MaM
Messaggio del 2 gennaio 2003:Cari figli, come mamma ai suoi figli vi ho chiamato e voi mi avete risposto, permettetemi di riempire il vostro cuore di amore così che il vostro cuore diventi un cuore di amore che donerete agli altri senza riserve, così mi aiuterete nel migliore dei modi nella mia missione di conversione dei miei poveri figli che non hanno conosciuto l'amore di Dio e l'amore di mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggi di altre apparizioni

Beata Anna Katharina Emmerick

L’Angelo

Giunsi in alto, in un giardino sospeso nell’aria, dove vidi librarsi tra settentrione e l’oriente, come il sole all’orizzonte, la figura di un uomo con un viso lungo e pallido. Il suo capo sembrava coperto con un berretto a punta. Egli era avvolto da fasce e aveva un cartello sul petto. Non ricordo però cosa c’era scritto. Portava la spada avvolta in fasce colorate e si librava sulla terra lentamente e ad intermittenza, come i piccoli voli di un piccione. Poi si liberò dalle bende. Mosse la spada qua e là e gettò le bende sulle città sonnolenti che furono avvolte come da un cappio. Insieme alle bende caddero pure pustole e vaiolo sull’Italia, la Spagna e la Russia. Avvolse poi con un cappio rosso anche Berlino; il cappio si estese fin qui da noi. Poi vidi la sua spada nuda, sull’elsa pendevano bende insanguinate e da queste grondava sangue nella nostra regione».

L’Angelo

Apparve un Angelo, tra l’oriente e il meridione, con una spada nella cui elsa c’era come una spaccata piena di sangue. Egli lo riversava qua e là. Giunse fin da noi e lo vidi versare il sangue su Munster, sulla piazza del Duomo.

La chiesa sofferente

«Stanotte ho avuto molto da fare, trovandomi un’altra volta in Purgatorio. Ho viaggiato come sempre verso settentrione, sulla cima del globo terrestre, quando poi sono giunta ho avuto di fronte le montagne ghiacciate e a forma di mezza luna, in quei paraggi c’era un vallo nero e rilucente con innumerevoli passaggi e spazi, in tutte le direzioni e altezze: in alto, in basso, sopra e sotto. Le anime che si trovavano sopra questo luogo, godevano una condizione migliore e andavano lentamente in giro, quelle più in basso erano invece più recluse, le altre erano sparpagliate qua e là in caverne, o spesso raccolte insieme in un unico posto. Dietro di loro vedo un retroscena spaventoso. Mi appare poi un luogo di raccoglimento, come una specie di chiesa, nella quale esse di tanto in tanto vengono consolate. Dal cielo queste anime non ricevono nessun aiuto immediato, ma ricevono tutto dalla terra e dai viventi come la preghiera e le buone opere, la mortificazione e specialmente il sacrificio della santa Messa, queste sono rivolte al Giudice per il perdono delle loro colpe. Esco da qui e vado ancor più verso settentrione, sul ghiaccio, e vedo un’altra entrata nel Purgatorio, quando entro lo faccio per una curva, un rigonfiamento, una viuzza (non trova la parola giusta per l’opportuna descrizione), dove si trova l’accesso. Verso la sinistra, più avanti c’è il mulino, con molti lavoratori e fatiche. Non vedo altri visitatori oltre la fllia guida, ma posso scorgere, in lontananza, sparpagliate sulla terra, singole persone in preghiera Vergmi ed eremiti, monaci e suore e povera gente che lavorano tutti per la salvezza delle povere anime. Questa parte del purgatorio è quella della Chiesa cattolica; ci sono i membri delle sette, costoro sono isolati, come sulla terra, e soffrono molto di più perché non hanno nessuno che prega per loro e non viene celebrata in suffragio alcuna Messa. Se le anime sono quelle di uomini o di donne si può saperlo solo avvicinandosi a loro. Si vedono chiare e grigie figure con aspetti pazienti ma infinitamente addolorati, non si può dire come appaiono estremamente sensibili. Niente è più consolante che la loro pazienza e vedere come sono collegate tra di loro: le une possono gioire per la salvezza delle altre, così come la sofferenza delle une può causare il lamento delle altre. In questo luogo ho visto anche bambini. La maggior parte degli uomini sono lì a causa di quella leggerezza che porta alle piccole colpe, come quella di trascurare le buone azioni.

