MaM
Messaggio del 6 giugno 1987: Figli cari! Seguite Gesù! Vivete le parole che vi manda! Se perdete Gesù avete perduto tutto. Non permettete che le cose di questo mondo vi trascinino lontano da Dio. Dovete essere sempre consapevoli che vivete per Gesù e per il regno di Dio. Chiedetevi: sono pronto a lasciare ogni cosa e a seguire senza riserve la volontà di Dio? Figli cari! Pregate Gesù perché doni ai vostri cuori l’umiltà. Che egli sia sempre il vostro modello nella vita! Seguitelo! Andate dietro di lui! Pregate ogni giorno affinchè Dio vi doni la luce per poter capire la sua giusta volontà. Io vi benedico.

Messaggi di altre apparizioni

Beata Anna Katharina Emmerick

Il sacrificio della Messa

18 aprile: Il “pellegrino” così scrive: «Essa si trovava in una situazione molto difficile. Il padre confessore pregò il parroco di Haltern di andare là a pregare per la malata e benedirla. Anna Katharina ne poté trarre profitto; alla sera il padre confessore usò dell’acquavite, essa obbedì; poi i dolori divennero così forti che si lamentò dicendo: “Io ho cercato da me stessa tutto questo, perché non ho lasciato alle sofferenze le soddisfazioni desiderate. Ora devo attendere che il fuoco si consumi! Devo abbandonare tutto nelle mani di Dio”.

Il sacrificio della Messa

19 aprile: «Essa fu per tutta la notte attraversata da un terribile calore e non poteva bere a causa della ritenzione, il pastore di Haltern venne di nuovo nel corso della giornata e le arrecò sollievo con la preghiera e la benedizione. Il “pellegrino” la trovò, nel pomeriggio, in una posizione del tutto mutata, interamente capovolta, dove teneva normalmente i piedi adesso aveva la testa, cercando in questo modo di trovare sollievo ai suoi dolori. Era sottoposta ad una febbre terribile, i dolori si erano concentrati sulla parte sinistra della spina dorsale. La pia suora ringraziò Dio per le sofferenze, si sentì in comunione con le povere anime e si rallegrò di non poter più arrecare alcuna offesa a Dio nel Purgatorio».

Il sacrificio della Messa

20 aprile: «I dolori proseguono. Essa vide tutte le parti interne del corpo ferite e sofferenti. Il suo letto era tutto bagnato dal forte sudore, compresa la paglia del materasso. Allora la malata disse al “pellegrino” che se non fosse venuto qualcuno o qualcosa in suo soccorso sarebbe morta perché non poteva più sopportare il dolore. Appariva sfigurata dai dolori. Brentano si affrettò a chiamare il parroco che subito venne e parlò e pregò con lei, poi le pose la mano sul capo, come se avesse voluto trasmetterle la calma, e lei cadde subito in un sonno lieve. Più tardi, al risveglio, Anna Katharina così si esprimeva: “Pregai intensamente Dio di perdonarmi quando, io stessa, imploro una pena che non posso sopportare. Egli dovrebbe colmarmi con il suo amore, e per amore del sangue di suo Figlio dovrebbe aver pietà di me. Dovrebbe aiutarmi ancora una volta, se vuole che io abbia un compito e lo possa assolvere sulla terra. Allora io mi sentii raggiungere da un’unica risposta: “Il fuoco che tu hai ricevuto deve ardere”. A questo punto non mi feci più alcuna illusione, mi vidi in una condizione estremamente pericolosa e implorai Dio affinché mi desse la forza di accettare tutte le cose. Quando il parroco mi impose la mano sulla testa e pregò fui attraversata da una luce leggera e mi addormentai. Mi parve come se fossi stata una bambina e venissi cullata. Fui raggiunta da una sensazione di calma e c’era una luce. Ricevetti uno stato di sollievo e la speranza si riaccese in me”. Verso mezzogiorno si levò di nuovo il male; Lambert, che era ammalato, le impose le mani e recitò un rosario, in questo modo le fu d’aiuto.

