Fatima! Per la prima e unica volta la Gospa cita in un messaggio un altro luogo di apparizioni e questo sette anni dopo che Giovanni Paolo II, "il più caro dei suoi figli", l'ha fatto. Ritorniamo dunque a sette anni fa. 20 marzo 1984. Monsignor Pavol Hnilica, da sempre vicino di cuore a Karol Wojtyla, è in India con Madre Teresa e discute con lei del progetto del Santo Padre di consacrare solennemente la Russia e il mondo al Cuore Immacolato di Maria, secondo la richiesta della Madonna a Fatima. Questo progetto deve realizzarsi il 25 marzo, cioè cinque giorni dopo! - Peccato che non possa essere a Mosca il 25, dice a Madre Teresa. Non ci sarà nessuno sul posto per consacrare la Russia! Il Vescovo decide allora di fare tutto il possibile per essere a Mosca quel giorno. - Ci vada! Tenga, prenda il mio rosario. Pregherò per lei! - gli dice Madre Teresa con la sua abituale convinzione. - Ma... è impossibile passare la frontiera!- Risponde il vescovo. - É la Madonna che le aprirà le porte della Russia!
Aiutare il Cuore Immacolato a trionfare in un mondo di peccato è una delle caratteristiche comuni a Fatima e Medjugorje. "Un mondo di peccato" è l'espressione dolce e sopportabile scelta qui da Maria per indicare il male da vincere, ma lei non ha risparmiato i fanciulli di Fatima né quelli di Medjugorje, non ha loro nascosto l'orrore degli orrori che attende il peccatore che non si converte: ha mostrato loro l'inferno. Il rimedio proposto? Vivere nel suo Cuore Immacolato per mezzo della Consacrazione e diventare cosi corredentori con lei.
Arrivederci, Georgette. Se ti vedrò a Medjugorje non seccarti se ti chiederò il passaporto... Sarà solo per essere sicura che sei proprio tu! - E' in questo modo che ho lasciato Georgette l'anno scorso a Montreal. La storia del passaporto è uno scherzo tra noi; è colpa sua: qualche volta si "biloca" a Medjugorje! Anche il suo "secondo corpo" possiede un passaporto? A Georgette non piace che si parli di lei, spero che mi perdoni... Georgette Faniel è nata nel 1915 a Montreal, dove vive ancora nel nascondimento, in un'intensa preghiera. Da quando aveva sei anni Gesù l'ha presa nella sua intimità e le parla al cuore e all'orecchio.
Da quello che Mirjana ci ha riferito, i "non credenti" sarebbero coloro che captano tutti i mali dell'umanità. Buono a sapersi... perché se facessimo sparire i "captatori", il male sulla terra non avrebbe più impatto, o ne avrebbe molto meno! Quando i pellegrini vedono arrivare quella giovane donna calma e raggiante che è Mirjana, non si aspettano di ascoltare dalla sua bocca l'elenco impressionante delle "piaghe d'Egitto" odierne, dovute ai non credenti ,perché ognuno ha almeno un non credente in famiglia... - La Gospa dice che "il male Oggi nel mondo, succede perché ci sono non credenti: le guerre, le divisioni, i suicidi, la droga, i divorzi, gli aborti... tutto questo avviene a causa dei non credenti."
T. è un'amica di Marija. Per molti anni (fino al 1991) ha abitato con lei a Bijakovici, prendendo parte alla sua vita famigliare e apostolica, alle sue pene e alle sue gioie più intime, restando al suo fianco in quei "tempi eroici" in cui l'intensità del quotidiano non aveva niente da invidiare agli Atti degli Apostoli. A quell'epoca la Madonna formava intensamente i suoi figli, coloro che aveva scelto. I veggenti e il gruppo di preghiera pendevano dalle sue labbra poiché Lei spiegava tutto ciò che era necessario per metterli con sicurezza sulla via della santità.
Eravamo sei figli nella mia famiglia e oggi ognuno, a modo suo, è al servizio della Beata Vergine. Personalmente mi meraviglio ogni giorno, senza sosta, di essere stata messa qui come una sentinella a Medjugorje per collaborare con Lei ai suoi piani. Giungendo qui l'avevo avvertita: "Mi hai scelta? Mi conosci: è a tuo rischio e pericolo!". A dire il vero la mia gioia era profonda e lo è ancora, tanto più che posso constatare che dopo 8 anni mi tiene ancora qui! Ma so bene che le radici di queste predilezioni e di queste grazie mariane risalgono spesso a tempo addietro nelle famiglie. Il rosario in famiglia, che può sembrare pesante in un primo momento, è in realtà una fonte prodigiosamente feconda di benedizione e di protezione per la discendenza.
Tra le molteplici previsioni sull'avvenire che ossessionano tanta gente, c'è solo una cosa sicura al 100%: saremo molto sorpresi da quello che il Signore prepara per tutti noi. A Medjugorje Ivanka è senza dubbio la veggente che conosce più cose sull'avvenire, dato che Maria le ha fatto scrivere quaderni interi sull'avvenire del mondo. Anche Vicka è ben informata perché la Gospa le ha confidato alcune cose nel 1985, dopo averle narrato la Sua vita in parole e immagini. Mirjana conosce la data esatta di ogni segreto, secondo quanto detto da lei a Padre Tomislav Vlasic nel 1983. Spesso mi sono chiesta: perché la Madonna, che di solito è così chiara e così diretta nei suoi interventi, sente il bisogno di far sapere al mondo che pone dei segreti nel cuore di alcuni ragazzi? E' abbastanza perspicace per prevedere certe reazioni di curiosita', di agitazione e forse anche di angoscia. Non poteva dare ai veggenti i segreti senza che noi lo sapessimo? Molti pastori della Chiesa si trovano a disagio di fronte ai segreti e spesso sulla questione arrivano a un punto morto. "Se fossi la Gospa, io non avrei..." Si, certo, la Gospa a volte viene a disturbare la nostra azione pastorale! La Gospa dà dei segreti perché è madre e divinamente madre.