La preghiera

«Mi trovavo in un ambiente rotondo, grande e luminoso, il quale ai miei occhi, tanto più mi appariva rotondo quanto più mi sembrava grande. In tale ambiente mi venne mostrato come venivano valutate e presentate le nostre preghiere a Dio: erano riportate su una specie di lavagna bianca e suddivise in quattro classi. Alcune preghiere erano riportate in lettere dorate meravigliose, altre col colore argento-vivo, altre ancora con quello scuro, e infine le ultime con il colore scuro attraversate da una linea. Vidi tale distinzione con gioia, e osai appena domandare alla mia guida cosa significasse tutto questo’. Essa mi diede la risposta: «Quella che vedi riportata con le lettere dorate è la preghiera di coloro che hanno collegato il merito delle loro buone opere a quello di Gesù Cristo, e questa unione viene spesso rinnovata; costoro sono molto legati ai comandi del Salvatore e ne imitano l’esempio. Con l’argento vivo è riportata la preghiera di coloro che non pensano ad unificarsi al merito di “Gesù Cristo”, sebbene siano devoti e preghino profondamente fin nell’intimo del cuore. Quella che è riportata con il colore nero è la preghiera di coloro che non sono tranquilli, che non si confessano spesso, e quotidianamente non recitano certe preghiere; questi sono i tiepidi che operano il bene solo per abitudine. Ciò che è scritto con il colore nero sbarrato da una linea è la preghiera di quelle persone che ripongono tutta la loro fiducia nelle orazioni vocali che dovrebbero, secondo il loro parere, avere un merito, ma costoro non osservano i Comandamenti di Dio, anche se le loro cattive brame non causano violenza. Questa preghiera non ha nessun merito di fronte a Dio, perciò viene di nuovo cancellata. Così vengono cancellate anche le buone opere di coloro che le compiono ma che hanno come fine soltanto i vantaggi temporali.
Una forza particolare, invece, la riveste la preghiera rivolta a Dio con le braccia protese. ‘Questa preghiera non resiste a Dio, — si curò di dire Anna Katharina Emmerich, — proseguendo, anche il suo proprio Figlio ha pregato fino alla morte in questo atteggiamento. Io sono certa che una forte fiducia nella semplicità rende tutto più concreto e sostanzioso. Queste due espressioni mi danno un grande schiarimento sui miracoli e sull’esaudimento della preghiera. Sulla preghiera che viene recitata innanzi alla croce della Misericordia di Gesù Cristo, così si pronunciò: «Spesso sono stata istruita presso la croce di Coesfeld, che Dio sarebbe collegato con questo luogo e in questo posto ci sarebbe una resistenza contro il maligno, come in tutti i luoghi santi di venerazione. L’effetto del miracolo sarebbe collegato alla forza della fiducia e alla devozione nella preghiera. Spesso vedo la Croce glorificata nelle processioni spirituali, e vedo con tale glorificazione coloro che vengono esauditi e liberati dal male, essi ricevono le grazie con fiducia e devozione dalle preghiere. Ma vedo pure altri avvolti nelle tenebre della notte’. Il santo Vangelo insegna, a noi cristiani, il dovere di pregare per il nostro prossimo. Anna Katharina Emmerich chiarisce come sia importante e allo stesso modo efficace pregare per gli altri: «Fin dalla mia infanzia ho sempre avuto l’abitudine delle preghiere notturne, affinché tutte le disgrazie venissero evitate o mitigate: cadute, annegamenti, incendi, ecc. In conseguenza di queste preghiere ho visto sempre più chiaramente che le visioni di tali sciagure terminano a buon fine. Quando invece tralascio tali preghiere sento o vedo sempre succedere qualche grande sciagura. Sento, allora, oltre alla necessità della mia preghiera speciale, anche il bisogno di sollecitare gli altri, e lo faccio con la massima esortazione interiore, affinché anche essi possano adoperarsi nel servizio del prossimo con la preghiera».