La chiesa trionfante

«Durante i miei dolori tenevo vicino le reliquie che mi aveva mandato Ovenberg , le quali presero a luccicare. Vidi un Santo, cinto dalla bianca aureola della gloria, scendere su di me, mentre il luccichio delle reliquie si fondeva in una sola splendida luce con quest’ultimo. Mi sembrò allora di udire una voce: “Queste reliquie sono delle mie ossa. Io sono Ignazio!”
Dopo quest’avvenimenti dovetti sopportare una lunga notte di tremendo tormento, con dolori lancinanti che come un coltello mi trafiggevano le ferite, gridai misericordia affinché il Signore non mi mandasse dolori più forti di quanto io potessi sopportare . A ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

La chiesa trionfante

: «Si teneva una grande celebrazione nella Chiesa, io pure partecipavo: sfilavano processioni, e fanciulle vestite tutte di bianco, con gigli nella mano, portavano la Madre di bio su un trono, mentre fanciulli, anch’essi vestiti allo stesso modo, portavano san Luigi che indossava l’abito religioso nero dell’ordine e sopra un camice bianco del Coro con frange dello stesso colore. Egli aveva un giglio in mano come i fanciulli che l’accompagnavano, era seduto sopra un trono sull’altare e su di lui si innalzava il trono della S. Madre di Dio. San Luigi si era findanzato con essa. Vidi in alto la Chiesa celeste riempita da santi Cori e intorno a Luigi vidi in circolo Ignazio, Xaverius, Borgia, Borromeo, Stanislao, Regis e molti altri gesuiti, e più in alto ancora molti Santi di altri ordini religiosi. Non posso descrivere la magnificenza della celebrazione di san Luigi e in che modo egli era venerato con corone e ghirlande. La Chiesa era piena di anime giovani, di vergini e ragazzi, i quali avevano trovato la Grazia del Signore sull’esempio di san Luigi. Tutti costoro erano i beati della Chiesa. In conseguenza alle visioni di questa celebrazione mi apparvero alcune scene della vita di san Luigi:
una grande sala e un piccolo fanciullo solo, appesa ad una parete c’era una borsa da soldato. Il fanciullo che sembrava molto timido nell’azione, si diresse verso questa e slacciò un lungo e largo schioppo, lo vidi allontanarsi e poi ritornare e infilarlo di nuovo nella borsa. Pianse profondamente come se fosse pentito e si accostò alla parete, ponendosi sotto la borsa. Poi vidi sopraggiungere una donna per consolarlo e portarlo dai genitori che sedevano in una bella sala, egli raccontò il suo errore e continuò a piangere. Vidi anche altre scene: l’incontro con un uomo che gli era familiare; e ancora lo vidi ammalato nel letto, circondato e sorretto per le braccia da tutti i servi che lo amavano; ed egli pallido e febbricitante sorrideva sempre amorevolmente.

Lo vidi ancora fanciullo, delicato e serio, in una casa patrizia, intorno a lui sedevano molti religiosi ed egli stava nel centro e parlava a tutti. Essi lo ascoltavano molto edificati. Era come se istruisse illuminato da Dio e stesse preparandosi al S. Sacramento. In un’altra immagine mi apparve mentre accoglieva nella sua bocca l’Ostia splendente, come se fosse entrato in un raccoglimento e in una nostalgia spirituale meravigliosa. Lo vidi ancora nella sua piccola celletta del convento, assorto nella preghiera e inondato dal chiarore della luce di Dio. Pareva che mi dicesse quale fosse stata la sua più grande colpa: quella di aver recitato un’Ave Maria distrattamente dopo un lungo giorno di preghiera. Trascorse la sua vita giovanile sempre ad occhi bassi e mai guardò una creatura femminile in volto. Questo modo di vivere non era un’apparenza ma vera convinzione. Nelle visioni che seguono ci viene mostrato come Anna K. Emmerich trae sollievo ed aiuto con i giochi dei fanciulli beati, morti innocentemente subito dopo il battesimo. Ella così raccontò a proposito: Amici di gioco vennero a prendermi, andammo verso il nostro luogo dei giochi e da lì al Presepe. L’asino stava davanti alla grotta, gli salii sopra e dissi ai bambini: “Così si è seduta la Madre di Dio!” Poi pregammo innanzi alla culla. I fanciulli mi portarono una quantità di mele, fiori e un rosaio cinto di spine, poi mi domandarono perché non li avessi mai chiamati per essere sollevata dalle mie pene, poiché essi mi avrebbero aiutato molto. I bambini si lamentarono che gli uomini li invocassero molto poco in loro aiuto nonostante che essi abbiano un grande ascendente su Dio, particolarmente quelli morti appena dopo il loro battesimo. Un tale fanciullo si trovava anche tra noi e mi ricordò che io avevo sollecitato la sua morte felice, invece di una vita di sofferenze; mi disse pure che se i genitori l’avessero saputo sarebbero stati amari nei miei confronti. Io mi ricordai che questo fanciullo mi fu portato dopo il battesimo e lo sollevai in alto, verso il cielo, e pregai con tutto il cuore Dio di prenderlo con sé nello stato della sua innocenza prima che potesse perdersi. Questo fanciullo mi ringraziò per le mie suppliche al cielo e volle pregare anch’egli per me. Essi poi mi dissero che bisogna pregare in modo particolare per i bambini che muoiono senza aiuto, perché se qualcuno prega per loro Dio è pronto a soccorrerli».

