Non è necessario, figlio mio, sapere molto per farmi piacere. Basta che tu abbia fede e che ami con fervore. Se vuoi farmi piacere ancora di più, confida in me di più, se vuoi farmi piacere immensamente, confida in me immensamente. Allora parlami come parleresti con il più intimo dei tuoi amici, come parleresti con tua madre o tuo fratello.
Perché il mondo di adesso non è quello voluto da Dio, ma quello rovinato dal peccato. Dio creò l'uomo per far lo partecipe della sua felicità infinita ed eterna. L'uomo doveva godere sempre senza morire mai. Questo però era subordinato alla riuscita della prova alla quale Dio avrebbe sottoposto l'uomo. Purtroppo Adamo si ribellò a Dio mangiando il frutto dell'albero proibito. Commise il primo peccato grave di superbia e ribellione, chiamato «peccato originale» perché Adamo è il capostipite, l'origine dell'umanità. Con questo peccato egli rovinò se stesso e tutta l'umanità con la condanna alla sofferenza e alla morte. La terra da valle di pace e di gioia si cambiò in valle di lacrime. Perciò il dolore e la morte sono conseguenze del peccato originale, aggravate dai peccati personali di ogni uomo (Gen. 3, 17-19) AM. 5, 12). Questo ci spiega perché la sofferenza e la morte ci ripugnano, appunto perché Dio ci ha creati per la felicità e l'immortalità.
Padre Pellegrino Maria Ernetti, morto alcuni anni fa, era monaco benedettino dell'Abbazia di San Giorgio Maggiore di Venezia, dove riceveva centinaia di persone alla settimana per essere esorcizzate. Era noto per i suoi studi biblici e teologici. Le sue conoscenze nelle varie scienze erano note e tali che costituirono punti sicuri di riferimento per i fedeli che accorrevano da lui non solo da tutta l'Italia, ma anche dall'estero, perché era il più preparato esorcista del nostro tempo.
Se si ponesse la domanda: “È necessario passare dal Purgatorio prima d'andare in Cielo?”, penso che la maggior parte dei cristiani risponderebbe affermativamente. La dottrina, invece, insegnata da Santa Teresa di Lisieux, Dottore della Chiesa, sulle orme di Santa Teresa d'Avila e di Santa Caterina da Siena, può essere così enunciata:
All'inizio del mese di novembre 1997 il vescovo ausiliare di Brasilia, capitale del Brasile, monsignor Juan Evangelist Martins Terra è venuto in visita al santuario dela Regina della Pace a Medjugorje ed ha raccontato al Press Bullettin la sua esperienza.
Una delle tentazioni più terribili che assale tanti è quel la dello scoraggiamento e della sfiducia, per cui il demonio presenta Dio come un padrone austero, un giudice senza pietà che tiene sempre in mano la spada della sua giustizia inesorabile, pronto a far cadere su di loro i fulmini della sua giustizia.
Gesù chiama gli abissi eterni: "luogo di tormento" (Lc 16, 28). Molte sono le pene sofferte dai dannati all'inferno, ma la principale è quella del danno, che San Tommaso d'Aquino definisce: “privazione del Sommo Bene”, cioè di Dio. Noi siamo fatti per Dio (da Lui veniamo e a Lui andiamo), ma finché siamo in questa vita possiamo anche non dar alcuna importanza a Dio e tamponare, con la presenza delle creature, il vuoto lasciato in noi dall'assenza del Creatore.
Il Signor Z. (legge) C'era in questo tempo, tra i credenti spiritualisti, un uomo ragguardevole - molti lo chiamavano superuomo -, il quale era lontano dall'infanzia della mente e dall'infanzia del cuore. Egli era ancor giovane, ma grazie al suo genio eccelso a trentatré anni godeva fama di grande pensatore, di scrittore e di riformatore sociale. Cosciente di possedere in sé una grande forza spirituale, era sempre stato un convinto spiritualista e la sua vivida intelligenza gli aveva sempre indicato la verità di ciò a cui si deve credere: il bene. Dio, il Messia. Egli credeva in ciò, ma non amava che se stesso. Credeva in Dio, ma nel fondo dell'anima involontariamente e senza rendersene conto preferiva se stesso a Lui. Credeva nel Bene, ma l'Occhio dell'Eternità, che vede tutto, sapeva che quest'uomo si sarebbe inchinato davanti alla potenza del male, appena appena questa riuscisse a corromperlo, non con l'inganno dei sentimenti e delle basse passioni e nemmeno con la suprema attrattiva del potere, ma solleticando il suo smisurato amor proprio. Del resto questo amor proprio non era ne un istinto incosciente ne una folle pretesa.
Riportiamo qui una parte della sua catechesi in cui parla di 3 guarigioni straordinarie nei primi giorni di agosto 2003
Una singolare esperienza negli Esorcismi: il Diavolo costretto a tessere gli elogi della Vergine Immacolata, persino componendo per lei un sonetto di alta ‘mariologia’.
Gaston De Sègur ha pubblicato un libretto che parla dell'esistenza dell'inferno, su cui sono narrate le apparizioni di alcune anime dannate. Riporto per intero l'episodio con le stesse parole dell'autore ...
L’episodio qui riportato è uno dei miracoli studiati dalla Chiesa per la causa di Beatificazione di Papa Giovanni XXIII.