MaM
Messaggio del 25 dicembre 1999: Cari figli, Questo è tempo di grazia. Figlioli oggi, in modo speciale assieme a Gesù Bambino che tengo fra le braccia, vi do la possibilità di decidervi per la pace. Attraverso il vostro "si" alla pace e la vostra decisione per Dio vi si apre una nuova possibilità per la pace. Solo cosi figlioli il tempo di questo secolo sarà per voi un tempo di pace e di prosperità. Perciò mettete il neonato Gesù bambino al primo posto nella vostra vita ed egli vi condurrà sulla via della salvezza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Messaggi di altre apparizioni

Beata Anna Katharina Emmerick

Il Santo Arcangelo Michele

Ebbi molte visioni meravigliose sulle apparizioni e celebrazioni del Santo Arcangelo Michele. Mi trovai in molti posti del mondo e vidi una sua chiesa in Francia, su uno scoglio del mare (monte St. Michel), divenne Patrono della Francia. Vidi poi come re Luigi, il Pio, venne aiutato a conseguire la vittoria. In seguito ad un’apparizione della Madre di Dio si era rivolto all’Arcangelo Michele, e poi per la devozione a quest’ultimo, volle imprimere la sua immagine sulla bandiera e fondò un ordine cavalleresco in suo onore. Mi apparirono una serie di immagini diverse dell’Arcangelo: una sua apparizione a Costantinopoli e ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

La Festa dell’Angelo Custode

Nell’anno 1820, nella festa dell’Angelo custode, Anna Katharina Emmerich ricevè la grazia delle visioni sugli Angeli buoni e cattivi e sulla loro attività. Vidi una chiesa terrena piena di persone da me conosciute. Molte altre chiese si stagliavano, su questa, come sui piani di una torre, ed ognuna aveva un Coro diverso di Angeli. In cima a tutti i piani c’era la S. Vergine Maria, cinta dal sublime Ordine, era dinanzi al trono della Santissima Trinità. In alto si stendeva un cielo pieno di Angeli e c’era un ordine e una vita indescrivibilmente meravigliosa mentre sotto, nella Chiesa, tutto era ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

La chiesa sofferente

Ho avuto immagini sul devoto francescano in Tirolo: egli poteva percepire alcuni avvenimenti che incombevano su un grande della Chiesa, vedeva nello stesso tempo un avvenimento e un pericolo minaccioso in seguito ad un incontro politico. Gli fu comandato di pregare perennemente per la Chiesa. Infatti lo vidi pregare nel suo convento che si trovava vicino ad una piccola cittadina. Durante la notte s’inchinava e recitava orazioni dinnanzi ad un’immagine prodigiosa della Madre di Dio; il diavolo allora, inferocito per queste devotissime preghiere, prese a disturbare nella chiesa con un gran rumore e paurosi suoni, abbattendosi sulla finestra nella sembianza di un corvo nero. Il devoto religioso, raccolto nella preghiera non si lasciò disturbare ma continuò a pregare con le braccia levate in alto. Frattanto, mentre avevo questa visione, si fecero avanti delle figure: una sembrava quella della mia guida, che entrando si diresse subito verso di me, le altre erano due anime in cerca di preghiera. Venni poi a conoscenza che erano le anime di un principe cattolico del Brandeburgo e di un devoto imperatore austriaco, esse erano venute da me per mezzo della preghiera del francescano. Queste pregavano per il raggiungimento di una loro più alta condizione celeste e per poter agire in senso benefico e dare le giuste ispirazioni ai loro attuali mortali successori, perché solo loro avevano più influenza sui governanti e i regnanti della terra.
La anima guida mi prese le mani e le diresse in alto, sentii la sua mano molle e tenera come l’aria, lasciai cadere le mie mani più volte ed ella le rialzò dicendo: “Tu devi continuare a lungo!” Questo è quello che mi ricordo!