Il sacrificio della Messa

Nella seconda metà del mese di agosto del 1820, Anna Katharina ebbe visioni sui misteri del sacrificio della santa Messa. In queste, ella ricevé immagini dei tempi antichi e sul significato delle reliquie sull’altare, ma anche sulla tiepidezza e l’indifferenza con la quale viene trattato spesso il santissimo Sacramento dai preti e dai laici.
«Io vedo disse dappertutto sacerdoti cingersi delle grazie della Chiesa e dei tesori dei meriti di Gesù e dei Santi, ma praticare i sacrifici e predicare in modo morto. Mi venne mostrato un pagano che stava su una ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Vittoria della chiesa militante sui suoi nemici per l’intercessione dell’immacolata concezione della S. Vergine Maria

25 agosto: Non so come stanotte giunsi a Roma, mi trovai vicino alla chiesa di S. Maria Maggiore e vidi colà molta gente povera e devota piena di paura e preoccupazione a causa del ritiro del Papa. Per questo motivo c’era inquietudine in città e la gente si era recata a supplicare la Madre di Dio. Sembrava che non volesse aspettare l’apertura della chiesa e prese a pregare già all’esterno. Adesso mi vidi all’interno della chiesa e aprii le porte, la gente entrò piena di ansia e meravigliata di vedere finalmente le porte aperte. Io ero dietro le porte ed essi non mi videro. Non si teneva l’Ufficio divino e c’erano solo le lampade votive che ardevano. Le persone adesso pregavano in modo tranquillissimo. Vidi allora apparire la Madre di Dio, la quale mi disse che il pericolo sarebbe aumentato e perciò la gente dovrebbe pregare ferventemente in modo devoto, con le braccia aperte e distese e rivolgere solo tre Pater al Supremo. Suo figlio ha pregato sulla croce anche in questo modo e così tutti quanti, a mezzanotte e in questo stesso luogo, avremmo dovuto pregare, le porte della chiesa sarebbero rimaste sempre aperte per questo fine, i fedeli avrebbero dovuto supplicare e pregare in special modo affinché la chiesa delle tenebre ricada di nuovo nell’abisso. La Madre di Dio parlò poi di molte cose assai difficili a spiegarsi; appresi che solo un prete avrebbe offerto un sacrificio incruento dignitosamente e consapevolmente come fecero gli Apostoli, allontanando tutti i pericoli. Io non posso sapere se le persone nella Chiesa videro quest’apparizione ma furono mossi da qualcosa di soprannaturale perché quando la Santa Vergine disse che essi avrebbero dovuto supplicare Dio con le braccia aperte tutti le sollevarono. Questa gente, buona e devota, adesso era diventata sprovveduta e disorientata. Tra loro non c’era nessun nemico eppure sembravano aver paura l’uno dell’altro’.

Vittoria della chiesa militante sui suoi nemici per l’intercessione dell’immacolata concezione della S. Vergine Maria

