MaM
Messaggio del 25 dicembre 1999: Cari figli, Questo è tempo di grazia. Figlioli oggi, in modo speciale assieme a Gesù Bambino che tengo fra le braccia, vi do la possibilità di decidervi per la pace. Attraverso il vostro "si" alla pace e la vostra decisione per Dio vi si apre una nuova possibilità per la pace. Solo cosi figlioli il tempo di questo secolo sarà per voi un tempo di pace e di prosperità. Perciò mettete il neonato Gesù bambino al primo posto nella vostra vita ed egli vi condurrà sulla via della salvezza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Vergine della Rivelazione (Tre Fontane)

L'apparizione alla grotta delle Tre Fontane di Bruno Cornacchiola

A un tratto la Bella Signora incomincia a parlare, dando inizio a una lunga rivelazione. Si presenta immediatamente: «Sono colei che sono nella Trinità divina... Sono la Vergine della Rivelazione... Tu mi perseguiti, ora basta! Entra nell'ovile santo, corte celeste in terra. Il giuramento di Dio è e rimane immutabile: i nove venerdì del Sacro Cuore che tu facesti, amorevolmente spinto dalla tua fedele sposa, prima di iniziare la via dell'errore, ti hanno salvato!». Bruno ricorda che la voce della Bella Signora era «così melodiosa, sembrava una musica che entrava dentro gli orecchi; la sua bellezza nemmeno si può spiegare, la luce, smagliante, qualcosa di straordinario, come se il sole fosse entrato dentro la grotta». La conversazione è lunga; dura un'ora e venti minuti circa. Gli argomenti toccati dalla Madonna sono molteplici. Alcuni riguardano direttamente e personalmente il veggente. Altri riguardano la Chiesa intera, con un particolare riferimento ai sacerdoti. Poi c'è un messaggio da consegnare personalmente al papa. A un certo punto la Madonna muove un braccio, il sinistro, e punta l'indice verso il basso..., indicando qualcosa ai suoi piedi... Bruno segue con l'occhio il gesto e vede per terra un drappo nero, una veste talare da prete e accanto una croce spezzata. «Ecco», spiega la Vergine, «questo è il segno che la Chiesa soffrirà, sarà perseguitata, spezzata; questo e il segno che i miei figli si spoglieranno... Tu, sii forte nella fede!...». La celeste visione non nasconde al veggente che lo attendono giorni di persecuzione e di prove dolorose, ma che lei lo avrebbe difeso con la sua materna protezione. Poi Bruno viene invitato a pregare molto e a far pregare, recitare il rosario quotidiano. E specifica in particolare tre intenzioni: la conversione dei peccatori, degli increduli e per l'unità dei cristiani. E gli rivela il valore delle Ave Maria ripetute nel rosario: «Le Ave Maria che voi dite con fede e con amore sono tante frecce d'oro che raggiungono il Cuore di Gesù». Gli fa una bellissima promessa: «Io convertirò i più ostinati con prodigi che opererò con questa terra di peccato». E per quanto riguarda uno dei suoi celesti privilegi che il veggente combatteva e che ancora non era stato definito solennemente dal Magistero della Chiesa (lo sarà tre anni dopo: il messaggio personale al papa riguardava forse questa proclamazione?...), la Vergine, con semplicità e chiarezza, gli toglie ogni dubbio: «Il mio corpo non poteva marcire e non marci. Mio Figlio e gli angeli mi vennero a prendere al momento del mio trapasso». Con queste parole Maria si presentava anche come Assunta in Cielo in anima e corpo. Ma occorreva dare al veggente la certezza che quella esperienza che stava vivendo e che tanto avrebbe inciso nella sua vita non era una allucinazione o un incantesimo, e tanto meno un inganno di Satana. Per questo gli dice: «Desidero darti una sicura prova della divina realtà che stai vivendo perché tu possa escludere ogni altra motivazione del tuo incontro, compresa quella del nemico infernale, come molti ti vorranno far credere. E questo è il segno: dovrai andare per le chiese e per le vie. Per le chiese al primo sacerdote che incontrerai e per le strade a ogni sacerdote che incontrerai, tu dirai: “Padre, devo parlarle!”. Se costui ti risponderà: "Ave Maria, figliolo, cosa vuoi, pregalo di fermarsi, perché è quello da me scelto. A lui manifesterai ciò che il cuore ti dirà e ubbidiscilo; ti indicherà infatti un altro sacerdote con queste parole: «Quello fa per il caso tuo"». Continuando, la Madonna lo esorta a essere «prudente, ché la scienza rinnegherà Dio», quindi gli detta un messaggio segreto da consegnare personalmente alla «Santità del Padre, supremo pastore della cristianità», accompagnato però da un altro sacerdote che gli dirà: «Bruno, io mi sento legato a te». «Poi la Madonna», riferisce il veggente, «mi parla di ciò che sta avvenendo nel mondo, di quello che succederà nell'avvenire, come va la Chiesa, come va la fede e che gli uomini non crederanno più... Tante cose che si stanno avverando adesso... Ma molte cose si dovranno avverare...». E la celeste Signora lo conforta: «Alcuni a cui tu narrerai questa visione non ti crederanno, ma non lasciarti deprimere». Al termine dell'incontro, la Madonna fa un inchino e dice a Bruno: «Sono colei che sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Ecco, prima di andare via io ti dico queste parole: la Rivelazione è la Parola di Dio, questa Rivelazione parla di me. Ecco perché ho dato questo titolo: Vergine della Rivelazione». Poi fa alcuni passi, si gira ed entra dentro la parete della grotta. Termina allora quella grande luce e si vede la Vergine che si allontana lentamente.