La chiesa sofferente

Ho avuto immagini sul devoto francescano in Tirolo: egli poteva percepire alcuni avvenimenti che incombevano su un grande della Chiesa, vedeva nello stesso tempo un avvenimento e un pericolo minaccioso in seguito ad un incontro politico. Gli fu comandato di pregare perennemente per la Chiesa. Infatti lo vidi pregare nel suo convento che si trovava vicino ad una piccola cittadina. Durante la notte s’inchinava e recitava orazioni dinnanzi ad un’immagine prodigiosa della Madre di Dio; il diavolo allora, inferocito per queste devotissime preghiere, prese a disturbare nella chiesa con un gran rumore e paurosi suoni, abbattendosi sulla finestra nella sembianza di un corvo nero. Il devoto religioso, raccolto nella preghiera non si lasciò disturbare ma continuò a pregare con le braccia levate in alto. Frattanto, mentre avevo questa visione, si fecero avanti delle figure: una sembrava quella della mia guida, che entrando si diresse subito verso di me, le altre erano due anime in cerca di preghiera. Venni poi a conoscenza che erano le anime di un principe cattolico del Brandeburgo e di un devoto imperatore austriaco, esse erano venute da me per mezzo della preghiera del francescano. Queste pregavano per il raggiungimento di una loro più alta condizione celeste e per poter agire in senso benefico e dare le giuste ispirazioni ai loro attuali mortali successori, perché solo loro avevano più influenza sui governanti e i regnanti della terra.
La anima guida mi prese le mani e le diresse in alto, sentii la sua mano molle e tenera come l’aria, lasciai cadere le mie mani più volte ed ella le rialzò dicendo: “Tu devi continuare a lungo!” Questo è quello che mi ricordo!

Vittoria della chiesa militante sui suoi nemici per l’intercessione dell’immacolata concezione della S. Vergine Maria

Visioni del 7 Ottobre.Ho fatto un lungo viaggio, continuando la mia missione, e fui a Roma nelle catacombe. Partecipai alla vita di un martire che viveva nelle catacombe in segreto con altri, e aveva convertito molti. Era stato da Tecla recentemente. Ho dimenticato il suo nome. Già da ragazzo si recava nelle catacombe e nelle carceri con le pie donne per recar conforto ai cristiani. Visse per un certo tempo nascosto in un eremo. Più tardi soffrì un grande martirio e infine fu decapitato; egli stesso portò il suo capo via non ricordo più precisamente la storia. Mi vidi in un sotterraneo, forse le catacombe, con Francesca Romana e questo martire, il pavimento era pieno di fiori grazie alla fioritura dei dolori dei martiri. Erano fiorite particolarmente molte belle rose bianche ed io ne vidi una particolarmente che si posò sul mio petto (era la reliquia di questo santo martire). Fui ancora in molti luoghi, vidi innumerevoli fiori che simboleggiano i forti dolori dei martiri, li colsi e mi decisi di prenderli su di me per servire gli attuali bisogni emergenti della Chiesa.

Quando, con Francesca e il santo martire, giunsi a Roma, vedemmo un grande palazzo (il Vaticano), avvolto nelle fiamme. Fui molto turbata, nessuno tentava di spegnere quell’incendio ed ebbi l'impressione che gli abitanti volessero forse essere bruciati, perché nessuno tentava di domare le fiamme. Appena ci avvicinammo il fuoco scemò fino a spegnersi. Potemmo vedere il palazzo bruciato e annerito dalle fiamme. Entrammo ed attraversammo molte sale meravigliose. Giungemmo fino al Papa che sedeva su una grande sedia, era malatissimo ed aveva perduto i sensi. Non poteva più muoversi. Davanti alle porte alcune persone andavano avanti e indietro. I religiosi che lo circondavano più da vicino non mi piacevano, apparivano essere falsi e tiepidi. I devoti semplici e fedeli si trovavano nella parte più lontana del palazzo. Parlai a lungo con lui e mi sembrò che la mia presenza in quel luogo fosse necessaria. Parlai al Papa dei vescovi che sarebbero stati insediati, e gli parlai pure del pericolo di lasciare Roma. Secondo me non avrebbe dovuto farlo altrimenti, senza la sua presenza in città, tutto sarebbe caduto nella confusione. Egli però era persuaso di lasciare la città e mi rispose che questo pericolo non poteva essere evitato, doveva andar via per salvare molti e salvarsi. Francesca parlò ancora a lungo con lui. Io ero molto debole e sfinita, i miei accompagnatori mi sorressero. Roma si trovava in una condizione miserabile, la più piccola scintilla poteva provocare il più grande incendio. Vidi poi la Sicilia avvolta nelle tenebre e tutta la gente fuggire via’.

