MaM
Messaggio del 1 gennaio 1987:Cari figli, oggi desidero invitarvi tutti a vivere, nell'anno nuovo, tutti i messaggi che vi do. Cari figli, sapete che sono restata a lungo a causa vostra per potervi insegnare come muovere i vostri passi sulla via della santità; perciò, cari figli, pregate senza sosta e vivete tutti i messaggi che vi do, perché io faccio questo con grande amore verso Dio e verso di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Articoli

Venuti dall'aldilà: «È per causa tua...»

«Nella casa provinciale dei Preti della Missione, in Napoli (via dei Vergini, 51), si conserva, visibile al pubblico, un quadro rappresentante Gesù crocifisso in carta incollata su tela, incorniciata da un piccolo telaio di legno. Lo straordinario sta nel fatto che porta nella parte inferiore le impronte di due mani incise a fuoco. Quale l'origine di quelle impronte?

Padre Jozo Zovko: Il Digiuno contro le schiavitù

Dio ha creato tutte le altre creature e le ha sottomesse all’uomo; però l’uomo ne è diventato schiavo. Siamo dipendenti da tante cose: dal cibo, dall’alcool, dalla droga, eccetera. Quando siamo inquinati dall’odio nessuno può persuaderti a cambiare, deve intervenire la grazia perché tu possa superare satana, come Cristo nel deserto.

I sogni di San Giovanni Bosco: Nessuno spaventava le galline

Il 23 gennaio 1876, dopo le preghiere della sera, Don Bosco salì sulla piccola cattedra dalla quale soleva dare la «buona notte» ai suoi giovani. Il suo volto, raggiante di gioia, manifestava, come sempre, la sua contentezza nel trovarsi tra i suoi figli. Fattosi un pò di silenzio, prese a raccontare questo sogno.

Venuti dall'aldilà: «Ci hai liberato» (Teresa Musco)

Di Teresa Musco (1943-1976), la «crocifissa col Crocifisso», si narra ...

L'angelo portalettere (Santa Gemma Galgani)

L'incontro con padre Germano avvenuto a Lucca in casa Giannini ai primi di settembre del 1900 dilata il cuore di Gemma. Lo si rileva con evidenza dalle lettere inviate al padre spirituale dalla seconda metà dello stesso mese. Gemma si abbandona a una grande confidenza filiale. Come abbiamo già sottolineato, giunge a chiamare il Passionista «babbo mio », aggiungendo in varie altre missive pure « accanto a Gesù nel mio povero cuore». Non solo, ma, sia per la fretta di avere la risposta sia, soprattutto, per la mancanza assoluta di denaro per l'affrancatura («Non ho mica nessuni quattrini io»), incarica con tutta naturalezza l'angelo custode di recapitare le lettere a padre Germano a Roma o a Tarquinia. E l'angelo si presta all'ufficio di portalettere. I riscontri di padre Germano, dei suoi familiari e della famiglia Giannini su questa singolare prestazione angelica, furono tali e tanti da lasciare ben pochi dubbi.

I sogni di San Giovanni Bosco: Un bidente prodigioso

L’anno 1875, per animare i suoi a celebrare il mese di Maria Ausiliatrice con grande impegno, Don Bosco espose loro un sogno che suscitò profonda e durevole emozione. Lo annunciò la sera del 30 aprile e lo narrò la sera del 4 maggio, appagando una aspettativa fattasi di giorno in giorno più fervida e ansiosa. Noi lo riassumiamo servendoci, al solito, delle parole stesse di Don Bosco.

Dialoghi con i defunti

La principessa tedesca Eugenia von der Leyen (morta nel 1929) lasciò un Diario in cui narra le visioni e i dialoghi da lei avuti con anime purganti apparsele in un periodo di circa otto anni (1921-1929). Scrisse per consiglio del suo direttore spirituale. Donna sempre sana e di carattere allegro, «non si poteva assolutamente parlare di isterismo» a suo riguardo; nubile, profondamente religiosa, ma per nulla bigotta. Riporto alcuni fatti di quel Diario, tralasciando particolari di secondaria importanza.

Perché la Madonna appare?

p. Divo Barsotti, teologo ottantasettenne, fondatore della Comunità monastica dei Figli di Dio, spiega da un punto di vista teologico il motivo delle apparizioni mariane e il perché Ella appaia così tanto.

I sogni di San Giovanni Bosco: Primo sogno missionario: la Patagonia

Questo è il sogno che decise Don Bosco a iniziare l’apostolato missionario dei suoi figli Salesiani. Lo ebbe nel 1872 e lo raccontò per la prima volta a Pio IX nel marzo del 1876; in seguito ne ripetè il racconto anche ad alcuni Salesiani.

La grandezza della piccola Bernadette

Non ti farò felice in questo mondo, ma nell’altro! Questo si era sentita dire dalla "Signora vestita di bianco" che l’11 febbraio del 1858 le era apparsa nella grotta di Massabielle. Lei era una fanciulla di appena 14 anni, quasi analfabeta e povera in tutti i sensi, sia per le scarse risorse economiche di cui disponeva la famiglia, sia per la sua limitata capacità intellettuale, sia per una salute estremamente malferma che, con i suoi continui attacchi d’asma, non le permetteva di respirare. Come lavoro pascolava le pecore e l’unico suo passatempo era la corona del rosario che lei recitava quotidianamente trovando in essa conforto e compagnia. Eppure fu proprio a lei, una ragazza apparentemente "da scartare" secondo la mentalità mondana, che la Vergine Maria si presentò con quell’appellativo che la Chiesa aveva, appena quattro anni prima, proclamato come dogma: Io sono l’Immacolata Concezione, le disse durante una delle 18 apparizioni che Bernadette ebbe in quella grotta vicino Lourdes, il suo paese di nascita. Ancora una volta Dio aveva scelto nel mondo "ciò che è stolto per confondere i sapienti" (vd. 1Cor 23), capovolgendo tutti i criteri di valutazione e di grandezza umana. E’ uno stile che si è andato ripetendo nel tempo, compreso in quegli anni in cui il Figlio stesso di Dio scelse tra umili e ignoranti pescatori quegli Apostoli che avrebbero dovuto proseguire la sua missione sulla terra, dando vita alla prima Chiesa. "Grazie perché se ci fosse stata una giovane più insignificante di me non avreste scelto me..." scriveva la giovane nel suo Testamento, consapevole che Dio sceglieva tra i miseri e tra gli ultimi i suoi collaboratori "privilegiati".

Le rivelazioni private nella Chiesa

Nel nostro tempo non è raro sentire parlare di apparizioni, locuzioni, lacrimazioni, guarigioni, profezie, messaggi o comunque eventi straordinari collegati spesso a personalità carismatiche o presunte tali. Indubbiamente l’abbondanza dei carismi ha sempre accompagnato la storia della Chiesa: la testimonianza biblica, sia nella Prima che nella Nuova Alleanza, riporta numerosi episodi in cui Dio si comunica attraverso visioni particolari come teofanie (manifestazioni di Dio) e angelofanie (manifestazioni di angeli); alcuni libri della Bibbia, come Daniele e Apocalisse, dedicano buona parte del loro contenuto alla descrizione di visioni mistiche avute in estasi.