Il 5 marzo 1919, mercoledì delle Ceneri, feci questo sogno.
Un Giovane vestito tutto di bianco mi si avvicinò, mi mostrò le mani e mi chiese di fasciargliele perché erano ferite. Mi spaventai molto vedendo che erano trapassate da una parte all'altra. Nello stesso istante da quelle ferite uscì una luce splendente e meravigliosa e così pure dal volto e dal corpo di quel Giovane: sembrava trasparente come un cristallo; e in questo fulgore sparì. "O mio caro Gesù, più bello del sole, più chiaro della luna, più splendente delle stelle, abbi pietà di me, povera peccatrice."
Il 16 giugno 1919, nell'ottava del Corpus Domini, feci questo sogno. Sognai che avevo un vestito bianco e una corona sul capo; stavo entrando in una grande chiesa per ricevere la santa Comunione. La corsia centrale di quella chiesa era coperta di spine ed era così lunga che non ne vedevo la fine. Essendo a piedi nudi riuscivo ad avanzare solo molto faticosamente. Arrivata circa a metà, cominciò a risuonare una musica talmente dolce e meravigliosa che non posso descriverla. Nello stesso istante apparve davanti a me il Salvatore e mi sorrise. Mi prese per mano e in un attimo mi trovai oltre le spine. Mi condusse davanti al tabernacolo e qui scomparve in un indescrivibile splendore. Anche la musica cessò. Arrivò poi un sacerdote e potei ricevere la santa Comunione. Molte altre volte feci questo sogno.
"Sacratissimo Cuore di Gesù, ti ringrazio!"
Il 2 luglio 1919 mi vidi in sogno in una chiesa nella quale c'era una grande moltitudine di persone, la maggior parte delle quali si era confessata. Venne il sacerdote per la Santa Comunione; le persone si radunarono davanti alla balaustra e sembravano tutte molto raccolte e devote.
Quando il sacerdote aprì la porticina del tabernacolo, improvvisamente vidi a destra dell'altare la Santa Vergine seduta su un trono con tre Angeli accanto. Ciascun Angelo, dopo aver deposto in grembo alla Madonna un calice, teneva in mano una patena.
Intanto il sacerdote recitò le preghiere che precedono la Comunione e quindi andò alla balaustra per dare l'Eucaristia. I tre Angeli andavano da una persona all'altra e tenevano la patena molto vicina alla bocca dei comunicandi e di tanto in tanto, scambiandosi, ritornavano dalla Madonna e mi sembrava versassero dalle loro patene qualche cosa nei calici già deposti.
Quando gli Angeli facevano questo, a volte la Madonna sorrideva, a volte aveva un aspetto molto triste e altre volte ancora piangeva. Pianse molto, ed io, stando in ginocchio davanti all'altare, potei vedere tutto. Ad un certo punto Maria pianse così amaramente che io mi alzai e andai, piena di commozione, da Lei e le chiesi il motivo di tante lacrime. Allora, indicandomi i calici, mi disse: "Tutte queste mie lacrime indicano la profonda compassione che provo per mio Figlio, vedendo la sua santissima Carne e il suo preziosissimo Sangue che vengono presi da molti in maniera indegna ". E mi mostrò uno dei tre calici: era quasi pieno di Sangue. Poi mi mostrò il secondo, che conteneva invece dell'acqua, e mi disse: "Quest'acqua indica l'indifferenza, la superficialità, la distrazione con la quale tanti ricevono la Santa Comunione" (Vedi: Nota). Poi mi mostrò il terzo calice che conteneva oro splendente e mi disse: "L'oro di questo calice indica le anime pure; i loro cuori splendono come oro, quando il Signore del Cielo e della terra riposa in essi". Dal terzo calice usciva un indicibile splendore, e mi svegliai.
