MaM
Messaggio del 31 gennaio 1984:«Quando pregate non pensate a nient’altro se non a quello per cui pregate. Così la vostra preghiera sarà migliore».

Messaggi di altre apparizioni

Sant'Anna Schaffer - Messaggi anno:1923

SUL MIO CUSCINO

Il 21 gennaio 1923 sognai che sul mio cuscino ci fossero impresse nove immagini del caro Salvatore. Tutto il cuscino ne era pieno. Rappresentavano alcuni episodi della vita di Gesù: dalla sua fanciullezza trascorsa accanto alla sua SS. Madre, fino al tremendo momento della salita al Calvario. Nel basso, in mezzo, c'erano tre immagini di Gesù con la pesante Croce e la corona di spine. Da queste immagini il Salvatore mi guardava pieno di compassione e mi disse: "La mia Croce sia il tuo letto e il tuo luogo di riposo e la mia corona di spine sia il cuscino per il tuo capo, per ulteriori dolori".

UNA VISIONE DEL VENERDÌ SANTO

Anna ha dettato alla signorina Rosa Imlauer quanto segue.

“Il 25 aprile 1923 vidi il dolce Salvatore che mi mostrava una corona di spine su ciascuna delle quali vi era una goccia di sangue.

Mi trovai di colpo nell'orto degli ulivi. Vedevo il Salvatore che pregava e sudava sangue. I discepoli erano lontani e si erano addormentati.

Vidi anche il momento nel quale il dolce Salvatore fu fatto prigioniero e come, poco prima, i soldati e i servi del sinedrio caddero al suolo, e poi, quando gli legarono le mani e lo trascinarono via.

Vidi anche come questi lo condussero davanti a Pilato e davanti al gran Consiglio.

Lo vidi patire tutto solo in carcere: era così buio e freddo ed Egli era da tutti abbandonato.

Lo vidi poi davanti a Pilato e ancora carico della pesante Croce. Inizialmente il corteo attraversò una larga strada, poi piegò in un vicolo molto stretto, quindi passò attraverso una porta. Qui, Gesù cadde dolorosamente al suolo. Poi il corteo salì verso il Calvario.

Vidi come il dolce Salvatore venne inchiodato alla Croce ed assistetti anche alla sua morte. Erano lì la Santa Madre di Dio, San Giovanni e Maria Maddalena che, da dietro, strinse i piedi di Gesù.

Durante tutta questa visione io partecipai ai dolori del Signore (Vedi: Nota 26). In confronto a ciò che il nostro Salvatore patì per noi, anche il castigo della nostra morte è ben poca cosa.

Ebbi questa contemplazione dalle quattro del pomeriggio fino alla mezzanotte del 25 aprile:

È un'altissima grazia poter soffrire per, con e come Gesù, che, unico vero innocente, ha assunto su di sé tutte le sofferenze possibili per ricondurre noi uomini all'amore del Padre.