Messaggio del 12 aprile 1947 di Bruno Cornacchiola

Sono colei che sono nella Trinità divina, sono la Vergine della Rivelazione. Scrivi subito queste cose e meditale sempre. Tu mi perseguiti, ora basta! Rientra nell’Ovile santo, l’eterno miracolo di Dio, dove Cristo posò la prima pietra, quel fondamento sulla roccia eterna, Pietro. 

Non dimenticare chi ti amava sempre, mai ti ho dimenticato, per sempre nelle tue disdette ti sono stata vicina; perché il giuramento di un Dio è e rimane eterno, è uno e stabile. Ti hanno salvato i nove venerdì del Cuore sacrato di Gesù, promessa divina, che tu facesti prima di entrare nella menzogna e farti nemico di ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Preghiere dettate il 12 aprile 1947 di Bruno Cornacchiola

«Ti glorifico o Dio, divino e uno, nella divina santità del Padre, perché mi hai creato quel dì che ti compiacesti di crearmi. Ti benedico o Figlio del Padre, nella perfezione umanistica divina, perché mi hai salvato, spargendo, nella via del soffrire, il Sangue benedetto, divino e umano. Ti ubbidisco o Spirito Santo, nei doveri per la mia santificazione, affinché mi infiammi d’amore, di fede, di speranza, per il Padre. Ti innalzo e metto nel mio cuore, o Trinità divina, in un solo Dio, nell’unità perfetta d’amore e di giustizia, perché mi dai Maria, Figlia, Sposa e Madre, nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo, via, verità e vita d’ogni essere, per incamminarmi nella via che porta a te, nella verità che fa conoscere te, nella vita che scaturisce solo da te, per amarti, glorificarti e benedirti in eterno, nella gloria degli angeli osannanti te, perfetto e santo, uno e trino, in Maria santissima per te nostra Madre».

«Madre santa, Vergine della Rivelazione, fai che il fiume della misericordia di Dio Padre, i rivi di Sangue preziosissimo di Gesù, i raggi infuocati dello Spirito Santo possano accompagnarmi, per tuo mezzo, in questa via del mondo di peccato, che solo percorriamo nella nostra corta esistenza carnale, per essere, nell’apprensione dell’amore divino, trasformati a somiglianza di Gesù nostro Salvatore e Fratello nei piani d’amore, e come te che vivi nei Cieli, col Padre, nella gloria celeste».

Messaggio del 21 febbraio 1948 di Bruno Cornacchiola

Questo dico ai miei figli sacerdoti:

Gesù ha freddo, perché è da voi dimenticato e abbandonato nel suo nascondimento d’amore. Le preghiere e le visite lo riscaldano tanto, ma ora tutti sono freddi e Gesù ha freddo. Riscaldatelo! È una Madre che ve lo chiede: amatelo e non dissacratelo, ma fatelo amare da tutti, dando esempio d’amarlo! È dimenticato! (Qui la Vergine piange, pianto misto a sorriso) Gesù, il dolce e umile di cuore, figli cari, diletti miei, è fonte d’acqua pura, eppure ha sete.