Un’altra volta, in stato di estasi, la pia suora Emmerich si lamentò a voce alta: Vidi la Chiesa solitaria, interamente abbandonata, Sembrava che tutti fossero scappati via. Imperava la disarmonia più completa. Dappertutto vidi grandi difficoltà e odio, tradimenti e amarezze, inquietudini e cecità piena. Da un gruppo sinistro vennero inviati messaggeri per dare intorno una notizia spiacevole che provocò odio e rabbia nel cuore degli ascoltatori. Io pregai diligentemente per quegli oppressi. Vidi delle luci illuminare i luoghi dove i singoli pregavano, sugli altri invece calare le tenebre oscure. La condizione si presentava in modo terribile. Ho supplicato la compassione di Dio per quegli uomini e quella città. O città, città (Roma), quali minacce! La tempesta è vicina. Fai attenzione! Ma io spero che tu resterai salda.

Vittoria della chiesa militante sui suoi nemici per l’intercessione dell’immacolata concezione della S. Vergine Maria

10 ottobre. Vidi la Chiesa di Pietro distrutta fino al coro e all’altare maggiore. Michele scese, con l’armatura e i legacci nella chiesa e impedì di entrare a molti pastori cattivi e li costrinse in un angolo oscuro dove sedettero e guardarono. I] danno alla Chiesa venne presto rimediato con qualche piccolo restauro e la santa Messa poté essere celebrata presto, in modo completo. Dall’esterno vennero eretti di nuovo i muri, con le pietre, da preti e laici, poiché i distruttori non riuscirono a sradicare le pietre delle fondamenta che erano ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

Vittoria della chiesa militante sui suoi nemici per l’intercessione dell’immacolata concezione della S. Vergine Maria

16 ottobre: ‘Stanotte ho percorso la via Crucis di Coesfeld. Ero in compagnia di molte anime. Esse mi presentarono la situazione difficile della Chiesa e mi mostrarono la necessità di pregare. Mi vidi circondata da molti giardini. Nei medesimi era simboleggiato il rapporto del Papa con i vescovi. Il Papa era sul suo trono in un giardino, e le figure e le forze di questi vescovi e vescovati mi apparvero rappresentati da piante, frutta e fiori, sparsi nei singoli giardini. Dal trono del Papa si estendevano raggi su tutti i giardini, le piante e la frutta; erano le relazioni e gli influssi della S. Sede.

Vittoria della chiesa militante sui suoi nemici per l’intercessione dell’immacolata concezione della S. Vergine Maria

Dal principio di agosto fino alla fine di ottobre 1820 la pia suora, Anna Katharina Emmerich, fu impegnata in preghiere ed esercizi di intercessione per il santo Padre. Tale compito volle assumere, in seguito ad un’ampia visione dove le venne mostrata, sempre in immagini simboliche, la condizione di tutta la Chiesa di Pietro, sottoposta a guerre ininterrotte di annientamento su tutto l’emisfero terrestre. Le guerre contro la Chiesa di Cristo erano guidate dal radicato impero dell’anticristo il quale si esprime nell’animale apocalittico, che portato dall’acqua emerge dal mare per la battaglia contro il gregge di Cristo. Da questa visione il ... (CLICCA QUI PER LEGGERE IL RESTO)

