MaM
Messaggio del 2 marzo 1988: Servite Dio nella gioia! Solo se pregate potete servire Dio nella gioia. La vita per voi sia gioia!

Messaggi di altre apparizioni

Sant'Anna Schaffer - Messaggi anno:1920

PER CHI SOFFRI?

Una volta sognai che qualcuno batteva alla mia porta. Dissi: "Avanti!". Entrò una persona spaventosamente brutta che mi domandò subito: "Per chi soffri?". Risposi: "Per Gesù, solo per Gesù!". Appena dissi "Per Gesù", quell'individuo prese la mia mano destra e mi percosse con essa quanto poté, sbattendola anche contro la sponda del letto. Poi mi colpì duramente sulla testa e lasciò la stanza con orrende bestemmie.

Ogni volta che scrivo una lettera a una persona per aiutarla con qualche buona parola, oppure quando mando un libro a qualcuno, subito in sogno ricevo una quantità di percosse dal maligno.

Il 20 gennaio 1920 sognai di nuovo che il maligno mi volesse percuotere violentemente, ma non riusciva a prendermi. In cuor mio, chiamavo il santissimo Nome di Gesù e per questo il nemico era arrabbiatissimo con me. Per più di un'ora non mi lasciò in pace. Sempre in sogno, quando il diavolo si avvicinava, io cominciavo a gridare con tutte le forze. Udivo mia madre che cercava di svegliarmi, ma il maligno, nonostante io invocassi il santissimo Nome di Gesù, non se ne andava. Comunque, non poteva né venirmi molto vicino, né percuotermi.

"Sacratissimo Cuore di Gesù sii il mio rifugio, sia quando sono sveglia, sia quando dormo!"

TUTTE LE SOFFERENZE SI CAMBIERANNO IN GIOIA

Il mercoledì delle ceneri del 1920 sognai di essere gravemente ammalata e di soffrire moltissimo per riparare le colpe dei poveri peccatori. Mentre ero come immersa tra le spine, venne da me una bellissima Signora vestita di bianco che portava tra le braccia un grande cesto di rose fresche e di boccioli. Svuotò tutto il cesto sopra di me, sul mio letto e disse: "Tutti i dolori fioriranno in rose". E mentre diceva queste parole tutte le rose e i boccioli si drizzarono e crebbero e fiorirono meravigliosamente diffondendo nella stanza un delicato e soave profumo.

QUESTA SARA’ LA TUA TOMBA

Il 29 febbraio 1920 sognai di essere in un cimitero, forse in quello di Mindelstetten.

Dopo essere passata attraverso alcune file di tombe, vidi vicino alla croce della Missione una signora che mi invitò a seguirla. Mi condusse presso una tomba aperta, piena di bellissimi fiori ancora freschi. Ovunque nella cappella, anche sulle pareti, era pieno di fiori. Quella signora mi disse: "Questa sarà la tua tomba" e così dicendo mi condusse in chiesa e lì, alla sinistra del banco della Comunione, accanto alla sacrestia, c'era una fossa scavata da poco: era colma di rose rosso sangue. La signora tornò a dirmi: "Questa sarà la tua tomba". A questo punto mi prese per mano e mi condusse fuori dalla chiesa, passando dalla parte destra. Ci trovammo in una specie di grande nicchia, simile ad una grotta, cinta come da una corona di gigli e di rose molto belle.

Per la terza volta, quella signora mi disse: "Questa sarà la tua tomba. "Allora le dissi: "Signora, sono contenta di sapere che avrò una tomba, ma che me ne farò di tre?". Ma la signora sparì, e non ebbi quindi risposta.

SAN GIOVANNI APOSTOLO ED EVANGELISTA

Il primo marzo 1920 sognai che San Giovanni, il discepolo prediletto di Gesù, mi faceva vedere il tavolo dell'ultima Cena mostrandomi in particolare il suo posto a quella mensa; poi mi disse: "Il mio posto sarà anche il tuo!".

LA REGINA DEL SANTO ROSARIO


Il sabato 27 marzo 1920 sognai invece che la Regina del Santo Rosario fosse discesa dall'altare e uscita dalla chiesa, guardando nel frattempo per tre volte tutt'intorno a Sé e verso l'altare maggiore.

