MaM
Messaggio del 18 marzo 2016:Cari figli, con cuore materno pieno d’amore verso voi, desidero insegnarvi l’abbandono completo a Dio Padre. Io desidero che voi impariate, guardandovi ed ascoltandovi dentro, come seguire la volontà di Dio. Desidero che voi impariate come avere fiducia nella Sua grazia e nel Suo amore come l’ho sempre avuta io. Per questo, cari figli, purificate i vostri cuori, liberatevi da tutto quello che è terreno e permettete a ciò che è di Dio, attraverso le vostre preghiere e il sacrificio, di formare la vostra vita cosicché nei vostri cuori, possiate avere il regno di Dio, possiate iniziare a vivere partendo da Dio Padre e a camminare sempre con mio Figlio. Per tutto questo, cari figli, dovete essere puri nello spirito ed essere pieni di amore e di misericordia. Dovete avere cuori puri e semplici e dovreste essere sempre pronti a servire. Cari figli, ascoltatemi! Io dico tutto questo per la vostra salvezza. Vi ringrazio.

Beata Anna Katharina Emmerick - Il sacrificio della Messa

20 aprile: «I dolori proseguono. Essa vide tutte le parti interne del corpo ferite e sofferenti. Il suo letto era tutto bagnato dal forte sudore, compresa la paglia del materasso. Allora la malata disse al “pellegrino” che se non fosse venuto qualcuno o qualcosa in suo soccorso sarebbe morta perché non poteva più sopportare il dolore. Appariva sfigurata dai dolori. Brentano si affrettò a chiamare il parroco che subito venne e parlò e pregò con lei, poi le pose la mano sul capo, come se avesse voluto trasmetterle la calma, e lei cadde subito in un sonno lieve. Più tardi, al risveglio, Anna Katharina così si esprimeva: “Pregai intensamente Dio di perdonarmi quando, io stessa, imploro una pena che non posso sopportare. Egli dovrebbe colmarmi con il suo amore, e per amore del sangue di suo Figlio dovrebbe aver pietà di me. Dovrebbe aiutarmi ancora una volta, se vuole che io abbia un compito e lo possa assolvere sulla terra. Allora io mi sentii raggiungere da un’unica risposta: “Il fuoco che tu hai ricevuto deve ardere”. A questo punto non mi feci più alcuna illusione, mi vidi in una condizione estremamente pericolosa e implorai Dio affinché mi desse la forza di accettare tutte le cose. Quando il parroco mi impose la mano sulla testa e pregò fui attraversata da una luce leggera e mi addormentai. Mi parve come se fossi stata una bambina e venissi cullata. Fui raggiunta da una sensazione di calma e c’era una luce. Ricevetti uno stato di sollievo e la speranza si riaccese in me”. Verso mezzogiorno si levò di nuovo il male; Lambert, che era ammalato, le impose le mani e recitò un rosario, in questo modo le fu d’aiuto.