La chiesa trionfante

Ricevetti una visione indescrivibilmente significativa:
mi apparve un tavolo enorme, rosso e ricoperto da un trasparente bianco, apparecchiato con una quantità di vere pietanze. Sopra si vedevano anfore dorate che avevano ai margini lettere blu. Dappertutto c’era della frutta e dei fiori in un radioso sviluppo. Intorno a questa tavola su troni sedevano i Santi, raggruppati tra di loro nei diversi ordini di appartenenza. Religiosi di tutti i tipi, vescovi che servivano a tavola e si prendevano cura della stessa. Io ero presso questa tavola enorme e potei vedere tutto il giardino grandioso, che si suddivideva formando tanti altri piccoli giardini con tavole secondarie, pieno di Cori, anch’essi suddivisi in singoli giardini. Ma tutta l’armonia scorreva e aveva origine unicamente da quel grande tavolo al centro. In tutti questi giardini, campi, aiuole, fiori e frutta si trova tutto ciò che vive in ogni essere umano. Il godimento della frutta non aveva certo per significato il mangiare, ma la presa di coscienza di sé. Tutti i Santi erano rappresentati con i loro attributi, alcuni vescovi avevano chiese nelle mani perché ne erano stati i fondatori, altri invece solo bacchette perché avevano avuto una funzione di controllo.

Intorno ai Santi c’erano anche molti alberi pieni di frutta ed io desideravo tanto che i poveri ne potessero trarre profitto. Allora smossi quegli alberi e tanta frutta cadde sulle singole contrade della terra ‘. Vidi anche i Santi che tutti assieme, seppur distinti sempre in gruppi, trasportavano impalcature, fiori e corone per montare un grande trono all’estremità della tavola. Questo lavoro procedeva in modo inesprimibilmente ordinato e si muoveva armonicamente senza carenze, mancanze, peccati e morte e senza artifici. Frattanto guardiani e soldati spirituali sorvegliavano la tavola. I ventiquattro anziani sedevano su seggi meravigliosi intorno al trono. Alcuni di questi avevano nelle mani arpe e altri incensi, cantavano e incensavano. Improvvisamente vidi un’immagine scendere dall’alto e calare obliquamente sul trono preparato precedentemente. Aveva le sembianze di un vecchio con una triplice corona e un mantello spiegato. Sulla fronte si faceva notare una massa di luce triangolare dove si specchiava tutto quello che c’era all’intorno. Sembrava che tutto ciò che si trovava intorno fosse causato dalla sua stessa immagine oppure accolto dalla stessa.
Dalla sua bocca fuoriusciva un fascio di luce nel quale vidi una quantità di parole. Distinsi lettere e numeri del tutto semplici. Ho dimenticato quali erano. Un po più in giù, davanti al suo petto, vidi un Bambino crocefisso avvolto da uno splendore inesprimibile. Dalle piaghe, dove si trovavano grandi glorie, fuoruscivano fasci di luce del colore dell’arcobaleno. Questi fasci di luce investivano tutti i Santi e si fondevano in un solo armonico splendore di colori, con le diverse glorie delle sante piaghe dei medesimi. Si creava così nel cosmo una tale armonia e un sentimento di leggerezza e libertà, che non è possibile accennarne la descrizione. Il flusso di raggi, che fuoriusciva dalle piaghe dei Santi, era come una pioggia di vere e proprie pietre preziose dagli svariati colori che cadeva sulla terra. Allora appresi, con la comprensione dell’anima, i valori, l’energia, i misteri delle vere e proprie pietre preziose, e sopratutto la conoscenza di tutti i colori dell’universo. Tra la croce e l’occhio della fronte del vecchio si trovava lo Spirito Santo, come una figura alata, mentre dall’occhio e dalla croce si diffondevano raggi di luce meravigliosa. Un pò più in basso della croce c’era la Beata Vergine Maria circondata da molte vergini; attorno alla croce, a mezza altezza, vidi papi, apostoli e vergini.
In tutte queste apparizioni, i Santi e gli innumerevoli Angeli, si muovevano in larghi circoli in una perfetta armonia d’insieme. L’impressione dell’insieme fu chiara e lucida e perfino molto più grande di quella di un universo stellato. Anche di questa non posso renderne la spiegazione dettagliata».

