Giovanni Bosco, da giovane studente nel seminario di Chieri, fece questo patto con il suo amico e condiscepolo Comollo: chi dei due fosse morto per primo sarebbe venuto la notte seguente a informare l'altro della propria sorte, a condizione che Iddio l'avesse permesso. «Io ignoravo tutte le conseguenze di una simile promessa, scriverà più tardi don Bosco, e confesso che fu una grande follia; così io consiglio vivamente gli altri di astenersene. Ma noi allora non trovammo nulla di riprensibile in questa promessa ed eravamo ben decisi a mantenerla. La rinnovammo più volte, in particolare durante l'ultima malattia di Comollo. Le ultime parole di Comollo e il suo sguardo mi assicurarono dell'adempimento del nostro patto.
P. Andrea Gasparino di Cuneo, un noto maestro di preghiera, nelle sue tante istruzioni si dichiara sempre nemico della preghiera "parolaia". Il Rosario con la ripetizione continua di formule potrebbe facilmente diventare una preghiera "parolaia". Ecco come il padre risponde con estrema chiarezza alla questione posta da alcuni ascoltatori di Radio Maria (16.06.99).
La Madonna a Mirjana parla molto sui non credenti e la invita sempre a pregare per loro. Ogni giorno siamo più vicini alla fine delle apparizioni e agli avvenimenti predetti nei messaggi, ma noi non sappiamo quando e come tutto questo succederà.
Ecco alcuni dei più pressanti messaggi con cui la Regina della Pace ha invitato i suoi figli a pregare con il Rosario. Alla vigilia dell'Assunta 1984 diceva a Ivan: «Vorrei che la gente in questi giorni pregasse con me. E che preghi il più possibile! Che ogni giorno reciti almeno il Rosario: i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi...». Nel 4° anniversario delle apparizioni (25.06.1985), richiesta da Marija su che cosa volesse dire ai sacerdoti, la Vergine rispose: Cari figli! Vi esorto ad invitare tutti alla preghiera del Rosario. Col Rosario vincerete tutti gli ostacoli che Satana in questo momento vuole procurare alla Chiesa cattolica. Voi tutti sacerdoti, recitate il Rosario, date spazio al Rosario.
Enormi sono le responsabilità di chi, calpestando il pudore nel modo di vestirsi o negli atteggiamenti, dà scandalo al prossimo.
Nel febbraio del 1848 il marchese Roberto d’Azeglio, amico personale di Carlo Alberto e senatore del Regno, onorò l’Oratorio di Don Bosco di una sua visita. Il Santo lo accompagnò a visitare tutta la casa. Il marchese espresse la sua viva compiacenza, ma con una riserva. Definì tempo perduto quello occupato a recitare il Rosario.
Il ruolo della Vergine Maria alla prima e alla seconda venuta di Cristo.
"Penso che la società italiana stia perdendo il senno, il senso della vita, l'uso della ragione e sia sempre piu' malata. Festeggiare la festa di Halloween e' rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona. Allora non meravigliamoci se il mondo sembra andare a catafascio e se gli studi di psicologi e psichiatri pullulano di bambini insonni, vandali, agitati, e di ragazzi ossessionati e depressi, potenziali suicidi". La condanna e' dell'esorcista della Santa Sede, gia' presidente dell'associazione internazionale degli esorcisti, il modenese padre Gabriele Amorth.
Parlando della preghiera vocale si è detto che essa è uno degli elementi più importanti della vita cristiana. Trattando ora dell’altra forma di preghiera, quella mentale, e cioè della meditazione, bisogna affermare che pure essa è un elemento indispensabile per poter progredire sulla via della santità.
L’impurità è la piaga universale della nostra epoca. Al tempo del diluvio, dice la Bibbia, ogni carne aveva corrotto la sua vita per cui Dio disse: «Sterminerò dalla faccia della terra ogni vivente.., e mandò il diluvio che fece perire tutti» (Gn. 6:7).