Voi state diventando del mondo, spogliandovi del sacro per dissacrare e abbandonare il sacerdozio datovi da mio Figlio. Dovete fare di tutto perché il mondo diventi di voi. Il mondo ha sete di verità, ma voi non gli date più l’acqua che disseta. La vostra cooperazione si sta sfaldando e diventerà nulla. Molti di voi danno cattivo esempio. Dimenticate il mandato di Cristo: «Andate e predicate a ogni creatura... Dai vostri frutti riconosceranno che siete miei». Figlioli, fate conoscere Gesù. L’Evangelo lo avete del tutto dimenticato. Tornate alla sorgente viva, sorgente di vita! Portate anime a Cristo! La sete di Gesù deve essere la vostra sete. Anime, dategli da bere anime, solo anime. Soltanto così darete prova al mondo di essere veramente degni del mandato di mio Figlio, mio creatore. Dategli da bere! Guai a voi se non eseguite il mandato.

Siete i pastori, guidate il gregge all’Ovile santo, la Chiesa. (Non piange più, è calma e sento la sua voce dolce che suona nel mio udito come un canto angelico) Gesù cerca il cibo della vostra vita, come un uccellino (qui fa un lungo sospiro), non per lui ma per darlo a chi ha fame. Gesù ha molta fame, fame d’amore vostro, il suo cibo sono le vostre opere, la vostra fede, la vostra carità. Gesù prende da voi se stesso per salvare e santificare le anime! Operate secondo il volere di Cristo sacerdote, dovete dedicarvi completamente al culto dell’altare e alla guida delle anime per la gloria del Padre con l’aiuto efficace dello Spirito Santo. Figli miei, verranno molti sotto il mio nome, faranno ingannevoli prodigi. Attenzione a non deviare le anime dal vero culto per la gloria della Trinità.

Abbiate fede di quel che Gesù mio Figlio vi disse al principio, che sarebbe stato sempre fra voi e con voi sino a bere di nuovo il calice: cioè sarete perseguitati e, perseguitando voi, perseguiteranno mio Figlio. Cercheranno di convincervi a vivere come vive il mondo: non lo ascoltate, praticate e vivete il vero amore per il prossimo, non fate distinzioni di ceto, tutti hanno un’anima da salvare, voi trattatevi uguali come una sola famiglia, vivete una grande famiglia, fate conoscere sempre più il cuore amoroso di Gesù. Il sacramento dell’altare, il prigioniero d’amore dimenticato da molti, è il solitario che si dona. Io l’ho donato a voi, voi donatelo agli altri con rispetto e vero amore.

Chiamatemi e fatemi chiamare Madre. Io sono Madre del puro clero, Madre del santo clero, Madre del fedele clero, Madre dell’unito clero, Madre del vivente clero. Non dimenticate che il mondo vi guarda e vuole e si aspetta da voi l’esempio di una vita santa, vissuta eroicamente (di nuovo escono lacrime). Allontanatevi dal mondo, date esempio che siete di Cristo, date prove d’amore scusandovi tra voi, e siano lontane la discordia e l’odio. È una Madre che ve lo chiede, amatevi!


La Vergine spiega a Bruno Cornacchiola come pregare il Rosario (Domenica delle Palme del 1948) di Bruno Cornacchiola

«è il momento che ti insegno come si recita questa cara e santa preghiera. Come ti dissi che sono frecce d’amore e d’oro che raggiungono e arrivano al cuore di mio Figlio Gesù Cristo, morto per voi e per chi crede in lui e cammina nella vera Chiesa. I nemici cercheranno di dividerla, ma la preghiera che dite con fede e amore la tiene unita, nell’amore del Padre, nell’amore del Figlio e nell’amore dello Spirito Santo».