La chiesa sofferente

Ero su un sentiero molto stretto, entrambi i lati si trovavano avvolti nella notte, la strada era come un ponte di luce e portava ad una sconfinata altezza, la mia guida era con me. Sotto c’era la terra immersa nella notte e nella nebbia e gli uomini erano sprofondati nella miseria e agitati nel pantano; spesso mi sembrava di cadere e il mio Angelo custode mi dava la mano portandomi oltre. La mia guida mi indicava, a sinistra e poi a destra, i luoghi deserti della terra dove si erano manifestati certi misteri del comportamento del Popolo di Dio, l'angelo mi lasciò vedere tutti i luoghi dove sono stati i patriarchi e poi i figli d’Israele. Mi mostrò, chiari nella notte, e lontani, quei luoghi deserti con grandi paludi, torri crollate e alberi piegati. Egli mi disse che quando questi luoghi sarebbero stati di nuovo coltivati e abitati dai cristiani, allora sarebbe giunta la fine dei tempi. Mi vidi poi intorno molte anime, come grigie figure nella notte con le loro guide, non andavano sul sentiero stretto di luce come me (dove io andavo avanti con preghiere e suppliche), ma si libravano a sinistra e a destra del sentiero, mantenendosi a mezza altezza ai miei lati e dietro di me. Erano le anime dei morti recenti per le quali io ero stata chiamata a soffrire e pregare. Alcuni giorni prima mi erano comparse le anime di Agostino, Ignazio e Saverio che mi chiedevano preghiera e impegno spirituale, adesso sapevo chiaramente per chi. Il mio sentiero non conduceva al vero Purgatorio ma portava ad un luogo di soggiorno, una tappa tra il Purgatorio e il Paradiso. Tale luogo consisteva in un grande spazio dove si trovava un pergolato con alberi di frutta e fiori, ma tutto era grigio e senza gioia, l’ambiente era diviso in innumerevoli reparti con particolari tipi di vapore, nebbia e nubi ed era suddiviso anche secondo le più differenti concezioni e idee. Questi ambienti erano abitati diversamente, da poche o più anime. Quando arrivai in questo luogo vidi una moltitudine di anime, sempre accompagnate a gruppi di tre da un Angelo. Esse si spostavano da un lato dove si intravedeva lo splendore di una luce provenire da un’altezza molto lontana. Queste anime erano avvolte dal bagliore di luce pura del colore della loro gloria. Vivevano in uno stato d’indicibile gioia.

Potei conoscere anche il significato dei loro colori. Il rosso, per l’illuminazione dell’amore fiammante, queste anime soffrivano per non averlo esercitato in modo puro; il bianco per illuminare la purezza del proposito, che era rimasto a languire a causa della pigrizia; il verde la pazienza che si offusca a causa dell’irritazione; ho dimenticato il significato del giallo e del blu. Le anime comparivano sempre tre a tre e mostravano la loro gratitudine per il mio impegno in loro confronto. Riconobbi tra queste, per la massima parte, gente di medio livello e contadini, si trovavano anche alcune persone di rango elevato, sebbene in questo luogo il rango sociale rivesta alcun significato, ma si distingua piuttosto per una più fine differenza d’istruzione e l’aspetto distinto. Il sesso si distingue per le anime maschili dalla forza, severità e sicurezza, nelle femminili, invece, per la sensibilità, la mollezza e la sofferenza Più intima che non si può descrivere in modo appropriato In questi luoghi si fermano Angeli, i quali nutrono le anime con i frutti del luogo, operano sul Purgatorio e sulla terra ed hanno una coscienza di appagamento celeste. Andai ancora avanti fino ad un luogo luminosamente chiaro e adornato dagli alberi, vidi come un movimento dì Angeli. Mi fu detto che sarebbe stato gli inferi dei Padri antichi prima di Cristo. Mi fu mostrato dove sarebbero stati Adamo, Abramo e Giovanni; poi ritornai a casa attraverso una via difficoltosa, passai per la montagna dove avevo incontrato l’uomo perseguitato dai cani, adesso non era più qui. Egli aveva raggiunto finalmente il Purgatorio.