Il nome di «vacanze» al Paradiso è stato dato da S. Agostino, quando scrisse che in Paradiso «vacabimus faremo vacanza», cioè saremo liberi. L’impiegato, l’operaio chiama le vacanze «ferie» e le trova deliziose perché, continuando a percepire lo stipendio, ha la facilità di viaggiare e divertirsi. Essere liberi dalla schiavitù dell’orario, dell’occupazione obbligatoria, dal lavoro faticoso e noioso! Vivere lontano da quell’ufficio di responsabilità da quella stanza angusta, da quel cantiere assordante, da quella macchina che non si ferma mai! Che sollievo, che gioia!
Il mattino di giovedì, 2 aprile 1985, moriva a Roma, nel Convento dei Frati Minori in Via Merulana, Padre Emanuele Chiettini, Frate di santa vita. Alle 10 di quel giorno egli è atteso invano al suo confessionale. Viene ricercato, non si trova.
La Redenzione di Gesù Cristo si estende all’universo intero. Verrà un giorno nel quale tutto il cosmo sensibile sarà trasformato in meglio per essere messo a piena disposizione dei Beati per i quali è stato creato. L’universo fisico contiene già tante meraviglie, eppure il meglio della creazione materiale deve ancora venire. Vediamone le ragioni.
Partendo dal presupposto che il futuro è solo nelle mani di Dio, verità fondata sulla nostra fede e dimostrata evidenza quotidiana, si offriranno ulteriori prove tratte dalla cronaca e dagli eventi recenti per ribadire, come se ancora ce ne fosse bisogno, che nessun uomo può anticipare il futuro! Lo stesso CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, fondato nel 1989 da Piero Angela, a cui aderiscono Silvio Garattini, Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia) ha rivelato come le previsioni dei sedicenti maghi per il 2001 non se ne siano verificate neanche una! Si vedrà, infatti, come la maggior parte dei maghi non siano altro che truffatori, ingannatori o al massimo degli esperti periti chimici e di come l’astrologia non sia più di “un’affascinante fantasia”; tutto ciò per esemplificare e rendere ancora più immediato, se ce ne fosse bisogno, tutto ciò che è stato detto con chiarezza nelle pagine precedenti.
In ogni messaggio vediamo che la Madonna, nostra Madre celeste, cammina con noi, accompagna i nostri passi, il nostro tempo che viviamo. Come non sapevamo dell'inizio delle sue apparizioni, così ancora non sappiamo quando finiranno. A molti sembra che le apparizioni durino a lungo e già nel 1985 i veggenti avevano chiesto alla Madonna: "Perché rimani così a lungo con noi?" La Madonna rispose: "Vi siete annoiati di me?" Da allora non hanno più fatto questa domanda. Di solito i veggenti dicono a noi che non è un tempo lungo: come può essere troppo lungo vivere e camminare con la Madre? Quando ci troviamo con una persona che amiamo, non ci stanchiamo e non ci annoiamo. È molto più difficile stare con le persone per le quali non sentiamo amore, così come è difficile lavorare se non abbiamo l'amore verso il lavoro. L'amore materno di Maria è una forza che la Madre celeste ha verso di noi: è per questo che non si stanca. Lo stesso era per S. Paolo che ha scritto ai Filippesi: "Fratelli miei, siate lieti nel Signore; a me non pesa e a voi è utile che vi scriva le stesse cose". (Fil. 3,1). È molto più sicuro e utile vivere e crescere nella fede in Gesù e nella presenza della Madonna che ci parla e viene "oggi".
Una sera afosa di luglio, uno dei più noti professionisti di Milano, l’istologo A.P. (si tace il nome per volontà del protagonista della vicenda) lasciò la clinica per recarsi nel suo studio. Qui visitò un ‘ammalata, e mentre stava stendendo una breve relazione, entrò l’infermiera dicendo con voce strana: Professore, c’è di là una bambina. - Andò in anticamera a vedere. «In piedi, contro la porta d’ingresso narra il professore — c’era una bambina di dieci anni circa, magrolina, pallida d’un pallore quasi mortale e nel cui volto brillavano due occhi immensi, febbrili che si guardavano fissi. Un abitino a fiori di percalle, e due treccine brune ornate da due nodini rossi, ma d’un rosso tanto vivo da dare fastidio. Le chiesi: “Che vuoi piccola? sei sola?...”
Un altro episodio si legge nella vita di San Alfonso dei Liguori. Parla di una santa religiosa, di nome Suor Caterina di Sant’Agostino, che aveva la bella abitudine di pregare per le anime del Purgatorio sia che le avesse conosciute sia che le fossero ignote.
La redezione di Gesù Cristo riguarda direttamente tutti gli uomini, liberandoli dalla condanna eterna dell’Inferno e indirettamente riguarda tutto l’universo materiale, rimettendo a nuovo ogni cosa per la felicità dei Beati.
Mons. George Pearce, arcivescovo emerito dell'isola di Fiji, é giunto in visita privata a Medjugorje tra la fine di settembre ed i primi di ottobre.
Sono molte le persone che affermano di aver ottenuto, pregando a Medjugorje, guarigioni straordinarie. Negli archivi della parrocchia di quella cittadina dell’Erzegovina, dove il 24 giugno 1981 iniziarono le apparizioni della Madonna, sono raccolte centinaia di testimonianze, con documentazione medica, riguardanti altrettanti casi di guarigioni inspiegabili, alcuni dei quali risultano veramente clamorosi. Come quello, per esempio, del dottor A. Longo, medico a Portici, in provincia di Napoli.
Tutta la storia d'Israele, emblematica anche per i cristiani, presenta una continua altalena: o si e' fedeli all'unico vero Dio, oppure si cade nell'idolatria. E' quanto sta accadendo sotto i nostri occhi: tutta la Chiesa Latina, in particolare le piu' cattoliche nazioni europee (Italia, Francia, Austria, Spagna) stanno attraversando una spaventosa crisi religiosa: si abbandona Dio e ci si da' agli idoli.
Il 25 giugno 2003, 22° anniversario delle apparizioni di Medjugorje, Padre Rupcic’ ci ha lasciati. Docente universitario di scienze bibliche, ha dedicato gli ultimi 22 anni della sua vita alla causa di Medjugorje, portando ad essa tutto il peso della sua autorevolezza e del suo amore per Maria. Pensiamo di rendere omaggio alla sua memoria riportando il testo di una sua testimonianza a pellegrini italiani e coreani, forse l'ultima.