«Prendi con l’indice e il pollice il crocifisso e segnati facendo la croce sopra di te, che è una benedizione personale. Toccandoti la fronte dirai: ‘Nel nome del Padre’; toccandoti il petto: ‘e del Figlio’; ora la spalla sinistra: ‘e dello Spirito’; e la spalla destra: ‘Santo. Amen’. Ora, tenendo sempre il crocifisso tra le due dita, che simboleggiano il Padre e il Figlio, e la mano lo Spirito Santo, dirai con vera e persuasa fede il Credo. Il Credo lo Spirito Santo lo ha dettato agli apostoli e alla Chiesa autorità visibile, perché il Credo è la verità trinitaria. Io sono in essa perché Madre del Verbo, Dio uno e trino, nel vero amore della Chiesa per la salvezza delle anime. Sono l’incarnazione dello Spirito Santo. Ora il grano più grande è per recitare la preghiera che mio Figlio insegnò agli apostoli, il Padre nostro, e nei tre grani piccoli si ripete l’angelo che mi parla, io che rispondo, Elisabetta che riconosce Dio fatto carne in me e l’implorazione fatta da voi verso di me, vostra Madre nella grazia e misericordia trinitaria. Riprendi ora il crocifisso e ripeti con me: ‘O Dio, vieni a salvarmi’; ‘Signore, vieni presto in mio aiuto’. Aggiungi un Gloria. Vedi che s’implora nel santo – così lo chiamerai da oggi in poi – rosario l’aiuto di Dio per la salvezza. È la cosa più preziosa che l’uomo deve custodire. Dando gloria alla santissima Trinità, col santo rosario, sono per voi la Calamita della Trinità, unita nell’amore del Padre e nell’amore del Figlio, generato eterno dal Padre e nel tempo da me e nell’amore dello Spirito Santo che procede e dal Padre e dal Figlio. Sono cose che ti farò capire nel tempo e con grandi sofferenze. Ogni mistero che chiarisce la vita a ogni anima spirituale dirai: ‘Nel primo mistero d’amore si contempla’. Oppure, per voi più chiaro: ‘Nel primo mistero d’amore gaudioso-doloroso-glorioso meditiamo’; ciò che si deve meditare lo prenderai dalla Parola di Dio. Così ogni giorno mediterai tutto il piano dell’economia di Dio per la redenzione dell’umanità. Così ripeterai per ogni mistero d’amore in tutta la settimana. Questo, lo ripeto, coopera molto alla salvezza delle anime, e mantiene ferrea la fede e fa vincere la lotta contro il male diabolico. Tutto quello che io domando alla santissima Trinità mi viene concesso perché sono Figlia del Padre, sono Madre del Figlio e sono Sposa immacolata dello Spirito Santo, Tempio scelto per la redenzione».

Messaggio del 15 agosto 1949 di Bruno Cornacchiola

Figlioli! Ascoltate il richiamo che il mio cuore materno vi rivolge! Perché non vi allontanate dal peccato? Il quale vi condurrà, se persevererete in esso, nel più atroce degli smarrimenti, che vi saranno causa di dolori atroci, e tali dolori, se non mi ascoltate, vi dilanieranno il cuore. Ciò accadrà specie a coloro che in questi tempi colmi di peccato vi nascondono i miei richiami, nel tempo moderno colmo di falsità; certamente cadrà sopra d’essi il male, il male provocato e procurato da loro stessi per aver tenuto celate le cose di Dio, per il richiamo del mondo peccatore. Si ricordino che Iddio terrà nascosta da loro la sua santa Faccia.

Il popolo cammina nella verminaia di peccato; perché manca loro conoscenza dei piani di Dio, che sono piani d’amore. Il Signore investigherà tutti i cuori: è per insegnare a essi la vera via della pace. E farà conoscere dagli ignoranti e dai disprezzati le sue verità e dirà per mezzo d’essi i suoi piani, e qual è il suo pensiero, agli scienziati che negano me per mezzo della scienza quando tale scienza, dice Dio, «è solo mia», ai ricchi del mondo, ai superbi, per agire verso d’essi con vera giustizia di Padre! Chi ama il bene, e per questo ne soffre, chi conosce la verità, e per questa viene perseguitato, è veramente nato in Cristo, per vivere della sua vita e andare a Dio Padre. Dio Padre ama la giustizia perché è giusto; ascoltate tale voce che è voce della giustizia, giustizia vera, giustizia riparatrice santificante. Svegliatevi alla giustizia e sfuggite il mondo che perisce nel suo fango indegno.Andate a Gesù, figli! È una Madre che ve lo dice con il più acerbo dolore del suo cuore, che è amareggiato per il vostro cuore indurito nel peccato.