La preghiera

«Mi trovavo in un ambiente aperto e spazioso senza alcun rapporto con luoghi naturali terreni. Stavo sollevata nell’aria e potevo vedere, ai miei piedi in basso, il mondo avvolto nella notte e molte immagini che emanava. Nello spazio vidi apparire infiniti cori di spiriti, fui circondata da loro. Non erano veri e propri Santi ma sembravano essere anime oranti. Esse accettavano preghiere, pregavano, vegliavano, supplicavano rivolti ai Cori delle regioni più elevate i quali, in seguito a queste suppliche, inviavano aiuto e comparivano alla luce. Questi ultimi erano i Santi. Le anime che mi attorniavano erano quelle di coloro che supplicavano l’intervento del Signore per tutti i peccati della terra. Ogni particolare condizione sulla terra sembrava avere le sue anime oranti. Tutto quello che mi circondava si mutava in una profonda armonia. Io pregavo per le mille necessità emergenti, e Dio inviava per queste il suo soccorso attraverso i suoi Santi. Vidi moribondi, impenitenti, pentirsi e convertirsi per mezzo delle preghiere e ricevere il Sacramento; e persone cadere pericolosamente nell’acqua e salvarsi con la preghiera. Tutto sarebbe impossibile senza di essa. Con la preghiera e l’ammirazione della Giustizia Divina si può strappar via la singola perdizione, come il lavoro di una vanga strappa via l’erbaccia . Un giorno la veggente disse: La mia guida mi esortò di nuovo di supplicare i miei conoscenti a pregare, e ad unirsi a me per la conversione dei peccatori, e in modo particolare per la fede e la compattezza del sacerdozio, perché si prepara un tempo difficile. La confusione diventerà sempre più grande».

La preghiera

«Mi trovavo con la mia guida per infinite ed alte scale, vidi altri oranti procedere l’uno dopo l’altro in una lunga fila. Sebbene fossi in alto vidi che cinque gradini sopra di me si stagliava una grande dtt luminosa. Un mondo di splendore. Mi sembrò come se potessi veder dentro la città luminosa attraverso un’indescrivibile tenda blu. Tutte le fila degli edifici ed i giardini terminavano in un punto centrale che era immerso in un bagliore tale che era impossibile fissare gli occhi e guardare. Dove volgevo lo sguardo si rendeva ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Vittoria della chiesa militante sui suoi nemici per l’intercessione dell’immacolata concezione della S. Vergine Maria

“in virtù dell’autorità di Gesù Cristo, per la Gloria della Santa indissolubile Trinità, per la Gloria e per la venerazione della Verginità della Madre di Dio, per l’elevazione della fede cattolica e per l’accrescimento della religione cristiana, Papa Pio IX dichiarò, che l’insegnamento dell’Immacolata Concezione di Maria “è una dottrina rivelata e perciò, la medesima, deve essere accettata indiscutibilmente da tutti i fedeli” Nell’annunciare quest’insegnamento come dottrina di fede, papa Pio IX ebbe la più sicura speranza e la più piena fiducia» che la Beata Vergine Maria ci verrà in aiuto in questi tempi così tanto dolorosi, nella misura in cui i seguaci della Chiesa odono la voce del loro Pastore e per mezzo della fervida devozione e della preghiera si sollecita il suo intervento. Il nostro volto viene riempito di gioia», dice papa Pio IX nella bolla Ineffabilis, e così continua: «e noi portiamo al Nostro Signore Gesù Cristo l’espressione dell’umiltà e della gratitudine più profonda. Perciò gli uomini dovranno elevare sempre più sacrifici devozionali a Lui, affinché ci preservi, per mezzo della sua bontà, e sebbene senza nostro merito, questo onore, questa gloria e questa lode dall’omaggio della sua santissima Madre. Noi abbiamo la più sicura speranza e la più piena fiducia, nella beatissima Vergine, la quale calpestò la testa velenosa del serpente malvagio, portando la salvezza al mondo. Ella è la lode e la gloria dei profeti, degli Apostoli e dei Martiri, la gioia e la corona di tutti i Santi, il più sicuro rifugio e il più fedele aiuto di tutte le persone minacciate dai pericoli. Essa è la più influente e potente mediatrice, l’ambasciatrice presso suo Figlio per tutto il globo terrestre. Il più pregevole gioiello e ornamento della Chiesa cattolica. Colei che allontana sempre tutte le eresie ed è la protezione più permanente. Colei che provvede alle più impellenti necessità dei popoli e anche delle nazioni ortodosse, e ci ha liberati da così tanti pericoli. La Beatissima Vergine farà in modo, per mezzo della sua potentissima intercessione, che la santa madre Chiesa cattolica, allontanando tutte le difficoltà e superando tutti gli errori, che tutti i popoli e tutti i luoghi possano progedire, e quotidianamente fiorire e dominare da mare a mare, da fiume a fiume, fino ai confini del globo terrestre, in modo che si possa godere tranquillità e libertà; e che i peccati gli uomini ricevano il perdono, i malati la guarigione, i pavidi più forza, gli afflitti il sollievo, e chi si trova in pericolo l’aiuto. Tutti coloro che si trovano sulla strada dell’errore possano essere liberati dalle tenebre e possano ritornare sulla strada della verità e della giustizia, e che si abbia sempre un solo gregge ed un solo pastore».