Annamária Vécsey di Budapest, insieme ad un altro pellegrino, è giunta a Medjugorje a piedi. Lo aveva già fatto nel 2008. Essi sono partiti il 12 Aprile e sono arrivati a Medjugorje il 19 Maggio, Solennità dell’Ascensione del Signore.
Giovanni Paolo II e Medjugorje hanno cambiato radicalmente la sua vita sacerdotale. Lo ha raccontato al gruppo di preghiera "Cuore Immacolato di Maria, Regina della Pace" di Linguaglossa, padre Adamus Slawek il Venerdì 19 Ottobre. Rivelazioni sul parere di Giovanni Paolo II su Medjugorje.
Nella moltitudine di pellegrini che in questi giorni si trova a Medjugorje, i giornalisti di Radio “Mir” Medjugorje hanno incontrato anche un gruppo proveniente dalla Grecia. Esso è guidato da Chiara Perfetti di Atene. Tutti, tranne Chiara, sono fedeli di confessione ortodossa. Chiara era venuta per la prima volta a Medjugorje, col marito e due amici, nell’Ottobre dello scorso anno. Dice che aveva fatto un sogno. Alcuni giorni dopo, stava controllando qualcosa su internet ed ha visto ciò che aveva già visto in sogno: l’Altare esterno di Medjugorje con una statua bianca della Madonna. In quel periodo lei doveva sottoporsi ad una operazione in Italia.
Lunedì 26 Marzo 2012 Roberto Mancini, allenatore della Manchester City, è arrivato a Medjugorje con la sua famiglia per una visita di due giorni. Ha partecipato al programma liturgico di preghiera, ha visitato i luoghi di preghiera di Medjugorje ed ha parlato con i francescani di Medjugorje.
Dopo cinque mesi di cammino a piedi, il pellegrino Diego Garcia Nunez - partito dalla nativa Cordoba. in Spagna, ed attraversate Santiago de Compostela, Roma e Padova -, è giunto a Medjugorje.
Una bella ragazza con un percorso di fede legato a Medjugorje. La malattia, la ricerca di risposte, di speranze. Elena Artioli ci racconta la sua vita e come ha affrontato le difficoltà.
Oltre a pellegrini provenienti da una ventina di paesi del mondo, i giornalisti di Radio “Mir” Medjugorje hanno incontrato in questi giorni anche quelli venuti da Panama. Lorena Varela, moglie del Vicepresidente del Panama, è qui per la seconda volta. Aveva sentito parlare di Medjugorje da sua madre che aveva sempre desiderato visitare Medjugorje ma, a causa di una grave malattia, un pellegrinaggio non era possibile per lei. Ella è morta lo scorso anno. Non molto tempo dopo la morte di sua madre, Lorena ha deciso di venire qui in pellegrinaggio con sua sorella. Ora, nel corso del suo secondo pellegrinaggio, ci ha detto: “Qui ho trovato una tale pace ed ho avvertito una tale vicinanza alla Madre di Dio da sentire come se anche nostra madre fosse con noi. Le prime cose che ho portato con me da Medjugorje sono state una statua della Madonna ed un Rosario, che prego spesso.
Il desiderio di visitare Medjugorje è nato quattro anni fa mentre stavo ascoltando una donna che in una Chiesa testimoniava la propria conversione vissuta a Medjugorje. A quel tempo avevo difficoltà al lavoro e diversi problemi emozionali, cercavo la pace e la guarigione interiore. Mentre ascoltavo lei parlare di Medjugorje, ho avuto il sentore che cominciavo già a sperimentarla ed ho deciso di venire qui.
Un giovane di 22 anni, di grande talento e con un futuro radioso davanti. Improvvisamente malato di cancro. Crudele, molto crudele come destino. Eppure, come testimonia l'esperienza di vita di Fabio Salvatore, nella disgrazia di una malattia grave, non solo la morte non ha necessariamente il sopravvento, ma si possono scorgere i sintomi di una rinascita.
«Medjugorje. E dopo?» di Gianni Romolotti (Sugarco Edizioni) si svolge tra due parametri: uno di Andrea Tornielli nella prefazione, l'altro, la «Sberla», dell'autore che ci spiega perch´ ha diviso il libro in tre parti.
Marija durante la testimonianza«Dentro il mio cuore c'è la speranza che voi diventate quel lievito, di cui parlava Gesù , quel sale e quella luce»
La Madre celeste, Regina della Pace, ci promette le sue preghiere e prega con noi la potenza dello Spirito Santo, perchè aumenti la nostra fede. Soltanto nello Spirito Santo possiamo credere in Dio. La Madre sa che senza lo Spirito Santo la nostra preghiera è vuota. Senza lo Spirito la nostra vita è senza senso. Senza lo Spirito non possiamo essere fedeli a Dio e agli altri. Senza lo Spirito anche le nostre chiese diventano musei. Senza lo Spirito dialoghiamo, ma non diventiamo amici; possiamo leggere anche dei libri, ma non diventiamo più saggi. Senza lo Spirito Santo non c'è la vita, l'amore a la fiducia. Il problema dello Spirito è il problema del nostro tempo e della nostra terra. Solo nella potenza dello Spirito possiamo avvicinarci alla Regina della Pace che ci parla oggi. Lo Spirito Santo non lo possiamo possedere, ma possiamo lasciarci possedere dallo Spirito. Dio lo dà solo a quelli che lo cercano e lo desiderano. Secondo lo Spirito conosciamo Dio, noi stessi e questo mondo. Pregare lo Spirito non è comodo, perché ci svela la superficialità della nostra fede in Gesù; ci svela come ci è estraneo lo Spirito di cui ci parla Gesù e come è lontana la pace che Gesù e Maria vogliono darci.