Gesù sulla croce è una potente calamita; andate a lui pentìti del male che operate continuamente, calpestando il bene e il vero. Ognuno conosce se stesso: convertitevi per convertire, santificatevi per santificare, amate Dio per esserne amati e insegnare agli altri ad amarlo. Dio conosce tutti, vuole pentimento dei vostri peccati. Gesù è il vero amore e si mostra a tutti dal suo trono d’amore, dalla sua dimora terrena; è lì che attende i cuori vostri per cambiarli da pietra in carne; lì è che nascosto vi ama, nell’Eucaristia, supremo atto d’amore che fece per voi tutti. Figlioli miei amatelo; egli vive d’amore; attende il vostro.

È lì che vi attende come vi ha atteso sempre per salvarvi; vada chi vuole. Gesù attende che tutti lo comprendano e si salvino; lui, il mio Figliolo, è la sola vostra salvezza. Figli, andate da lui, vivete di lui e siate con lui. Fatelo per me, sono vostra Madre che tanto vi amo. Anch’io, partecipando nel Golgota alla redenzione col mio amore, vi ho partoriti con Gesù, per Gesù e in Gesù. Solo così, il Tutto fattosi Nulla, e il Nulla fattosi Tutto, perché il Nulla è Tutto, vi chiama e vuol salvarvi. Andate, non attendete quando vi dirà: «Andate via da me». Avete fame? Avete sete? Siete senza luce? Non sfiduciatevi, andate a lui!

Messaggio del 15 agosto 1958 di Bruno Cornacchiola

Necessitano molte anime apostoliche, arditi di verità e d’amore, pieni di fede, viva e operante, amanti dell’amore vero, e questi dovranno far conoscere i tempi. Vi sarà un fortissimo terremoto, che scuoterà tutto il globo terrestre.

Vi do un avvertimento materno: non andate in giro, né mettetevi a dormire se siete in peccato mortale, ma confessatevi e pentitevi di averlo fatto, e non lo fate più. Non peccate, figlioli miei, non peccate! Perché in un istante saranno chiamati in giudizio, e il giudizio di Dio è infallibile.

Sì, figli miei, il sole si oscurerà, le stelle cadranno, ma non intendete ciò soltanto nella parte materiale del pensiero: c’è la parte interpretativa spirituale, e saranno i soli di superbi e le stelle d’orgogliosi che cadranno, come già cadde Satana.

Pregate, pregate molto e fate penitenza con ogni mezzo e sistema, senza oltrepassare i limiti consentiti dalla volontà ragionevole; fate penitenza in ogni occasione che vi si presenta, è una richiesta di mio Figlio, e la richiesta di Gesù mio Figlio è facile, perché è una richiesta d’amore. La penitenza che vi chiede è d’amare il prossimo e dare buon esempio di vita. Con mio Figlio, in Dio Padre, non odiate nessuno, perdonate sempre, non vendicatevi. Gesù è giudice.

Dite questa giaculatoria: «Gesù, Figlio di Maria Vergine, abbi compassione e pietà di noi, salva molte anime!» Fuori dalla Chiesa del vero e del santo, la cattolica apostolica romana, non c’è pace vera, non c’è amore vero e non c’è la vera salvezza.

Il sacerdote è la vera vostra salvezza, è la vostra vera santificazione, ma soltanto in un modo ed è questo: ascoltarlo e mettere in pratica gli insegnamenti della verità che escono dalla sua bocca, purificata dalla consacrazione ricevuta per la distribuzione dei beni spirituali. Anche se è nella miseria del mondo, sarà mondo dal male, perché nei piani della redenzione è Gesù stesso: sarà lui che vi parla, mio Figlio nel sacerdote e il sacerdote in mio Figlio operante nell’amore della verità.

Fuori dalla casa del Padre dove c’è la Santità del Padre, il Papa, via, verità e vita, c’è il buio e la confusione. Scrivi in ogni posto che crederai opportuno queste parole, ma prima di tutto scrivile nel tuo cuore: «Con Gesù, Figlio di Maria Vergine, crocifiggo la mia carne per la vita eterna!»

Canta nella gioia, leggi la verità e salmeggia nel dolore; prega nell’allegria e nelle pene, prega sempre, la preghiera è l’ossigeno dello spirito; sii amoroso con tutti e premuroso, metti in pratica le opere di misericordia, sono chiamate di misericordia perché sono virtù che si attuano nelle opere sottomettendo la propria volontà al Padre!

