero invitarvi alla gioia, vi invito di nuovo alla gioia. Nello stesso tempo, vi invito alla responsabilità. Cari figli, accogliete responsabilmente i miei messaggi e vivete i miei messaggi, perché, vivendo i miei messaggi, desidero condurvi a mio Figlio. In tutti questi anni in cui sono insieme a voi, il mio dito è rivolto verso mio Figlio, verso Gesù, perché desidero condurvi tutti a Lui. Perciò, anche nei prossimi giorni, la vostra domanda sia - io vi pongo questa domanda -: "Che cosa posso fare perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?". Che questa domanda vi guidi. Dite a voi stessi: "Che cosa devo lasciare? Che cosa devo rifiutare, perché il mio cuore sia più vicino a Gesù?". Pregate, cari figli! Io pregherò per tutti voi, affinché la vostra risposta nei vostri cuori sia: "Sì, desidero essere più vicino a Gesù!". Grazie, cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata e avete detto sì.

Messaggi di altre apparizioni

Sant'Anna Schaffer

LA STATUA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

Nella notte dal 31 agosto al primo settembre 1917, feci un sogno bellissimo e indescrivibile sul Cuore Immacolato di Maria. Una voce mi disse per ben due volte: "Oggi riceverai una bella statua che raffigura Maria col suo Cuore Immacolato". Una volta sveglia, non pensai più al sogno.

Era di sabato e nel pomeriggio il piccolo studente ospitato dalla signora Rainer di Elsendorf mi portò proprio una bella statuetta del Cuore Immacolato di Maria.

"Dolce Cuore di Maria, sii la mia salvezza!"

POVERE ANIME DEL PURGATORIO

Dalle quattro alle sei del venerdì 19 aprile 1918 sognai di trovarmi in chiesa. Inginocchiata davanti all'altare maggiore, in adorazione di Gesù Eucaristia, pregai a lungo. Improvvisamente divenne tutto luminoso e vidi quel Cuore che ha tanto amato gli uomini avvolto in uno splendore indicibile: da esso uscivano dei raggi di fuoco. Continuai a pregare per raccomandare a Gesù molte anime. Ogni volta che pregavo per un'anima (sia conosciuta che sconosciuta), usciva dal Sacro Cuore un raggio che raggiungeva proprio quell'anima, che anch'io in quel momento potevo vedere. Nel sogno pregavo dicendo: "Gesù mio, misericordia!". D'un tratto mi trovai circondata da tante anime; sembravano tutte abbandonate e mi dicevano: 'Anche per me!' ed erano molte, talmente tante che non riuscivo a vederle tutte e provai una grande angoscia e continuavo a ripetere: "Gesù mio, misericordia!". Ogni volta usciva dal tabernacolo un torrente di luce che sembrava illuminare tutta la terra; poi mi svegliai.

"Santissimo Cuore di Gesù, Re e centro di tutti i cuori, abbi pietà di noi."

LA SANTA CASA DI LORETO

Il primo maggio potei vedere in sogno la santa casa di Loreto e le vesti di Nostra Signora.

IL GRANDE ROSARIO DALLE MANI DI GESÙ BAMBINO

Il 3 maggio 1918, venerdì, festa del Sacro Gore, feci questo sogno.

Mi trovavo in una chiesa molto grande nella quale, sulla sinistra, c'era un altare dedicato alla Regina del Santo Rosario con il Bambino Gesù in braccio. Stavo in ginocchio davanti all'altare e guardavo verso la statua, quando vidi che la Madonna, sorridendomi amorevolmente, mi porgeva un grande rosario. Il Bambino Gesù lo prese dalle sue mani e lo diede a me. Fui felicissima di trovarmi tra le mani un così prezioso rosario con tutto il salterio e subito lo recitati davanti al tabernacolo.

LA MEDAGLIA DELLA MADONNA

Il 9 maggio 1918, festa dell'Ascensione di Gesù, feci questo sogno.

Vidi a oriente, dalla parte dove sorge il sole, una grande luce rossa ovale, di uno splendore meraviglioso, che saliva con l'avanzare del sole. A un tratto vidi in quella luce la Madonna con il Bambino Gesù in braccio e tutt'intorno a loro una meravigliosa corona di bellissime rose e ogni rosa aveva un colore particolare e una luminosità diversa; ai piedi della Madonna c'era una Croce con una medaglia.

Dalla Madonna, dalla Croce e dalle rose uscivano torrenti di raggi di una luce indescrivibile, talmente forte che quasi non riuscivo a sopportarne l'intensità. Nel sogno provai in tutto il corpo i dolori più acuti e gridai talmente forte da svegliare mia madre.

IL MONTE DEI MERITI E IL MONTE DEI PECCATI

Il 16 maggio 1918 sognai di ricevere la Santa Comunione. Capii che dopo il ringraziamento avrei dovuto percorrere una strada che però non sapevo dove mi avrebbe portato. Dopo aver camminato a lungo, mi trovai in un'immensa landa in mezzo alla quale vidi un enorme albero la cui cima arrivava fino alle nubi. Andai verso questa pianta e quando vi giunsi vicino vidi che sotto questo albero c'era la Madonna Addolorata seduta con il Salvatore crocifisso tra le braccia; piangeva tanto e, indicandomi un piccolo monte alla sua destra, disse: "Questo è il monte del dolore per la guerra, della riparazione e di tutto il bene con cui le persone buone implorano la salvezza delle anime e la pace, portando le loro croci per amore di Gesù".

