Dalle
quattro alle sei del venerdì 19 aprile 1918 sognai di trovarmi in
chiesa. Inginocchiata davanti all'altare maggiore, in adorazione di
Gesù Eucaristia, pregai a lungo. Improvvisamente divenne tutto luminoso
e vidi quel Cuore che ha tanto amato gli uomini avvolto in uno
splendore indicibile: da esso uscivano dei raggi di fuoco. Continuai a
pregare per raccomandare a Gesù molte anime. Ogni volta che pregavo per
un'anima (sia conosciuta che sconosciuta), usciva dal Sacro Cuore un
raggio che raggiungeva proprio quell'anima, che anch'io in quel momento
potevo vedere. Nel sogno pregavo dicendo: "Gesù mio, misericordia!".
D'un tratto mi trovai circondata da tante anime; sembravano tutte
abbandonate e mi dicevano: 'Anche per me!' ed erano molte, talmente
tante che non riuscivo a vederle tutte e provai una grande angoscia e
continuavo a ripetere: "Gesù mio, misericordia!". Ogni volta usciva dal
tabernacolo un torrente di luce che sembrava illuminare tutta la terra;
poi mi svegliai.
"Santissimo Cuore di Gesù, Re e centro di tutti i cuori, abbi pietà di noi."