Quella sera... La porta si apre con fracasso facendo entrare nella nostra cappella un'orda spaventata di donne, bambini, vecchi... E' l'ora di compieta, l'ora in cui l'Inno della sera ci prepara a passare la notte nella grande pace di Dio, ma urla stridenti e singhiozzi interrompono i nostri canti. In un lampo i biberon prendono posto accanto ai nostri candelabri, le culle dei bebè urtano le nostre Bibbie, il pavimento si copre di sacchi di plastica stipati di mille cose raccolte alla rinfusa e, negli angoli, si stendono coperte per far sedere i vecchi. Due o tre radio, regolate al massimo, secondo l'abitudine croata, strillano le notizie. E' il 6 aprile 1992, sono le 21,30, scoppia la guerra in Bosnia Erzegovina. Bisogna far presto.
Quando abitavo a Gerusalemme avevo due cari amici, due Ebrei messianici: Ruven e Beniamino. Nati da una famiglia ebrea molto osservante avevano abbandonato durante la giovinezza e, dopo qualche anno di completo paganesimo, Gesù si era loro rivelato quale Messia. Avevano il dente avvelenato contro la Chiesa (a causa delle vecchi vicende del passato) e per loro i cattolici riempivano Gerusalemme dei loro usi religiosi, ma in realtà non credevano in Dio. In loro non trovavano quei "credenti" di cui parlano gli Atti degli Apostoli, ricolmati di Cristo e pronti a tutto per Lui. Dato che avevano dei cuori retti (veri Israeliti, avrebbe detto Gesù, uomini senza artifici), hanno deciso di riconciliarsi con i loro peggiori nemici e hanno pregato Gesù di poter incontrare dei cattolici. La mattina dopo, inciampano su di noi! Ho proposto loro di passare la domenica nella nostra casa. Non dimenticherò mai il fuoco che è disceso su di noi quel giorno! Come i pellegrini di Emmaus, affascinati dall'esegesi di Gesù, ascoltavamo i nostri fratelli maggiori nella fede che ci spiegavano come vedere Gesù il Messia nella Bibbia.
Monza, 16 luglio 1988, festa di Nostra Signora del Monte Carmelo. Presso alcuni amici italiani (fra i quali Paolo che diventerà suo marito), Marija vede la Gospa che appare tutta risplendente di gioia. T. è vicino a lei e si rende conto dell'eccezionale grazia di questa apparizione: sta succedendo qualcosa! Ma lascio raccontare a T...
DANAS? Questa parola significa "oggi" in croato. Sembra una cosa da niente, eppure! Questa parolina da sola nasconde una delle più potenti sorgenti di guarigione offerte dalla Gospa al nostro mondo senza pace. La sera del 25 Padre Slavko, ogni mese, riunisce persone di lingua diversa per tradurre il messaggio. Padre Slavko batte a macchina il messaggio ricevuto da Marija in croato, poi cominciano le traduzioni. Prima ancora di conoscere il testo del messaggio, prendo un foglio e scrivo in francese: "Cari figli, oggi...". Questo inizio non è mai sbagliato (o quasi) : La Gospa dice "Draga djeco, danas..." perché questo ritornello? "Oggi" è il suo terreno d'azione, il suo centro di gravità, il suo punto d'impatto, il suo quartier generale... E' li dove tutto avviene e tutto ricomincia.
Tra le guide di lingua inglese, Philip è un vero dono. Giovane, cordiale, gioioso, ha l'arte di introdurre i pellegrini nelle profondità del cuore di Maria. Lungi dal fare il suo lavoro, vive questo lavoro come una vocazione e consacra tanta energia a pregare per i suoi protetti quanta ne usa a guidarli. Testimone privilegiato di migliaia di fioretti, ha moltissime storie da raccontare. Un giorno, questo araldo della Gospa mentre percorreva i Champs-Elisées (chiamo così la strada dove si trovano l'uno vicino all'altro agenzie, boutiques e ristoranti!), inciampa in due coppie di americani seduti a un bar, con l'aria triste. Credendo di riconoscere in loro dei pellegrini conosciuti precedentemente, fa loro un cenno attraverso il vetro e entra. Il calore dell'ambiente lo rincuora perché fuori fa un tempo cane, un freddo da lupi accompagnato da una pioggia battente. Altro che depressione! - Non mi riconoscete? Non eravate in uno dei miei gruppi di qualche anno fa? - - No, veniamo per la prima volta e siamo solo di passaggio per un'ora o due. Andiamo in vacanza sulla costa. - - Comunque avete potuto vedere qualcosa? - Uno dei mariti, il più arcigno dei quattro, risponde con amarezza e un tantino di sarcasmo. - No, niente! - - Giusto un giretto in chiesa - aggiunge sua moglie con aria impacciata. A dire il vero, i due uomini erano venuti controvoglia per accompagnare le mogli che avevano sentito parlare di Medjugoije in America e che volevano fare una visitina.