Poi la Madonna mi indicò un monte enorme alla sua sinistra, e mi disse: "Questa è la montagna dei peccati e dei sacrilegi, che invece di diminuire continua a crescere".

Nell'istante stesso nel quale guardai questo spaventoso monte, mi svegliai. "Santa Madre Addolorata, prega per noi, poveri peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen."

UN'ANIMA LUMINOSA

Il 22 luglio 1918 feci questo sogno riguardante le povere anime.

Mi sembrò di andare a trovare una donna molto ammalata; questa mi disse che dalla sua stanza dovevo attraversare altre sei e poi fermarmi a lungo nella settima. Feci come mi disse: attraversai sei stanze e quando giunsi alla settima, mi trovai davanti ad una porta di vetro attraverso la quale vidi che al di là c'erano molte persone.

Mi prese una forte angoscia e pensai: "Certamente queste sono delle povere anime". Tuttavia, senza esitare aprii la porta e gridai: "Mio Gesù, misericordia per tutte voi!" e tutte mi ringraziarono con molta riconoscenza.

Fra tutte quelle persone, una ragazza molto giovane cominciò a parlare con me. Sul suo capo e sulle sue guance c'era una luminosità viva e chiara, cosa che non notai sulle altre che, al contrario, avevano un aspetto molto sofferente. Questa ragazza piena di luce mi disse che da viva era appartenuta alla nobiltà e che stava ancora espiando i suoi peccati, particolarmente quelli della lingua e della vanità (era orgogliosa della sua bellezza). Poi prese la mia mano destra e la tenne davanti alla sua bocca per farmi sentire quale calore doveva sopportare per quei peccati: dai suoi denti usciva un tale calore che, nel sogno, credetti mi si fossero bruciate anche le ossa della mano. Ebbi paura e per questo continuai a recitare delle giaculatorie. Le chiesi quindi se con preghiere del tipo "Gesù mio, misericordia" potevo portar loro un po' di sollievo. Mi rispose che nel medesimo istante nel quale da parte di un cuore pentito venivano recitate delle giaculatorie per loro, esse provavano un grande conforto e sollievo.

Allora pregai a lungo in quel modo e tutte quelle anime si misero a piangere, tranne quella luminosa.

Poi questa mi prese per mano, mi condusse alla finestra e disse: “Vedi, qui fuori c'è il mondo e il mondo, cieco, non pensa quanto duramente dovrà essere tutto espiato”. Guardando fuori vidi tanta gente che passava.

L'anima tutta luminosa si mise a sedere vicino a un tavolino; le altre, invece, non si mossero dal loro posto. Vedendola triste le chiesi di dirmi se c'era ancora qualcosa che non andava bene per lei, così avrei pregato con più diligenza. Le dissi anche: "Se preferisci scrivere, allora scrivi ciò che ti manca" e le porsi un foglio con una matita. Lei cominciò a scrivere; sulla prima riga c'era scritto: "Ho bisogno di una Messa"; purtroppo non riuscii a leggere il resto e neppure il suo nome. Tutto però era scritto molto bene, con una calligrafia molto bella.

UNA FOLLA DI ALTRE ANIME

Quando le altre videro questo, cominciarono a chiedere di poter fare la stessa cosa, per cui dissi loro: "Scrivete anche voi tutto ciò che vi manca" e diedi loro foglio e matita. Purtroppo, non potei leggere nulla di quanto avevano scritto, perché i fogli erano tutti grigi. Mentre queste povere anime scrivevano un sacco di cose, io continuavo a recitare giaculatorie per loro e dissi: "Per ognuna di voi che siete qui offro una Santa Comunione" e nel medesimo istante cominciarono a ringraziare e a piangere. Poi dissero che la Santa Comunione, la Santa Messa e il prezioso Sangue di Gesù erano per loro di infinito conforto e sollievo. Allora, nel sogno, pensai che ero rimasta in quel luogo abbastanza a lungo e che era ora di andarmene.

UN RAGAZZO DI DICIOTTO ANNI

Mentre mi guardavo intorno, vidi seduto in un angolo, un ragazzo di circa diciotto anni. Teneva in mano un rosario e piangeva amaramente. Andai da lui e gli dissi: "Non mi dimenticherò di te e farò anche per te tutto ciò che farò per le altre". Ne fu molto contento e mi ringraziò.

Poi l'anima tutta luminosa mi prese per mano e mi disse: "Ora sono le dodici" ed io ripetei: "Il Signore Gesù abbia misericordia per tutte voi; non vi dimenticherò!" e quindi me ne andai. Però non erano le dodici, ma le cinque del mattino.

"Mio Gesù, misericordia per tutte le povere anime del purgatorio."

IL SACRO CUORE DI GESÙ E I PECCATORI

Il 16 agosto 1918 feci questo sogno.

Mi trovavo in una chiesa e stavo pregando in ginocchio davanti al tabemacolo quando, ad un tratto, vidi sull'altare un Cuore circondato di spine che si librava in aria. Dal Cuore cadevano in un calice, posto sull'altare, innumerevoli gocce di Sangue, ed una voce disse: "Ecco come viene profanato il prezioso Sangue del Salvatore! Offri le tue sofferenze e prega per la conversione dei peccatori!". Non so chi abbia detto queste parole, perché io sentii solo la voce che le pronunciava.

Risposi: "Mio Gesù, ti chiedo perdono per tutte le anime dei peccatori! Sacratissimo Cuore di Gesù, donami tante anime, specialmente quelle che, essendo in procinto di cadere nell'abisso, hanno maggiormente bisogno della tua grazia".