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Messaggio del 3 gennaio 1989:Decidetevi per Dio!

Gennaio 1993: MARIE-LOU DA PADRE JOZO

30/06/2016    1884     Medjugorje: gli anni 90    Padre Jozo Zovko  Suor Emmanuel  Vicka 
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MESSAGGIO del 25 Gennaio 1993. "Cari figli, oggi v'invito ad accettare e a vivere i miei messaggi con serietà. Questi sono i giorni in cui dovete decidervi per Dio, per la pace e per il bene. Che ogni odio e gelosia escano dalla vostra vita e dai vostri pensieri e che vi si stabilisca soltanto l'amore per Dio e per il prossimo. Cosi, solo casi, sarete capaci di discernere i segni di questo tempo. Io sono con voi e vi guido verso un nuovo tempo, tempo che Dio vi da come una grazia per conoscerLo ancona di più. Grazie per aver risposto alla mia chiamata". 

Le anime scelte particolarmente da Dio sono spesso tentate da Satana, sempre avido di turbare le coscienze. Far credere all'anima che per lei non c'e misericordia è una bella vittoria per il demonio. Gesù l'ha detto spesso a Sr. Faustina: la mancanza di fiducia nella sua misericordia da parte di anime consacrate è la cosa che più ferisce il suo cuore; ben più dei loro peccati! Marie-Lou cade in pieno in questa trappola sordida. "Avevo dodici anni quando ho sentito per la prima volta la voce di Gesù nel mio cuore, racconta. Il giorno della mia Prima Comunione mi ha detto con chiarezza: "Nella vita devi dimenticare te stessa per poter rendere felici gli altri". Già da bambina, Gesù era il mio migliore amico, condividevo con lui tutti i miei pensieri, desideri e dolori. Vivevo veramente per lui; ho quindi voluto seguire il suo consiglio con determinazione e tutto è andato molto bene.

La gente mi amava e mi lodava volentieri. Sono passati così lunghi anni quando, all'improvviso, senza che me ne accorgessi, la vita è cambiata e tutto è incominciato ad andare storto. Non potevo che biasimare Gesù e gli ho detto con collera: "Per amor tuo ho fatto tutto quello che mi hai chiesto e tutto si ritorce contro di me. Se questo è il tuo modo di amare, per quel che mi riguarda, non voglio aver più niente a che fare con te!" Per dispetto, ho smesso di pregare e di andare a messa Mi sono buttata anima e corpo nelle cose del mondo fumando, bevendo, frequentando i bar e facendo peccati di ogni tipo: questo non mi rendeva felice, ma continuavo così.

Anni dopo, mentre attraversavo la strada, con mia grande sorpresa ho visto Gesù che era lì, vicino a me. Era forse in collera? Al contrario! Mi guardava con amore infinito e io mi sono sciolta in lacrime e gli ho chiesto perdono. "Mi hai abbandonato, mi ha detto, ma io non ti ho abbandonato Resterò vicino a te fino a quando volgerai di nuovo il tuo sguardo verso di me". Come Pietro da Caifa, singhiozzavo sul mio peccato. Allora si è ristabilito il mio legame d'amore con Gesù, ma in modo più umile. Non potevo che contare su di lui perché io... avevo mancato in tutto. Gesù mi ha detto nella preghiera: "Dammi tutti i tuoi peccati nella confessione". Non capivo perché dovessi farlo, dato che sapevo bene che mi aveva già perdonato "E vero "- mi ha detto - "ma il male che tu hai fatto come Cristiana e membro della Chiesa, ha danneggiato gli altri. Perciò devi domandare perdono anche per mezzo della Chiesa". Più tardi Gesù mi ha mostrato il prete al quale dovevo confessarmi; questi però non mi piaceva, camminava in modo strano, aveva i capelli lunghi... inoltre si è addormentato, stremato di fatica, durante la confessione! Quando finalmente mi ha dato l'assoluzione, il mio malessere era al colmo dato che non avevo potuto confessare tutto perché dormiva. Gesù mi aveva perdonato veramente? I miei peccati non confessati mi pesavano sul cuore e non osavo più confessarmi. Per anni sono stata tormentata da dubbi sulla misericordia.

Un giorno mi è stato proposto di andare a Medjugorje e ho detto a Maria: -Vado, dato che mi inviti, ma ti avverto: non rientrerò in Olanda prima di aver fatto pace con Gesù e aver avuto la certezza che mi ama come prima, che mi ha perdonato tutto. Aspettavo con ansia la risposta di Maria... Sono andata da Vicka e le ho chiesto di pregare per una bambina di cinque anni, con asma grave. Vicka le ha imposto le mani e ha pregato: la piccola è guarita. Vicka però non ha avuto il tempo di pregare su di me. Poi il gruppo è andato da Padre Jozo. "E' la mia ultima occasione", ho detto alla Madonna. Padre Jozo ci ha radunati sui banchi di sinistra e, dato che dovevo registrare la conferenza, mi sono messa al primo banco, all'estrema sinistra.

Non so perché, ma Padre Jozo non si è messo qualche metro avanti a noi ma è venuto vicino al mio banco, così vicino che il fondo del suo saio mi toccava i piedi. L’ho trovato molto strano ma sono stata ancor più stupita quando mi ha accarezzato la guancia. Un po' turbata mi chiedevo: "Avrà veramente la testa a posto?" In quel momento, senza sapere perché, mi sono messa a piangere tutte le mie lacrime, che colavano, colavano... Lui continuava a parlare dell'ultimo messaggio e vedendo che la cassetta si era fermata, mi ha aiutato a girarla. Le mie lacrime si intensificavano tanto da non poter più ascoltare le parole di Padre Jozo. Vedevo la sua mano sgranare il rosario che portava alla cintura.

Allora, come allo scandire dei grani del rosario, i miei peccati hanno cominciato a sfilarmi davanti, inesorabilmente; peccati di cui non mi ero mai resa conto e che sicuramente non avevo mai confessato! Era tremendo. Ho detto a Gesù: - Continua; fammi vedere tutto! Mostrami tutto! La sfilata degli orrori continuava quando, improvvisamente, Padre Jozo ha allungato la mano per tracciare sulla mia fronte un piccolo segno di croce di benedizione. Mi è sembrato che vedesse in me l'invisibile. Dopo questa benedizione a sorpresa una vera pioggia di grazia è caduta su di me, lavandomi dalla testa ai piedi, era come se tutta la sporcizia accumulata da tanto tempo cedesse sotto una cascata d'acqua pura.

Immersa in questa sensazione di redenzione, ho sentito la voce di Gesù nel mio cuore: "Quando andrai a confessarti, comincia dai peccati commessi dopo la tua ultima confessione. Tutto quello che hai fatto prima di quella confessione non deve mai più essere ricordato." Un episodio di Tihalijna mi ha reso la pace del cuore che avevo perso da così tanto tempo e ha girato definitivamente pagina nella mia relazione con Gesù: malgrado le moltissime grazie ricevute fin dall'infanzia, ci erano voluti anni perché capissi la sua misericordia e il dono che ci offre per mezzo dei sacerdoti nella confessione! Da allora niente e nessuno ha potuto togliermi questa pace, questa fiducia di bambino.

Fonte: Suor Emmanuel