UN BOUQUET DI FIORI PER UN MARTIRE

II 30 marzo 1920, martedì, vidi in sogno due Angeli, ciascuno dei quali aveva un meraviglioso mazzo di fiori con rose fresche e garofani. Ogni bouquet era avvolto in un velo nero. Chiesi loro per chi erano quei fiori ed essi mi risposero che erano per un'anima (un uomo) morto da poche ore, come un martire. Uno degli Angeli mi disse: "Quando muore qualcuno come martire, lo onoriamo con i fiori. E i fiori in questo caso sono particolarmente belli per le molte sofferenze patite da questo martire".

Dicendo questo mi fece vedere anche uno di questi mazzi di fiori.

IL "MEMORARE" IN ONORE DEL SACRO CUORE DI GESÙ

Il 6 maggio 1920 sognai di essere davanti al Santissimo Sacramento; recitavo il "Memorare" al Sacro Cuore di Gesù ed ero piena di gioia.

Una volta sveglia, però, pensai: "Eppure, non esiste un 'Memorare' al Sacro Cuore di Gesù, o almeno, io non ne ho mai sentito parlare".

Due giorni dopo ricevetti da una suora, mia conoscente, una novena al Sacratissimo Cuore di Gesù con il "Memorare". La preghiera era proprio così come l'avevo recitata nel sogno!

PREGA, OFFRI E SOFFRI MOLTO PER QUESTE ANIME

Il lunedì di Pentecoste, il 24 maggio 1920, sognai la dolce Madre di Dio. Mi fece vedere una lunga fila di persone e mi disse: 'Prega, offri e soffri molto per queste anime, per la loro conversione! Tutte queste anime devono entrare nel Sacratissimo Cuore di Gesù durante il mese di giugno, a Lui dedicato".

Fra quelle anime c'erano anziani e giovani, ricchi e poveri. La dolce Madre di Dio mi diede una bella rosa bianca e disparve.

"Sacratissimo Cuore di Gesù abbi pietà di me e di tutte le povere anime!"

L'AGNELLO DI DIO E IL CUORE DI GESÙ

Il 12 giugno 1920, festa del Sacro Cuore, sognai che il Parroco mi portava la santa Comunione. Mentre recitava le preghiere del rito: "Domine, non sum dignus... " ("O Signore, non sono degno..."), dalla Santa Ostia uscì una luce sfolgorante e tutt'intorno vidi una bellissima corona di rose fresche dai più svariati colori. In mano al sacerdote non vidi più la Santa Ostia, ma un Agnello bianco con la Croce e su questa aleggiava un Cuore circondato di spine. Appena il sacerdote ebbe finito di recitare le preghiere, la Santa Ostia riprese le sue normali sembianze e così potei comunicarmi.

"Sacratissimo Cuore di Gesù, circondato di splendore e di gloria e nascosto nel Santissimo Sacramento, abbi pietà della mia povera anima!"

IL SANTO VIATICO PER LA SALITA SU UN MONTE ALTO

Il 26 giugno 1920, alle quattro del mattino, sognai di dover salire su un'altissima montagna che arrivava fino al cielo. Mentre mi accingevo a salire pensai: "Questo è il monte che porta all'eternità" e quindi cominciai a camminare in fretta, ma con grande fatica. Quando fui molto in alto, mi vennero in mente le parole: "Il regno dei cieli è di chi sa farsi violenza" (cfr.: Mt 11, 12) e capii molto bene cosa volesse dire questa frase. Continuavo a pregare il santissimo Cuore di Gesù e quanto più salivo, tanto più mi riusciva facile e d'un tratto mi trovai in cima al monte. Non è proprio possibile descrivere la bellezza di quel luogo! Ero giunta là forse da appena un minuto, quando vidi il signor Parroco col Santissimo che saliva la montagna a passi leggeri, raggiungendo la cima in pochissimo tempo. E molto più in basso, lungo le pendici del monte, altre persone (tra cui alcune che conoscevo) salivano, ma si arrampicavano a fatica e molto adagio. Il Parroco mi diede la Santa Comunione e il Salvatore Gesù mi offrì una bellissima rosa bianca, una rossa e una palma (Vedi: Nota). Avevo appena preso in mano le rose e la palma, quando la signorina Elis mi svegliò dicendomi che potevo ricevere la Santa Comunione.

Nota - La rosa bianca indica la purezza, la rosa rossa indica l'amore ardente e la palma indica il martirio. E nel caso di Anna a ragione si può parlare di martirio: non è martire solo chi muore di morte violenta per mano altrui pur di restare fedele a Dio, ma di fatto è martire anche chi, liberamente, si offre come vittima al Signore per la redenzione dei fratelli.