Amare tutti non significa tenere un atteggiamento di morbosità o sentimentalista falso satanico. Amare tutti vuol dire restare in pace con tutti e fare per tutti ciò che tutti, anche nemici, vorresti che facessero a te. Molte sofferenze dovrai soffrire per colpa di imprudenti; resta saldo nella fede perché proprio su quella Satana cerca di farti cadere. Ama e perdona, perdona e ama, è una Madre che te lo chiede, sono Maria Vergine, la Madre di Gesù, per voi, e vostra Madre nell’amore.

Avanti tutti alla riscossa, la vittoria è e sarà vostra se voi vivrete secondo i dettami dello Spirito Santo! Dio Padre nel suo trono d’amore vi chiama tutti alla via del vero e della salvezza. Andate, non fermatevi, è la via dell’amore! L’unica salvezza risolutiva è camminare nella Parola di Dio, tornare alla fonte pura dell’Evangelo, ascoltare la Parola di salvezza che dalla Sede apostolica, la Chiesa, si irradia in tutto il mondo, e non le falsità del mondo. Non spogliatevi dell’abito sacerdotale, ubbidite tutti: l’abito richiama, è un segno celeste.

Apparizione del 4 giugno 1964 di Bruno Cornacchiola

«Voglio per tuo tramite far conoscere il mezzo che serve per salvare dal diluvio di fuoco l’umanità, ma sempre dietro ubbidienza e carità. Proprio per mezzo della carità, vera àncora di salvezza, è la consacrazione di tutto il genere umano al Cuore divino di Gesù Cristo, mio diletto Figlio, e al mio Cuore immacolato. Tale consacrazione non si deve fare con la separazione dei Cuori, ma restino uniti, quello di mio Figlio e il mio, nella unità di amore. Affinché tale consacrazione riesca nella sua validità, e il mondo passi dal profano al divino, deve essere consacrato come ti dico io. La consacrazione fatta con fede e amore nella carità sarà per l’umanità una vera e reale transustanziazione eucaristica, sarete ostie offerte per il bene di tutti i viventi sulla Terra! Così e solo in tal modo l’umanità legalmente sarà consacrata, per mezzo di coloro che ne sono i responsabili della vita terrestre. Tale consacrazione vi farà diventare tutti di Dio, anzi divinizzati nella carità celeste. Questo darà la pace vera al mondo».

Per realizzare questa consacrazione per la pace mondiale, la Vergine descrive due possibilità:

«1. Chiamare in un grande congresso o assemblea i capi responsabili dell’umanità, capi religiosi e capi di Stato, il tutto a Roma che prepara l’assemblea mondiale. Si eleggerà un responsabile, a voto di maggioranza, che dovrà leggere la formula della consacrazione. Tutti ascolteranno e sottoscriveranno a nome di tutti i popoli che essi rappresentano. 2. Oppure in quest’altro modo, è una prova d’amore e di fede che il Padre concede per la salvezza. La Santità del Padre – il Papa – dovrà inviare una lettera circolare di adesione a tutti i capi di Stato e religiosi, che dovranno firmare l’invito, e il tutto si può svolgere per mezzo di diplomatici. Se tutto procede secondo i piani celesti, allora la Santità del Padre, firmata la sua, fisserà la data dell’assemblea a Roma, e in piazza San Pietro si leggerà la suddetta consacrazione che leggerà lui stesso. Allora si avrà veramente la pace sulla Terra a beneficio di tutti».

Visione del 28 novembre 1964

«il mondo che si rivoltava contro il Papa e gridava: ‘A morte’. La schiera di Arditi forma attorno al Papa un cerchio e, con crocifissi e rosari in mano, in coro pregavano. La gente rideva, ma quando si azzardavano ad avvicinarsi cadevano fulminati all’indietro. Il Papa in mezzo a noi in piedi che benediceva tutto, gridando: ‘È ora che vi convertiate, questo è il miracolo, siamo all’ultimo atto del dramma umano, convertitevi!’»

Sogno del 9 marzo 1966 di Bruno Cornacchiola

«Questa notte ho sognato che molta gente veniva decapitata, ognuno dalla propria madre. Anche a me toccò il turno e pensavo che mamma mia era deceduta da molto tempo e che me la sarei scampata. Ma all’improvviso mi sento chiamare dal boia e mi trascina vicino a un ceppo e vedo mamma mia con un lungo coltello nelle mani. Senza dirmi una parola, mi prende per i capelli e zac sento la lama entrare nelle carni, attendevo che la testa mi si staccasse, ma con la ferita aperta sento ancora la lama entrare nelle carni. Col dolore mi desto».