Poco tempo dopo mi ammalai. La cara Madre Superiora mi mandò, assieme ad altre due suore, a passare le vacanze a Skolimòw, un po' fuori Varsavia. In quel tempo domandai al Signore Gesù: « Per chi ancora devo pregare? ». Gesù mi rispose che la notte seguente m'avrebbe fatto conoscere per chi dovevo pregare. Vidi l'Angelo Custode, che mi ordinò di seguirlo. In un momento mi trovai in un luogo nebbioso, invaso dal fuoco e, in esso, una folla enorme di anime sofferenti. Queste anime pregano con grande fervore, ma senza efficacia per se stesse: soltanto noi le possiamo aiutare. Le fiamme che bruciavano loro, non mi toccavano. Il mio Angelo Custode non mi abbandonò un solo istante. E chiesi a quelle anime quale fosse il loro maggior tormento. Ed unanimemente mi risposero che il loro maggior tormento è l'ardente desiderio di Dio. Scorsi la Madonna che visitava le anime del purgatorio. Le anime chiamano Maria « Stella del Mare ». Ella reca loro refrigerio. Avrei voluto parlare più a lungo con loro, ma il mio Angelo Custode mi fece cenno d'uscire. Ed uscimmo dalla porta di quella prigione di dolore. Udii nel mio intimo una voce che disse: « La Mia Misericordia non vuole questo, ma lo esige la giustizia ». Da allora sono in rapporti più stretti con le anime sofferenti del purgatorio.
Il Giudizio Particolare è una delle verità rivelate. Infatti l’Apostolo Paolo (Ebrei 9,27) dice: E stabilito che gli uomini muoiano una sola volta; e dopo la morte venga il giudizio. Il Catechismo di S. Pio X, in risposta alla domanda 97, risponde: «Ci sono due giudizi: l’uno particolare, di ciascun’anima, subito dopo la morte; l’altro universale, di tutti gli uomini, alla fine del mondo». ...
Il Venerabile P. Domenico di Gesù Maria (+ 1630) era solito tenere nella sua cella, come si usa nell’Ordine Carmelitano, un teschio vero, sia per ricordare la morte come per avere un richiamo al dovere di carità di suffragi verso i defunti. Quando arrivò al convento di Roma, nella cella che gli venne assegnata trovò un teschio, da cui una notte udì una voce alta e spaventevole che gridava: «In memoria hominum non sum - nessuno si ricorda di me».
Le anime che, sorpresi dalla morte, non sono tanto colpevoli da meritare l’Inferno, né tanto buone da essere ammessi immediatamente in Paradiso, dovranno purificarsi nel Purgatorio. L’esistenza del Purgatorio è verità di fede definita.
Molti Santi ebbero grande devozione per le Anime del Purgatorio. In questa devozione si distinse anche Padre Pio da Pietrelcina: egli ha sempre avuto una grande devozione per loro. Le Anime ebbero sempre un posto di privilegio nella sua vita spirituale. Egli si ricordava costante mente di loro, non solo nelle sue preghiere quotidiane, ma, soprattutto, nel Santo Sacrificio della Messa. Un giorno, conversando con alcuni frati che lo interrogavano, proprio sull’importanza di pregare per queste anime, il Padre disse: “Su questa montagna (cioè a San Giovanni Rotondo) salgono più anime purganti che uomini e donne ancora viventi ad assistere alle mie Messe e a cercare le mie preghiere”
II parlare soltanto dell'inferno e della divina Giustizia potrebbe farci cadere nella disperazione di poterci salvare.
Che cosa raccomandare a chi già osserva la Legge di Dio? La perseveranza nel bene! Non basta essersi incamminati sulle vie del Signore, è necessario continuare per tutta la vita. Dice Gesù: "Chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato" (Mc 13, 13).
Di solito le persone possedute dal Diavolo vengono liberate in Santuari mariani o in altri luoghi di culto. – Il caso di due bambine che sta all'origine del "Santuario di Santa Maria dei Miracoli", a Morbio Inferiore.
Vogliamo vivere da buoni cristiani e morire della morte dei giusti? Ascoltiamo quello che ci dice la parola di Dio (Eccl. 7,20): «Memorare novissima tua et in aeternum non peccabis», cioè richiamatevi spesso alla memoria i vostri novissimi e non peccherete mai. Incominciamo con la morte, alla quale molti non vorrebbero pensarci mai. Purtroppo, però, sia che vi pensiamo o no, essa è inevitabile per tutti.
Don Teodosio Galotta, salesiano di Napoli, era ammalato così gravemente che i suoi parenti gli avevano preparato il loculo al cimitero con l'iscrizione già fatta. L'urologo, dott. Bruno, fece questa diagnosi: Neoplasia prostatica con metastasi ossee e polmonari, una prostata aumentata di volume, di consistenza lignea e di superficie bornoccoluta. La diagnosi era stata confermata dalle radiografie ...
È particolarmente importante tener presente la prima insidia diabolica, che trattiene tante anime nella schiavitù di Satana: è la mancanza di riflessione, che fa perdere di vista il fine della vita. II demonio grida alle sue prede: "La vita è un piacere; dovete cogliere tutte le gioie che la vita vi regala". Gesù invece sussurra al tuo cuore: 'Beati quelli che piangono." (cfr. Mt 5, 4)... "Per entrare in cielo bisogna farsi violenza." (cfr. Mt 11, 12)... "Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua." (Lc 9, 23).
Parla Gesù alla santa: “E se ti volgi al Purgatorio troverai ivi la mia dolce e inestimabile Provvidenza verso quelle anime tapinelle che stoltamente perderono in tempo, ed essendo ora separate dal corpo non hanno più il tempo per poter meritare. A loro io ho provveduto per mezzo vostro, di voi che siete ancora nella vita mortale e avete il tempo per loro e, mediante le elemosine e l'ufficio divino che fate dire ai miei ministri, insieme ai digiuni e alle orazioni fatte in stato di grazia, potete abbreviare loro il tempo della pena, confidando nella mia misericordia. O dolce provvidenza !“