Nota - Questa visione impressionò moltissimo Anna Ai nostri giorni, più che mai, questo sogno dovrebbe far molto riflettere. Quanti, oggi, si comunicano con tanta, troppa superficialità e senza pensare minimamente a confessarsi, non sentendosi peccatori davanti a Dio. Vanno alla Santa Comunione come si andrebbe a prendere un oggetto qualsiasi, magari la prendono in mano, o con le mania penzoloni o in tasca addirittura, e poi, tornati alloro posto, si siedono e magari chiacchierano e non fanno alcun ringraziamento, né adorazione verso il Santissimo che hanno appena ricevuto.
Anche per questo la Vergine Madre piange lacrime di dolore!
La sera di tutti i Santi del 1919, sognai di vedere un'anima, fino a quel momento molto lontana dalla fede, fare la Confessione generale da Padre Wolfang.
Poi vidi anche che la sorellina di quest'anima sarebbe presto tornata a casa, nella terra dell'eterna felicità.
La notte dal 5 al 6 novembre 1919 sognai che il maligno mi percuoteva di nuovo e diceva: "Tu non devi scrivere a nessuno, non devi interessarti degli altri" (Vedi: Nota) e continuava a percuotermi e a minacciarmi.
NOTA - Satana cerca di impedire che venga fatto in qualsiasi modo dei bene, anche quel po' di bene che può produrre una lettera e la povera Anna lo dovette sperimentare a sue spese, sopportando le tremende percosse con le quali il demonio colpiva il suo corpo, soprattutto le sue piaghe ed i suoi piedi scorticati. Ciò nonostante Anna non smise mai di scrivere lettere, portando conforto a chi era nell'avvilimento e speranza a chi era nella disperazione.
Il 9 novembre 1919 sognai di ricevere una cartolina firmata da due Padri. Non riuscii a leggerne il testo, ma solo l’indirizzo. Uno dei due Padri era stato qui nella festa del rosario. Vidi che raccontava all'altro qualcosa di me, ma non capii che cosa.
Otto giorni dopo ricevetti la cartolina proprio come avevo sognato.
Il 18 novembre 1919 vidi in sogno la venerabile Serva di Dio Maria Anna Lindmayer di Monaco di Baviera mentre, piangendo, implorava misericordia per le povere anime del purgatorio. Maria Anna mi disse: "Mi sei tanto cara".
Il 25 novembre 1919 in sogno vidi Gesù in prigione legato con pesanti catene ed io rimasi a lungo in ginocchio a pregare.
Sabato 29 novembre 1919 sognai di essere in purgatorio e vidi le anime soffrire in maniera indicibile. Non è proprio possibile descrivere tutta la sofferenza di queste povere anime! Vidi fra loro anche dei conoscenti, morti già da parecchi anni, che soffrivano moltissimo.
Una volta sognai che qualcuno batteva alla mia porta. Dissi: "Avanti!". Entrò una persona spaventosamente brutta che mi domandò subito: "Per chi soffri?". Risposi: "Per Gesù, solo per Gesù!". Appena dissi "Per Gesù", quell'individuo prese la mia mano destra e mi percosse con essa quanto poté, sbattendola anche contro la sponda del letto. Poi mi colpì duramente sulla testa e lasciò la stanza con orrende bestemmie.
Ogni volta che scrivo una lettera a una persona per aiutarla con qualche buona parola, oppure quando mando un libro a qualcuno, subito in sogno ricevo una quantità di percosse dal maligno.
Il 20 gennaio 1920 sognai di nuovo che il maligno mi volesse percuotere violentemente, ma non riusciva a prendermi. In cuor mio, chiamavo il santissimo Nome di Gesù e per questo il nemico era arrabbiatissimo con me. Per più di un'ora non mi lasciò in pace. Sempre in sogno, quando il diavolo si avvicinava, io cominciavo a gridare con tutte le forze. Udivo mia madre che cercava di svegliarmi, ma il maligno, nonostante io invocassi il santissimo Nome di Gesù, non se ne andava. Comunque, non poteva né venirmi molto vicino, né percuotermi.
"Sacratissimo Cuore di Gesù sii il mio rifugio, sia quando sono sveglia, sia quando dormo!"