MaM
Messaggio del 4 settembre 2013:Cari figli, che la vostra vita sia di nuovo una decisione per la pace, siate gioiosi portatori della pace e non dimenticatevi che state vivendo nel tempo della grazia dove Dio attraverso la mia presenza vi dona grazie grandi. Figlioli non lasciatevi illudere ma sfruttate questo tempo e cercate i doni della pace, dell'amore per la vostra vita e in tal modo potete diventare testimoni per gli altri. Vi benedico con la mia benedizione materna, e grazie cari figli perchè anche oggi avete risposto alla mia chiamata.

Novembre 1992: GUARIRE DALL'ABORTO

30/06/2016    2216     Medjugorje: gli anni 90    Aborto  Satana  Suor Emmanuel 
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MESSAGGIO del 25 Novembre 1992. "Cari figli, oggi, come non mai, v 'invito a pregare. La vostra vita diventi pienezza di preghiera. Senza amore voi non potete pregare. Perciò, v invito per prima cosa ad amare Dio Creatore della vostra vita; dopo, riconoscerete ed amerete Dio in tutti, come Lui ama voi. Cari figli, questa è grazia che Io possa essere con voi. Perciò, accettate e vivete i miei messaggi per il vostro bene. Io vi amo e perciò sono con voi per insegnarvi e condurvi verso una vita nuova: quella della rinuncia e della conversione. Solo cosi, scoprirete Dio e tutto quello che adesso vi e' lontano. Perciò, pregate, figlioli! Grazie per aver risposto alla mia chiamata". 

Per le famiglie croate che mi circondano, la nascita di un bambino è una grandissima gioia. Il bambino è desiderato, accolto, coccolato, portato fra le braccia, è causa di vera gioia per tutti e un dono di Dio. La Gospa non poteva conquistare meglio il cuore dei veggenti di Medjugorje che mostrando loro il Bambino Gesù nelle sue braccia. A Medjugorje l'aborto non esisteva. L’aborto apparteneva a un altro pianeta così come la droga, il suicidio o il divorzio. I veggenti erano così innocenti che la Madonna stessa ha dovuto rivelare loro alcuni aspetti del male all'opera nel mondo d'oggi, perché ne prendessero coscienza e capissero l'urgenza estrema della preghiera. Per esempio ha parlato a Marija della massoneria, delle consacrazioni a Satana, dei progetti segreti per distruggere il Santo Padre, ecc... ha mostrato in alcune immagini a Jelena diverse scene dell'azione di Satana e delle distruzioni che opera oggi. E i veggenti cadevano dalle nuvole! Il destino di Mirjana è stato un po' diverso.

I suoi genitori, giovani sposi, hanno dovuto lasciare Medjugorje per andare a lavorare a Sarajevo. Bisognava sopravvivere in condizioni più che precarie. Avevano affittato una cameretta piccolissima, ed è là che Mirjana è nata. Ma il proprietario ha minacciato: "Se avrete ancora un bambino sarete cacciati!" I genitori dovevano lavorare entrambi per pagare l'affitto e un giorno, dopo otto anni, hanno potuto prendere una camera più grande. Allora è nato il fratellino. - Mancavamo di tutto, - mi racconta Mirjana - ero sola in camera quasi tutto il giorno. I miei genitori si sacrificavano per me. Comperavano due banane, molto care e me le davano. Perché le mangiassi, mi dicevano: "Non ci piacciono le banane, che frutto orribile!" Mi nutrivano come potevano! Ho ricevuto molto amore da parte loro e non ho mai sentito quello che mancava. Oggi ho un'immensa riconoscenza verso i miei genitori.

So che non esisterei se i miei genitori avessero avuto paura. C'era la minaccia comunista e nessuna sicurezza. Hanno avuto fiducia in Dio e oggi li ringrazio di avermi avuto. E guarda poi come la Madonna ha condotto le cose per me... nessuno avrebbe potuto indovinarlo! Non siamo noi che possiamo decidere la felicità dei nostri figli! Per studiare, ho dovuto cambiare scuola e questa nuova scuola è stata una prova durissima perché i miei compagni non conoscevano Dio e vivevano nel peccato grave. L’aborto e molte altre cose erano molto comuni e ciò mi faceva soffrire enormemente. Le apparizioni erano incominciate ma io non avevo il diritto di dirne una parola. Ero sorvegliata, spiata e al minimo passo falso i miei genitori potevano perdere il lavoro. Una mattina una compagna mi ha detto: "Oggi vado ad abortire e poi vado al concerto".

Indignata nel vederla mettere sullo stesso piano la morte di un bambino e un concerto, la mia mano è partita da sola e le ho dato uno schiaffo. - E quando la Madonna ti è apparsa, ti ha rimproverato? - Non ha fatto cenno allo schiaffo, mi ha detto che potevo cambiare queste persone soltanto con il mio esempio e la mia preghiera. Ho capito che non dovevo fare prediche, nè arrabbiarmi... - E più tardi ti ha parlato dell'aborto come a Marija e a Vicka? - Si perché le parlavo spesso di quello che vedevo intorno a me e le chiedevo aiuto. Mi ha detto di non giudicare nessuno ma di amarli e di pregare perché si riconciliassero con Dio. Mi ha detto anche che il padre e la madre del bambino abortito avranno molto da soffrire. Ha pianto molto(i). Ha detto che abortire è un grande peccato perché è uccidere. Dio perdona tutti i peccati, ma per quello in particolare chiede che il padre e la madre facciano entrambi una grande penitenza. - E che cosa ha detto dei bambini abortiti? - Ha detto: "Sono con me." A Medjugorje molti pellegrini, papà e mamme di bambini abortiti hanno potuto incominciare un bellissimo cammino di conversione e di guarigione interiore riconciliandosi con il piccolo esserino che un giorno avevano rifiutato.

Invece di dimenticarsene, incominciano a considerarlo finalmente come una persona umana, vivente in Cielo, dotata di un cuore e di un'anima e decidono di riconciliarsi con lui. Gli chiedono perdono dal profondo del cuore e stabiliscono un legame sempre più forte con lui, come con un membro della famiglia. Gli danno un nome, lo pregano e pregano per lui. Questa riconciliazione e questa accoglienza nel cerchio familiare danno origine a grandi grazie per i genitori e anche per gli altri figli. I celibi coinvolti in questa situazione vivono una analoga espansione del cuore. Anche se le madri conservano una certa sofferenza, sono nella pace, non sono più tormentate o torturate dalla perdita del loro bambino: esse lo hanno deposto nel seno di Maria.

Fonte: Suor Emmanuel