Siamo stati chiamati a Medjugorje. Amici ci hanno invitato, forti dell'esperienza da loro vissuta negli anni passati, poiché sicuri che da questo luogo benedetto, nessuno torna senza essere toccato nel profondo del cuore. ...
Chi si reca lassù ha l’impressione di trovarsi nell’hortus conclusus del Cantico, in un giardino di pace. Anche questa è un’oasi che la Madonna si è creata, mettendo vi al centro l’albero della vita, Gesù, che tutto catalizza e trasfigura con la sua energia divina, creando un clima di libertà feconda, lontana dai rigidi schemi tradizionali, e di gioiosa fiducia. Sono giovani e ragazze con una esperienza di vita molto forte alle spalle e decisi nelle scelte, eppure semplici come i bambini, si aprono a te con amore disarmato. Tale è l’opera di Maria che plasma i suoi alla piccolezza beata. E vero: come questi esulteranno di gioia indicibile e gloriosa” (I Pt 1,8) tutti quelli che proveranno l’abbandono a Maria.
Dopo aver letto un libro sui veggenti mi è nato il desiderio di venire in pellegrinaggio a Medjugorje. Sono passati degli anni, ma io non avevo realizzato il mio desiderio. Viaggiando per lavoro nel 1998, le strade mi hanno portato da una signora che era andata molto spesso a Medjugorje e così abbiamo iniziato a parlare di questo. Allora mi ha dato un opuscolo sulla Madre di Dio a Medjugorje. Le dissi che già da molto avevo il desiderio di andare a Medjugorje e lei mi rispose che in quel momento mi si offriva l'occasione perché le sue nuore sarebbero andate qualche giorno dopo a Medjugorje e io avrei potuto andare con loro. Ho accettato.
Testimonianza da Savona.
Sentiamo il racconto di Fabio, un giovane 25enne di un grosso centro della Romagna, che ora fa parte di un ardente gruppo mariano, inteso a pregare, a fare opere di carità e a diffondere,con manifesti e attraverso un’emittente locale a pagamento,i messaggi della Vergine. la sua storia è arrivata anche al giornale dell'Emilia, il Resto del Carlino.
Avevo 20 anni, vivevo in un ambiente cristiano ma senza Cristo nel cuore. Spinto da uno stato di inferiorità dovuto alla balbuzie, cercai un alibi in libri di psicologia, di autoipnosi, di occultismo. Poi, tutto preso dal desiderio di sviluppare al cune facoltà psichiche che mi facessero superare il mio stato, mi imbattei nelle filosofie orientali “liberanti”! Nessuno mi aveva detto che Lui solo “guarisce tutte le tue malattie, salva dalla fossa la tua vita e sazia di beni i tuoi giorni” mentre tu ”rinnovi come aquila la tua giovinezza” (Salmo 103).
Molti sono i sacerdoti che recandosi a Medjugorje ricevono una nuova Grazia che li aiuta ad approfondire il proprio ministero sacerdotale e, forse, anche a riscoprire degli aspetti che avevano un po' trascurato a causa del troppo lavoro nelle parrocchie, nei santuari, ecc. Cogliamo la testimonianza di un sacerdote al quale desideriamo, tra l'altro, rendere omaggio a pochi giorni della sua morte, inattesa agli uomini ma sicuramente prevista da Dio in questo tempo, come coronamento di una vita sacerdotale donata con vivacità ed entusiasmo.
Mons. Gerard Ndlovu, vescovo a riposo della diocesi sudafricana di Umzimklu, ha soggiornato a Medjugorje durante le prime due settimane del mese di luglio e partecipato all’8° seminario internazionale dei sacerdoti.
Intervista a P. Gianni Sgreva
All'inizio di novembre 2004 mi sono recato negli Stati Uniti per parecchi incontri di preghiera e per alcune conferenze. Lì ho avuto anche l'opportunità di ascoltare testimonianze di persone che si sono convertite grazie a Medjugorje, sia attraverso una visita che attraverso dei libri. Per me questa è stata un'ulteriore dimostrazione che Dio oggi è profondamente all'opera. Ritengo importante che tutti ne siano messi a conoscenza, affinché prendano coraggio e si rafforzino nella fede. Qui di seguito potete leggere la testimonianza di un giovane sacerdote sulla sua straordinaria conversione.
Quest'anno ho raggiunto quota 17; ancora uno e poi divento maggiorenne! Sono molti diciassette pellegrinaggi in trentasei anni di vita? Forse sì, se si considera che sono avvenuti tutti negli ultimi sei anni. Non mi reputo, tuttavia, né un turista di luoghi sacri, né un ultras della fede e, in verità, tutto è cominciato "per caso". Era la fine del 1999 e si sarebbe festeggiato, secondo le indicazioni errate dei media, il passaggio al terzo millennio.
La mia vocazione come quella di ogni uomo e di ogni donna, ha origini molto remote. Dall'eternità Dio aveva già preparato un piano per me da realizzare nel tempo: si trattava di scoprirlo. "Quando Dio posava su di me il suo sguardo e mi predestinava, la gioia che provava per me era perfetta; in quella gioia non v'era alcun timore che il suo disegno potesse non compiersi." (S.Agostino)