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Messaggio del 2 gennaio 2019:Cari figli, purtroppo in mezzo a voi, figli miei, c’è tanta lotta, odio, propri interessi ed egoismo. Figli miei, così facilmente dimenticate mio Figlio, le Sue parole ed il Suo amore. La fede si spegne in molte anime ed il cuore è preso dalle cose materiali del mondo. Però il mio cuore materno sa che in mezzo a voi ci sono coloro che credono ed amano, coloro che cercano di avvicinarsi sempre più a mio Figlio, che Lo cercano instancabilmente e, in questo modo, cercano anche me. Questi sono gli umili e i miti i quali, con il dolore e la sofferenza che sopportano nel silenzio, con la loro speranza e soprattutto con la loro fede, sono gli apostoli del mio amore. Figli miei, apostoli del mio amore, vi insegno che mio Figlio non cerca preghiere con troppe parole, ma anche le opere ed i sentimenti, che preghiate, che con le preghiere personali cresciate nella fede e cresciate nell’amore. Amatevi gli uni e gli altri: questo è ciò che Lui chiede, questa è la via per la vita eterna. Figli miei, non dimenticate che mio Figlio ha portato la luce a questo mondo. L’ha portata a coloro che hanno voluto vederla e riceverla. Questi siate voi, perché questa è la luce della verità, della pace e dell’amore. Io vi guido maternamente ad adorare mio Figlio, ad amarLo con me. Che i vostri pensieri, parole ed opere siano rivolte a mio Figlio, che siano in Suo nome: solo allora il mio cuore sarà colmo. Vi ringrazio.

Articoli

Don Gabriele Amorth: Evviva la Madonna! Sono liberata!

L’intercessione di Maria in tre casi impressionanti di liberazione dal Diavolo, testimoniati dal Rettore del Santuario della "Madonna della Stella" di Gussago, nel bresciano.

Padre Jozo Zovko: Scuola della Croce

La Madonna mi chiama a pregare davanti 'alla Croce: "Prega davanti alla Croce La Croce mi insegna ad accettare la volontà di Dio: "Padre, non ciò che io voglio ma ciò che vuoi Tu" (Mc 14,36), "Padre, nelle Tue mani affido la mia vita" (cfr.Lc 23,46). La Croce mi insegna a pregare per i miei nemici: "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34). Devo imparare a perdonare!

Un Vescovo messicano che non teme di rischiare l’onore: “Qui si rinnova la Chiesa”

All’inizio di novembre Lazaro Perez, della diocesi di De Autlan Jalisco, è venuto in visita a Medjugorje insieme ad un gruppo di pellegrini. Riportiamo alcune sue impressioni.

Due Vescovi a Medjugorje

Alcuni vescovi si sono recati in visita a Medjugorje nei mesi scorsi. Al termine del loro soggiorno hanno rilasciato la propria esperienza.

Chi è venuto dall’aldilà? San Leopoldo Mandic

San Leopoldo Mandic è il famoso Cappuccino confessore a Padova, morto nel 1942. Le sue apparizioni dopo morte, numerose e ben documentate, costituiscono (come quelle degli altri santi) altrettanti indizi della sopravvivenza. Le guarigioni istantanee di malattie organiche seguite in parecchi casi alle apparizioni indicano che non si tratta di allucinazioni. Ecco il racconto di una persona guarita.

Il Paradiso è felicità assoluta

Il Paradiso, oltre ad essere felicità somma dell’anima, sarà pure felicità somma del corpo. La felicità assoluta consiste nell’assenza di qualsia si male e nel possesso di ogni bene desiderabile. Questa felicità assoluta si realizza esclusivamente in Paradiso, perché su questa terra, valle di lacrime, è impossibile.

Chi è venuto dall’aldilà? («lo sarò alle tue spalle a proteggerti») - Rachelina Ambrosini

Rachelina Ambrosini, una ragazza di eccezionale bontà, moriva il 10 marzo 1941 a soli 15 anni e 8 mesi. Dopo la morte continuò a farsi viva. Ecco alcuni episodi.

Cosa è il Paradiso

Prima di inoltrarci nell’argomento del Paradiso, premettiamo uno sguardo panoramico. L’Apostolo San Paolo, avendo visto in estasi qualche cosa del Paradiso, riesce soltanto a dire di aver visto, sentito e gustato cose che la parola umana non può esprimere.

Chi è venuto dall’aldilà?: P. Giuseppe Cottolengo

Nell’anno 1863 fu ricoverata all’ospedale del Cottolengo la sessantenne israelita Sara Pescarolo. Un Sacerdote la visitò più volte e fece pregare il Servo di Dio P. Giuseppe Cottolengo (+ 1842) affinché avesse la grazia del Battesimo. Di questo Sacramento egli parlava vagamente all’inferma.

Chi è venuto dall’aldilà? La morte di una prostituta

A Roma, nel 1873, alcuni giorni prima della festa dell’Assunzione, in una di quelle case, dette di tolleranza, accadde che si ferisse alla mano una di quelle sciagurate giovani, il male, che in sulle prime fu giudicato leggero, inaspettatamente si aggravò tanto che la misera, trasportata all’ospedale, morì nella notte.

L'inferno

Oggi ci sono tanti che non credono all’Inferno perché lo credono incompatibile con la bontà di Dio. Ebbene facciamo qualche riflessione.