Il 28 agosto 1820 Anna Katharina Emmerich raccontò del conforto ricevuto dalla seguente immagine: Ricevetti una visione sulla Chiesa di Pietro:
questa si librava sulla terra e tutta la gente si affrettava ad entrare dentro per sostenerla. Vidi in quest’azione di soccorso partecipare i grandi e i piccoli, preti e laici, donne e bambini e perfino vecchi storpi. Mi sopravvenne la paura, poiché mi sembrò che la Chiesa rimbombasse ovunque pronta a cadere. Le fondazioni e tutte le pareti sembravano pronte a crollare, la gente pose dappertutto le spalle a sostegno, e in questo momento tutti divennero della stessa grandezza. Ognuno prese il suo proprio posto nella medesima: ì preti sotto gli altari, i laici sotto i pilastri e le casalinghe sotto l’ingresso. Tutti quanti sorreggevano la Chiesa sostenendo i grandi pesi delle pareti, delle porte, ecc. Pensai che ne sarebbero rimasti schiacciati. Ma il tetto della Chiesa era aperto e vidi i Cori dei Santi e, per mezzo delle loro preghiere e il loro merito, sostenere e aiutare coloro che reggevano la Chiesa. Io pregavo mentre mi trovavo sospesa nell’aria tra la gente e i Santi. I sostenitori della Chiesa adesso facevano un passo avanti.
Vidi poi, attraverso il tetto della Chiesa, la Vergine Maria con intorno Apostoli e vescovi mentre al di sotto si svolgevano grandi processioni e celebrazioni. Mi apparvero pure tutti i cattivi amministratori della Chiesa, coloro che pur avendo creduto di aver fatto qualcosa per la Chiesa in effetti non avevano fatto nulla. Dall’alto scendevano anche molte benedizioni e molti cambiamenti; vidi anche il Papa che era stato l’artefice del rinnovamento; molti uomini semplici e poveri, giovani e vecchi si elevavano nelle dimensioni dello spirito.

La chiesa sofferente

Avevo ricevuto un lavoro pesante nella “casa delle nozze”, non ce la facevo a finirlo, dovevo adoperarmi per pulire molta immondizia con una scopa dura. Sopraggiunse mia madre e mi aiutò, come anche un’amica, alla quale regalai prima della sua morte un’immagine di S. Caterina, immaginetta che avevo ricevuto per cause soprannaturali. Ella se la mise sul petto e parlò a lungo con me. Mia madre mi condusse in molti luoghi dove soggiornavano le anime, venni portata anche sopra una montagna sulla quale uno spirito luminoso color rame, legato ad una catena, cercò di venirmi incontro. Era lì da tempo, nessuno pensava a lui o l’aiutava, parlava molto poco, solo poche parole, eppure venni a conoscenza di tutta la sua storia. Egli era stato, a suo tempo, il re d’Inghilterra e condusse la guerra contro la Francia, adoperò metodi atroci ed ebbe un comportamento molto cattivo. Mi sembrò che la madre fosse colpevole dell’origine di questo suo comportamento. Egli distruggeva tutte le immagini della Santissima Vergine Maria, e una volta passando davanti ad una statua della santa Vergine volle distruggere anche quella, ma provò una commozione profonda e non lo fece più. Dopo quest’esperienza si pentì amaramente e si sarebbe ben volentieri confessato, ma morì di una febbre fortissima; trovò misericordia e non morì dannato. Poteva perciò essere aiutato, ma era stato del tutto dimenticato. Mi disse che avrebbe potuto essere aiutato particolarmente con la celebrazione della santa Messa, in modo che avrebbe potuto ottenere l’agognata liberazione prima del tempo. Il luogo dove si trovava non sembrava essere il normale Purgatorio, ma forse un luogo adiacente. Lo vidi perseguitato e sbranato dai cani, nel modo in cui egli aveva perseguitato la gente; si trovava incatenato in più punti e viveva in un luogo ricoperto di erba infiammata. Mi disse che solo la più minima speranza della sua liberazione da quel luogo sarebbe stata per lui un grande conforto. Lo incontrai per tre volte.

La chiesa sofferente

Stanotte ho pregato molto per le povere anime e ho visto molte cose meravigliose e l'inafferrabile misericordia di Dio. Ho rivisto l’infelice re inglese ed ho pregato anche per lui. Mi fu visibile come il bene e il male possa trasmettersi dai progenitori ai bambini e come la loro azione, e la loro volontà, possa essere causa di salvezza o di perdizione. Vidi dai tesori della Chiesa e dai membri della stessa provenire soccorso alle anime. Molti preti soffrivano, erano quelli che in vita avevano sempre aspirato ad un piccolo posto in paradiso solo perché distribuivano la comunione e celebravano Messe. Li vidi adesso in indicibile pentimento per le mancate opere d’amore e il mancato aiuto verso le povere anime. Adesso aspiravano, silenziosamente, desiderando con bramosia di poter aiutare ed operare. Tutta la loro pigrizia si cambia in una pena dell’anima, la loro tranquillità in un’impazienza, la loro inazione in un ceppo, tutte queste punizioni sono la conseguenza del male.
Nel purgatorio ho visto pure e particolarmente la condizione dei fanciulli che sono stati uccisi prima e subito dopo la nascita, cosa che però non saprei come rappresentare, anche se potessi rivelarlo, e perciò tralascio.