Anche se la Chiesa è strapiena, tutti hanno notato la signora in quinta fila che non smette di bagnare i suoi kleenex e che fatica a trattenere i singhiozzi. Tutto è cominciato questa mattina da Padre Jozo e da allora è inconsolabile. All'uscita dalla Messa mi prende per il braccio e mi supplica di aiutarla. Le chiedo: - Che cosa l'ha messa in questo stato? - - Questa mattina, da Padre Jozo, ho ricevuto un vero schiaffo, sono profondamente ferita e non riesco a capire che cosa sia successo... I singhiozzi la scuotono, fa fatica a finire le frasi: il suo viso scomposto esprime una vera e propria disperazione. - Certamente Dio mi ha rifiutato! - Cerco di farle delle domande obiettive e scopro come si sono svolti i fatti.
MESSAGGIO del 25 Ottobre 1992. "Cari figli, v'invito alla preghiera ora che Satana è forte e vuole appropriarsi delle anime quanto più è possibile. Pregate, cari figli, ed abbiate più fiducia in me, perché Io sono qui con voi per aiutarvi e per guidarvi sulla nuova strada, verso una vita nuova. Perciò, cari figlioli, ascoltate e vivete ciò che vi dico, perché per voi sarà importante, quando non sarò più con voi, ricordarvi delle mie parole, di tutto quello che vi ho detto. V'invito a cominciare da capo a cambiare la vostra vita e a decidervi per la conversione, non a parole, ma con la vita. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".
Per le famiglie croate che mi circondano, la nascita di un bambino è una grandissima gioia. Il bambino è desiderato, accolto, coccolato, portato fra le braccia, è causa di vera gioia per tutti e un dono di Dio. La Gospa non poteva conquistare meglio il cuore dei veggenti di Medjugorje che mostrando loro il Bambino Gesù nelle sue braccia. A Medjugorje l'aborto non esisteva. L’aborto apparteneva a un altro pianeta così come la droga, il suicidio o il divorzio.
Sono le otto. Come ogni mattina in questi tempi Mirjana esce dalla sua casetta per parlare ad un gruppo di pellegrini. Si è alzata alle cinque per dire il rosario prima che la famiglia si svegli e affronta la sua giornata di madre di famiglia con quella grande pace che dà il "cuore a cuore" con Maria. Ogni pellegrino la scruta attentamente perché, per la maggior parte di loro, vedere un veggente è come vedere un santo o per lo meno un'eccezionale riflesso di Dio.
Le anime scelte particolarmente da Dio sono spesso tentate da Satana, sempre avido di turbare le coscienze. Far credere all'anima che per lei non c'e misericordia è una bella vittoria per il demonio. Gesù l'ha detto spesso a Sr. Faustina: la mancanza di fiducia nella sua misericordia da parte di anime consacrate è la cosa che più ferisce il suo cuore; ben più dei loro peccati! Marie-Lou cade in pieno in questa trappola sordida. "Avevo dodici anni quando ho sentito per la prima volta la voce di Gesù nel mio cuore, racconta. Il giorno della mia Prima Comunione mi ha detto con chiarezza: "Nella vita devi dimenticare te stessa per poter rendere felici gli altri". Già da bambina, Gesù era il mio migliore amico, condividevo con lui tutti i miei pensieri, desideri e dolori. Vivevo veramente per lui; ho quindi voluto seguire il suo consiglio con determinazione e tutto è andato molto bene.
18 Novembre 1985. Medjugorje è sotto una pioggia battente... Veronica finisce di cenare nella casa dei Cilic dove è appena sbarcata. Il viaggio l'ha stancata e Mary, una giovane donna americana anch'ella appena arrivata, la raggiunge per il caffè. Una grande simpatia nasce tra le due e la conversazione si prolunga fino a tardi nella notte. Qui ci sono le mie radici, spiega Veronika. Sono nata in Iugoslavia settantadue anni fa!
I pellegrini vengono a Medjugorje in diversi modi. In questi giorni abbiamo incontrato una giovane slovena venuta in pellegrinaggio a Medjugorje in bicicletta.
Perché tanti uomini di Chiesa sono contrari ad ogni fenomeno soprannaturale? Perché certi fratelli sono guardati male nelle proprie comunità? Perché la Madonna non fa cessare la violenza nella terra dove appare? A Medjugorje non si dà importanza alla Parola di Dio?
Nel 16. anniversario i vescovi Franic' e Hnilica, unitamente ai padri responsabili di Medjugorje, hanno inviato una testimonianza sugli eventi, in una lunga lettera, pacata e ferma, che riportiamo in sintesi per ragioni di spazio. In essa si riconosce che "il movimento spirituale di Medjugorje è uno dei più grandi e autentici movimenti spirituali di questo XX secolo, che coinvolge fedeli, clero, religiosi e vescovi, i quali testimoniano dei molteplici benefici spirituali venuti alla Chiesa... Decine di milioni di pellegrini sono venuti a Medjugorje in questi 16 anni. Migliaia di sacerdoti e centinaia di vescovi hanno potuto testimoniare soprattutto attraverso le confessioni e le celebrazioni, che la gente qui si converte e che le conversioni sono durature... Quelli che sperimentano la presenza di Maria e la sua grazia speciale non si contano, e nemmeno le storie personali di guarigioni spirituali e corporali e le vocazioni a una vita consacrata..." L'arcivescovo di Spalato, mons. Franic', non ha dubitato di affermare a suo tempo che "la Regina della Pace ha fatto di più in 4 anni di apparizioni che tutti noi vescovi in 40 anni di pastorale nelle nostre diocesi".
Così risponde p. Daniel Ange, l'apostolo e trascinatore di giovani che ben conosciamo (Eco 125 p.3), alla campagna condotta in Francia dal settimanale cattolico "Famille Chrétienne" e dal libro di mons. Peric', per stroncare Medjugorje; campagna che ha suscitato tanto sconcerto tra i pellegrini francesi: Negare i frutti è peccato contro lo Spirito - Parlo qui a nome di una moltitudine di giovani che sono già dolorosamente urtati se non scandalizzati, o rischiano di esserlo, per il vostro servizio. Ne testimonio qui: in una trentina di paesi dove già da 20 anni esercito il mio ministero, sono innumerevoli i giovani che hanno trovato o ritrovato Dio e la sua Chiesa a Medjugorje: luogo della loro nascita alla vita divina o semplicemente di rinascita alla vita.
Il 25 giugno 2003, 22° anniversario delle apparizioni di Medjugorje, Padre Rupcic’ ci ha lasciati. Docente universitario di scienze bibliche, ha dedicato gli ultimi 22 anni della sua vita alla causa di Medjugorje, portando ad essa tutto il peso della sua autorevolezza e del suo amore per Maria.